Di male in peggio
Si sarebbe aspettato di tutto da Sasuke Uchiha, tutto.. All'infuori di
quello.
Alle tre e mezza
del mattino del 5 Dicembre, due diciannovenni si trovavano sul lastrico
di una strada nella speranza che qualche buon'anima sostasse e gli
desse un passaggio, anche per un breve tratto, con la speranza di
raggiungere il Silence prima dell'alba. C'erano due cose urgenti da
fare: prendere i soldi che Suigetsu aveva consegnato a Jubo e trovare
un telefono per chiamare un carroattrezzi e far rimuovere la macchina.
Naruto e Sasuke l'avevano spinta fuori dalla strada sudando sette
camicie, obbligati a lasciarla lì. Nonostante fosse persuaso
che se se ne fosse andato non avrebbe più ritrovato l'auto,
l'Uchiha fu costretto ad allontanarsene.
-Non ne posso
più, si può sapere perchè non si ferma
nessuno?- Sbuffò Naruto, tremante per il freddo.
-Prova a mettere
in mostra la mercanzia.- Rispose l'altro sarcastico, strofinandosi le
mani nel tentativo di scaldarle.
-Disgustoso..-
Commentò l'altro. -Posso chiederti una cosa?
Cioè, aspetta.. Te la chiederei anche se mi dicessi di no,
quindi tantovale che lo faccia subito.-
-Quanto parli..-
Piagnucolò l'Uchiha.
-Lo faccio per
una buona causa. Comunque, da quanto tempo devi quei soldi a Pain?-
Domandò l'Uzumaki.
-Circa tre
mesi.- Rispose semplicemente Sasuke, con calma glaciale.
Naruto
sussultò.
-E cosa ti
farebbe se ti incontrasse ora?-
-Non saprei. Lui
è uno che non ha mezze misure.-
Il biondo
deglutì.
-Fantastico.-
Concluse poi, sarcastico.
Pochi istanti
dopo, finalmente scorsero un'altra macchina, che con loro sorpresa, si
fermò. il finestrino si abbassò, rivelando il
volto ossuto di un ragazzo albino, con gli occhi fuori dalle orbite e i
capelli, dello stesso colore della luna, piatti e pettinati
all'indietro. Affianco vi era un altro individuo incappucciato e con il
volto coperto da un fazzoletto.
-Possiamo
esservi utili?- La voce dell'albino era roca, poco raccomandabile.
-Dovremmo
arrivare al Silence, ci dareste un passaggio?- Chiese Sasuke con
disinvoltura.
Naruto dal canto
suo iniziava a provare una strana sensazione.
-Che dici
Kakuzu? Li facciamo salire?- Fece sprezzante.
-Fa come ti
pare, Hidan. Tanto siamo diretti lì anche noi, no?-
Sbottò l'altro, visibilmente innervosito.
Hidan
ghignò e dopo averli squadrati dalla testa ai piedi, fece
-Prego..-.
I due si
accomodarono sui sedili posteriori. Naruto era rigido come il tronco di
un albero, cercava persino di respirare il meno possibile sperando che
si dimenticassero della sua presenza. Sasuke invece giaceva stravaccato
e con la solita aria sfacciata.
-Come mai da
queste parti in queste condizioni? Guardate che mica ci si arriva a
piedi.- Chiese Kakuzu.
-La nostra
macchina si è guastata.- Tagliò corto Sasuke.
-Che sfortuna..-
Cigolò Hidan sarcastico, guardando il loro riflesso nello
specchietto retrovisore e ridacchiando.
-Sai mi ricordi
un nostro amico, tu con i capelli neri.- Fece poi.
Sasuke rimase in
silenzio, parecchio scocciato dall'atteggiamento del ragazzo.
-Vero Kakuzu?
Sembra Itachi?- Insistè.
-Ma che vuoi che
ne sappia io? Stai sempre a ciarlaredi cose futili, Hidan. Chiudi il
becco e guida, non voglio arrivare tardi anche oggi. L'ultima volta
Pain se l'è presa anche con me e sai che noie mi da quando
si arrabbia!- Si spazientì l'altro.
I capelli dei
due ragazzi dietro si rizzarono. Mentre Naruto si chiedeva per quale
losco motivo il fato gli avesse giocato un tiro così
mancino, Sasuke, oltre ad essere colpito da un fastidioso tic
all'occhio, iniziò a ponderare un piano di riserva. Tuttavia
non potevano chiedergli di scendere altrimenti si sarebbero
insospettiti. Lanciò un'occhiata al volto di Naruto, ormai
di un colorito giallastro. L'altro mosse di pochi millimetri il capo,
paralizzato dalla paura.
-Ehy vedi di
calmarti, sai che i maleducati mi fanno inalberare. Ad ogni modo negli
ultimi giorni Pain era nervoso per via di quel marmocchio, ma credo che
a quest'ora l'abbia già sistemato, quindi non c'è
bisogno di scaldarsi tanto!- Sbottò l'albino.
Arrivato a quel
punto, anche l'impavido Sasuke iniziò a provare timore.
