Courtney non aveva mai apprezzato i fast food, tendenzialmente li
evitava, ma quel giorno decise di fare un'eccezione per uscire con una
sua amica, dopo la scuola. “Forse, dopo le mie disavventure
con la cucina di Chef, i miei gusti stanno andando inevitabilmente a
peggiorare...” riflettè mettendosi delle patatine
in bocca. Sapeva di dover fare qualcosa a riguardo, i cibi salati e
oleosi rischiavano di diventare una specie di dipendenza dopo il
recente tradimento, sulla tv internazionale, di quell'orco chiodato...
ma ci avrebbe pensato poi. Senza accorgersene prese altre due patatine.
“No, tu sei più forte del cibo! Forza,
resisti!” si costrinse a posarle mentre l'asiatica dai lunghi
capelli scuri, seduta al suo tavolo, la guardava dubbiosa.
-Quindi hai intenzione di fare qualcosa?- le domandò.
-Eh andiamo, Emma. Capita raramente che mangi cibo spazzatura...-
mentì, negli ultimi tempi aveva comprato molta robaccia,
anche se per il momento non se ne notavano i risultati. -Mi sembra un
po' presto per insinuare che abbia bisogno di una dieta.- rispose un
po' offesa.
-Eh?- l'altra ragazza sembrava spaesata. -No, mi riferivo a Trent e
Gwen... da come ne parlavi lungo la strada sembrava che volessi farli
rimettere insieme per riprenderti Duncan...-
-Ma di che diamine parli?!- esclamò Courtney scattando in
piedi. Emma indietreggiò contro lo schienale, poi le rivolse
una smorfia infastidita, Courtney si calmò leggermente. -Ho
solo detto che quel tipo patetico è ancora palesemente il
suo schiavetto e lei sembra dargli corda. Tutto qua...-
sbuffò.
-Si, ma mentre ne parlavi sembravi pensierosa... come se volessi
pianificare qualcosa...- disse sospettosa.
-E perchè dovrei?- cercò di impostare il proprio
tono come per farla sembrare l'insinuazione più stupida del
mondo. -Duncan chi lo rivuole? Sto meglio senza di lui, guardami! Non
ti sembro molto più serena e in salute?- Emma la
guardò scettica.
-No.- rispose sincera.
-Solo perchè sono venuta in un fast food non vuol dire che
mi lascerò andare e ingrasserò. Non ho nessun
dispiacere da affogare nel cibo. E anche se fosse, non sono mica tanto
patetica da finire così.- rispose lei sulla difensiva.
-No, non intendevo questo, Courtney...- sospirò Emma
rassegnata. Quando l'amica cominciava a parlare in quel modo, c'erano
da abbandonare le speranze di una conversazione ragionevole...
-Beh, quando Gwen avrà pagato le conseguenze delle sue
azioni starò molto meglio. Non voglio che sia lei a lasciare
Duncan... aspetto che venga tradita! So che accadrà,
com'è successo a me succederà anche a lei. Quella
gotica non è speciale e io non ho niente che non vada,
è Duncan ad essere chiaramente incline al tradimento.- disse
come se stesse cercando di persuadere Emma e se stessa.
-Sembri avercela più con Gwen che con lui...-
osservò Emma. -Forse lo ami ancora?- ipotizzò lei
senza particola malizia.
-Forse ti sei bevuta il cervello?-
-Pensavo solo che se spingessi Gwen nelle braccia di Trent, non solo
avresti la vendetta su di lui, potresti anche farlo tornare da te
strisciando. Non puoi riprendertelo, mettendo che tu voglia farlo,
certo... se non gli fai prima imparare la lezione.-
-Ripeto, chi lo rivuole?!- ringhiò Courtney. -E comunque
come dovrei fare, secondo te?- aggiunse la ragazza. Per un attimo Emma
ebbe l'impressione che fosse curiosa.
-Potresti ingelosire Gwen fingendoti interessata al suo ex e...-
-Emma, amica mia, da quando ti sei fidanzata i tuoi neuroni sono
migrati altrove.- “Ed era una delle poche con cui riuscivo ad
avere una conversazione decente.” pensò ricordando
con nostalgia quando l'aveva incontrata durante le medie, in
biblioteca. Stavano cercando entrambe un libro di legge, sembrava quasi
destino. Non erano mai state compagne di classe ma si erano sempre
tenute in contatto da quel giorno. “Ora invece, quando non
sta al telefono col suo fidanzato, immagina scenari da commedia
romantica di serie Z... che tristezza il periodo rosa...”
pensò quasi gelosa.
