Argo
Buona
domenica care lettrici, come va? So di essere sparita, ma ho lavorato
un po', ma non ho mai smesso di pensare alla raccolta. Vi avverto che
il tutto è molto fantasioso, ma si sa con la fantascienza si
può inventarsi di tutto! Vi auguro buona lettura!
Argo
Tesoro se non mi togli la gonna
subito lo faccio da sola – disse Lena in maniera affannosa mentre apriva i
bottoni della camicia di Kara, avrebbe voluto strapparglieli di botto, ma erano
nel suo ufficio e avrebbero dovuto giustificare quell’incidente di percorso.
Quanta fretta! – sorrise Kara
sulle sue labbra, baciandola con passione, tenendole le mani sulla nuca, tra i
capelli scuri di Lena.
Fa presto, mi stai facendo
impazzire – sussultò, sentendo il piano della sua scrivania sotto le sue
natiche, finalmente libere dal tessuto della gonna – Uhm così ragioniamo –
sorrise per le dita di Kara, intorno all’elastico del suo tanga. Lena nel
frattempo, stava sfilando la camicietta troppo stretta rosa antico a rombi dal
pantalone nero, che calò rapidamente, mentre Kara le baciava il collo in
maniera molto provocante.
L’attesa aumenta il desiderio no?
– sorrise fissando i suoi occhi in quelli di Lena. Poi con uno scatto, avvolse
i suoi fianchi con le cosce di Lena, ed entrambe sussultarono per il contatto
dei loro centri.
Uhm Kara – le strinse le natiche
e portando le mani dentro le sue mutandine che fece scivolare, raggiungendo i
pantaloni, alle caviglie della bionda.
Dimmi amore mio – sorrise
accarezzandole il viso, prima di riprendere a baciarla dolcemente senza più
alcuna fretta, nonostante il luogo in cui si trovavano. Provavano
vicendevolmente parecchio piacere, le loro dita e lo fregamento, portarono
presto Lena a scoppiare in un orgasmo incontrollato, che le fece tremare tutto
il corpo. Segnò con le unghie, come era solita fare, le spalle di Kara, che
riusciva a godere e contenere il piacere in maniera diversa, ciò non
significava che non le piacesse anzi!
Odio i ritagli di tempo- disse
scendendo dalla scrivania infilandosi nuovamente il tanga e sistemandosi le
pieghe della gonna. Kara nel mentre abbottonava la camicetta e la sistemava nel
pantalone – Insomma sono il tuo capo!
Appunto perchè sei il mio capo,
devo essere sempre veloce nelle consegne – sorrise Kara dandole un bacio sulla
fronte – A stasera miss Luthor – corse via.
A month later
Alex dio lo so che non dovrei
chiederti questi favori, ma mi fido di te – disse Lena aspettando la
stampa delle analisi che aveva fatto.
Tranquilla Lena, mi puoi chiedere
i favori che vuoi, finchè posso li faccio volentieri – disse Alex prendendo i
fogli che stavano uscendo dalla stampante ed iniziò a leggerli.
Che dicono, perchè stai facendo
quella faccia Alex? – disse preoccupata Lena guardando sua “cognata”.
É assurdo! – sollevò lo sguardo dai fogli su
di lei – Sei incinta!
Cosa? Che cosa stai dicendo? –
disse con un ghigno Lena – Sai che non è
possibile, io sto con Kara!
Si questo lo so, non hai visto
più James vero?- chiese confusa.
Alex, mi stai accussando di
tradire Kara? – sospirò sconcertata – Sai che non lo farei mai!
Cosa succede? – disse Brainy
entrando nel reparto medico del CEO.
Nulla! – disse Lena recuperando
la borsa ed uscendo.
Ho detto qualcosa che non dovevo?
– disse guardando Alex che si limitò ad un’alzata di spalle.
Lena scrisse un messaggio a Kara,
dicendole che dovevano parlare al più presto, che era urgente. Kara si
precipitò quasi subito a casa della corvina.
