-Non potevo fare altrimenti...- disse rassegnata la voce femminile dal
telefono, Gwen conosceva abbastanza bene quel tono. -Il nostro rapporto
funzionava bene solo fino a quando stavamo attaccati... Beh, in
realtà anche prima, quando non stavamo insieme mi stava
simpatico, ma c'è davvero qualcosa che non va in noi come
coppia...-
"O in me..." a Gwen venne spontaneo completare mentalmente il silenzio
dell'amica con qualcosa che secondo lei poteva pensare
perchè anche lei si era ritrovata a formulare quel pensiero
su se stessa.
-Non può essere che quando non siamo fisicamente vicini mi
venga così facile scordare di essere fidanzata!- disse con
tono esasperato.
-Bridgette... hai tradito Geoff mentre eri in Australia?-
domandò "Non che sia esattamente quella che può
fare la predica..."
-No!- negò Bridgette. -Ma stava per succedere... di nuovo...
Non so davvero cosa diamine mi succede da quando sto con Geoff.-
sospirò. -Io ci ho pensato a lungo e non voglio ferire
Geoff, ma se le cose vanno così probabilmente non lo amo poi
così tanto.- disse sconsolata. -Giuro, normalmente non sono
una fidanzata così pessima! Lo giuro!- si difese lei.
-Tranquilla ti credo...- cercò di rassicurarla. -Quando
torni dall'Australia magari ci sentiamo e ne parliamo meglio, va bene?-
-Eh... non credo tornerò tanto presto...- rispose
dispiaciuta. -N-no! Non è che abbia trovato qualcuno con cui
consolarmi!- aggiunse tempestivamente temendo di essere fraintesa.
-Voglio solo stare un po' da sola, solo io e le onde... Tu... credi che
sia stata stronza a lasciarlo per telefono?- chiese bisognosa di un
parere, Gwen sospirò.
-Vuoi che sia sincera?-
-Lascia perdere... ho capito...-
Finita la telefonata, Gwen, si sentì abbastanza in colpa.
Anche se solo per un istante, quando la ragazza le aveva detto di aver
lasciato il fidanzato, si era sentita sollevata al pensiero che non
solo le sue storie d'amore del reality erano morte con esso. Ad un
certo punto quello show era diventato una sorta di trova l'anima
gemella! “È comunque terribile sentirsi sollevati
se dei tuoi amici si lasciano tanto per non sentirsi l'unica sfigata...
e... beh, in realtà..." si rese conto che era da prima di
quella notizia non era l'unica sfigata, anzi... "Courtney e Scott si
sono lasciati, Izzy e Owen si sono lasciati, ma lei non
l'avrà capito e a lui non gliene può fregar di
meno, Heather e Al sono una bomba ad orologeria, Leshawna è
in una zona grigia che non si capisce, Lindsay si scorderà
presto di Tyler, Cody ha guadagnato una stalker... e le altre stagioni
chi cacchio le ha guardate! Eh... forse sono leggermente egocentrica a
farci caso solo ora... Sì, magari sono stata un po'
superficiale... Chissà come starà Geoff..." Non
era stato "amore" a prima vista col biondino, anzi, le era sembrato un
insopportabile creatura idiota, superficiale, rumorosa e
stucchevolmente amichevole... forse non era molto gentile quando
formulava giudizi sulle prime impressioni che le facevano le persone
nuove e invadenti, però aveva cominciato ad apprezzarlo e
lui, per qualche oscuro motivo, l'aveva presa in simpatia ostile
com'era. L'aveva spesso invitata alle sue feste ed a uscire con lui e
Bridgette, era impressionata da quei gesti per quanto non capisse la
testardaggine del cowboy visto che non faceva che rifiutare i suoi
inviti. L'idea di andare a una festa non era esattamente invitante da
qualunque lato volesse guardarla.
Il giorno successivo si presentò alla porta di Geoff, per
accertarsi di come stesse.
-Uh... saresti?- la porta l'aprì un gigante biondo dagli
occhi verdi, doveva essere il fratello di Geoff.
-Beh, io sono...-
-Oh! Gwen la cotica!-
"Cotica?!"
-Hey! Fratellino! La pollastra cadavere! La cotica! E' venuta a
trovarti fratellinooo!-
-Che bisogno c'è di urlare!?-
-Ops... orecchie delicate, amica.- le sorrise l'urlatore. Gwen
entrò in casa mezza stordita e si lasciò guidare
nella stanza di Geoff... la puzza era incredibile, il disordine
apocalittico, c'erano vecchie scatole di pizza, alcune ancora piene,
per terra. C'erano due tizi in rosa apparentemente piagnucolanti e
accovacciati in posizione a fagiolo... avrebbe pensato fetale, ma,
anche questi a terra, c'erano sparsi dei fagioli così aveva
pensato a quelli.