-O forse da quando tu non sei più fidanzata il tuo ego e il
orgoglio si sono espansi incontrollatamente come delle masse tumorali.-
ribattè cominciando a perdere la pazienza “Che
testa dura...”
-Pensavo volessi entrare anche tu alla facoltà di legge, non
di medicina...- sospirò Courtney. -Comunque fa attenzione...
Dovresti evitare di farti troppi progetti come al tuo solito, potresti
spaventarlo o sembrargli soffocante.- la avvertì. La
conosceva abbastanza bene da temere che avesse programmato il giorno
delle nozze, la destinazione della luna di miele, il numero dei
figli... se era fortunata il suo fidanzato non sospettava dei suoi
piani. “E dire che l'ultima volta mi ha detto di voler fare
l'avvocato divorzista...” pensò Courtney
tamburellando sul tavolo con le dita. -Penso che i fidanzati e la
pianificazione non vadano troppo d'accordo...- se c'era qualcosa di
simile ad un errore che aveva fatto con Duncan era stato quello
“Ho solo sopravvalutato maturità e forza di
volontà di Duncan... oltre che il valore che attribuiva a
me...”
-Grazie della preoccupazione, ma ho tutto sotto controllo.- rispose
l'altra, ingenuamente, facendo spallucce.
“Avevo tutto sotto controllo pure io...”
-E-eh... a proposito di Trent...- Emma cominciò a
gesticolare facendole strani segnali.
-Lasciamo perdere quel tuo stupido piano. Con quel perdente non ci
starei neanche per finta! È bello, atletico, teoricamente
con talento e fascino. Ma preferisce fare l'idiota, strambo e lo
zerbino per una tizia con una malsana pelle pallida e screpolata e dei
capelli rovinati! Ma che ci troveranno mai in lei?-
-Courtney!- la richiamò Emma disperatamente.
-Gli sfigati li posso anche tollerare, mica dipende da loro... ma
Trent... Beh, quello la è davvero...-
-Ciao, Courtney... da quanto tempo...- disse una voce tesa alle sue
spalle. Emma sospirò. Courtney lentamente si
voltò.
-Ah... ciao Trent.- disse con un sorriso forzato, lo stesso che il
chitarrista le restituì.
-Sai, ad alcune ragazze piacciono gli strambi...- cominciò
Trent piuttosto irritato.
“Poveretto, chissà chi gli avrà detto
questa cavolata?” si chiese Emma “Eh...
ripensandoci a Kitty potrebbero piacere...”
-E ad altre piaceranno i delinquenti senza particolari
qualità.- Courtney non apprezzò la frecciatina.
-Forse mi giudichi un perdente per il mio poter essere strano. Ma
almeno non sono un perdente perchè sacrifico qualunque mia
buona qualità facendo prendere il sopravvento all'isteria...
Buona giornata, Courtney...- se ne andò irritato.
-Mi ha appena dato della perdente?!- esclamò incredula
mentre il ragazzo le voltava le spalle.
-Beh...- Courtney prese il contenitore della coca-cola e gliela
lanciò beccandolo in testa. -Una perdente avrebbe una
così buona mira?!-
Giorni dopo, un pomeriggio, Courtney andò a prendere un
gelato sul lungo mare. Le giornate si facevano più calde e
presto il suo penultimo anno di liceo sarebbe finito. Tutto era
apparentemente tranquillo mentre passeggiava,ma girando ebbe la
sfortuna di incrociare una chitarra e il suo proprietario, seduto sul
muretto.
-Non hai niente da dirmi?- disse il ragazzo notando che la ragazza era
inizialmente intenzionata a superarlo ignorandolo. Courtney finse di
pensarci, poi scosse la testa. Alzò gli occhi al cielo
vedendo il ragazzo che la guardava storto.
-E va bene... forse ieri ho detto delle cose leggermente sgarbate su di
te e ti ho lanciato un bicchiere di cartone, ma va beh, era vuoto e
alla fine non ti sei nemmeno fatto male.- scosse le spalle.
-Ok, Courtney... accetto le tue scuse...- disse pur rimanendo poco
soddisfatto. Passò qualche secondo.
-E tu? Non hai davvero nulla da dirmi?-
-No...- cercò di rimanere impassibile mentre la ragazza
saliva sul muretto sedendosi vicino a lui.
-Sicuro?- insistè fulminandolo con lo sguardo.