Lena? Dove sei tesoro? – chiese
entrando in casa Luthor, usando le chiavi che Lena le aveva dato.
In salotto – aveva la voce fioca
di chi aveva pianto, anche se non era una cosa così brutta, ma inaspettata
quanto assurda.
Ehi – la vide ranicchiata sul
divano e si sedette al suo fianco – Lena mi fai preoccupare! Cosa succede?-
chiese poggiando una mano sulla coscia dell’altra.
Non so come dirtelo – disse rivolgendole
il suo sguardo metido di lacrime – Io, Kara, ti assicuro di non averti tradito
– iniziò, voleva dare una spiegazione a quello che era successo.
Lena ma cosa stai dicendo –
sorrise – Certo che non lo hai fatto – le prese le mani guardandola.
Sono incinta e non capisco come
possa essere possibile – disse tutto d’un fiato Lena con lo guardo basso. Kara
mandò giù un bel magone.
Di quanto sei? – le chiese.
Kara io ti sto dicendo che non so
come possa essere successo e tu mi chiedi di quanto sono? – disse guardandola –
Almeno che tu non sappia qualcosa che io non so.
Non credevo potesse essere
possibile, ma sono stata io! – disse sedendosi meglio per guardarla – Un
particolare allineamento celeste mi ha resa fertile e tu hai concepito – disse
mordendosi un labbro.
Kara, mi stai prendendo in giro?
Sei umana queste cose succedono solo agli alieni – disse Lena guardandola -
almeno che...
Almeno che io non sia Supergirl –
disse, ormai era inutile nasconderle la verità – Mi dispiace!
Mi hai mentito per tutto questo
tempo? – disse scattando in piedi – Va via Kara per favore.
Lena, parliamone – la guardò
mettendosi ugualmente in piedi.
Avresti dovuto farlo molto prima,
va per favore – le aveva dato le spalle, segno che non volesse guardarla in
faccia.
Voi lo sapevate e non mi avete
detto nulla? – disse mentre camminava avanti e dietro a casa di J’onn guardando
i suoi amici tutti seduti: Brainy, Alex, Nia, James, Kelly, Sam e il padrone di
casa.
Di cosa stai parlando Lena? –
chiesero Sam e Kelly confuse.
Che la mia fidanzata è Supergirl?
– disse retorica guardando gli altri che certamente ne erano a conoscenza.
Cosa? – disse Sam sputando per
poco quello che stava bevendo.
Ti assicuro che non lo sapevo –
disse Kelly guardando prima Lena e poi suo fratello James e poi Alex stessa.
Lena tesoro, devi stare calma non
è – disse Alex avvicinandosi.
So io cosa è meglio per il
bambino Alex, grazie tante – disse spontaneamente e i ragazzi rimasero sorpresi
– Si Kara mi ha messo incinta – disse voltandosi già verso la porta per andar
via ed entrò in quel momento Kara –
Splendido – e proprio in quel momento accusò un dolore al basso ventre – Aww –
portò le mani nel punto del dolore.
Lena- Alex scattò verso di lei e
le disse di stare calma.
La porto al DEO – disse Kara già
pronta a spiccare il volo.
Nooo – disse trucidandola con lo
sguardo – Preferisco la macchina!
Lena non dire stupidaggini –
intervenne Nia guardandola.
Va Kara, noi ti raggiungiamo con
J’onn – disse Alex e Lena dopo il primo rifiuto si strinse a Kara, che in volo
la portò all’agenzia.
Alex fece tutti i controlli
dovuti, e lasciò Lena riposare.
Allora? – chiese subito Kara,
appena la sorella uscì dalla sola – Come stanno?
Bene, Lena è molto stressata e il
bambino credo abbia bisogno di un altro ambiente dove crescere, monitorato a
dovere – disse guardando la sorella – Devi contattare Clark e dovete portare
Lena ad Argo – sospirò – il piccolo potrebbe iniziare a crescere velocemente e
noi non siamo in grado di dargli quello di cui necessita.