-Inutile fratellone...- disse l'insolitamente cupa voce di Geoff. -Non
comprerai la mia felicità... nè con il pollo,
nè con le cotiche... il cibo non mi è di alcuna
consolazione!-
-Scusa amico, sono un pessimo amico, amico!- piagnucolò
l'altro ragazzo in rosa. Un tipo abbronzato dai capelli castani e
crespi.
-No, amico! Sono io un pessimo amico, amico! Scusa se ti deprimo
così!- ribbattè Geoff.
-Ma è a questo che servono gli amici, amico!- e i due si
abbracciarono. Gwen superò l'ostacolo dato dalla puzza e dal
ritrovarsi le versioni palestrate di Katie e Sadie davanti e
varcò l'entrata.
-Ehi, Geoff?- Gwen gli picchiettò sulla spalla cercando di
attirare la sua attenzione.
-Gwen!- esclamò Geoff sorpreso e la tirò dentro
un abbraccio. -Amica mia!- disse cullandola in mezzo a lui e all'altro
tizio. Stranamente l'istinto di allontanarsi dal fetore di sudore,
fagioli e chissà cos'altro non era la sua
priorità... o almeno non lo era stata per un momento anche
fin troppo lungo per i suoi standard.
-Brody, andiamo e lasciamoli soli...- suggerì il fratellone
trascinando via il ragazzo.
-No, Geoooff!-
-No, Brodyyyy!-
-Non fate i melodrammatici! Vi vedrete dopo!- li rassicurò
il biondo. Geoff tornò ad abbracciare Gwen.
-Sorella! Sono così contenta di vederti!- Gwen si
tappò il naso.
-Non resisto più!- trascinò in tutta fretta il
ragazzo in bagno. Non sapeva quale stanza fosse, ma la
necessità la spinse a tirare a indovinare. Lo chiuse dentro
e rimase all'esterno a guardia della porta. -Non esci se prima non ti
fai un bel bagno!- "Mi spiace, ma era ora che qualcuno glielo dicesse!"
-Cavolo, da dove l'ha tirata fuori tutta sta' forza?- disse colpito
Geoff. Per un attimo sembrò tornato normale.
-Non lo so... ma in qualche modo dovevo sopravvivere, la natura mi
sarà venuta in aiuto...- disse liberandosi il naso.
-Dici che sono stato mollato perchè puzzo?!-
-No... ma continuando così, un'altra non te la trovi!-
"Forse dovrei essere più delicata? Non capisco come
gestirla..."
-E chi la vuole un'altra?! D'oggi in poi niente più donne!
Ne ho abbastanza... credevo che dopo Alejandrasino potessimo superare
qualsiasi cosa e invece di punto in bianco, come un onda anomala, una
telefonata e puff! Piantato!- piagnucolava il ragazzo. -Avremmo potuto
migliorare il nostro rapporto insieme e invece è andata!
Sparita!-
-Beh, scusa se sono arrivata fin qui...- sospirò la ragazza.
"Anche Trent avrà provato qualcosa di simile... ma
è inutile insistere quando si sente che una situazione un
funziona o quando non si sente di tenere abbastanza ad una persona da
voler insistere..."
-Scusa...-
-Non è niente...-
-Sono davvero felice di vederti, non me l'aspettavo proprio! E' stata
una sorpresa e ti dimostrerei anche di essere felice... se non fosse
per... s-se non fosse per...-
-Tranquillo, lo capisco.- ad un certo punto credette di cadere
all'indietro, sentì mancare il sostegno della porta che
veniva tirata verso l'interno del bagno, ma venne afferrata e
abbracciata da Geoff.
-Grazieee! E' nei momenti come questo che si scoprono quali sono i veri
amici! Quelli che non ti abbandonano!- disse dondolandola di nuovo,
doveva averla scambiata per una bambola di pezza...
-Beh, se dici così suppongo che a questo punto
dovrò restarti vicina per tutto il tempo necessario a
superare la faccenda...-
-Beh, no se non vuoi...- rispose intristito.
-Scherzavo... non sei un fastidio.- disse con un leggero sorriso.
“Aspetta... che sto dicendo? Beh, non lo sto sul serio
prendendo come impegno...” guardo il dolce, puzzolente
ragazzo... “Però un po' di karma positivo fa
sempre bene...” si giustificò. -Però
sul serio, lavati...-
Gwen decise di andare da Geoff anche nei giorni successivi,
preferibilmente quando il fratello era a lavoro, a volte era presente
anche Brody. Solitamente giocavano ai videogiochi, anche se non era
un'attività che Gwen adorava. Il ragazzo sembrava stare
meglio, questa era l'impressione che dava, ma non era sicura se davvero
avesse già cominciato a smettere di pensare a Bridgette o se
stesse solamente fingendo.
