Sorridi con uno sguardo malinconico pensando ai sacrifici, ai litigi, alle urla, ai pianti.
A cosa sono serviti? Perché lottare per una causa già persa da tempo? Perché dare tutto senza mai ricevere?
“Sei una povera illusa.” Tuona la tua coscienza giudicandoti e facendoti sentire quasi male.
Un macigno sullo stomaco, un nodo in gola e lo sguardo un po’ più spento, questo è quello che ti é rimasto.
Hai voluto riprovarci perché ancora una volta hai ascoltato i tuoi sentimenti e non la ragione.
Ora ti trovi così, persa, ti chiedi tra te e te “valgo davvero qualcosa? Ha mai avuto un significato il mio affetto per lui?”.
Pensi a quella persona che ti faceva provare amore e voglia di vederla e provi solo delusione e rabbia.
Come si fa ad essere così egoisti? Come si fa a non ascoltare nei tuoi silenzi o non vedere nei tuoi sorrisi stanchi?
Probabilmente perché per leggere davvero una persona bisogna essere intimi e complici e forse voi non lo siete mai stati.
O forse, nonostante la tua mente razionale, non accetti che alcune cose non si possono capire.
Sono sicura che ti rialzerai, partirai con l’orgoglio ferito e un’insicurezza che non ti aveva mai contraddistinto, e piano piano le ferite si rimargineranno.
L’hai già fatto una volta. Sei forte. Ma l’unico modo per andare avanti é crederci e cercare di dimenticare.
E poi finalmente arriverà l’agognata tranquillità.
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