Il riflesso del demone

di lmpaoli94
(/viewuser.php?uid=975081)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Naraku fissava con disprezzo Kagome e Shippo.
Il demone purosangue era pronto per scagliare i suoi attacchi contro la volpe e l’umana.
< Naraku! Fermati! >
La voce di Inuyasha scosse l’intera abbazia.
Vedendolo arrivare, Kagome non era stata più felice prima d’ora.
< Inuyasha, allora sei vivo… > fece la ragazza mentre lo stava abbracciando.
< Tu come stai? >
< Mi sono ripresa. Ero in un profondo stato di trance.>
< E’ colpa di questo posto… e di Naraku. >
< Inuyasha, che cosa credi di fare? Voglio ricordarti che sei un inutile essere umano. >
< Questo lo vedremo se sono inutile. >
Dopo aver ordinato a Kagome e a Shippo di mettersi al sicuro, il giovane ragazzo era pronto per affrontare suo fratello.
< Sciocco! Non riuscirai a sconfiggermi! > gridò Naraku scagliando le sue arti demoniache < Sono invincibile. >
Distruggendo metà dell’edificio, Inuyasha riuscì a schivare tutti i suoi colpi.
< Nasconderti non ti servirà a niente. Ormai il tuo destino è segnato. >
< Quando la smetterai di dire stupidaggini? > ribadì Inuyasha facendolo innervosire.
< Sì sì, fai pure lo spiritoso. Vedrai che tra poco ti passerà. >
Naraku non riusciva a capire il perché Inuyasha cercava di prendere del tempo.
< Vuoi che distrugga quest’abbazia completamente? Molto bene. >
Improvvisamente, dietro le macerie che si stavano accumulando velocemente, Sango colpì da dietro le spalle il suo nemico.
< Maledetta! Pagherai anche tu con la vita! >
Grazie al suo boomerang, Sango era riuscita ad assestargli dei duri colpi.
< Non puoi uccidermi! Io sono immortale! >
La furia di Naraku sembrava implacabile.
< Non ti facevo così coraggiosa, Sango. >
< Visto che combattiamo per la stessa cosa, devi aiutarmi. >
< Che cosa devo fare? >
< Vai a prendere lo specchio che si trova nella Torre dell’abbazia. >
< Perché? A cosa ti serve? >
< Fai come ti ho detto e non discutere! > tuonò l’ammazza – demoni.
Mentre Sango lo stava per distruggere, Inuyasha riuscì a raggiungere la Torre dell’abbazia e a prendere lo specchio.
“Accidenti! È pesissimo!”
Dopo essere tornato più veloce che poté all’ingresso dell’Abbazia, Inuyasha vide la povera Sango stramazzata a terra senza energie.
< Sango! >
La povera ragazza stava perdendo sangue da tutte le parti.
< Sango, resisti! >
< Inuyasha… purtroppo non mi rimane molto tempo… >
< Perché mi hai fatto andare a prendere lo specchio? Potevo aiutarti contro Naraku… >
< Adesso devi fare in modo che Naraku si rifletta in quello specchio che tieni in mano. Solo così avremmo la possibilità di sconfiggerlo. >
< D’accordo, ma prima devo aiutarti… >
< Fai come ti ho detto! > gridò a stento Sango < A me penserai più tardi. >
Mentre Naraku stava continuando imperterrito a colpire i suoi nemici, Inuyasha riuscì nell’intento di farlo specchiare.
< No! Maledetto! >
Dopo pochi secondi, Naraku fu risucchiato all’interno dell’oggetto.
< Adesso distruggilo! > gridò Sango facendosi sentire.
Avendolo frantumato in mille pezzi, anche tutti gli altri specchi sortirono il solito destino.
< E’ finita, Inuyasha… Adesso Naraku non sarà più un problema… >
< Che intendi dire? >
< Naraku è condannato a rimanere imprigionato nel suo tempo… Ah! >
< Vuoi forse dirmi che questi specchi non erano altro che un passaggio per ritornare a casa? >
< Sì, sono riuscita a scoprirlo grazie alla sacerdotessa Kikyo e al custode dell’Abbazia Miroku. >
< Adesso basta parlare. Ti stai sforzando troppo. Vado a chiamare aiuto. >
< Inuyasha! Inuyasha! > gridarono in coro Kagome e Shippo.
< Kagome! Shippo! Allora siete salvi > replicò l’uomo abbracciando la sua amata.
< Potremmo dire lo stesso di te > rispose Shippo < Ma questa ragazza? Che cosa gli è successo? >
< Dobbiamo aiutarla alla svelta prima che sia troppo tardi > fece Inuyasha con tono disperato.
< Non ce ne sarà bisogno. Ormai la mia ora è giunta. >
< Basta! Smettila di dire così! >
< Forse potremmo aiutarla noi > fece una voce maschile dietro le loro spalle.
< Miroku! Che diavolo ci fai qui? Credevo che tu fossi stato risucchiato in quello specchio. >
< Infatti lo ero… Ma grazie all’imprigionamento di Naraku, siamo riusciti a venire fuori da quello specchio e di conseguenza a salvarci. >
< Peccato per voi che non riuscirete a raccontarlo in giro > replicò Inuyasha pronto per combattere.
< Siamo venuti in pace, Inuyasha > replicò Kikyo con tono calmo.
< Che cosa? >
< Hai capito bene. Vogliamo solo aiutare la mia ex nemica. >
< No, non vi credo! >
< Ascoltaci bene, Inuyasha! O la curiamo con le mie arti spirituali, o la povera ragazza soccomberà senza aver fatto nulla. A te la scelta. >
Con le spalle al muro e la rabbia che gli ribolliva nelle vene, alla fine Inuyasha acconsentì alle cure di Sango.
Grazie alle erbe curative che Kikyo aveva con sé e alle sue arti spiritiche, riuscì a compiere un miracolo insperato: Sango aveva evitato la morte.
< Non è possibile > fece Inuyasha sorpreso.
Dopo essersi rialzata in piedi, Sango squadrò Kikyo e il custode.
< Perché mi hai aiutata? >
< Volevo ripagare il tuo coraggio per avermi liberato. Senza la tua idea, sarei rimasta imprigionata in quel buco oscuro e senza fine. >
< Ma era la tua casa… >
< No, Inuyasha… Anche se ero tornata nel mio tempo, non c’era nessun futuro per me. Avrei perito fino alla mia morte mentre i demoni avrebbero divorato la mia anima. >
< Tutto ciò è terribile > fece Kagome.
< Ma adesso è tutto finito, per fortuna. >
< Sacerdotessa, dobbiamo ricostruire la nostra casa. >
< Sì, Miroku. Abbiamo ancora molto da fare. >
< Allora vi lasciamo ai vostri compiti… Voi siete pronti a ripartire? >
< Inuyasha, sei un vero maleducato > replicò Kagome adirata.
< Perché? Cos’ho fatto? >
< Non credi che dovremmo aiutarli nella ricostruzione? >
< Ma io… >
< Grazie, ma non ce ne sarà bisogno… >
< Invece sì. Noi daremo una mano… Cominciamo a sgomberare le macerie dall’ingresso. >
< Grazie per tutto quello che fai per noi, Kagome. >
< Ho amato questo posto fin dal principio, Kikyo. E adesso voglio che torni ad essere come prima. >
 