-Sai, ieri ho fatto un grande passo avanti...- Gwen gli diede
un'occhiata confusa. -Ho cambiato il mio stato su facebook, sono
felicemente single ora. Bridgette? Bridgette chi?- diceva con un
sorriso cercando di mascherare po' di astio. -Chi ne ha bisogno di
ragazze... Certo, per te Gwen potrei anche fare un eccezione.-
ultimamente ci scherzava sopra.
“Anche troppo...”-No grazie, mai pensato a te come
ad un uomo.- sorrise stando al gioco.
-...In che senso?-
-Beh... non ho mai visto quelli come te come possibili fidanzati.-
rispose sperando di non urtarlo.
-Pensi che con me non si possa costruire un rapporto solido?-
domandò citando una delle "cose strane" come le aveva
chiamate lui, che gli aveva detto la sua ex.
-No.- sorrise Gwen dandogli una pacca sulla spalla. "Sarebbe anche
possibile... per qualcuno che non sia come me..." -E' che le persone
così solari ed espansive le ho sempre escluse a priori.-
-Hai degli orizzonti piuttosto ristretti... credo che avrei dovuto
rimanere nella fase triste allora. Nah... anche in quel modo troppo
poco tenebroso per te.- scherzò il ragazzo.
-Così mi fai sembrare piuttosto superficiale.- lo
fissò infastidita.
-Eh, scusa... non pensavo.- vide la ragazza sospirare. -Non penso
mai... forse sono troppo stupido per una ragazza intelligente come
Bringette, intelligenza che chissà dove era andata a finire
con Al... ma comunque troppo intelligente per me...-
-Non è affatto vero.- disse Gwen un po' sorpresa. -Non
c'è mica un muro che separa intelligenti e... spensierati.-
preferì non dire scemi. -E neanche che le persone
intelligenti debbano essere per forza migliori, vedi un po' Courtney...
E Duncan non era proprio una genio... chissà magari era
anche peggio di te.- rise la ragazza.
-Bugia?- chiese sorridendo, sorriso che lei gli restituì.
-Bugia.- “Grossa bugia.” il punk non era stupido,
lo sapeva. -Ma il mio discorso vale comunque.-
-Sai, penso che i tuoi orizzonti si siano allargati un bel po'
partecipando al reality.-
-Dici?- lo guardò dubbiosa, il ragazzo le
scompigliò i capelli e le adagiò qualcosa sulla
testa.
-Ma certo, avresti mai pensato di ritrovarti qui con me,con un cappello
da cowboy in testa?- rise Geoff. La ragazza se lo tolse e lo
osservò pensierosa.
-Uh... no...- Le sue labbra, quella rara volta senza
rossetto, si distesero in un sorriso.
-Ti ci vuole solo una coda di cavallo e un vestito rosa... o posso
prestarti qualche mia giacca visto che le adori!-
-No, grazie.- rabbrividì Gwen. -Lascio a te e Brody gli
indumenti rosa barbapapà...-
-A proposito... prima non ti ci avrei vista così amica di un
nerd come Cameron...- sogghignò.
-Beh, è un bravo ragazzo... Non ti fare strane idee, non
c'è niente tra noi...-
-Ah, peccato!- disse simulando, molto male, solo Bridgette ci sarebbe
potuta cascare, di essere ferito. Gwen aveva una smorfia confusa sul
volto. -Se potevi innamorarti di uno così insolito per i
tuoi gusti, magari anche di me, perchè no?-
ridacchiò.
-Smettila di scherza su questa cosa...- disse forse un po' imbarazzata.
Geoff la osservò piuttosto confuso, poi le sorrise... non le
piacque quell'espressione, le ricordò il sorriso di un altro
ragazzo quando la guardava, dai capelli scuri e gli occhi verdi. Forse
anche lei stava arrossendo eccessivamente. -Con Cameron ci sto bene
perchè non avverto nessun tipo di tensione...
così come con te non sento. In questo momento mi sento
più tranquilla così, senza possibili ragazzi.-
continuava a sentire il peso di quegli occhi e quel sorriso. -Che
è quel sorriso ebete?-
-Niente... pensavo solo che è ottimo che tu ti sia aperta un
po' e penso che dovresti continuare a farlo.- disse fiducioso. -Non
pensi che rifiutare di affrontare ciò ti sembra troppo
diverso da te e al di fuori dei tuoi gusti o chiudendoti finirai per
annoiarti a morte?-
-Chi dovrebbe sapere meglio di me cosa può piacermi e cosa
no?- domandò Gwen quasi risentita.