-Ho solo ribattuto a quello che tu mi hai detto alle spalle.- si
giustificò il ragazzo con calma. -Anzi, ho detto che il
problema è la tua isteria, non tu come persona... dovresti
solo non essere così facilmente irritabile.- disse cercando
di rassicurarla. Non sembrava funzionare, ma continuò per
quella strada. -E' anche un peccato. Non ti conosco molto bene, ma non
mi sembri una persona così terribile... a Gwen ad esempio
sembravi piacere...- sentendolo Courtney sbuffò.
-Beh, se lo dice Gwen, allora... Già, l'approvazione di Gwen
è una specie di bollino qualità...-
-Mi fido del suo giudizio, e quindi? Ci si può lasciare, ma
restare amici o comunque rimanere in buoni rapporti.- Courtney lo
guardò irritata.
-Dovrei forse fare buon viso a cattivo gioco? Come potrei stare bene
sapendo che dalla mia infelicità è nata la
felicità di qualcuno?- disse estremamente ferita e
amareggiata, Trent si sentì a disagio, aveva quasi il timore
che la ragazza scoppiasse a piangere, ma svanì presto,
l'espressione della castana si incattivì presto nonostante
la voce apparisse più fredda. -No, non possono assolutamente
farla franca.-
-Capisco... mi sembra difficile rimanere amici di qualcuno che ti ha
tradito, la tua situazione è diversa dalla mia.- ammise
Trent. -Però...-
-Non mi era sembrato che Gwen ti avesse trattato così bene
in realtà...- gli fece presente. “Che razza di
zerbino...” -Ma tecnicamente non ti ha tradito con Duncan...-
“Ma il suo attaccamento al karma non le ha comunque impedito
di tradire me!” -E sembrava che le fregasse e le dispiacesse
per te...- “Ma di me che ero sua amica se n'è
comunque fregata!”
-Eh... Courtney?- in teoria stava riconoscendo che Gwen non era
così male e Trent era contento che qualcun'altro
pensasse che Gwen si fosse preoccupata per lui nonostante tutto. Ma
aveva l'impressione che Courtney stesse andando sempre più
in escandescenza.
-Che c'è?!-
-Emh... no, ok... lo capisco che tu sia arrabbiata con lei.-
-Quindi accetti che non si possa stravedere a prescindere per la tua
ex? Molto bene...-
-Però lo capisci che stai creando problemi a te e non a loro
con questo tuo atteggiamento, vero?- Courtney lo fulminò con
lo sguardo. -Poi va bene, la tua rottura è molto
più fresca della mia quindi sarai ancora un po'...-
-A parte il tuo patetico piagnucolio iniziale, mi sembra che tu abbia
superato un qualunque ipotetico astio per Gwen estremamente in fretta.-
-Sai, mi sembra che tu abbia il brutto vizio di scavalcare gli altri
quando parlano...- Courtney forse non lo sentì nemmeno.
-E a parte qualche leggera frecciatina non mi sembravi particolarmente
in collera neppure con Duncan...- pronunciò il suo nome
quasi con disgusto o forse a disgustarla era la mancanza di rabbia del
chitarrista nei confronti del punk.
-Oh... ma io sono in collera con Duncan...- Courtney si
stupì nel sentire Trent con un tono quasi aggressivo e
un'espressione così accigliata. -Ma che ci guadagnerei a
fare l'arrabbiato?- sospirò frustrato poi si
ammorbidì leggermente pur rimanendo teso. -Justin direbbe
delle rughe sul viso...-
“Ah, Justin... Duncan sembrava così geloso di
lui... e poco tempo dopo, di me non gli importava già
più niente...” pensò ricordando la
speranza che le aveva messo vedere il suo ex apparentemente geloso di
Alejandro. “Ma era tutta finzione e cosa peggiore, ci sono
cascata!”
-E... non mi stai più ascoltando...- constatò
Trent.
-Scusa, ma non sono davvero in vena di sentirti fare quello moralmente
superiore per cui la rabbia è inutile e non serve a niente.-
disse irritata.
-Non lo faccio per sentirmi moralmente superiore.- negò
infastidito. -E poi se potessi farlo, anche tu cercheresti di
fingere che non te ne importi nulla per punirli con l'indifferenza,
no?- Courtney non potè negarlo. -E poi voglio anche
mantenere buoni i miei rapporti con Gwen e se lei è
felice... beh... voglio riuscire ad essere felice per lei...- Courtney
guardò la sua espressione triste e malinconica, era quasi
dolorosa... Trent invece si inquietò incontrando lo sguardo
quasi indemoniato di lei. -Eh... parlavo di me, ovviamente, non dico
che tu dovresti essere felice per Duncan.- rise nervosamente
“Perchè ad un tratto sembra avercela
così tanto con me?!” dopo ciò che aveva
detto per calmarla addirittura la ragazza gli sembrò
più minacciosa.