Ne hai parlato con lei? – chiese
Kara incrociando le braccia al petto.
Sì, è d’accordo, ma ad una
condizione – la guardò rammaricata.
Che io non vada con lei – sospirò
– Okay chiamerò Clark – disse allontanandosi – Scusate – prese il telefono.
Starà bene? – chiese Kelly ad
Alex mentre prendevano qualcosa al bar.
Chi delle due? – chiese Alex di
rimando.
Che brutta situazione – sospirò –
Intendo il bambino è una cosa bellissima, ma la cornice è un vero peccato – la
guardò prendendole la mano.
La risolveranno! – sorrise
stringendo la mano nella sua.
Kara non si godrà la gravidanza
però – disse sospirando.
Fidati che Kara non demorderà
così facilmente a questa imposizione – ridacchiò.
Miss Luthor – disse Clark
entrando come Superman nella stanza salutando anche Kara.
Clark puoi chiamarmi Lena – ormai
aveva compreso tutto molto più nitidamente, ma restava comunque ferita dalla
persona che diceva di amarla.
Alura sarà felice di vedervi –
disse guardando entrambe.
Kara non verrà con noi – disse
chiara Lena e Clark guardò Kara che sollevò le spalle solamente annuendo.
Allora quando siamo pronti –
disse Brainy entrando nella stanza – Le navicelle sono pronte e funzionanti,
Kal – disse salutandolo.
Ciao Brainy è sempre un piacere!
– sorrise e offrì la mano a Lena per scendere dal lettino. Prima di partire,
Lena salutò Sam con un forse abbraccio e poi tutti gli altri, con un cenno del
capo Kara e si sistemarono nella navicella con Clark.
Argo
Lena benvenuta su Argo – disse
Alura quando finalmente i due ragazzi uscirono dalla navicella – è un piacere
conoscerti! Kal, Kara? – chiese al nipote guardandolo.
Zia non poteva lasciare Nationale
City sfornita! – disse coprendo il vero motivo che invece Lena disse senza
mezzi termini.
Le ho chiesto io di non venire! –
disse un tantino a disagio, si rese conto in quel momento che aveva negato a Kara di rivedere sua madre
– Avrei bisogno di riposare! – disse abbassando lo sguardo.
Certamente cara - sorrise Alura,
mentre le circondava con un braccio le spalle- vieni ti accompagno nelle tue
stanze.
Mi rendo conto adesso di aver
negato a Kara, di rivederla - disse Lena
con le mani in mano, mentre entravano nella stanza.
Lena capisco benissimo come tu ti
senta, scoprire che la donna che ami è Supergirl, che sia capace di procreare
con un’altra donna e non sono d’accordo che ti abbia mentito, nonostante tutte
le ragioni del mondo – spiegò guardandola – Adesso mettiti comoda e riposati,
domani seguiremo te e il piccolo o piccola! – sorrise- Prozia sono diventata,
adesso è bello pensare che diventerò nonna.
Lena le sorrise e si guardò
intorno, un tantino spaesata, in quella stanza c’erano alcune foto di Kara da
bambina, era così carina e quel dolce sorriso, lo stesso che aveva fatta
innamorare.
Five month later
Dormito bene cara? – disse Alura
entrando in camera di Lena, dopo aver aspettato che le aprisse.
Non tanto – disse facendole
strada e sedendosi a tavola difronte a lei.
Incubi? – chiese guardandola – Te
con un goccio di latte? – sorrise.
Si grazie – rispose al sorriso – E
da quando sono arrivata qui – sospirò.
Ti mancava qualcuna immagino –
sorrise dolcemente e Lena si trovò ad annuire, tra le braccia di Kara non le
era più capitato di fare brutti sogni – Quando sei pronta vieni di sotto, il
team ti aspetta per il controllo di routine – disse mettendosi in piedi.
