C'è ancora qualcuno qui? Nel dubbio, ci sono io. Ho giocato Odyssey e, cavolo, amo! Ma c'è una cosa in particolare che ho amato: la Thalexios. A mio parere, è stata la romance più bella del gioco Alcibiade e Timoteo amo anche voi però e beh, indovinate un po', OVVIAMENTE THALETAS E' MORTO DAVANTI AD ALEXIOS. Non ho avuro l'happy ending, però l'ispirazione per scrivere sì. Dunque, ecco qui. Non so come concludere queste note, per cui niente, buona lettura.

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But Sparta has my heart.

Alexios socchiuse gli occhi, respirando a pieni polmoni l'aria salmastra.
《Capitano. 》tossì Barnaba, roteando un po' nervosamente l'unico occhio buono rimastogli. 
Il misthios, d'altro canto, incrociò le braccia al petto. Sapeva già cosa avrebbe detto il suo fidato vice da lì a poco.
Siamo vicini a Mykonos, capitano.
Le Isole d'Argento erano state per lui un'esperienza: aveva scoperto cosa significava combattere per un ideale, per lo spirito della rivoluzione, per la libertà. Aveva scoperto cosa significava amare. 
Tu hai il mio amore, Alexios. Ma Sparta ha il mio cuore.
Il suo, di cuore, si strinse; le gambe quasi tremavano. La sentiva ancora, la sua voce: apparentemente così fredda, seria, autorevole. Sentiva ancora il calore delle sue mani, che per anni avevano brandito con orgoglio solo spade e scudi, accarezzarlo persino con impaccio. 
《Quella è Mykonos.》 parlò infine il vice dell'Adrestia, quasi timoroso di pronunciare quelle parole a voce alta.
Ma Alexios non guardò le Isole d'Argento, no. Regalò il suo sguardo in direzione di Sparta, lì dove Thaletas aveva lasciato il suo cuore.