A tutto reality era caratterizzato da un presentatore più
sadico del normale, da denuncia a voler essere sinceri, da del cibo
dubbiamente commestibile e prove che avrebbero anche potuto rivelarsi
mortali. Cosa portava degli adolescenti a trovarsi su una barca diretta
per quella destinazione così poco felice?
Dawn sapeva bene le sue ragioni, voleva utilizzare i soldi per degli
scopi nobili, credeva che le sue capacità le avrebbero dato
una buona probabilità di vincere e le foglie di
tè avevano concordato con lei. Per quel che riguardava gli
altri, poteva provare a scoprirlo concentrandosi sulle loro aure.
"Vediamo un po'..." C'era chi era disposto a sopportare per avere fama
e visibilità magari sottovalutando un po' la situazione,
come le due ragazze abbronzate, una mora e una bionda che litigavano
mentre Dawn guardava la prima, con disapprovazione, inquinare
l'atmosfera tramite una bomboletta di lacca spray... poi si accorse di
un alone di oscurità che pendeva sulla seconda ragazza,
c'era qualcosa di strano. "E' destinata ad attirare sventura, povera
ragazza..."
Poi c'era chi si trovava lì per caso e aveva fatto la
selezione non pensando di essere preso, come il ragazzo dai capelli
ricci e un po' sovrappeso che giocava con una console portatile. "Vuole
solo non essere eliminato per primo e non fare brutta figura." La fece
sorridere, sembrava un ragazzo tranquillo e semplice.
C'era chi era lì credendosi anormale e sperando di
incontrare altre persone strane con cui fare amicizia, come la ragazza
rossa e il ragazzo che parlava con lei. Era un tipo ordinario, ma con
altri cinque spiriti che dimoravano nel suo corpo.
Per il ragazzino afroamericano e apparentemente piccolo per la sua
età, le spiegazioni che Dawn trovava erano il masochismo, il
desiderare una spinta per cambiare vita o entrambe le cose. Il
ragazzino sembrava contemporaneamente esaltato e spaventato e questo
rendeva la sua aura confusa e difficilmente leggibile.
Dawn si aspettava di trovare anche concorrenti dall'aura potenzialmente
negativa che erano lì perchè estremamente
fiduciosi delle proprie abilità e della propria
superiorità e ne identificò almeno tre, una
ragazza bionda e androgina, un ragazzo palestrato afroamericano e...
"Ero sicura che c'è ne fosse un terzo..." continuava a
perderlo di vista, la sua aura le sfuggiva, come se si manifestasse ad
intermittenza. Questo rendeva la biondina ancora più curiosa
di scovarlo... Finalmente lo beccò, un ragazzo pallido, dai
capelli rossi e l'apparenza rozza. Lui la guardò storto
sentendosi osservato, lei non era particolarmente intimidita, ma dopo
poco distolse lo sguardo. "Troppa negatività è
opprimente... meglio non partire col piede sbagliato..." Dawn si
tranquillizzò percependo un'aura particolare provenire da un
ragazzo particolarmente sovrappeso.
-B, la tua aura è stranamente verde e violetta,
però ti si addice.- si sentì di dirgli
esplicitamente posandogli delicatamente una mano sulla spalla. B le
sorrise, c'era qualcosa in lui che le ispirava tranquillità.
L'arrivo sull'isola fu peggiore del previsto, non a causa
dell'esplosione che fece saltare la nave, quella non diede particolari
problemi a Dawn, anche se faceva supporre che il sadismo di Chris
stesse peggiorando... ma a turbare la ragazza fu la presenza di animali
vittima della radioattività, non si aspettava una situazione
così drastica, ma cercò di mantenere la calma
concentrandosi sul bene che avrebbe potuto fare alla terra vincendo il
milione.
La sera dell'eliminazione di B, Dawn, uscì dalla sua baracca
e rimase ferma a riflettere, seduta su quegli instabili scalini di
legno. Non si sarebbe stupita se ad un certo punto si fossero rotti
sotto il suo peso. "E dire che dei poveri alberi si sono sacrificati
perchè io potessi stare seduta qui..." La ragazzina era
irrequieta, contro le sue previsioni, il caro B, quel giovane inventore
così fantasioso e geniale che li aveva aiutati fin dalle
prime sfide, si era rivelato un manipolatore e aveva sabotato la sua
stessa squadra. "Ancora non ci riesco a credere..." pensò
triste. Si stava affezionando a lui e credeva di poterlo capire, ma
evidentemente si era sbagliata. Ma quel giorno le aveva anche riservato
delle belle sorprese a parte un ricongiungimento familiare fra
scarafaggi...
