Maternità/Paternità
Autore: ellephedre
Disclaimer: i
personaggi di
Sailor Moon non mi appartengono. I relativi diritti sono di
proprietà di Naoko Takeuchi e della Toei Animation.
16
- IRIA E ADAM GIOCANO (lei 6 mesi, lui 9)
«Sorridi, piccola!»
No! Non c'era niente da ridere!
«Andiamo! Sorridi per la mamma!»
Aveva fame, perché non le davano da mangiare?
Soprattutto,
perché l'avevano messa accanto a bambino azzurro?
Lui continuava a spostarsi lontano, ma la sua mamma lo
rimetteva a
posto accanto a lei.
«Su, Adam, anche tu! Sorridi! Sei vicino a
Iria-chan!»
Le mamme avevano in mano quelle strane scatole nere che
accecavano.
Quando ne usava una papà, Iria poteva fare quello che voleva
mentre lui la seguiva dappertutto con la scatola davanti alla faccia.
«State usando la strategia sbagliata.»
Il papà di bambino azzurro si mise davanti alle
mamme,
venendo vicino ad Iria. Le mise davanti un dito... rosso? Hmm,
profumava di buono!
«Cos'è?» chiese la sua mamma.
«Marmellata. Posso dargliela?»
«Dal tuo dito?»
«Mi sono lavato le mani.»
Il papà di bambino azzurro le strofinò
la
buonissima salsa rosa sulla bocca. Col suo bambino fu più
cattivo: gli mise il dito davanti al naso, poi... strofinò
la salsa sulla guancia di Iria.
«Li stai sporcando tutti» sorrise la mamma
di bambino azzurro.
«Adesso vedrai cosa fa Adam.»
Papà di bambino azzurro si allontanò
mentre Iria
muoveva la bocca per mangiare tutta la salsina che le era finita sulle
labbra.
Ad un certo punto la colpì una sensazione schifosa:
bambino
azzurro aveva attaccato la bocca alla sua faccia!
Quasi urlò, ma la salsa rossa sulla sua bocca era
troppo buona per mettersi a piangere. Se non si sbrigava a mangiarla
tutta, bambino azzurro avrebbe preso anche quella.
Le mamma stavano gridando in silenzio, facendo 'clic clic' con
le
scatole nere.
«Che teneri!»
«Sono sporchi, ma sono bellissimi!»
«Sporchi?» Papà
tornò da
dov'era andato e fece
una faccia strana. «Che sta facendo vostro figlio a mia
figlia?»
«La mangia» rise papà di
bambino azzurro.
«E lei non protesta» commentò
papà. Si
inginocchiò. «Iria-chan, basta un po' di
marmellata per
corromperti?»
Ne voglio ancora, pensò Iria.
Non sopportò più la bocca di bambino
azzurro
sulla sua faccia e si gettò di lato, verso papà.
Alla sua mamma non piacque. «Yu, perché
non
sei
rimasto di là? Quando ti vede, Iria vuole sempre starti in
braccio.»
«Che problema c'è? Prendo in braccio
anche Adam,
così li metto vicini.»
«Con te di mezzo la foto non è
altrettanto
bella.»
Il suo papà rise, ma Iria non ci trovò
nulla di
divertente quando bambino azzurro fu messo davanti a lei, nell'altro
braccio di papà.
«AHHHHHHHHH!»
«Si è ricordata di odiare
Adam.»
Ridendo,
papà di bambino azzurro riprese il suo bambino,
mettendolo dove doveva stare: lontanissimo dalle braccia del
papà di Iria-chan, che era suo e solo suo!
La sua mamma non teneva più la scatola nera davanti
agli
occhi. «Usagi ha detto che non fanno così quando
stanno con
lei.»
«Mamoru è bravo a
intrattenerli.»
«Bene, daremo a loro le macchine fotografiche.
Queste pesti
crescono
troppo in fretta, tra una settimana avranno già un aspetto
diverso.»
«Ma quale peste!»
Iria sentì che tutta la sua faccia si strofinava contro
quella di papà e fu felicissima: lui aveva un odore
così buono e i suoi baci erano bellissimi!
«So che non era previsto» stava dicendo la
mamma di
bambino azzurro. «Ma sono molto contenta che Adam abbia
un'amica con cui crescere.»
«Ehhhh!» La mamma rise in quel
modo strano di
quando non era molto
felice. «Non era per niente previsto, ma in tutto questo la
presenza di
Adam mi tranquillizza. Iria avrà qualcuno con cui giocare.
Poi verrà anche Chibiusa e forse così non mi
chiderà mai di avere fratelli. Per
questo decennio io ho già dato.»
Mamma e papà di bambino azzurro risero ad alta voce.
Nelle braccia del proprio papà, bambino azzurro la
guardava
male, con una luce negli occhi.
Ce l'aveva con lei?
Voleva litigare?
Iria era pronta!
Papà la baciò un'ultima volta sulla
guancia, poi la posò a terra, sul tappeto. «Torna
a giocare ora. Con
Adam, okay? Lui
ti vorrà bene se non piangi sempre.»
Iria non capiva nulla di quello che dicevano i
grandi, ma un
paio di
suoni venivano ripetuti sempre quando c'era bambino azzurro.
A-am, a-am.
Era il suo nome? Che brutto!
Bambino azzurro fu messo anche lui sul tappeto, ma la
ignorò,
gattonando lontano. Era un bambino noiosissimo, ma se lui se ne andava
Iria non
aveva nulla da fare lì per terra, tutta da sola.
Sollevò le mani in aria per chiedere al suo
papà
di tornare in braccio, ma l'unica cosa che ottenne fu una carezza sulla
spalla. Anche a bambino azzurro impedirono di scappare, riportandolo
davanti a lei.
I grandi non badavano più a loro, parlavano e
parlavano.
Iria si sporse in avanti, cercando di muoversi da sola. Non
sapeva come
fare, provava e riprovava ma rimaneva sempre ferma!
Bambino azzurro la osservava ridacchiando, sentendosi
superiore.
Ma un giorno! si ripromise Iria.
«Ba-ba!» le disse bambino azzurro,
muovendo il braccio.
Iria strinse gli occhi. «Uah!»
Tra loro finirono due pupazzi.
Ohh, erano nuovi!
Non aveva tempo di preoccuparsi di bambino azzurro se c'era un
nuovo
pupazzo!
«Ecco, stanno giocando felici!»
«Non sono sicuro che stiano giocando
insieme...»
«Non importa, prima o poi si abitueranno l'uno
all'altra.
Basterà continuare a farli incontrare.»
Iria si sentì osservata e alzò lo sguardo verso
le mamme e i papà. Percepiva che avevano un piano per lei e
bambino azzurro, ma dovevano rassegnarsi.
Vide che bambino azzurro li guardava nello stesso modo.
Bene, almeno su qualcosa erano d'accordo!
Tornarono a badare ai loro giocattoli.
FINE
NdA: Storiellina che ho concepito l'altro giorno sul gruppo
Facebook. Mi fa troppo piacere far interagire Adam e Iria. Non vedo
l'ora di poterlo fare anche in Zenit :)
Cosa avete pensato di loro? E dei quattro genitori?
Elle
P.S. Per chi non lo conosce, ecco il gruppo facebook dedicato alle mie
storie: Sailor
Moon, Verso l'alba e oltre...