PERCHE'
PIOVE SEMPRE SUL BAGNATO?
"Perchè non si
accomoda, signorina Briggs?"
Non appena
il suggerimento uscì rotolando dalle sue
labbra, io seppi che, qualsiasi cosa il professore volesse
condividere con me, non poteva essere niente di buono. Nessuna
conversazione positiva era mai cominciata con le parole
"perchè non si
accomoda". La maggior parte dei discorsi che iniziavano così
o
finivano con la persona invitata a sedere che scoppiava in lacrime,
perchè era appena morto qualche caro o qualcosa di equamente
tragico o con quella persona in un mare di guai.
Il mio
stomaco sprofondò davanti alle possibilità che si
dispiegavano davanti a me. Avrei scommesso la bacchetta che mi
stava ordinando di sedermi perchè doveva darmi qualche
novità
indesiderata, qualcosa che sapeva mi avrebbe
sconvolta.
Che gioia.
Con un
colpetto di bacchetta, una sedia, con un aria decisamente comoda,
apparve dal nulla. Naturalmente me lo aspettavo, visto che gran parte
dei maghi lo faceva tutto il tempo. Ma gran parte degli insegnanti,
comunque, evocavano durissime sedie di legno che ti lasciavano schegge
nel culo se non stavi seduto immobile e composto. Non so te, ma di
certo io non amavo le schegge nel mio culetto, grazie mille.
Lanciando
un'occhiata guardinga alla sedia, mi sedetti lentamente e mi
chiesi che cosa mi riservava il professore di Pozioni,
nonchè
direttore della casa di Serpeverde.
Sentii la
porta del suo ufficio chiudersi dietro di lui e deglutii.
Perchè cazzo doveva chiudere la porta? Questo rendeva solo
le
cose più drammatiche. L'informazione che stava per darmi era
davvero così grave che lui doveva chiudere la porta per
evitare
che qualcuno sentisse i miei lamenti di disperazione? Una stramba
sensazione si gonfiò come una bolla in fondo allo
stomaco
e resistetti l'urgenza di vomitare; non volevo rovinare il tappeto
persiano elegante e piuttosto costoso sotto i miei piedi.
Questa era
una di quelle cose che non avrei mai capito pienamente,
comunque, perchè
qualcuno dovrebbe mai pagare tanti soldi per un tappeto se poi
l'avrebbe
calpestato tutto il giorno? Cioè, questo non avrebbe
sfigurato e
svalutato il suddetto tappeto? E qual'era il punto nel comprarlo se poi
si
sarebbe sporcato e avrebbe perso il suo valore nel giro di poco tempo?
Per me non aveva molto
senso, onestamente. Piuttosto, avrei lasicato il pavimento nudo-.
"Come sa,
signorina Briggs, ho assegnato un partner ad ognuno di voi
per il resto del semestre," disse il professor Lumacorno
sprofondando nella sua poltrona color lavanda dietro alla cattedra di
quercia scura. Sapeva davvero come aprezzare le cose belle
della
vita, il caro vecchio Luma. "Tutti sembravano soddisfatti del
proprio compagno - ma lei era contenta di stare in coppia con la
signorina
Evans?"
Annuii con
la testa, vari ciuffi di capelli mi caddero sugli occhi in
modo irritante. "Sì, sono contenta di stare con lei. E' una
delle migliori studentesse di Pozioni nel mio anno."
"Seconda
solo al signor Piton," disse Lumacorno, sorridendo mentre
traeva a se un barattolo argentato. "Mi ricordo la prima volta che
scoprii che la signorina Evans era babbana di nascita. Non potevo
crederci, onestamente, visto che ha tutte le capacità di una
purosangue."
Questo mi
offese. Benchè fossi una mezzosangue, mia madre era
comunque una babbana e avevo sempre odiato quando la gente parlava male
dei nati in famiglia babbana. Stupidi segaioli prieni di pregiudizi!
Solo perchè i parenti non erano maghi questo di certo non
significava che avessero meno talento. Lottai per mantenere la mia
faccia serena mentre aggiustavo la borsa sulla spalla, il peso dei
libri
di testo mi faceva sporgere da un lato della sedia.