-Che diamine ci fai qui?- le domandò Scott con tono sorpreso.
-Questa è la baracca delle ragazze...- rispose Dawn. -Tu che
ci fai ancora in giro?- gli sorrise curiosa.
Il ragazzo si agitò. "Ed io che volevo approfittare della
notte per disseminare altre trappole!" -I-io... non riuscivo a dormire
così ho deciso di farmi due passi!-
-Ah... - l'agitazione del ragazzo la lasciava perplessa, ma quella
serata non aveva voglia di indagare oltre. -Neanche io riesco a
dormire... sono ancora un po' scossa per B...-
-Bev?- ridacchiò il ragazzo. -Ma se era uno sporco
traditore!- si assicurò di ricordarle con foga.
-Già...- sospirò lei “Deve essersi
sentito tradito anche lui, forse è agitato per
questo.” -Ma dalla sua aura non si capiva... temo di non
potermi più fidare dei miei poteri! F-forse l'inquinamento e
l'energia negativa interferiscono con la mia lettura...- gli
confidò insicura.
Scott la guardò incredulo, poi le sue labbra si deformarono
in un ghigno, ma fece del suo meglio per trattenersi. "Ma
quant'è idiota questa?! E' ancora più cretina di
quanto mi immaginassi!" pensò divertito... per quanto la sua
fortuna era che i suoi compagni di squadra fossero anche più
ingenui di lui... delle persone più attente si sarebbero
chieste che motivo aveva B di sabotare la squadra perchè una
persona normale non avrebbe mai pensato che sabotare la propria
squadra, col rischio di essere scoperto o eliminato per altri motivi,
fosse da qualsiasi punto di vista un buon piano, ma Scott non era una
persona normale...
-Però mi ero sbagliata anche su di te.- gli sorrise
ingenuamente la pallidissima ragazzina. -Alla prima lettura della tua
aura credevo che fossi molto determinato, ambizioso e sicuro di te...
n-non che siano per forza caratteristiche negative...-
precisò imbarazzata. -Poi però quando ti ho visto
in azione ho creduto fossi un tipo passivo e poco interessato alla
competizione, che l'unica cosa che eri interessato a fare era secernere
negatività...-
-Però!- ghignò la iena. -Precisi i tuoi poteri
paranormali!- Dawn era abituata a sentir prendere in giro i suoi
poteri, quindi non rimase molto turbata. -E ora?- fece sinceramente
curioso. -Cosa pensi di me ora?-
-Ecco... ti sei preoccupato di dare buoni consigli alla squadra per le
eliminazioni. Mi sono sbagliata due volte su di te.- ammise la
sconfitta con un sorriso leggero.
"Facciamo anche tre! Trattieniti Scott, non puoi farti scoprire
scoppiando a ridere... Lo so che è molto difficile, ma ti
prego, trattieniti davanti a tanta stupidità..."
-Sei molto più affidabile di quanto mi aspettassi.-
continuò la ragazza.
"Siamo sicuri che in realtà non sia tutto un suo piano per
farmi uscire allo scoperto?" cominciò a chiedersi il
ragazzo. "Magari vuole puntare su un mio ipotetico senso di colpa...
ah, illusa!" pensò infastidito.
-Certo, alcuni tuoi consigli sono stati un po' stupidi, come quello di
scegliere il fortino evidentemente messo peggio...-
"Ma devo ringraziare voi idioti che avete seguito le mie indicazioni
senza battere ciglio!"
-Non eri troppo collaborativo quando ti chiedevo di aiutarmi a sentire
le vibrazioni delle palle di neve, però sei un bravo
compagno di squadra.- la situazione era talmente patetica da cominciare
ad essere nauseante per Scott. -Ho difficoltà a percepire la
tua aura come dovrei, ma forse è solo perchè hai
un passato infelice...- gli disse posandogli una mano sulla spalla.
Scott ebbe un sussulto, non gli piaceva quel contatto, quella ragazzina
così pura e ingenua lo metteva a disagio, ma
cercò di trattenersi dalla tentazione di ritrarsi, sarebbe
potuto risultare sospetto e avrebbe potuto stimolare la ragazzina a
fare nuove irritanti speculazioni. -Chi ha la capacità di
parlare con gli animali non può essere cattivo.- concluse la
ragazza, era molto più chiacchierona di quel che sembrava,
anche troppo...
