Piatto preferito

di Yurippe
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<< Come sta?>>
<< Come una persona che ha visto morire il padre davanti ai suoi occhi>>

Belen sospirò pesantemente mentre il marito chiudeva la porta della stanza da letto, dove aveva sistemato la nipote che ora dormiva.

In un attimo ripercorse mentalmente tutto quello che era successo quella notte: Shura era dovuto andare da Saga continuando così la frenetica ricerca di Tea,  arrivato al punto di ordinare di dare fuoco ad Athene pur di trovarla!. Lei ricordava come quella sera aveva avuto particolarmente paura, più delle altre notti,  paura di non vedere tornare il suo amato.

Shura fortunatamente tornò, ma non era solo: in braccio teneva una ragazzina bionda, tremante e in lacrime: Serena Heinstein, figlia di Saga e Tea nonché loro nipote.

Lui le spiegò seppur frettolosamente cosa era successo e lei senza esitazioni aiutò la ragazza portandola in bagno dove la svestì, le fece fare un bagno caldo e poi rivestirla con degli abiti suoi puliti. Tutto questo nel modo più dolce che conosceva e anche parlandole senza però ottenere risposta, la ragazza era troppo scossa per parlare.
Infine suo marito si occupò di portarla a dormire.

Sia Shura che Belen comprendevano il dolore della ragazza, quello di vedere morire un caro proprio sotto i proprio occhi e non poter fare nulla.
Insieme avevano deciso di tenerla per un po’ da loro, erano pur sempre il suo padrino e la sua madrina e le volevano un mondo di bene. Ma cosa potevano fare per tirarla su di morale?
 

***
 

<< NO!!>>

Serena si svegliò ansimante, grondante di sudore da tutti i pori e sentendo la maglia bianca e larga imprestatele dalla zia appiccicata come una seconda pelle.

Aveva rivissuto la morte del padre nei minimi dettagli, quella era sicuramente solo la prima delle tante notti piene di incubi che l’aspettava.
La ragazza sospirò pesantemente per poi scostare le coperte e avviarsi verso il bagno per una bella doccia, in modo da togliersi quel fastidioso sudore di dosso e potersi fare un bel pianto, dove le lacrime si sarebbero confuse con il getto d’acqua.
 

***
 

Non appena si fu lavata, asciugata e vestita uscì finalmente dalla stanza ritrovandosi in cucina, dove un dolce profumo le invase le narici.
“Ma questo….” 

<< Ehi ben svegliata, tuo zio mi ha detto adori i Muffin quindi ho pensato di preparartene un po’ per la colazione…insieme a un bel latte caldo,  serviti pure senza complimenti>> Questo fu l’allegro buongiorno della zia, che finito di parlare si scostò rivelando così un piattone strabordante di muffin con gocce di cioccolato belli fumanti, sicuro erano appena stati sfornati.

<< Grazie….>> disse Serena facendo un piccolo sorriso e sedersi così a tavola.
Una colazione così dolce l’avrebbe sicuramente aiutata almeno un minimo ad affrontare quella dura giornata.





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