-Tranquillo, davo per scontato che un pensiero tanto idiota non potesse
sfiorarti! Tranquillo!- ma non c'era nulla di rassicurante nel suo modo
di dirlo. -Sei ancora innamorato di lei?- chiese infastidita, ma
già meno minacciosa.
Trent non disse nulla, ma non c'era bisogno, glielo si leggeva in
faccia e lo sapeva anche lui. -E come fai ad essere così
calmo con lei e a rimane senza fare nulla?- chiese incredula. Lo
trovava abbastanza ridicolo, ma se provava un sentimento
così forte, la sua rassegnazione e accettazione le appariva
anche più assurda.
-E'-è meglio così... e poi non sono
più innamorato...- negò con poca decisione -Solo
che continuo a trovarla una brava persona e non riesco ad essere
arrabbiato con lei, tutto qua... E anche se fosse, non parteciperei ad
un piano come quello che stava ideando la tua amica l'altro giorno...-
disse sviando un po' il discorso. -Anche se Gwen si dimostrasse gelosa
di me, una ex gelosa non è per forza ancora innamorata e
disposta a provare a ricostruire un rapporto. Se io l'amassi ancora,
non vorrei illudermi.- Courtney lo guardò con dispiacere.
-Ti faccio pena?- chiese perplesso, era troppo sorpreso dalla reazione
della ragazza, fino ad un attimo prima una bomba ad orologeria, per
essere irritato.
-No!- negò lei infastidita. -Ti trovo comunque patetico...-
-Beh, come vuoi...- forse lui era una delle poche persone al
momento in grado di suscitare in lei empatia... riusciva a dispiacersi
per quel ragazzo anche se questo la spaventava... non voleva sentirsi
vulnerabile come lui, ma neanche rimanere col dubbio che il suo
sentimento nei confronti di Duncan non fosse mai stato così
forte in realtà. Che utilità aveva poi, essere
così ferita ed in collera, a quel punto?
-Secondo te, è normale non provare nient'altro che odio per
una persona che fino a pochi minuti prima amavi?- domandò
seria. Trent prese un profondo respiro e si preparò per
addentrarsi in quel campo minato.
-Credo che possa succedere, però... sei sicura di non aver
nascosto sotto tutta quella rabbia i sentimenti che provi per lui?-
“E adesso mi ammazza, è stato bello
finchè è durato...” ma nulla, la
ragazza sospirò con aria abbattuta.
-Non ho più nessun sentimento positivo da nascondere.-
scosse le spalle. Sembrò una constatazione sincera. -Anche
quando ho cercato di ingelosirlo, non sono più tanto sicura
di averlo fatto sperando che ancora tenesse a me, o sperando
semplicemente di ferire lui e Gwen. L'unica cosa che provo per loro ora
è odio. Non mi è mai capitato di pensare
“Mi manca Duncan” ma solo “Spero che la
paghi” vorrei che tornasse da me, certo... ma solo per
poterlo ferire io questa volta!- “Di qualunque
intensità fosse il sentimento che provavo per Duncan,
l'unica cosa di cui sono certa è che sia svanito tutto... ha
fatto svanire tutto... Credevo che mi sarei sentita felice di poter
dire che un tipo come lui non faceva per me, che non ne avevo bisogno,
che non sento più niente nei suoi confronti... invece mi fa
sentire vuota...” -S-sai, Emma, l'amica con cui ero quel
giorno al fast food, mi ha detto che forse ero più
arrabbiata con Gwen che con Duncan perchè provavo ancora
qualcosa per lui... ma la verità è che
c'è l'ho più con Gwen perchè mi sento
più ferita da lei, mi manca più lei che Duncan,
capisci?!- si sfogò la ragazza. Si accorse di essersi
appoggiata a Trent e che lui le stava accarezzando la spalla. Da quanto
erano così?
-Mi dispiace, davvero...- le disse con tatto nonostante l'avesse preso
alla sprovvista. Courtney tirò su col naso... da quanto
stava piangendo? Divenne completamente rossa, ma i due rimasero in
quella situazione per un po'.
Era davvero stanca di imbrigliare troppe energie nella rabbia
rischiando di avvelenare le sue giornate e le sue amicizie. Voleva
smettere di maledire Duncan e Gwen e andare avanti. E dopo quel
pomeriggio e quello sfogo cominciava a sembrarle quasi fattibile.
-Grazie...- disse prima di andarsene.