-Ah... sei quel tipo di ragazza?- sbuffò.
-Che?-
-Quel tipo di ragazzina ingenuotta e irritante che si fissa nel vedere
un cuore d'oro che non c'è in un ragazzo e nel volerlo
aiutare e curare con amore.- la canzonò poi fece un verso di
disgusto. La ragazza arrossì.
-Non sono quel tipo di ragazza!- alzò la voce. -E che
c'è di male a preoccuparsi per gli altri!?- chiese molto
infastidita. Scott si stupì vedendole quella specie di
broncio che probabilmente, secondo la ragazza, sarebbe dovuto risultare
minaccioso.
-Mi dispiace...- sospirò il ragazzo, non che gli dispiacesse
davvero, ma forse prenderla in giro non era la cosa giusta se voleva
sfruttarla a suo vantaggio. -C'è qualcosa che posso fare per
te?- chiese risultando però riluttante.
-Non credo che tu possa fare nulla contro l'inquinamento di
quest'isola...- sospirò abbattuta. -E poi c'è
quella Anna Maria con quelle sue bombolette inquinanti!- Scott sorrise
al suo sfogo.
-Beh, basta togliergliele, no?-
-Che intendi?-
-Potresti rubargliele mentre dorme. Tranquilla, io ti farei da palo...-
le suggerì come un diavolo tentatore. Non c'era realmente un
piano dietro, semplicemente quella notte si annoiava e l'idea di
ispirare la candida ragazzina ad compiere un furto lo divertiva.
-Ma... è sbagliato...- la ragazza era combattuta, Scott lo
capì subito.
-Non lo è anche inquinare, forse?- fece c'entro, la povera
Anna Maria avrebbe avuto un brutto risveglio il giorno dopo, ma era a
fin di bene... Dawn se ne andò a dormire felice, sotto
sotto, Scott si stava rivelando veramente un bravo ragazzo... peccato
che solo pochi giorni dopo si rese conto di essere stata una stupida...
Scott cominciava a farle simpatia, ma durante la sfida, il ragazzo le
aveva dato abbastanza sui nervi già sparando quei poveri
gabbiani velenosi. "E come se non bastasse sembra che per lui sparare
agli animali sia una specie di abitudine!" Poi quando aveva capito che
il ragazzo era il vero traditore e aveva sabotato la squadra, qualsiasi
simpatia per lui era svanita...
Aveva giocato con la sua fiducia... anche con quella degli altri, ma in
qualche modo si sentiva come se fosse stata tradita solo lei "Ah...
n-non dovrei pensare così egoisticamente!" Faceva male
pensare che si era addirittura sentita profondamente capita da lui e
non avrebbe ammesso di aver provato altro... non
poteva credere di esserci cascata. "Come ho fatto a fidarmi
così di lui? E' assurdo..." e per quel fatidico errore, per
non aver capito prima la natura di Scott si ritrovò fuori
dal reality...
Era combattuta, da una parte voleva guardare il resto delle puntate e
vedere Scott subire una qualche punizione, l'universo non poteva
davvero lasciarlo impunito. Dall'altra parte non voleva accumulare
altra negatività, ma la tentazione fu più forte.
Più guardava il reality più si sentiva frustrata.
Scott non era soltanto un traditore, manipolatore e approfittatore di
ragazze dall'animo gentile, era anche un idiota... come poteva essersi
fatta fregare in quel modo da quell'idiota? Come potevano tutti farsi
fregare da quell'idiota?!
Era così arrabbiata da non riuscire a sentirsi male per lui
neanche quando il ragazzo si era ritrovato temporaneamente paralizzato,
anzi, finì per ridere con gli altri... risata che si
ritrovò a rimpiangere a lungo...
Dawn cercò per molto tempo di capire dov'era ricoverato il
ragazzo, ma quando finalmente lo scoprì e lo intravide non
riuscì a varcare la soglia della stanza e
scappò...
Era un pomeriggio tranquillo alla fattoria della famiglia di Scott, o
almeno così il ragazzo pensava finchè non
sentì sua sorella maggiore urlare. Il ragazzo si
armò di mazza da baseball e andò da lei il prima
possibile, ma la ragazza gli corse incontro. Sembrava essersi
tranquillizzata, qualunque fosse il motivo del suo urlo.