Kakuzu intanto
non lo degnava nemmeno di uno sguardo.
-Mi stai
ascoltando?- Insistè Hidan.
-No, il fatto
che tu conosca il significato della parola "inalberare" mi ha
distratto.-
L'albino
mandò gli occhi al cielo e ignorò il compagno.
La macchina di
Hidan puzzava di fumo, tuttavia era ben tenuta e pulita. Non che ai due
ragazzi sui sedili posteriori interessasse. Loro avevano ben altro a
cui pensare. Per arrivare a destinazione non mancava molto, ma se solo
i due "amici" di Pain li avessero scoperti, bhe.. Probabilmente non lo
avrebbero neanche più rivisto il Silence.
-Hidan accosta.-
Gli ordinò Kakuzu.
-Vedi di non
darmi ordini.- Il tono dell'albino era diventato minaccioso.
Probabilmente la frecciatina che Kakuzu gli aveva fatto prima riguardo
la sua conoscenza del vocabolario non gli era piaciuta.
-Quanto rompi!
Devo pisciare..- Sbuffò l'altro annoiato.
-Te la tieni!- E
infatti continuava ad inveirgli contro.
-Dai, guarda che
se ti fermi non dirò a Pain di quella volta in cui ci hai
provato con la sua donna.- Lo minacciò indirettamente,
dandogli un'amichevole pacca sulla spalla.
Hidan
digrignò i denti, per poi accostare all'entrata di un vicolo
stretto e buio.
-Svuotati pure
la vescica, vile.- Sibilò a denti stretti.
-Grazie, sei un
amico.- Fece l'altro soddisfatto, uscendo dall'auto e sparendo nelle
tenebre.
Innervosito
dalle parole di Kakuzu, anche l'albino decise di scendere. Si
frugò in tasca, prese il pacchetto di sigarette e se ne
accese una, vagabondando attorno all'auto. Il ragazzo daicapelli
bianchi era di suo molto fumino. Gli bastava poco per andare su tutte
le furie. Per Kakuzu non era un problema, lo conosceva benissimo, ma
per i due passeggeri rimasti in silenzio, sentirlo borbottare a bassa
voce, da solo, al buio, mentre scorrazzava per il piazzale in cui
avevan osostato, fu un po' inquietante.
Naruto
guardò Sasuke.
-E' il momento.-
Sussurrò piano.
-Eh? Di fare
cosa?- Chiese l'altro, nervoso e confuso.
-Di darcela a
gambe, ovviamente! Se ci scoprono quelli ci fanno secchi.-
Sussurrò a denti stretti il biondo a voce sempre
più bassa.
-Non ci penso
proprio! Dobbiamo passare inosservati!- Insistè l'Uchiha.
Ma
cambiò idea non appena Hidan, ormai stufo di attendere
urlò a gran voce -Se non ti sbrighi giuro che ti ammazzo,
Kakuzu! Lo giuro!-.
-Ok andiamo.- Si
convinse Sasuke.
E pian piano
sgattaiolarono fuori dall'auto con passo felpato e tremante. Corsero
per diversi metri, nascondendosi poi dietro un palazzo.
Non appena
Kaukuzu tornò all'auto, dopo che Hidan si fu lamentato a
dovere, decisero di ripartire. Ma prima di ciò, non poterono
non accorgersi che i sedili posteriori erano vuoti.
-Ma dove sono
andati a finire?- Chiese Hidan, sospettoso.
Kakuzu neanche
si girò a guardare.
-Ma
che vuoi che me ne freghi? Metti in moto che non abbiamo tempo da
perdere.- Cantilenò l'altro, fin troppo seccato.
Hidan era, per
carattere, un tipo che dubitava di tutto. Anche quando non ce n'era
realmente bisogno. Guidava in silenzio, mentre Kakuzu continuava a
lamentarsi sulla lunghezza del tragitto che stavano affrontando.
-Non ce la
faccio più. Odio questo sedile, odio la tua macchina e anche
questo periodo del cavolo.- Brontolava, ciondolando un poco. -E' una
vita che non vedo una donna, il giro non va bene e i soldi non
arrivano. Un vero schifo..- Aggiunse amareggiato. -E poi Pain sta
peggiorando. Passa tutto il tempo a lamentarsi di tutto, sai credo che
le cose non vadano tanto bene con Konan.. Lo sapevo che non poteva
permettersela una donna di quel calibro. Ora è stressato
perchè non riesce a starle appresso e se la riprende con noi
perchè..-
Ma Hidan
inchiodò di botto facendo slittare il compagno in avanti.
-Che diavolo ti
prende?!- Sbraitò quindi.
Hidan aveva il
volto illuminato da una luce sinistra.
-Ho capito chi
era quel moccioso..- Sibilò poi.
-Parli di quello
di prima?! Ancora ci stavi pensando?!-
Hidan si
voltò a guardarlo.
-Quello era il
fratello di Itachi, te lo dico io! Tutto torna!- Esclamò
poi, su di giri.
Kakuzu
sbuffò sonoramente.