Finalmente
Lumacorno finì di sproloquiare e rivolse di
nuovo a me la sua attenzione. Non che io volessi i suoi minuscoli
occhietti puntati su di me; odiavo quando la gente mi fissava. "Oh,
sembra che mi sia perso in vecchie memorie."
Ridacchiò
tranquillamente e io forzai un sorriso piuttosto
tirato. "E sembra che mi sia dimenticato di cosa stessimo parlando,
signorina Briggs."
Scrociai le
gambe e grattai il retro del polpaccio sinistro con le dita
del piede destro. "Stava dicendo qualcosa riguardo i compagni
di
Pozioni."
"Ha
ragione, signorina Briggs," disse Lumacorno, aprendo la scatola e
scartando quello che sembrava essere un cioccolatino. "Quindi, detto
questo..."
Lo ignorai
mentre lo guardavo ingoiare il cioccolatino e masticarlo con
lussuria. Non che avesse bisogno di più zucchero, ma non
gliel'averei detto. Probabilmente si sarebbe arrabbiato molto con me e
avrebbe fatto colazione con la mia testa domani mattina...aspetta, ho
davvero appena suggerito che il vecchio Luma fosse un cannibale? Il
pensiero di Lumacorno che sgranocchiava dita umane come uno snack tra
una lezione e l'altra era sorprendente e disgustosa allo stesso tempo.
L'idea di chiunque che mangia parti umane è vagamente
rivoltante, ma visto che è di Lumacorno che stiamo parlando,
non
potei trattenermi dal ridere. Silenziosamente e mentalmente, ovvio, non
avrei mai
iniziato a ridere nel bel mezzo dell'ufficio di Lumacorno. Sai, visto
che la porta era chiusa e lui pesava cinque volte il mio peso.
"Quindi,"
esclamò ad alta voce Lumacorno, gettandomi fuori dai
miei pensieri, ridicoli ma altamente divertenti, così che
gli
concessi tutta la mia attenzione. "Cosa ne pensa? Pro o contro?"
Merda,
avrei dovuto prestare attenzione. Perchè
mai dovevo scegliere sempre il momento sbagliato per ignorare le
persone?
Ovviamente mi stava spiegando qualcosa di importanza
vitale...d'accordo, forse non di importanza vitale, ma era
importante visto che mi aveva preso da parte e chiesto di parlare in
privato. Gli insegnati di solito non lo facevanmo con me, visto
che io non facevo davvero niente per cacciarmi nei guai, consegnando i
miei compiti entro le scadenze e rispondendo quando
interrogata.
"Um...," mi
leccai le labbra e guardai attorno all'ufficio disperata,
cercando qualsiasi cosa sulla quale fissare il mio sguardo. Decisi
per... la cosa decisamentre stramba che fluttuava nel liquido verde
sulla mensola dietro le sue spalle. Quello era abbastante interessante.
"Pro?" feci una smorfia, sperando che fosse la risposta giusta.
"Sapevo di
poter contare su di lei, signorina Briggs!" il professor Lumacorno era
raggiante.
Lottai per
sorridere il più convincentemente possibile, ma non
si sa perchè, non potevo proprio portare il lato sinistro
della
mia bocca a cooperare. Probabilmente sembrava che stessi avendo un
ictus o qualcosa, come minimo un attacco cardiaco. Non che i maghi
sapessero
che cosa fosse...o sì? Non avevo mai sentito di maghi morti
per
un infarto prima. Mi chiesi se fosse mai successo.
Lumacorno
si schiarì la gola e io, un'altra volta, uscii dai miei
pensieri insensati.
"Suppongo
che ora tu voglia andare a cena, no?" disse, sghignazzando. "E' libera
di andare, Briggs."
Sospirando
mentalmente, mi alzai dalla sedia, che svanì con un
forte CRACK nel preciso momento nel quale alzai il mio culo da essa.
Saltai leggermente e mi avviai verso la porta, cercando di scrollarmi
di dosso la strana sensazione che mi fossi persa qualcosa di
incredibilmente importante. Anche se, ovviamente non era una strana
sensazione, ma una nozione che avrei dovuto avere, considerando che
non avevo ascoltato una sola parola di Lumacorno.
Mentre
aprivo la porta, mi girai verso Lumacorno. "Grazie, professore."