-Non voglio dire che i tuoi gusti siano sbagliati, dico solo che... eh,
lasciamo perdere...- “Avrò detto qualcosa di
sbagliato...”
-Scusa...- sbuffò. -Non volevo essere così
brusca...- “I miei orizzonti si sono ampliati anche
ultimamente...” sospirò guardandolo. Geoff prese
il cellulare e le scattò una foto. -Che fai?-
-Volevo solo immortalare una Gwen pensierosa.- sorrise innocente.
-Facciamo anche una foto insieme?-
DJ aveva appena finito di lavare i piatti, erano ancora presto. Forse
sarebbe stata una buona idea uscire a fare due passi, tanto per godersi
il sole, magari si sarebbe distratto un po' e avrebbe smesso di pensare
allo status su facebook di un suo vecchio amico surfista...
Era dispiaciuto per lui, ma qualcosa gli impediva di chiamarlo o andare
a trovarlo... Aveva sentito un feeling particolare col biondino e per
lui era stato diverso dai suoi altri amici anche se non sapeva quanto
il sentimento fosse reciproco. Nonostante tutto non si vedevano da un
po' e DJ non aveva insistito nel cercarlo. Geoff gli era sembrato
troppo assorbito da altro. Ora si sentiva fuori luogo a cercare di
contattarlo e non capiva neanche tanto il perchè.
Normalmente sarebbe stato facile chiamare qualcuno se lo scopo era
esprimere dispiacere, in quel caso per una rottura.
“Avrà già qualcuno a consolarlo... suo
fratello, qualche amico, quel tale Brody...”
-Non è che ti sei sentito semplicemente trascurato?- disse
una voce maschile molto vicina a lui.
-C-c'è qualcuno?- balbettò il ragazzo,
teoricamente in casa ci sarebbe dovuta essere solo sua madre a parte
lui... All’improvviso, sentì come un rombo di
tuono nonostante il cielo fosse sereno ed un improvviso calore sulla
spalla sinistra.
-Se fossi io al posto tuo me ne fregherei, ma visto che devo parlare a
tuo nome… Lascialo perdere, per lui non eri niente. Gli
è bastato trovarsi la ragazza per dimenticarsi di te e
metterti in secondo piano - disse la voce assumendo un tono cavernoso.
-Ma se proprio insisti… - ora invece si era fatto annoiato.
-Approfitta del suo cuore infranto per tornare ad essere importante per
lui! E’ una meravigliosa notizia che sia stato piantato!
Finché rimarrà solo, avrà
più tempo per te! - disse infine tutto sghignazzante. DJ era
molto spaventato…
-M-ma… c-che cos’era?! - esclamò
facendo un saltello laterale. -Io non penserei mai delle cose del
genere! - si guardò intorno e vide comparire sulla sua
spalla un Duncan in miniatura con delle corna rosse, delle ali scure e
un forcone. DJ urlò mentre il piccolo Duncan lo guardava con
aria di sufficienza, il diavolo si chiedeva come mai non fosse ancora
svenuto. Anche sull'altra spalla, cominciò a sentire una
fonte di calore.
-Non lo ascoltare, devi perdonare Geoff anche se ti ha ignorato ed
essere dalla sua parte in questo momento.-
-In pratica deve comportarsi come uno zerbino tipo te? - chiese
divertito il piccolo diavolo.
-Visto che sono qui in veste di angelo cercherò di
ignorarti, simpaticone… - ribattè la voce
proveniente da una nuvoletta di vapore sopra l'altra spalla di DJ.
-Ecco, sono più d’accordo con lui.- disse DJ
indicando la sua spalla destra. -Ma che diavolo succede?! -
-Sono qui! Eccomi, il diavolo.- lo chiamò Duncan.
-Mammina!- piagnucolò Dj. Si sentì il suono di
uno strumento a fiato e la nuvoletta svanì lasciando il
posto ad un piccolo Harold completo di ali chiare, aureola e una veste
bianca. Il ragazzo in miniatura stava scacciando via il vapore
soffiando in una grossa tuba.
-Bel vestitino! - rise Duncan.
-E’ una tunica, razza di ignorante!- ribbattè
Harold. Duncan con un rapido movimento di forcone sollevò
l’abito.
-Quando ti deciderai a portare dei boxer?-
-Emh… ragazzi, scusate. - DJ cercò di
intromettersi nella discussione, abbastanza nervoso. Harold
soffiò con forza nella tuba spazzando via Duncan dalla
spalla di DJ.
-Sai, non mi sembri affatto adatto come angioletto… -
commentò infastidito Duncan mentre si sistemava la cresta.
-Ah, dovremmo scambiarci di ruoli? Cuore d’oro?-
-Sai dove te la puoi infilare quella tuba? - lo minacciò
Duncan. Harold stava per dargli una risposta molto sgarbata, ma venne
tempestivamente interrotto.