Resti con me! – sorrise Lena
guardandola.
A patto che mi chiami Alura! Sono
5 mesi che sei qui e sei la madre di mio nipote – sorrise prendendo un
biscottino dal vassoio, risedendosi.
Alura sia – sorrise ricordando la
prima volta che si erano date del tu con Kara – Parlami di Kara, come era da
bambina? Ho visto delle sue fotografie, era così dolce, oddio lo è ancora –
sorrise.
Kara era come è adesso, solare,
altruista e dolce – spiegò guardandola – Avrà sicuramente voluto proteggerti! –
disse ignara che Kara avvisata da Clark, che aveva sentito Lena agitata durante
le notti trascorse, era proprio lì.
Non doveva proteggermi, sono una
Luthor – sorrise.
Proprio perchè sei una Luthor l’ho
fatto – disse Kara uscendo allo scoperto – Non sono qui da tanto!
Cosa ci fai qui? – disse Lena
mettendosi in piedi – Ti avevo detto di starne fuori!
Vi lascio sole, però Lena cara,
sta tranquilla! – disse Alura guardandola e poggiandole una mano sulla schiena.
Aspettarono che fosse uscita e si guardarono.
Clark mi ha detto che non stai
riposando bene, mi sono preoccupata – sorrise timidamente.
Non devi preoccuparti per me –
disse incrociando le braccia sotto il seno – Come cresce! – disse toccandosi il
pancino e guardò Kara e le venne da piangere.
Ehi no no – disse scattando verso
di lei per abbracciarla – Shh va tutto bene! – disse tenendola stretta a se,
con la testa di Lena poggiata sul suo seno - Devi stare tranquilla Lena, per
favore! – le accarezzò i capelli.
Ti ho tenuta lontano da lui –
disse singhiozzando tenendosi stretta a lei – Sono davvero una pessima madre
Cosa? Non dire sciocchezze, sai
cosa penso che tu sia okay? – disse tenendola dalle spalle e fissandola negli
occhi – Sarai una mamma fantastica! – le accarezzò il viso – Capisco di averti
mentito su una cosa così importante, che hai perso la fiducia in me, ma
facciamolo per il piccolo, facciamo pace – disse.
Hai avuto così tante occasioni
Kara! – disse – E poi scoprirlo così è stata una vera botta!
Lo so, mia madre ti avrà detto
che non era d’accordo con me vero? – sorrise tenendole le mani.
Tua madre è saggia quanto troppo
apprensiva nei confronti del piccolo – rise toccandosi il pancino – Credo che
le emozioni forti lo portino a crescere più velocemente – constatò.
Allora cerchiamo di non farlo
eccitare – ridacchiò – Vuoi passeggiare un po con me? – disse porgendole la
mano.
Raramente ti ho vista senza
occhiali – sorrise – Andiamo si!
Percorsero i giardini di Argo
assieme, parlando, Lena chiese aggiornamenti di Terra 38 e Kara chiese come si
trovava lì, le rispose che tutti la trattavano con molta dolcezza ed erano
felici per loro due.
Posso restare qui con te, se vuoi
– disse guardandola alludendo ai brutti sogni e Lena sollevò solo le spalle.
Quella notte, Lena non riusciva a
prendere sonno, aveva il terrore di chiudere gli occhi, così indossò la giacca
da camera e messasi in piedi andò verso la camera di Kara, bussò lievemente e
attese una risposa.
Vieni! – rispose Kara dall’interno.
Ti ho svegliata? – disse Lena
timidamente aprendo la porta della camera da letto.
No ero sveglia, entra pure – si mise
dritta poggiata alla testiera del letto e la guardò – Non riesci a dormire? –
chiese indicandole il letto – Puoi dormire qui, io magari mi metto sulla
poltrona
No resta dove sei – sorrise mettendosi
seduta a letto e poi si sdraiò – Mi abbracci? – disse come se fosse un cucciolo
indifeso in cerca di affetto e calore.