"Oh no,"
rispose il professore alzandosi dalla propia poltrona - non senza
sforzo, tra l'altro - e
venendomi vicino per tenermi la porta aperta. "Grazie a lei, signorina
Briggs. Se non fosse per lei, il signor Black sarebbe senza compagno."
La mia
mascella si scardinò dalla mia faccia e cadde per terra con
un rumoroso CRASH, andando in mille pezzi.
D'accordo,
quindi forse non è esattamente quello che successe, ma la
mia bocca si spalancò.
"Sembra
che abbia visto un fantasma," ridacchiò Lumacorno,
dandomi una pacca amichevole sulla spalla prima di spingermi
non-così-discretamente fuori dal suo ufficio e chiudere la
porta
di scatto.
Stetti in
piedi, ferma, davanti alla porta per solo Merlino sa quanto.
Il professor Lumacorno aveva già lasciato la classe da un
bel
pezzo quando finalmente ripresi i sensi - e solo perchè il
mio
stomaco ringhiò minaccioso. Scuotendo la testa a me stessa e
sperando che questo fosse solo un'altra parte del mio incubo a
spirale, lasciai i sotterranei per la Sala Grande.
A malapena
mangiai qualcosa prima di dirigermi verso la sala comune,
dove un quantità allarmante di persone era raggruppata
attorno a
vari tavoli e sedie e il solo divano. C'erano corpi abbandonati a
terra - vivi, tranquillo - e risate tutt'intorno a me. Ecco
perchè era stato così facile trovare un posto
libero al
tavolo di Grifondoro.
Ero troppo
sveglia per solo pensare di andare a letto. Quindi, come
sostituto del riposo, estrassi la copia del mattino della Gazzetta del
Profeta e sfogliai le pagine fino alle parole crociate magiche che
erano sempre
nella penultima pagina. Avevo già letto le barzellette a
colazione. Scelsi una poltroncina piuttosto lontana da tutta la
confusione della sala comune e ci spronfondai dentro, sospirando per il
sollievo quando finalmente i muscoli delle spalle cominciarono a
rilassarsi.
Onestamente,
sarei morta d'infarto se non avessi sistemato le cose e
in fretta. Tutto questo ammontarsi di stress non poteva essere sano per
una sola ragazza, no? Magari non ero incredibilmente minuscola come
Alice Harper, ma di certo non ero grande. Ero nella media, immagino che
mi
si potrebbe definire così, mediana, infilata
esattamente nel mezzo. Come
in qualsiasi altra cosa. Alzai lo sguardo al cielo mentre tiravo fuori
una penna dalla mia borsa e aggiustavo il giornale sulle ginocchia.
Ero davvero
abile con le parole crociate. A volte non ci mettevo
più di cinque minuti per finirlo e altre volte, tutto il
giorno.
Non mi arrendevo mai perchè lasciare una cosa a
metà mi avrebbe divorato. Non erano divertenti come
quegli enigmi babbani che mio padre risolveva nel suo ufficio quando
ero piccola...oh, come si chiamavano?
Rompicapo!
Ecco come si chiamavano. Merlino, amavo quei così. Mi
ricordo che sedevo in grembo a mio padre e cercavo di aiutarlo a
risolvere gli enigmi. A volte indovinavo e lui mi ricompensava
baciandomi sui capelli mori e dandomi un ovetto Kinder, quei
cioccolatini babbani deliziosi che nemmeno le Cioccorane battono - e io
sono ossessionata dalle Cioccorane.
Sospirai
tra me e me, rivisitando momentanemanete la mia infanzia e
cercando di non lasciami assorbire troppo dal mio passato. Questa
è una delle cose negative nel rievocare il passato. Intinsi
la
penna nell'inchiostro e la posizionai sopra il giornale, leggendo la
prima definizione di lato.
Stavo per
scrivere la risposta alla domanda assurdamente facile (Qual
è il giocatore in una squadra di Quidditch che usa una mazza
per
colpire un bolide?) quando qualcuno mi toccò la spalla.
Congelata a metà via tra lo shock e la
frustrazione visto che l'inchiostro ora stava sgocciolando dalla punta
della penna per inzuppare il foglio. Alzai lo sguardo dalle mie parole
crociate magiche per trovare Lily Evans in piedi a un passo di distanza
da me, con un sorriso brillante disegnato sul viso.
