Mezzodì
Non ricorda le ombre, Chiara.
Respira il nero chimico di riccioli vaghi, indossa il rosso dei papaveri stanchi, e ride.
Ha ciglia come sfregi a matita, mandorle in bocca e passi di danza racchiusi nei palmi.
Impara il rollìo dei suoi fianchi, Chiara, e dona respiri a labbra di marmo.
La stanchezza soffia di lato, le gole si muovono piano.
Ubriaca di vita, Chiara dipinge i suoi cieli di oro vermiglio.
L'uccellino azzurro è un'ombra sottile.
Chiara ha spalle di raso, si volta, non torna.
S'apre al mondo, raccoglie granelli di sabbia, li stringe tutti in un pugno.
Non vola.
[100 parole]
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