La rivolta tra le dita, capitolo I
Uterpils: il sole, una birra, un sogno
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La Sorbonne, marzo 1968.
Io all’università ci andavo per studiare, tu per divertirti; ti piaceva ridere con i tuoi amici, con la birra sempre in mano e me vicina con un libro aperto.
Avevi la fortuna di apprendere in fretta: poche parole appuntate su un foglio e poi via, di nuovo verso il parco, chitarra a tracolla e giornaletti di sinistra in tasca.
Il sole schiariva i tuoi capelli castani, in quei pomeriggi pigri di inizio primavera, trascorsi tra un bacio e una carezza.
Ma dentro fremevi: ti sentivo sognare, sempre, tanto forte che parevi gridare.
Era facile sognare, allora.
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Buongiorno!
Eccomi giunta con un nuovo progetto: una serie di drabble sul maggio francese. Si tratta di un periodo complesso, e non rientra tra le mie pretese giudicare o dare un quadro storico completo ed esauriente: ho soltanto provato a raccontare le storie di due giovani sessantottini, tra amore, università, ideali, sogni e scontri.
I capitoli saranno a POV alternato: si inizia, in questa drabble, con il punto di vista della ragazza :)
Ciascun capitolo trae spunto da una delle parole proposte nella drabble indicata nell'intro: questo capitolo si ispira alla parola Uterpils, dal norvegese, che significa "stare all'aperto in una giornata di sole, bevendo una birra".
Concludo dicendo che il titolo è tratto da un verso della canzone Eskimo di Francesco Guccini, che io amo.
Concluse le note e concluso il capitolo, questa storia avrà aggiornamento giornaliero, o quasi, per rientrare nei tempi del contest.
Grazie a tutti voi che avete letto,
A presto, 99
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