-Moderate il tono! - esclamò DJ traumatizzato. -Devo aver
preso un colpo di sole o qualcosa del genere.- sospirò.
-Comunque se mi state sulle spalle mi verrà il torcicollo
cercando di seguirvi!- si lamentò il ragazzo e due si
spostarono sul tavolo della cucina. -Ma in teoria, non dovreste essere
due versioni alternative di me, come nelle Follie
dell’imperatore? - domandò cercando di stare al
gioco. Harold sembrava stare per dire qualcosa.
-Già, peccato che tu non accetti di avere un lato oscuro.-
disse Duncan. -E siccome non ti senti a tuo agio con me se non
c’è Geoff a spalleggiarti, e meno male che eravamo
amici...- DJ distolse lo sguardo imbarazzato. -Hai affidato il ruolo di
mio oppositore ad Harold.- l'angelo era rosso di rabbia,
Duncan lo aveva privato del momento più sacro della
giornata... lo spiegone! -Sì, se stiamo guardando Harold con
quel vestito candido è colpa tua! - rise il diavoletto.
Harold si preparava a soffiare con la tuba, così DJ, per
evitare il disastro, decise di calmarlo con un complimento.
-Secondo me quel vestito di dona davvero molto.- per qualche oscura
ragione non funzionò ed Harold schiantò DJ contro
il muro.
-Tunica!- ripetè. -In che modo ve lo devo far capire...-
sospirò. -Stai... stai bene?- domandò dopo
realizzando ciò che aveva fatto. DJ rimase accasciato contro
il muro, Harold deglutì e si avvicinò.
-E’ divertente quando non viene fatto a me. -
commentò Duncan seguendo il collega. -Ma dovrebbero togliere
armi musicali così potenti a voi pennuti con l'aureola. Non
vorrei vedere Courtney cosa potrebbe farci... del resto se puoi essere
un angioletto tu mi immagino che possa esserlo chiunque.-
-Zitto!- disse l'altro mentre svolazzava attorno la testa del
malcapitato DJ -Sto controllando le condizioni del nostro protetto...-
DJ aprì timidamente gli occhi.
-Oh no...- sospirò. -Non se ne sono andati...- disse fra se
e se. I due spiriti lo guardarono storto. -Quindi... Siete frutto della
mia immaginazione?- “F-forse dovrei evitare di parlarci...
sto impazzando!”
-Boh.-
-Forse...- disse Harold. -O forse mentre dormivo il mio spirito ha
cominciato a viaggiare ed è stato richiamato da te.
“Cogito ergo sum” penso dunque sono, come diceva
Cartesio... e a me sembra di pensare.- DJ non sembrava rassicurato
“Sarebbe comunque inquietante...”
-O forse sei solo morto.- sghignazzò Duncan privo di tatto.
-Aspetta... ma lo sarei anche io!- questo era meno divertente. DJ era
tentato di provare a telefonare i due ragazzi per vedere come stavano,
ma l'idea di verificare lo spaventava un po'.
Improvvisamente un oggetto non identificato cominciò a
brillare sopra il tavolo, i tre si avvicinarono... Una piccola palla
rosa con le ali?
-Oh, cavolo… - disse Harold distogliendo lo sguardo.
-Ehilà!- salutò allegro il nuovo intruso.
-Sai DJ, se la mia mente mi facesse apparire un Owen nudo mi
preoccuperei… -
-P-perchè tutto quello successo prima era normalissimo! M-ma
certo! - balbettò DJ preoccupato.
-Un tizio nudo... altro tizio con un vestitino... secondo me sei gay.-
concluse Duncan.
-Non penso che Owen rientri fra le mie fantasie, lo saprei...-
commentò DJ.
-Interpretazione banale... in ogni caso, se il suo tipo è
Geoff, biondo, palestrato e altissimo, perchè qui ci siamo
noi?- Harold mise in dubbio la sua ipotesi.
-Siamo sempre dei bei tipi, ma non corrispondiamo alla descrizione.-
concluse Owen con l'approvazione di Harold.
-Ok, qui c'è un po' di confusione...- sospirò il
diretto interessato. -Non mi piace Geoff... n-non mi è mai
piaciuto nessuno...- confessò. Aveva sempre ascoltato
volentieri e molto attentamente i suoi amici quando parlavano di
ragazze, era un buon ascoltatore e avrebbe anche potuto dispensare
consigli, ma nei fatti non si era mai realmente infatuato...
-Non sarò alto e palestrato, ma se le pollastre mi saltano
al collo un motivo ci sarà.- dichiarò Duncan
ignorandolo.
-Per strozzarti...- sussurrò Harold, poi
fischiettò fingendo di non aver detto nulla.