-Figurati...- le rispose un po' impacciato. Trent la guardò
stranito mentre metteva qualche monetina vicino a lui. -Eh, guarda che
non giro con la chitarra per chiedere l'elemosina...- lei sorrise
leggermente alzando le spalle.
-Ma puoi cominciare ad abituarti all'idea, non si sa mai scegliendo un
percorso musicale.- scherzò la ragazza. Anche Trent lo prese
come uno scherzo, non gli veniva naturale arrabbiarsi con lei... non
sapeva che Courtney lo ritenesse anche un buon avvertimento con cui
ripagarlo...
La ragazza se ne andò imbarazzata, anche se dopo le scenate
che le era capitato di fare durante il reality non le sembrava il caso
di vergognarsi tanto.
Dopo la fine della famigerata quinta stagione, quando seppe del ritorno
a casa di Gwen, Trent corse il più in fretta che poteva dal
fioraio per poi organizzarsi per incontrarla
“casualmente” davanti la stradina che portava a
casa sua. Voleva intercettarla ed essere il primo ad accoglierla. Ora
che Gwen si era lasciata con Duncan poteva finalmente sperare in una
seconda possibilità...
O almeno fu questo che pensò, finche non ebbe visto la
ragazza tornare a braccetto con un occhialuto ragazzino afroamericano,
molto basso, anche più di lei, con cui chiacchierava e
rideva amabilmente.
“S-sono... No, non può essere...” poi li
vide baciarsi -...Eh? Sono stato piantato per...-
-Sì, sei stato piantato per Cameron.- gli
confermò Courtney mentre osservava la scena mordendo una
mela rossa. -Quei fiori sono per me? Che carino...- gli prese il
mazzolino di coloratissimi anemoni dai toni freddi. Non l'avrebbe mai
ammesso, ma in realtà prendendoli voleva anche evitargli un
momento di imbarazzo in caso Gwen li avesse notati...
-Non è proprio il momento, sai?- disse il ragazzo
massaggiandosi le tempie e cercando di riprendersi “Era
troppo bello per essere vero... ci avevo davvero creduto...”
-E tu? Perchè sei qui?- la interrogò, la ragazza
sembrò un po' infastidita.
Trent era stato troppo concentrato su Cameron per accorgersene prima,
ma a fianco di Gwen c'era un'altra persona con cui la ragazza stava
parlando. Sembrava trovarsi molto bene con Zoey... -Non ti sembra di
essere un po' troppo possessiva con le tue amiche?- chiese perplesso.
-Per te non è tutto perduto, potresti comunque
riconquistarti la sua fiducia come amica, la presenza di Zoey non
è che cambi molto...- era infastidito oltre che invidioso
della situazione della ragazza. -Ma per me invece...- Courtney lo
sorprese a riguardare con tristezza Gwen. Sospirò, il
ragazzo continuava ad avere una certa influenza su di lei.
-Forza, andiamo.- disse trascinandolo via da quella triste visione.
-Per consolazione ti compro un bel gelato.- ne approfittò
per prenderlo un po' in giro e sdrammatizzare.
Trent in un primo momento la guardò storto, poi prese a
camminare al suo ritmo.
-Grazie...- si limitò a dirle senza lasciare la sua mano.
Probabilmente lui non ci fece molto caso, lei sì, ma non
disse nulla in proposito, né cercò di
lasciargliela.
“Non è importante dopo tutto...” sorrise
nervosamente.
Angolo dell'autrice:
Non so perchè, ma mi piace scrivere di rotture e sentimenti
andati a male...
A parte questo, non ho mai amato particolarmente questa coppia,
né l'ho mai ritenuta particolarmente plausibile, ma quando
mi sono avvicinata a questo fandom era abbastanza popolare,
così un po' per nostalgia, un po' perchè ero
curiosa di farli interagire, ho provato a scrivere qualcosa su di
loro... spero che il risultato vi possa piacere.
Gli anemoni a quanto so possono comunicare abbandono(che allegria...)
ma li ho scelti perchè sono belli e hanno dei bei colori. Un
mazzo di anemoni con colori freddi mi sembrava adatto a Gwen come
regalo floreale...
Non so se sono riuscita ad attenermi bene ai personaggi. Probabilmente
la cosa più improbabile di tutte è Gwen, ma visto
All stars non sarei rimasta stupita di una virata del genere e mi
ispirava farla finire così. Non sono molto sicura di Emma
e del suo ruolo...
Comunque che il capitolo possa risultare godibile e mi scuso per eventuali errori.
Alla prossima!
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