-Fratellino, c'è una specie di intrusa... La ragazza
fantasma, è sotto il melo del cortile che chiede di te.- gli
spiegò confusionaria.
-...Cosa?-
-Eh, vai lì e capirai.- la ragazza fulva scosse le spalle.
-E' una tua vecchia conoscenza, tranquillo, in caso di bisogno basta
che mi fai un fischio e vengo lì per accopparla!-
scherzò, poi gli pizzicò la guancia. -Nessuno
può permettersi di prendersi gioco del mio fratellino,
proprio nessuno...- lo rassicurò prima di lasciarlo andare.
Scott pensò subito a Courtney, ma come si era introdotta nel
giardino senza che i cani avvertissero? E che intendeva sua sorella con
fantasma? "Forse la fine della nostra relazione l'ha distrutta e ora
sembra il fantasma di sè stessa... magari è
venuta qua per chiedermi di tornare con lei e lo desidera al punto di
infrangere la legge e introdursi in una proprietà privata!"
pensò Scott vagando in una dolce fantasia. "Mah... e da
quando ho tanta fortuna?" il ragazzo tornò alla
realtà e sbuffò. Non era neanche sicuro di
provare ancora qualcosa per lei... Non era così arrabbiato
per ciò che era successo durante il reality, lui aveva fatto
di peggio ad altri, ma lei non si era minimamente interessata a
rintracciarlo per chiarire la situazione nonostante Scott fosse sicuro
che toccasse a lei, non ne sapeva tanto di relazioni, ma era sicuro che
non fosse un buon segno. Sì, doveva essere lei a fare il
primo passo, si era impuntato...
Il ragazzo sospirò seccato, sotto l'albero c'era solo una
piccola svalvolata bionda. Lei sorrise e si alzò per
andargli incontro.
-Ciao... da quanto tempo...- il suo tono solitamente pacato si fece
quasi nervoso quando si rivolse a lui.
-Già...- Scott non era entusiasta di quella visita ma...
-Allora... perchè sei qui?- domandò con finto
disinteresse, nei fatti era abbastanza curioso.
-Ecco...- la ragazza si prese del tempo, come se fosse stata colta alla
sprovvista e non si sentisse pronta.
"E' venuta fin qui senza prepararsi una risposta?" pensò
inarcando un sopracciglio. "Sprovveduta..." nel mentre la ragazza
cercava qualcosa nella sua borsa a tracolla.
-Tieni.- gli porse un libro. -E' un regalo per la tua guarigione dalla
paralisi, un po' in ritardo forse....-
-Fai davvero schifo come bugiarda.- l'avvisò. -E dire che
solitamente sei molto più diretta e sembri dire tutto
ciò che ti passa per la testa... o che passa nella testa
degli altri, secondo te.- poi il ragazzo lesse il titolo del libro e
pensò che probabilmente era realmente un regalo per lui e
non una scusa. -Imparare a gestire le proprie emozioni e i rapporti con
gli altri... un libro di autoaiuto? Sul serio?- ghignò. -Ok,
sei strana come ti avevo lasciata, tutto come dovrebbe essere...-
-Ho pensato che sarebbe stato più adatto di un libro
sull'energia spirituale, non mi sei mai sembrato
interessato...- rispose un po' nervosa.
-Era... una battuta?-
-Eh? In che senso? Sono semplicemente dispiaciuta che il libro non sia
stato di tuo gradimento.-
-E che ti aspettavi? Anzi, fossi stato un altro avrei fatto l'offeso!-
le fece notare divertito.
-Ma se è per darti una mano!- cominciava ad essere
spazientita -E poi dovrei farmi dare lezioni di buone maniere proprio
da te? E' assurdo... per quanto tu sia migliorato rimane assurdo...-
-Quasi quando farsi dare consigli dalle foglie di te?-
-Le foglie di tè mi avevano sconsigliato di venire qua.-
confessò determinata. “E' stata solo una mia
decisione venire qui!”
-E tu non ti sei fidata?- fece in tono finto drammatico. -Scioccante!-
Dawn lo fulminò con lo sguardo.
-La verità è che mi fa piacere che tu non sia
più paralizzato...- ammise. -E volevo
dirtelo di persona... Così come volevo dirti che la tua aura
mi sembra più leggera e limpida, anche questo mi fa
piacere.- sembrava sincera, ma Scott non amava particolarmente i suoi
discorsi sulle auree.