-Eh... ecco... in realtà non sono sicuro di quanto fascino
tu possa avere, sei un tipo...- disse incoscientemente Owen. -Non
capisco bene l'appeal del cattivo ragazzo anche se di solito gli occhi
chiari piacciono, ma quel monociglio non è proprio quello
che definirei attraente...- continuò con la risata a
malapena trattenuta di Harold a fare da sottofondo. -Poi magari
togliessi qualche pelo e curassi di più la tua igiene
orale... Sul serio, sei troppo peloso... Ora che ci penso, neanche i
tuoi capelli sembrano troppo puliti.-
-Sarà attraente Noah...- ribbattè con distacco
Duncan.
-Lui ha un appeal tutto suo. Con quel minuto corpicino e quel modo di
sgambettare scoordinato quando cammina...-
-Voglio vomitare! Comunque rispetto a voi sono il migliore, dai!-
-Penso di si...- ammise Owen anche se il suo senso estetico riteneva
Duncan scarso. -Ah, Harold senza...-
-T-tranquillo!- Harold continuava ad essere divertito. -Visto che
Duncan col suo irresistibile monociglio ci tiene così tanto
a essere riconosciuto come attraente...- disse continuando a ridere.
Duncan punse Harold col forcone per zittirlo, lui cercò di
ricorrere alla fida tuba, mentre il diavolo cercava di tirargliela via.
-No, guardate che non trovo Duncan attraente.- specificò
Owen. - e n-non trovo neanche gli uomini attraenti.-
ridacchiò nervosamente.
-E chissene se ti piacciano anche gli uomini.- disse Duncan occupato
con quella specie di tiro alla fune con Harold.
-Non c'è niente di male Owen... ci piaci così
come sei.- disse DJ che si era fatto una camomilla mentre gli sgraditi
piccoli ospiti lo ignoravano.
-Ah, grazie ragazzi!-
-Tienilo a mente anche tu DJ...- precisò Harold in
qualità di coscienza, nel frattempo perse la tuba e cadde a
terra.
-Ancora... ancora con questa storia?- chiese DJ.
-Secondo te perchè la tua coscienza ti sta facendo
immaginare tutto questo?- disse Duncan contento del suo trofeo.
-Perchè deve essere tutta una tua immaginazione... io non
posso essere morto, chiaro?!-
-Cogito ergo sum... tu stai pensando? Se sì esisti e questa
non è un immaginazione di DJ, magari sei tu a sognare.-
Harold schivò un colpo di tuba.
-Momento, momento... tu dovresti essere un angelo, per la Bibbia,
l'omosessualità non è sbagliata?-
domandò dubbioso DJ.
-Lo è anche mangiare animali acquatici privi di pinne,
insieme a molte altre cose.- Harold scosse le spalle. -Ma
un'Entità superiore dovrebbe preoccuparsi di faccende
simili? Qualcosa di superficiale come il mangiare una pepata di cozze o
il sesso delle persone a cui ci si interessa può davvero
macchiare un'anima?-
“Sarebbe più facile prenderlo sul serio se lui e
Duncan la smettessero di picchiarsi mentre parlano...” Duncan
capì che anziché utilizzare lo strumento per
cercare di colpire Harold, sarebbe stato meglio suonarlo, ma il ragazzo
in tunica, inorridito, glielo strappò subito di bocca.
-Schifo! Che schifo! L'hai tutta sbavata, ma almeno lo sai come si usa
uno strumento a fiato?!- a malincuore Harold, con uno schiocco di dita
dovette rispedire a casa la tuba. -Dovrò disinfettarla,
sterilizzarla, purificarla con...- una strana oscurità
pervase il viso del ragazzo e i suoi abiti si tinsero di rosso sangue.
-Purificarla con il fuoco di R'hllor! Che il signore della luce ci
protegga perchè la notte è oscura e piena di
terrori!- ghignò il ragazzo.
-Duncan... non dovevi contaminare quella tuba con la tua saliva
demoniaca, è diventato un eretico strambo!- si
agitò Owen.
-Che dici? Quale saliva demoniaca?! Avrà letto qualche
strano fantasy prima di di addormentarsi e iniziare il viaggio
extracorporeo!-
-Ma quindi siamo frutto dell'immaginazione di DJ o...-
-E che ne so! E che me ne frega!-
-Harold... è tutto ok?- chiese timoroso DJ. La tunica
tornò bianca.
-Per favore sbrigati a decidere cosa fare con Geoff e chiudiamo questa
cosa! Credo di non stare troppo bene...- rispose mezzo stordito e
indebolito. DJ accese il cellulare, titubante controllò
un'ultima volta facebook. In un primo momento apparve scioccato, poi
fece una smorfia infastidita.
