What about us?

di Nao Yoshikawa
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27 – Our baby
 
I mesi erano passati. E più il tempo passava, più la paura passava e più arrivava l’impazienza.
Se c’era una parola con cui si poteva descrivere Neliel, quella era raggiante. Ormai era ben visibile il rigonfiamento del suo ventre, che molto spesso si ritrovava stringere in un istintivo gesto di protezione.
Accarezzando Aries, accucciato accanto a lei, Neliel guardò Nnoitra, che a sua volta sembrava indaffarato a leggere qualcosa.
«Sempre bollette da pagare, ma perché vogliono tutti soldi da me? Dannazione», si lamentò.
«Umh, ehi Nnoitra», sussurrò lei pensierosa. «Dimmi, come ti immagini nostro figlio?»
A quella domanda improvvisa distolse lo sguardo dai fogli per osservare la moglie negli occhi.
Non ci aveva pensato in effetti. Non aveva la più pallida idea di come il loro bambino sarebbe potuto essere.
«A me interessa solo che non sia uno di quei bambini rompiscatole e che piangono in continuazione, lo sai che non ho pazienza. E sottolineo, sarà un lui.»
«Ah, sì? E come fai ad esserne certo?» domandò lei divertita.
«Perché se così non fosse sarebbe la mia fine, ecco perché», borbottò sbrigativo.
«Andiamo», sussurrò con fare languido. «Non ti piacerebbe una bambina uguale a me?»
Lui la guardò male.
«Vuoi farmi venire gli incubi? Voi donne portate solo guai e io sinceramente non ho la voglia né la pazienza di star dietro ad una bambina che un giorno crescerà e che si interesserà a quelle cose come i rossetti, le gonne e i ragazzi.»
Neliel rise senza riuscire a trattenersi.
«Ma pensa, e io che ti ci vedo già bene.»
Nnoitra arrossì.
«Sciocchezze.»
«Nnoitra!»
«Adesso che c’è?»
«Senti come scalcia!» entusiasta gli afferrò una mano, portandola sul proprio ventre.
Un infastidito Aries, svegliato nel bel mezzo del suo dolce sonno, saltò giù dal divano.
Dapprima Nnoitra non sentì nulla. Poi avverti un calcio, poi due. E tre, quattro. E fu strano. Ormai da tempo aveva metabolizzato che effettivamente dentro Neliel ci fosse una vita, ma approcciarsi in questo modo era diverso. Era surreale, forse addirittura emozionante.
«Lo sapevo, gli hai trasmesso la tua vivacità. Oh, bene», sbuffò. «Addio alle mie speranze.»
Lei stava sorridendo senza riuscire a smetterlo.
«In qualunque modo sia, mi andrà bene comunque, purché stia bene.»
«Pff, certo che starà bene.Stiamo parlando di nostro figlio, dopotutto.»
Dirlo era ancora più strano, ma quella era la realtà. Neliel si sciolse completamente, posandogli un bacio sulle labbra.
 
 
NDA
Io arriverò col diabete alla fine di questa raccolta. Neliel e Nnoitra si ritrovano a parlare del bimbo in arrivo, e lui spera disperatamente che sia un maschio, perché altrimenti non saprebbe proprio come fare. Alla fine però entrambi convengono che l’importante è che stia bene in salute twt
Piango.




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