L'amore in versi

di alessandroago_94
(/viewuser.php?uid=742337)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Componimento I

COMPONIMENTO I

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Vorrei narrare

 una storia in cui c’è un cavaliere

e un bosco buio e tenebroso.

Eccolo lì, tutto quel buio;

le fronde degli alberi

sono protuberanze della Terra,

sono braccia della Madre

che tiene al buio suo Figlio.

 

Quegli alberi altissimi,

quel buio,

sono gli stessi componenti del cuore

del cavaliere.

 

Quel cavaliere sono io.

 

Ci sono stati giorni in cui ho creduto

che tu fossi il Sole e io la Terra;

invece no,

io sono un piccolo cavaliere

che brancola nel buio dell’ignoto

mentre tu sei la radura

che ho incontrato dopo anni di buio,

ove i rami e le fronde

mi hanno strappato via

la gioia e il credere in me stesso.

 

Come ricordo spesso e volentieri

non mi sono inoltrato nel bosco

per cercare la Bella Addormentata,

oppure oro, onore, vittorie presso lontani tornei.

Ho varcato la buia soglia perché

credevo di aver visto una cometa.

 

Il Re Magio è tornato;

questo bosco ho attraversato

a dorso di cavallo,

non di cammello.

Eppure, dopo questo peregrinare

losco e triste,

ecco una immensa radura che si estende

davanti a me…

 

Io, Re Magio,

eterno straniero tra gli Uomini,

pellegrino alla ricerca di qualcosa

che forse non esiste,

mi sono imbattuto nel verde eterno

del tuo animo gentile.

 

Adesso vedo di nuovo la luce del sole.

 

L’erba turba le mie caviglie,

ma non è nulla in confronto al sottobosco.

Il mio cavallo è stanco e si abbevera,

c’è acqua e cibo a volontà.

 

Sai che potrei vivere per sempre

all’interno della pura e indomita bellezza

dell’anima tua?

 

Ogni tanto rivedo i tuoi grandi e dolci occhi.

Non mi smarrire qui.

 

Sono nel tuo animo, ma sta a te

accettarmi.

Nel frattempo vivrò nel limbo

di questa radura,

e sai, ti dirò di più:

ti racconterò una storia.

Ascoltala solo se vuoi,

ho visto che a volte ti annoio.

L’ho notato.

Sono dentro di te e sfrutterò questo vantaggio,

ma adesso apri cuore e mente,

lascia che il vento caldo di questa estate

fluisca su questo prato lussureggiante

e porti alle tue orecchie

i miei versi,

così poveri e miseri

da non conoscere le rime dei Poeti.

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3867299