-Per favore, non ricominciamo con questa storia...- disse con le
braccia conserte.
-Ok.- la cosa la irritò un po' e sbuffò. -Posso
almeno dire che nell'ultima stagione mi sei sembrato meno sociopatico e
meschino? Detta così ti piace di più?- Dawn si
era sorpresa di nutrire tanto interesse per la quinta stagione mentre
la guardava. Ma non poteva non sorridere quando vedeva quello Scott
così vivace e sereno, era più forte di lei. Anche
se veder nascere i suoi sentimenti per Courtney era stato doloroso, in
qualche modo non era riuscita a non sentirsi felice e sollevata per
lui...
-Eh...- Scott non sapeva quanto essere felice di quella sua nuova
immagine, ma pensava che protestando avrebbe finito per rendersi
ridicolo quanto Duncan. "Non voglio scendere così in
basso..."
-Perchè sarebbe caduto in basso?- Scott la fissò
irrequieto, poi sospirò.
-Dawn, evita i tuoi giochetti da mentalista, va bene?-
-E perchè non credi che io possa realmente percepire le
aure? Solo perchè non vedi o capisci una cosa non significa
che non esista!-
-Forse è proprio per questo modo di pensare che ti sei fatta
fregare come tutti gli altri cretini dal mio piano geniale, non
credi?-
-Non era poi così geniale.- si difese lei.
-Se non lo era, a maggior ragione, la tua situazione non migliora.-
rise di gusto finchè la principessa delle fate non gli
pestò il piede. -Credevo fossi contro la violenza...- la
guardò storto. -A meno che, ad infliggermela non sia qualcun
altro, qualche adorabile creaturina mutante della natura per
esempio...- Dawn si sentì abbastanza ferita da quella
frecciatina. -Quindi sei venuta qui per dirmi che sei contenta dei miei
miglioramenti come persona... e per convincermi dei tuoi poteri? Certo
che sei un bel po' impicciona... e a me che importa di essere diventata
una persona migliore secondo il tuo punto di vista?-
-E normale sentirsi turbati per qualcuno che si ha a cuore e sentirsi
sollevati quando si vede che quella persona sta meglio...-
-Aspetta, e da quando ti starei a cuore?- disse sarcastico.
-S-Scott... io... Volevo farti visita mentre eri bloccato all'ospedale,
ma non ne ho avuto il coraggio! Non mi era mai capitato di fare
qualcosa di tanto meschino quanto ridere di un infermo prima d'ora...-
gli confessò turbata. -Mi faceva stare male trovarmi davanti
alla prova della mia impurità... merito il tuo biasimo per
questo, sono stata una codarda!- si sfogò. “Forse
è anche per questo che non sono più riuscita ad
odiarti, non ne avevo il diritto... e così i miei sentimenti
per te hanno cominciato a ritornare quelli che erano...”
Scott trovò il suo dispiacere quasi eccessivo.
-In effetti è qualcosa di strano su cui ridere, dubito che
ci sia qualcuno che per hobby si passa il tempo a deridere chi ha
subito un qualche incidente. Te lo immagini un tizio simile che gira
per gli ospedali?- Dawn non sembrava trovarlo divertente quanto lui.
-E' che mi avevi fatto arrabbiare, mi sentivo così
tradita...- aveva realizzato che si stava innamorando prima che lui si
rivelasse per quello che era... sarebbe stata la prima volta per lei
anche se prima di allora aveva avuto delle simpatie.
-Mah... certo che siete suscettibili tu e gli altri... io l'avrei presa
più sportivamente se fossi stato ingannato da qualcuno...-
forse era una bugia...
-L'hai presa sportivamente quando ad ingannarti è stata
Courtney?- Dawn si sorprese di avergli chiesto qualcosa che poteva
ferirlo... beh, le capitava spesso di essere inopportuna, ma di solito
era accidentale.
-E' diverso... io ero innamorato di lei...-
-Ero...- ripetè lei fra sè e sé, con
una piccola goccia di speranza che le nasceva in petto. -A
proposito...- "No, non posso essere così egoista... Forse a
rendere migliore Scott è stato anche il suo amore per
Courtney, quindi... quindi..." era combattuta. "Ma se fosse davvero
finita fra loro... forse potrei... potrei..."
-A proposito cosa?- domandò Scott. Dawn cercò
nuovamente di farsi coraggio.