-Beh, sono felice per lui, ci ha messo poco a riprendersi...- disse
andandosene bruscamente e mollando il cellulare sul tavolo. I tre
spiriti confusi diedero un'occhiata.
-C-che diamine?!- esclamò infastidito Duncan.
-Ah, ma che carini...- disse Owen, intanto Harold era crollato
addormentato.
Geoff aveva pubblicato una foto sua e di Gwen con una frase che diceva
“L'unica ragazza di cui ho bisogno in questo
momento.”-Peccato però, lui e Brody sembravano
così una coppietta... e... e anche per DJ mi dispiace...
Sai, deve essere brutto prendersi una cotta per il proprio migliore
amico... n-non che ne sappia qualcosa.- ridacchiò. -Duncan,
dove vai?-
-A perseguitare Geoff!- esclamò lucidando il forcone.
Gwen stava tornando a casa con le buste della spesa. Era un po' che
aveva smesso di incontrare Geoff. “Tanto quello sembra
essersi ripreso.” sbuffò. “Non mi va di
complicarmi ulteriormente la vita... l'unica cosa che voglio ora
è un po' di tranq...” Vide Geoff che le correva
incontro “Tranquillità... Ma andiamo?!
Com'è possibile?!” protestò mentalmente.
-Hey, Gwen!- la salutò con un sorrisetto innocente. -Che
coincidenza incontrarti qui per caso...-
-Vicino casa mia...- disse dubbiosa.
-Già proprio una bella coincidenza...- la ragazza gli
rivolse uno sguardo severo. -Sai... ieri sera mi ha telefonato DJ,
è stato un colpo! Non lo sentivo da una vita! E credo
neanche tu... magari una di queste sere dovremmo fare un party tutti
insieme!- Gwen gli parve ancora più irrequieta. -Gli ho
parlato un po' di quello che è successo ultimamente e mi ha
fatto notare che forse col mio modo di fare... magari anche con la
frase sulla foto ti ho un po' spaventata e che magari pensi che io stia
cercando disperatamente un'altra ragazza solo perchè voglio
sostituire Bridgette...-
-Geoff, sei un ragazzo adorabile, dico sul serio, anche se vai troppo
di fretta, ma...-
-Ho rivisto Bridgette.- la interruppe sorridendo. -E' tornata
dall'Australia e...-
-B-bene... sono felice per te...- “Già, dovrei
esserlo...” -Suppongo che tu non voglia farmi fare la parte
della nuova Heather di nuovo.- rise nervosamente “Ne ho
abbastanza...”
-Non voleva tornare con me, voleva solo scusarsi e spiegarsi meglio. E
neanche io volevo tornare con lei. Ecco, con questo il timore di essere
la sostituta di Bridgette non dovresti più averlo! Visto che
non c'entrava?- disse ingenuamente. Gwen non riuscì a non
farsi scappare un risolino. Geoff lo prese come segnale senza dubbio
positivo, ma lei tornò quasi subito seria.
-Geoff, andiamo! Se non ha funzionato con Bridgette come dovrebbe
funzionare con una come me? Siamo troppo diversi e non credo a
“opposti si attraggono”- anche se, suo malgrado, si
era ritrovata a pensare a Geoff fin troppo spesso negli ultimi tempi, a
cominciare a percepirlo come un ragazzo, a pensare che lui, per quanto
assurdo potesse sembrare, era il ragazzo con cui si era trovata meglio
in un certo senso. “Neanche chi si somiglia si piglia
funziona, visto com'è andata con Duncan...”
-Ma non avevi detto, niente barriere anti-stupidi?- chiese speranzoso
il ragazzo. -Non possiamo sapere come andrà se non ci
proviamo.-
-Ti sei ripreso da Bridgette, perchè vuoi ritrovarti in
un'altra relazione fallimentare a così poco tempo di
distanza?- cercò di evitare il suo sguardo.
-Beh, che vita sarebbe senza rischi? Poi potrebbe essere la volta buona
per entrambi!- sembrava fiducioso. L'unica reazione della ragazza fu
picchiettava nervosamente con le dita sul braccio sinistro. A Geoff
cominciò ad avere il dubbio di aver preso un abbaglio, si
sentì piuttosto stupido... -Non è che sono solo
scuse per non respingermi in modo brusco?- domandò
titubante. -Se mi sono sbagliato non insisto, anche se ero
convintissimo di piacerti... Avrò confuso e capito male
qualcosa...- rispose un po' imbarazzato. Pur mantenendo una parvenza di
positività sembrava abbattuto. La salutò
cortesemente e le voltò le spalle per andarsene.