 
Dopo circa un mese di lavori, Inuyasha e tutti gli altri riuscirono con solo le loro forze a ricostruire il disastro causato da Naraku.
< Avete esaudito una speranza che sembrava impossibile > fece Kikyo raggiante come non mai < Vi dobbiamo tutto. Senza di voi non saremo mai riusciti nel nostro intento. >
< Figuratevi. È stato un piacere. >
< Ora che Astorga è tornato allo splendore di un tempo, potrete rimanere tutto il tempo che vorrete. >
< Grazie Miroku, ma non credo che Inuyasha sarà del mio stesso parere… Infatti non vede l’ora di tornare a casa. >
< A proposito di Inuyasha, dove si trova? > domandò Sango
< Sì sta allenando con Shippo alle arti marziali. >
< Allora salutacelo, Kagome. E buona fortuna a tutti e due. >
< Altrettanto a voi due > disse infine la ragazza salutandoli per un’ultima volta insieme a Sango.
 
 
Una volta che le due ragazze raggiunsero Shippo e Inuyasha ad allenarsi, Kagome fu molto furiosa con quest’ultimo per non aver salutato un’ultima volta i proprietari di Astorga.
< Sai che non mi piacciono gli addii, Kagome. >
< Non fare il furbo, Inuyasha. So molto bene che non li sopportavi. >
< E anche se fosse? >
< Sei stato un vero maleducato. >
< Adesso che fai? Mi terrai il broncio finché non torneremo in Giappone? >
< Per questa tua condotta sei obbligato a portarmi a visitare un altro posto che non sia il Giappone. >
< Che cosa?! Non ci pensare nemmeno! >
< Allora scordati il ritorno imminente a casa. >
Adirato per l’insistenza della sua ragazza, alla fine Inuyasha dovette arrendersi.
< Ok, hai vinto tu! >
< Splendido! Dove mi porti? >
< A sperderti! >
< Inuyasha! >
< Ahahah scherzavo… Potremmo visitare la capitale spagnola. Dicono che è bellissima. >
< D’accordo, mi hai convinto! Quando partiremo? >
< Possiamo partire domani. >
< E perderci la nostra prima notte romantica? Non ci pensare nemmeno. Partiamo adesso. Puoi allenarti con Shippo un’altra volta. >
< Ma io… >
< Non discutere. Devi farti perdonare. >
< E va bene! Basta che non mi stressi! >
< Cercherò di fare la brava… Shippo, Sango, voi potreste venire con noi. >
< Grazie, ma non vogliamo disturbarvi. > rispose Sango.
< Come volete voi… Ci vediamo presto > disse infine Kagome trascinando il povero Inuyasha in una vacanza all’insegna dell’amore.
< Kagome e Inuyasha: una bella coppia, non trovi? >
< Ahahah sì, Shippo. Finché uno di loro due non si stuferà definitivamente. >
< Già… La loro relazione è tutta da scoprire… Ci alleniamo un po’? > domandò Shippo cambiando argomento.
< Con immenso piacere > rispose Sango tirando fuori il suo boomerang.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3860127