Certamente – conosceva la
passione di Lena nell’essere abbracciata da dietro e così fece – Ciao piccolo –
disse mettendo le mani sul pancino, la prima volta in assoluto. Sentì Lena
sorridere e portò le sue mani su quelle di Kara – Buonanotte!
Buonanotte Kara – sorrise chiudendo
gli occhi, e anzichè i soliti incubi, iniziò un sogno accaldato. Si svegliò e
Kara era addormentata stringendola da dietro. Sussultò ad un colpetto del
piccolo e gli mormorò qualcosa – Dormi! – si rivolse al piccolo.
Uhm qualcosa non va? – rispose Kara
ancora ad occhi chiusi.
Non volevo svegliarti, perdonami –
sussurrò.
Non importa – disse lasciandole
alcuni baci sul collo e Lena rabbrividdì, Kara quando era assonnata faceva cose
molto spontanee e automatiche.
Kara non – disse sentendosi tutto
ad un tratto accaldata e in automatico, portò le mani di Kara sul suo seno
pieno- Non dovremmo! – sussultò sentendo nuovamente le labbra di Kara infrangersi
sulla pelle del collo. Portò una mano all’indietro sul viso di Kara e si voltò
con il viso verso di lei e iniziò a baciarla con passione. Oddio se le era
mancata, si voltò lentamente nell’abbraccio e Kara la toccò su tutto il corpo,
facendola rabbrividire – Oh Kara!
Tutto okay? – disse aprendo gli
occhi – Forse non dovremmo – sussultò.
No ho bisogno di te – disse tenendole
le mani. Quella richiesta non sfuggì a Kara, che seppure assonnata, sapeva che
quella era una chiara richiesta di usare la bocca in un altro modo. Il modo in
cui Kara muoveva la lingua sulle parti più sensibili di Lena, era qualcosa che
alla mora era mancato terribilmente – Oh Kara, uhm si – disse portando indietro
le braccia e iniziò a provare la sensazione dell’orgasmo ormai vicino – Non fermarti
tesoro mio- Kara non lo fece, continuò finche non la sentì rilassarsi sotto il
suo tocco.
La mattina dopo a svegliare Kara,
fu l’insistente bussare alla sua porta. Si alzò di scatto, non trovando neanche
Lena al suo fianco, le venne in mente una sola cosa, era successo qualcosa.
Eccomi – disse aprendo la porta e
ritrovandosi sua madre.
Fa presto, Lena sta partorendo,
veloce – disse trafelata.
Come è possibile? – disse guardandola.
Se siete state insieme, avete
accelerrato il tutto – ridacchiò appena – Sbrigati.
Volo- disse scendendo di sotto
verso il reparto – Eccomi piccola sono qui! – disse guardando lo staff e poi
Lena, metida di sudore.
Aww- disse in preda ad un
contrazione – Karaaa
Sono qui Lena tesoro – disse prendendole
la mano – Stringi quanto vuoi!
Non ero pronta a questo così
prestoooo – disse strillando.
Ehi sei una Luthor, sei forte, ce
la fai okay? – disse accarezzandole il viso.
Toccami un’altra volta e ti
fulmino – disse trucidandola con lo sguardo.
Okay – Kara guardò lo staff e
loro sorrisero – Suppongo sia tutto normale!
Dopo varie urla, invettive contro
Kara, e una mano stranamente dolorante, il piccolo uscì e Lena potè prenderlo
tra le sue braccia.
Oddio sei così piccolo amore
della mamma – sorrise accarezzandone il profilo minuto – Vedi qui c’è anche
mamma Kara – sorrise porgendo il piccolo a Kara dopo averlo baciato sulla
fronte. La bionda lo prese tra le sue braccia e vide Lena svenire, subito lo
staff la fece uscire e intervenne.
