Pelo e Contropelo

di _BlueLady_
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4.
FARFALLA

*

“Quando il gatto non c’è, i topi ballano”
 
- Chat! Sputala! Sputala subito!-
- Mmh? Coshha?-
Il gatto nero sgranò gli occhioni verso LadyBug, assumendo un’espressione docile ed innocente. Aveva le pupille dilatate, ed un’espressione adrenalinica mista a soddisfazione dipinta in volto.
La supereroina non si lasciò ingannare.
- Sai di cosa sto parlando! Avanti, sputa!- gli ordinò severa, rude, irremovibile.
- Ma, LadyBuuuggg…- piagnucolò lui, con la bocca ancora impastata.
- Ho detto sputa!-
Chat Noir sospirò, abbassò lo sguardo, infine sputò.
Dalle fauci emerse un’Akuma appena purificata, che svolazzò via ubriaca di spavento e ancora piena di saliva, disperdendosi all’orizzonte prima che il gatto nero potesse arpionarla con un artiglio, e ficcarsela di nuovo in bocca.
Chat Noir si volse verso la sua Lady, che l’osservava con sguardo truce, allargando la bocca in un sorriso sornione. Cosa aveva fatto di male?
- Si può sapere cosa diamine ti è preso? Non lo hai mai fatto prima!- lo rimproverò lei in uno sbuffo irritato.
- Ma era così piccola, e invitante, e bianca…- provò a giustificarsi lui.
LadyBug sospirò, rassegnata.
- Sei peggio di un gatto vero – mormorò, un misto tra il rimprovero e il divertito – Non ci pensare neanche! – asserì poi autoritaria verso il compagno, che già aveva smesso di darle ascolto e aveva assunto una posizione di agguato per afferrarle quatto quatto lo yo-yo che le penzolava dal fianco sinistro, fattosi improvvisamente così invitante ai suoi occhi.
Chat Noir sbuffò sconsolato, distendendo i nervi con aria abbattuta. La volta successiva, si ripromise, avrebbe affinato meglio la sua tecnica di attacco.
LadyBug scosse la testa, sospirando.
- Stupido di un gatto –
- Antipatica di una coccinella – mugugnò lui in risposta, ricevendo in cambio un’occhiata intimidatoria che pareva dirgli “Ti ho sentito”.
Se LadyBug non si fosse accorta in tempo della sua battuta di caccia improvvisata, Chat Noir avrebbe capito per la prima volta cosa significasse avere davvero le farfalle nello stomaco.
Sbuffò.
Quando il gatto non c’è, i topi ballano. Peccato che in quel caso, il topo fosse lui.

Angolo Autrice:

Torno con sorprendente anticipo ad aggiornare questa raccolta! Dovevo, dopo averla lasciata marcire per mesi in un angolo!
Non ho molto da aggiungere, perchè penso che il capitolo parli da sé. Mi piaceva descrivere uno Chat Noir alle prese con le farfalle, anche perchè i gatti vanno matti per qualsiasi cosa sia piccolo, svolazzante ed alla loro portata. Matematico, no?
Spero come al solito di essere riuscita a strapparvi un sorriso. Abbiamo ancora molti comportamenti felini da scoprire insieme, e ringrazio chi mi ha seguita fin qui.
Alla prossima!

_BlueLady_

 




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