"Ciao!" mi
salutò.
"Ciao."
riposi, piegando il giornale e posizionandolo sul braccio della
poltrona.
Ci fissammo
per alcuni momenti, intrappolate in quel silenzio imbarazzante che
seguiva sempre un saluto amichevole, ma decisamente esagerato.
"Piaciuta
la cena?" chiese Lily, sedendosi sul braccio della poltrona.
Scrollai le
spalle. "Abbastanza. Perchè?"
"Oh
...niente, mi chiedevo solo perchè ci avessi messo tanto per
arrivare alla Sala Grande, è tutto."
Wow,
aspetta. Qualcuno aveva davvero notato che ero arrivata con un quarto
d'ora di ritardo? Allertate la Gazzetta del Profeta, perchè
questo era un titolo da prima pagina! Certo, non ero una star da
pettegolezzo succoso o una serial killer di babbani, ma era comunque
appariscente, suppongo.
"Sono
arrivata tardi perchè il professor Lumacorno mi ha
trattenuta, finita la lezione." Dissi, sapendo che stava per chiedermi
a cosa era dovuto il ritardo.
"Come mai?
Non hai delle insufficienze, vero?" mi interrogò curiosa.
Ero davvero
così terribile in Pozioni che lei aveva
presunto automaticamente, solo perchè Lumacorno mi
aveva trattenuta, che stavo per essere bocciata? Era un colpo
basso, devo ammetterlo, ma mi ripresi velocemnte. Beh, più o
meno.
Non volevo
darle la notizia che adesso Black era il mio nuovo compagno, il che non
solo avrebbe confermato che non si trattava di un sogno, ma di una
realtà reale e terribilmente dolorosa, ma avrebbe anche
significato che avrei dovuto informarla che Potter era il suo compagno.
Oh non
c'era via di scampo per me. Sai, avrei potuto inventarmi qualcosa o
farle credere che stavo per essere bocciata in pozioni. Ma poi, se
davvero avessi avuto delle insufficienze, perchè mai
Lumacorno avrebbe dovuto accettarmi nella sua classe M.A.G.O.? O potevo
prendere la mia rotta preferita e far finta di essere stupida! Non
sarebbe stato particolarmente difficile, ma poi ancora, come mi
ricordò la mia coscienza, non era molto carino mentire,
anche se non si trattava di mentire in senso letterale, solo raccontare
frottole. E sì, c'è una differenza tra il mentire
e il raccontare frottole, nel caso te lo stessi chiedendo, ed
è piuttosto astronomica.
"Io...ehm..."balbettai,
la bocca improvvisamente secca. Non potevo mentire a Lily. Poteva non
essere la mia migliore amica, ma la consideravo più di una
conoscente, ma non proprio un'amica?
.....
Sì,
forse ho qualche serio problema.
"Se stai
prendendo dei brutti voti," iniziò Lily, il suo tono divenne
improvvisamente molto serio. "Potresti sempre venire da me per una
mano. Sarei più che disponibile ad aiutarti con le pozioni
più complicate. Voglio dire, potrei non essere la migliore
nel nostro anno, ma sono-."
"Subito
dopo Piton," finii al suo posto, sorridendo leggermente e scostandomi i
capelli dagli occhi, che cosa irritante. "Lo so. Il professor Lumacorno
me l'ha detto nel suo ufficio."
"Quindi...non
vai male?"
"Fortunatamente
no, non sto per essere bocciata. Ho preso una O nel mio ultimo tema,"
la informai. Certo, probabilmente lei aveva preso una E, ma non era
esattamente il momento giusto per liberare quel piccolo
mostricciatolo verde che si chiamava gelosia, no?
"Beh,
menomale," disse allegra. Con mia grande sorpresa, la sua
felicità era genuina.
"Già,"
risposi, un piccolo sorriso si formò agli angoli delle mie
labbra. "Menomale."
Lily si
spostò il suo sipario di riccioli rosso scuro dietro la
spalle e io sentii il risentimento crescere in me. Anche io avrei
voluto scostare i capelli, ma i miei non erano leggeri come i suoi, per
non dire che al momento erano legati in una coda di cavallo. Quello di
Lily sembrava un gesto così naturale e casuale. La maggior
parte delle ragazze sembravano delle piccole Barbie altezzose e
leggermente squilibrate quando lo facevano. Per non parlare della loro
espressione facciale che di solito era atteggiata come se avessero una
massa disgustosamente grande di sterco sotto il naso.