-Senti, so bene
che puoi essere frustrato. Sono due giorni che facciamo avanti e
indietro per il paese, non abbiamo chiuso occhio e le occhiaie sulla
tua carnagione..- Sospirò -..Sono orribili, si vedono ancora
di più, Dio mio! Ti prego fatti una dormita che non ti si
può guardare!- Fece poi esasperato, non riuscendo a mentire.
Hidan scosse il
capo, innervosito.
-No, no! Allora
Kakuzu, sto per dirti due cose, ok?- Parlò molto lentamente,
scandendo bene ogni parola, dando indirettamente dello stupido al
compagno, riuscendo finalmente a pareggiare i conti per poco prima.
All'altro ovviamente non importò.
-Come prima
cosa, mi permetto di ricordarti come si costruisce un discorso: si pone
il soggetto di esso al principio, poi ne segue la spiegazione
ed infine, ma solo se se ne sa abbastanza, si possono aggiungere
commenti e considerazioni personali. Le digressioni sono ammesse solo
se non portano i partecipanti alla conversazione a chiedersi quanto
pigro potesse essere l'inventore dei taglia carta, quando il fulcro del
discorso era, che so? La nomina del Primo Ministro del paese! E questa
è una cosa che tu non sei in grado di fare!- Lo
rimproverò, sfinito.
-Hidan sei
seccante..- Sbuffò l'altro, saturo dei deliri del compagno
di viaggio.
-Seconda cosa!-
Proseguì, alzando la voce. -Non sono pazzo, tantomeno
stanco. Quante volte il mio intuito ha sbagliato?-
In quel caso
Kakuzu parve non pensarci su due volte.
-Mai..- Rispose
pensante.
-Esatto! Mai!-
Ci fu un attimo
di silenzio, finchè Kakuzu non prese il telefono e
ghignando, prese a cercare sulla rubrica il nome di Pain, per poi
avviare una chiamata con lui.
--
Un brivido
percorse la schiena di Naruto mentre, affianco a Sasuke, camminava a
passo svelto fra i vicoli di Tokyo. Diciamo per loro fortuna, il
passaggio che gli era stato dato gli aveva permesso di attraversare
buona parte del tragitto, ma il biondino non sembrava comunque contento.
-Uchiha.- Lo
chiamò
L'altro lo
ignorò deliberatamente.
-Uchiha!-
Insistè poi.
Sasuke, che
glistava camminando avanti si girò esasperato.
-Che vuoi!?-
Ringhiò poi, in preda a quella che potremmo tranquillamente
definire crisi di nervi. Cosa che fece irritare ulteriormente l'altro
ragazzo.
-Oh, ci mancava
solo che iniziassi a dare di matto. Ma è fantastico! Questo
deve essere il mio giorno fortunato!- Esclamò, fingendosi
eccessivamente emozionato.
-Aspetta,
aspetta, aspetta!Tu è da quando siamo partiti che dai di
matto!- Gli ricordò Sasuke.
-Io sono stato
RAPITO! Tu ti trovi in questa situazione perchè sei un
delinquente! Il fatto che tu mi abbia RAPITO ne è la prova.-
Lo accusò, mentre riprendevano a camminare a passo svelto.
-Ancora con
questa storia del rapimento? Guarda che sei solo un plebeo con uno
stipendio che a malapena sfiorerà la cifra che
quì in Giappone è considerata nella media! Non
sei un genio, anzi, non sei neanche intelligente, non sei il figlio di
qualche pezzo grosso che potrei ricattare, insomma, per quale ragione
avrei dovuto volerti rapire!?-
-Ah non so, non
ho una mente criminale come la tua.- Lo provocò il biondo.
Ormai erano alla
frutta. E come biasimarli? Le cose andavano di male in peggio, per di
più non sapevano come fare a raggiungere il Silence.
Non parlarono
per diversi minuti, ma continuarono a vagare per i vicoli del
queartiere. Era notte fonda e in quel posto gli unici rumori che si
sentivano erano quelli delle poche macchine in movimento e qualche
schiamazzo provenire da un pub davanti al quale i due si ritrovarono
svoltando un angolo.
-Ok, facciamoci
un whiskey.- Asserì infine Naruto stressato.
Sasuke lo
guardò.
-Perchè
dovremmo? Ci rallenterebbe soltanto.- Sbuffò esausto.
-Lo zio Jiraya
dice sempre che dopo un whiskey i problemi si risolvono.-
-Tuo zio
è un alcolizzato, Uzumaki.- Gli fece notare Sasuke.
-Lo so.- Ammise
l'altro, rassegnato. -Ma hai un'idea migliore?-
________________________________________________________________________
Ullalà
ne è passato di tempo. Tipo.. Anni. Ho trovato questo
capitolo e ho pensato di pubblicarlo. La storia non è
conclusa nemmeno nella mia testa.. All'inizio ero tutta gasata, ma poi
in realtà non so bene come continuare, maledizione
hahaahhahaha! Ad ogni modo questa parte la pubblico e poi si
vedrà. Grazie se sei arrivato fin quì. Un saluto
:D !!!
|