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di Nao Yoshikawa
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53 – Become a woman
 
Naoko aveva sicuramente una grande dote artistica, motivo per cui passava la maggior parte del tempo a dipingere. La pittura era oramai la sua passione, e ciò era possibile intuirlo dalle sue dita sempre impiastricciate di colore. Ogni giorno, cercava sempre di inventare qualcosa di nuovo.
«Cosa posso dipingere?» domandò con fare teatrale. «Forse un auto ritratto? No, non sono abbastanza brava… Un paesaggio! No, ne ho già fatti venti. Cosa posso fare?»
La sua mente carburava veloce. Ma ad un tratto la sua inarrestabile creatività fu arrestata da una fitta alla pancia. In quei giorni le capitava spesso di provare dolore, senza però capirne il motivo, forse avrebbe dovuto smettere di mangiare patatine e cioccolata di continuo?
Sbuffò e dopo aver riposato il pennello, andò a chiudersi in bagno. Non era ancora psicologicamente pronta a quello…
 
A Neliel  cadde un piatto di porcellana a terra quando sentì l’urlo di sua figlia. Nnoitra era invece rimasto con la matita in mano sospesa a mezz’aria.
«Che cos’ha combinato quella ragazzina?» borbottò.
«Non lo so. Ma non promette bene. Meglio se vado a controllare.»
Risalì le scale. Naoko non era in camera sua. Udii dei rumori provenire dal bagno e si avvicinò.
«Nao, tutto bene?»
«S-sì! Ti prego, non entrare!»
In preda alla confusione, la ragazzina si era tolta i leggins e li aveva gettati dentro il lavandino pieno d’acqua.
«Perché non devo entrare? Che cosa stai combinando?»
Poiché non gliela raccontava giusta, Neliel si decise ad entrare. E si ritrovò davanti ad una scena quasi da film horror. Naoko stava cercando di lavare via il sangue dai suoi vestiti, senza però molto successo.
Batté le palpebre. E poi sospirò.
«Oh, beh. Ci siamo vedo. Su, ti aiuto a cambiarti.»
 
Dieci minuti dopo, Naoko era accasciata sul pavimento in preda ad un pianto isterico.
«Perché a me? Perché a me? Sto per morire, sto per morire!»
«Su, adesso smettila. Lo sai benissimo di cosa si tratta. Il ciclo mestruale arriva a tutte le ragazze prima o poi. Significa che sei diventata  una donna» la rimbeccò sua madre.
«NOOO! NON È POSSIBILE, È TROPPO PRESTO PER ME! NON ESCO PIU’ DI CASA, BASTA. CHE VERGOGNA!»
«Nnoitra, puoi dirle qualcosa tu per favore?»
Era troppo chiedere di non essere chiamato in causa? Sollevò lo sguardo, annoiato.
«Potete tenermi fuori da questi discorsi da donna?»
Naoko si era sollevata sulle proprie gambe, tremando.
«Sto così male che non riesco a sopportarlo! Perché sono una femmina? Perché non sono nata uomo?»
«È quello che mi chiedo anche io…» sussurrò Nnoitra. Neliel doveva assolutamente ristabilire l’ordine.
«Nao, se adesso smetti di piangere ti preparo una tè e una borsa dell’acqua calda. E tu Nnoitra, faresti meglio a diventare un pochino più sensibile. Dopotutto adesso avrai a che con un adolescente.»
Dopo i bambini, gli adolescenti era ciò che più detestava al mondo. Quello era solo l’inizio dei suoi guai.
 
Nota dell’autrice
Aaah, il primo ciclo, una fantastica e indimenticabile esperienza per noi donne. Ovviamente è toccato anche a Naoko, che da questo momento in poi è diventata un’adolescente. Non l’ha presa molto bene, mettiamoci pure che ha un modo di fare mooolto teatrale (è una piccola artista, ci sta tutto). Neliel sembra sapere come affrontare la situazione, Nnoitra no, ha la solita delicatezza da elefante, ma chissà cosa combinerà Nao, adesso?




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