-Aspetta!- lo richiamo lei. -Ok, mi piaci.- ammise. -O almeno credo...
preferirei rimanessimo solo amici almeno per il momento, per capire un
po' meglio la situazione...- sospirò. -Considera anche che
stavi con la mia migliore amica e... forse ho un po' paura di cosa
potrebbero pensare gli altri...-
-Ho provato a parlarne con Bridgette, lei mi sembrava tranquilla.-
“E che altro doveva dirti? Non dovresti credere a tutto
ciò che ti dice una tua ex...” -Preferirei
comunque che ci concedessimo un po' di tempo per riflettere, niente
fretta, ok?- Il ragazzo la abbracciò.
-Certo! Alcuna fretta! Ti do tutto il tempo di riflettere!- disse
fiducioso che le cose sarebbero andate per il meglio. Gwen era un po'
arrossata.
-Ed evita di scrivere cose strane sui social...- gli
raccomandò una volta che il ragazzo la lasciò
libera. -Non che dia troppa importanza a ciò che dicono i
simpaticissimi fan del programma su Internet...- in realtà
non aveva proprio voglia di riaffrontare una situazione simile a quella
che aveva attraversato a causa di Duncan e Courtney e a volte non
riusciva a credere che fosse davvero finita. -Ma... Eh... Che hai
là?- Geoff nascose tempestivamente un sacchetto viola dietro
la schiena.
-Cibo... per gatti...- disse poco convincente, ma Gwen, per il suo bene
preferì non indagare oltre, aveva una pessima impressione.
Forse non sarebbe stata particolarmente contenta di sapere che dentro
la busta si trovava un collage con delle loro foto. “Lo
riciclerò come regalo di anniversario o di San
Valentino...”
Epilogo...
DJ si sentiva strano... era contemporaneamente triste e sollevato per
aver deciso di contattare l'ingenuo, e maldestro, amico e avergli dato
dei consigli su come recuperare la situazione con Gwen, e le cose non
si fecero affatto più chiare quando Geoff lo
avvertì che grazie a lui aveva ancora delle speranze con la
gotica... dovette passare altro tempo perchè il ragazzo si
sentisse pronto a riallacciare i rapporti con i due... e
perchè smettesse di sentire la voce di Duncan che gli
ripeteva cantilenano“zerbino”ogni volta che
starnutiva...
Duncan si risvegliò dal coma e promise di non separarsi dal
suo casco mai più per andare in moto... lo sposò
anche mentre si trovava a Las Vegas ubriaco...
Harold fu licenziato dal lavoro di coscienza partime, ma R'hllor decise
di premiarlo col potere di incendiare le lame dei coltelli da cucina e
gli ombrelli... utilissimo nei giorni di pioggia! Il ragazzo
diventò un prestigiatore e in qualità di prete
rosso celebrava anche matrimoni a Las Vegas con la benedizione di
R'hllor.
Owen andò a consolare Brody, lui in realtà non
capiva da cosa visto che la ferita causata dalla Escobar era guarita...
ma va beh, alla fine sono diventati buoni amici.
Angolo dell'autrice:
Grazie davvero a chiunque abbia avuto la pazienza di arrivare fin qui,
spero che la lunghezza della storia non sia stata un problema...
prometto che cercherò di essere più sintetica la
prossima volta e di non farmi più sfuggire la situazione di
mano come per la parte su DJ tra angeli, demoni e R'hllor(se non avete
visto Got probabilmente sarete un po' confusi...) ho davvero dei
problemi a tagliare le parti “stupide”...
perchè la verità è che sono le parti
che preferisco, lo ammetto... spero non siano state un grosso
problema... spero...
Eh... forse non ho trattato benissimo Bridgette(solo forse?)
né la... Bridgeff(?) mea culpa. In parte era un'esigenza di
trama, non sono sicura che la coppia della storia mi piaccia o no, ho
trovato un po' carina la loro interazione in un episodio della prima
stagione, ma credo sia l'unica cosa che mi da ispirazione se si tratta
di scrivere di Geoff.
Ovviamente spero anche che l'oneshot possa esservi piaciuta(la speranza
è l'ultima a morire) un vostro parere mi farebbe piacere.
Riferimenti:
-Alcune parti riguardanti l'angelo e il diavolo coscienza sono riprese
dal film “Le follie dell'imperatore” uno dei pochi
film della Disney a cui sono particolarmente affezionata.
-Il divieto riguardante il mangiare animali acquatici privi
di pinne(e scaglie) insieme ad altri divieti alimentari e non, alcuni
piuttosto curiosi, è preso dal Levitico, il terzo libro che
compone Torah e la Bibbia.
-R'hllor, chi?!:
R'hllor/Il Dio rosso/Il Signore della Luce è la
divinità di un culto delle Cronache del ghiaccio e del
fuoco/ Game of thrones. I suoi preti sono i preti rossi(possono essere
anche donne) è una divinità legata al fuoco.
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