Kara tesoro, ma è bellissimo –
disse Alura avvicinandosi a lei e al nipotino – Bruno come Lena! Ciao piccolo –
sorrise guardando sua figlia – Starà bene! Non sarà una kryptoniana ma ha forza
da vedere! – sorrise abbracciandola.
Guarda piccolo, la mamma si sta
svegliando – disse Kara vedendo Lena aprire lentamente gli occhi.
Kara? – la guardò esausta- Sta
bene? – sorrise allungando una mano verso il piccolo.
Sta benissimo, come la mamma! Sei
solo molto stremata - disse dandole un
bacio sulla fronte.
Ti amo! – disse Lena guardandola
negli occhi e accarezzandole il viso.
Lena ti amo anche io,
tantissimo!- disse aiutandola a mettersi dritta sul letto così che le potesse
mettere il piccolo tra le braccia.
Questo piccolo non ha ancora un
nome – disse Alura entrando nella stanza. Lena e Kara si guardarono ed
esclamarono insieme Lewis.
Lewis El Luthor Danvers –
pronunciò Lena sorridendo a Kara.
Vado a riferire – disse la mamma
di Kara, che si voltò al richiamo di Lena.
La nonna deve prenderlo in
braccio – sorrise porgendoglielo.
Non tengo un bambino in braccio
da tanto tempo – ammise.
Forza mamma, è tuo nipote! –
sorrise Kara, e sua mamma lo prese.
Earth 38
Pretendo di tenerlo in braccio
finchè non cresce - disse Alex
minacciando tutti con un dito. Lena e Kara ridevano di quanto fosse protettiva
zia Alex, con il piccolo Lewis.
Zia Alex non azzardarti a viziare
nostro figlio, sennò me la prenderò con te, quando farà qualche marachella alla
Luthor maniera – disse Lena guardando sua cognata.
E’ mio nipote saprò come
gestirlo! – rispose. Stavano festeggiando il battesimo di Lewis, come da
tradizione, una cosa molto tranquilla. Lena aveva perdonato Kara, chiedendole
che non ci sarebbero dovuti essere più segreti tra loro; Kara sapeva molte più
cose di Lena, ma non cambiavano cosa provava e pensava di lei. Stessa cosa
valeva per Lena, amava Kara indifferentemente da dove provenisse.
Spero tu sappia gestire anche l’emergenza
popo, zia Alex – disse Kara avvicinandosi al piccolo – Lewis fa tanta cacca
profumata – ridacchiò mettendo una mano sulla spalla di sua sorella.
Che ci fai qui? – disse Kara
uscendo sul balcone di casa Luthor, dopo che tutti erano andati via e Lewis
dormiva tranquillo nella sua culletta accanto al letto di mamma e mamma.
Avevo bisogno di un po’ di aria! –
disse porgendole un bigliettino inviatele da sua madre – Ho paura per Lewis!
Ehi? Non ne devi avere, ha due
mamme pronto a difenderlo, e altrettanti zii pronti a tutto pur di proteggerlo –
la strinse tra le braccia- Ah a tal proposito – disse staccandosi appena e mettendosi
in ginocchio davanti a Lena- Sei la donna più paziente e compassionevole che io
conosca, potevi mandarmi al diavolo quando hai scoperto che ti avevo mentito
per così tanto tempo, ma tu hai fatto l’esatto contrario, quindi Lena Keiran Luthor, vuoi farmi l’onore
di diventare mia moglie, per amarti e proteggerti per sempre? – sorrise aprendo
la scatoletta e mostrandola all’altra, che commossa come mai si era vista una
Luthor, rispose annuendo solamente – E’ un si? – chiese Kara guardandola, Lena
le prese le mani e la tirò su, la baciò teneramente, abbracciata a lei e poi
sussurrò quel sì, con grande emozione.
Sì, Kara Zor-El Danvers, voglio
che tu mi ami e protegga per sempre, se mi farai l’onore di poter fare la
stessa cosa- disse toccandole la punta del naso con il suo. Kara annuì
stringendola fortissimo a se.
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