La scoperta che il Signore degli Inferi avesse un figlio aveva destato clamore tra le anime dei dannati e i fustigatori che si domandavano come fosse stato possibile in quanto gli Angeli non possono procreare, specialmente i Serafini. Ma nessuno, eccetto i dannati e i demoni cornuti, sapeva di quell’evento Nell’immensa magione vennero chiamati
Lilith la sua attuale compagna;
Adramelech impeccabilmente vestito con abiti nobiliari nonostante fosse la sua testa da gufo ad attirare l’attenzione;
Belfagor, alquanto annoiato e scorbutico che giocava con una ruota di pietra per evitare di aggredire qualcuno;
Asmodeo, con il suo solito alito di pesce rancido ed
Astaroth che incitava il suo amico a chiudere quella fogna di bocca. Non appena giunsero Lucifero e Azazel, tutti i demoni si alzarono in piedi e salutarono con un inno alla sua gloria:
‘’Signore Lucifero, si sente bene? La vedo piuttosto pallido.’’- constatò Adramelech estraendo un fazzoletto di seta pronto ad asciugargli la fronte, ma Azazel lo fermò con un semplice gesto della mano.
‘’Miei cari ospiti, poche ore fa ho ricevuto una notizia inaspettate da parte di un
vecchio amico che risiede in quel fetido regno. Prima di piombare nel ventre della terra, io ho avuto una breve relazione con una Serafina del paradiso. Ero convinto che non potesse accadere…’’- disse Lucifero, stringendo le mani sul tavolo e graffiandolo.
‘’Amore, di cosa parli?’’- domandò Lilith, evidentemente preoccupata per l’animo irrequieto del suo compagno infernale.
‘’Ho scoperto di aver avuto un figlio da quella Serafina. Ed è da venticinque anni che è tra gli umani…’’- rispose con calma glaciale, tale da far alzare la testa ad Asmodeo e Astaroth. Tutti rimasero in silenzio, Lilith sorrideva con amore al suo compagno e gli sussurrava di non preoccuparsi dato che tra i demoni vi era la poligamia.
‘’Ma gli Angeli non possono procreare, non hanno le capacità delle donne umane per poterlo fare. E se fosse una svista? Un semplice umano che ha dentro di sé semplice rancore o risentimento? Suvvia, mi sembra una sciocchezza.’’- protestò Belfagor, fermando quella ruota di pietra tra le dita.
‘’
Per te è tutta una sciocchezza, grassoccio di un Belfagor.’’- esordì qualcuno comparendo da una nube grigiastra mostrando i suoi occhi blu luminosi. Non appena si dissolse, comparve una figura robusta e abbronzata, dalla mascella pronunciata e il viso squadrato.
‘’
Malphas, è un piacere rivederti. Cosa ti porta nella mia dimora?’’- chiese Lucifero, rincuorato dalla visione di quel demone. Si tolse il soprabito nero ed estrasse dalla tasca un plico chiuso impeccabilmente da un filo e della cera. Prese una sedia e con eleganza si poggiò su di essa, spostando facilmente Asmodeo sul bordo spigolo del tavolo di quercia scura.
‘’Il Nostro Signore Lucifero ha ragione. Il suo primogenito è tra gli umani. Lì ci sono le…
foto, come dicono gli umani, che lo ritraggono.’’- aggiunse il demone, aspettando che tutti potessero vederle. Nella busta vi erano decine di foto che mostravano un ragazzo alto e sorridente, stesso fisico del Signore degli Inferi ma il viso angelico della Serafina. In basso ad una delle foto vi era un nome:
‘’
Empyrean? Questo è il nome del mio primogenito?’’- domandò Lucifero, sistemandole con ordine.
‘’Confermo, mio Signore. Ma quello che mi preoccupa non è tanto il sangue dalla quale è stato creato. Possiede entrambi i Marchi, sia demoniaco che angelico. I suoi polsi lo dimostrano perfettamente. Tre linee nere sul sinistro, tre bianche sul destro. Quello che definisco
Mezzosangue, il più potente che sia mai esistito.’’- sentenziò Malphas con sorriso freddo che suscito ulteriore stupore tra i presenti, ma fece annidare un losco pensiero in Lucifero: ‘’
Vindicta.’’