-C'era un altro motivo a parte la vergogna e il senso di colpa che mi
impediva di entrare nella tua stanza in ospedale...- il suo stesso
battito cardiaco si era fatto assordante, ma Dawn decise di non farsi
fermare. -Non riuscivo a sopportare di vedere una persona che amo
soffrire!- riuscì ad ammettere. Scott sgranò gli
occhi in un primo momento, poi assottigliò lo sguardo e
inarcò un sopracciglio.
-Ma scusa... tutto 'sto improvviso affetto per me da dove
t'è uscito?-
-Io... è complicato da spiegare e forse difficile da
credere, ma...-
-Hai trasformato il tuo senso di colpa in amore, caso chiuso!- la prese
in giro. -E poi non eri già innamorata di B?-
-Non prenderti gioco dei miei sentimenti!- disse determinata. -E poi B
mi stava solo simpatico, so distinguere le due cose...- finse sperando
che la sua inesperienza non si avvertisse.
Scott si sentì sollevato, sperò che non si
notasse poi però si decise a confessare.
-Sai, ti credevo una sciocca sprovveduta, angelica e buona come il
pane... in una parola, insopportabile! Però...- per un
attimo si fece titubante. -Ammetto di essere stato attratto dalla Dawn
agguerrita che ho eliminato...- sospirò.
-D-davvero?! Q-quindi?!-
-Quindi niente!- frenò il suo entusiasmo con fare brusco, ma
senza lasciar trasparire rabbia. -La mia attrazione è
sfumata nel momento in cui tu e gli altri avete riso di me!- ammettere
di essere stato ferito gli costava abbastanza, ma se era il modo
migliore per levarsela dai piedi... -Ora potresti andare, per favore?-
chiese con falso garbo.
-E se non volessi arrendermi e volessi riprovare a conquistarti?- gli
chiese molto diretta.
-Fa come vuoi!- sbuffò Scott -Ma ora va...- la ragazza se ne
andò, saltellando a cuor leggero, lasciandolo a riflettere e
metabolizzare l'accaduto. Era fiduciosa del fatto che decidesse davvero
di darle una seconda possibilità, a giudicare dall'aura del
ragazzo le speranze c'erano, e che Scott conservasse ancora un po' di
amore nei suoi confronti, serviva solo farlo rinascere e ricominciare,
questa volta col piede giusto.
"Ho visto un libro sulla cucina vegetariana che potrebbe
interessargli!" pensò felice.
-Aspetta, torna qui...- la richiamò Scott. Dawn si
avvicinò emozionata.
Scott si chinò lentamente verso il suo viso, la ragazza
pensò che quello fosse il momento di chiudere gli occhi e...
-La prossima volta, prima di scagliarti contro qualcosa informati
meglio. L'elemento che rendeva le bombolette di lacca inquinanti
è stato messo al bando da un po', non dovrebbero essere
più tanto dannose.- disse il ragazzo ridendo mentre Dawn
spalancava gli occhi incredibilmente imbarazzata. -Ti aspettavi un
bacio, eh?- Dawn mise di nuovo il broncio.
-Beh, per quel che ne so potrebbero avere ancora qualcosa di inquinante
non ancora identificato... o-o essere difficili da smaltire!- si
giustificò incerta mentre il ragazzo continuava a ridere. La
ragazza se ne andò, questa volta senza saltelli...
Angolo dell'autrice:
Non so più scrivere finali non aperti... e ho l'impressione
di trovarmi meglio a scrivere pairing di Scott e Courtney che non siano
la Scottney nonostante sia una delle coppie che preferisco...
Sono piuttosto neutrale su questa coppia, ma ero curiosa di scrivere
qualcosa su di loro visto che insieme a B e Dawn, Jo e Brick e Jo e
Lightning sono fra le coppie un po' suggerite, ma non concretizzate
della quarta stagione(per come la vedo io, comunque, forse prima o poi
farò qualcosa anche su quelle che non ho ancora trattato ma
al momento non so....) Inoltre volevo scrivere qualche missing moment
che accadesse durante il reality e questa coppia si prestava bene a
questa cosa secondo me(anche se avrei voluto sfruttarla di
più). E ammetto di essermi abbastanza divertita a prendere
in giro i personaggi...
Spero che la storia possa esservi piaciuta e mi scuso in anticipo per
eventuali errori(per quante volte possa ricontrollare un testo,
solitamente mi sfugge sempre qualcosa...)
E voi? Che ne pensate di questa coppia?
Alla prossima!
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