"Allora..."
Aha! La
conversazione era giunta a uno stadio imbarazzante, ancora. Sapevo che
Lily moriva dalla voglia di chiedermi perchè ero stata
trattenuta dopo le lezione, ma non era sicura di essere un'amica
abbastanza stretta, se così la vogliamo chiamare, per
chiedermelo.
Con un
sospiro, misi a tacere il suo bisogno di sapere. "Se proprio vuoi
sapere perchè Lumacorno mi ha trattenuta, è
perchè," feci una pausa, cercando di analizzare le
possibilità che mi si spiegavano davanti: si sarebbe
incazzata, questo era certo, e poi o mi avrebbe fatto una maledizione
Cruciatus o un Avada Kedavra. Poteva arrivare anche ad usare entrambi?
"Beh, Lumacorno mi ha assegnato un nuovo compagno."
Un'espressione
di shock curvò brevemente i suoi tratti decorati da alcune
lentiggini e i suoi occhi verde smeraldo si velarono di un'espressione
di dolore.
"Oh no!"
dissi subito, tirando su le mani in aria. "Non perchè io
volessi un nuovo compagno. Niente affatto. Tu sei la mia..." mi
bloccai, insicura sulla parola che cercavo. Avrei dovuto esagerare per
convincerla e dirle che era un'amica o avrei dovuto andarci piano con compagna
di classe?
Presi un respiro profondo o mi buttai. "Tu sei mia amica, Lily.
Inoltre, con te come compagna, avrei sicuramente preso una E nel nostro
progetto."
Mi
fissò per alcuni secondi in più, come se si
aspettasse che esplodessi e le confessassi la verità, ma una
volta visto che stavo davvero dicendo la verità, con mia
grande sorpresa, un piccolo sorriso crebbe sul suo viso e lei
arrossì. "Beh...già." Lily si infilò
un ciuffo di capelli rossi brillanti dietro l'orecchio e la sua fronte
si increspò. "Se non hai richiesto un nuovo compagno...poi
perchè ne hai ottenuto uno?"
Scrollai le
spalle. "Onestamente non lo so. Mi ha solo presa da parte e chiesto se
volessi avere un nuovo compagno. Ovviamente non stavo ascoltando cosa
aveva da dire, visto che tende a sproloquiare senza
necessità su cose di cui non me ne può fregare di
meno, ma io, sfortunatamente, mi sono detta disponibile senza sapere a
che cosa."
Lily mi
inviò un'occhiata di compassione. Si leccò le
labbra e si spostò così che ora era seduta in
bilico sull'angolo della poltrona. "Allora...se io non sono
più la tua compagna...chi è il nuovo?"
Oh no.
Eccolo. Il momento in cui avrei dovuto ammettere a me stessa che questa
era la realtà dura e cruda e che io ero la persona
più sfigata del mondo. Il momento in cui avrei dovuto
riconoscere il fatto di non esse più invisibile come una
volta credevo essere. Il momento in cui avrei dovuto fronteggiare
l'idea che Lucinda Matthews teneva un occhio acuto e minaccioso puntato
su di me, il che mi dava i brividi.
Presi un
respiro profondo prima di chiudere i miei occhi ed emettere il mio
ultimo respiro. "Sirius Black."
Ci fu un
momento eterno di silenzio nel quale guardai, paralizzata, Lily
diventare di una sfumatura di rosso del tutto innaturale. Poi, a tutta
gola, gridò, "TI UCCIDERO', POTTER!"
E, senza un
ciao, saltò giù dalla poltrona piena di rabbia e
uscì come una furia, senza dubbio in cerca di James per
riempirlo di botte. C'era sola una cosa certa, benchè
arrivati a questo punto potesse fare schifo essere me, di certo non
volevo essere James Potter
.
Mille, anzi un miliardo di ringraziamenti a Hellfire, Hele91 e
katerina_21, siete dei tesori e sono davvera contenta che la mia storia
vi interessi tanto :)
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