Capitolo 7
Rapimento
Finalmente eravamo a marzo. Gli ultimi due mesi erano passati in
un attimo. Greyback era stato interrogato a lungo dagli Auror, ma si era chiuso
in un completo mutismo: nessuno pertanto sapeva perché si aggirasse intorno a
Hogwarts. Era stato quindi riportato ad Azkaban, mentre Lestrange, il suo
malvagio complice, non era stato trovato. Erano comunque stati raddoppiati gli
avvisi di taglia e, dovunque mi girassi, vedevo manifestini con la sua orrenda
faccia che mi guardavano. Inutile dire che la Skeeter aveva continuata la sua
spregevole campagna in cui stigmatizzava “l’inettitudine del Ministero”,
chiedendo a gran voce le dimissioni di Kingsley. Per fortuna, per il momento,
con scarsi successi.
Cooman aveva ritrattato la sua intervista precedente in una
seconda intervista rilasciata al Cavillo, dove aveva spiegato che, al momento
del suo intervento, il Lupo Mannaro era stato già immobilizzato dalla
sottoscritta; mi elogiava inoltre come insegnante e accusava la Skeeter di
aver manipolato l’intervista. Naturalmente non si era fatta attendere la
replica di quella pazza: quella sottospecie di giornalista aveva accusato (che
barba!) Hermione e il Ministero di aver organizzato un complotto contro la
libertà di stampa e di aver corrotto Jeremiah Cooman per ritrattare. Io facevo
sempre, nel suo articolo, attraverso un paio di malevole allusioni, la figura
dell’approfittatrice che, appoggiandomi alle mie importanti conoscenze, volevo
farmi riconoscere dalla stampa meriti non miei. Uffa, quant’era noiosa!
In compenso, Hogwarts ed Hogsmeade erano stati particolarmente
affollati… di auror, in quegli ultimi due mesi. A parte quello Smith, che ora
vedevo dappertutto (era veramente bravo a dissimularsi! Aveva un viso anonimo e
nessuno lo avrebbe notato! In realtà, ora che sapevo chi era, avevo notato che,
con discrezione, teneva d’occhio tutti i ragazzi e, in particolar modo, le
quattro grifoncine del sesto anno… bravo!). Ma non c’era solo lui. La
sorveglianza dentro e fuori Hogwarts era strettissima. Diversi auror si
aggiravano continuamente e, per la gioia di Victoire, ogni tanto si faceva
vedere Teddy, che era stato incaricato di fare servizio di vigilanza nel nostro
castello! Così si aggirava, insieme a uno o più compagni, anche loro cadetti
auror, tra il giardino e i vari piani del castello, controllando che tutto fosse
a posto. E ogni tanto si fermava, un attimo, a parlare con una bionda
discendente di una veela di mia conoscenza… purtroppo non da solo! … insomma,
un po’ per il fascino dell’uniforme, un po’ (soprattutto) perché è un bel
ragazzo, benvoluto da tutti e, fino all’anno prima, molto popolare, Teddy era
circondato da un sacco di ragazze… E siccome non poteva corteggiare Vic come
magari avrebbe voluto (era in servizio!), Victoire fremeva… Dovevo fare
qualcosa! Ma cosa?
Una domenica di marzo sono uscita ad Hogwarts… proprio con
Victoire.
Charles infatti, eccezionalmente, non mi avrebbe potuto
raggiungere, dato che era dovuto andare all’estero insieme a Kyle. Avevo chiesto
a Rup se aveva voglia di passare un pomeriggio insieme ad Hogsmeade, ma
purtroppo aveva un impegno, come anche i miei fratelli. Ho allora chiesto a Vic
se aveva voglia di accompagnarmi. La giornata era bellissima e abbiamo passato
il pomeriggio per negozi. Poi, nel tardo pomeriggio, ci siamo recati ai Tre
manici di scopa a farci una burrobirra.
Ma le cose cominciarono a complicarsi subito. Casualmente, siamo
entrati quando Greta Scheider, la tedeschina grifondoro, stava dando un sonoro
schiaffo a Patrick Dunn, un bel corvonero con cui, ultimamente, usciva (almeno
uno di quelli con cui usciva, dato che erano tre o quattro i ragazzi che le
giravano intorno). I due avevano litigato di brutto e, davanti a tutti, lei gli
aveva mollato un bel ceffone.
Poi si è alzata e, dopo averlo mandato di nuovo a quel paese, se
ne è uscita dal locale piangendo.
- Vaffanculo, Patrick - urlava - Non farti più vedere. Sei solo
uno schifoso traditore
Quindi ha preso la porta e se ne è andata.
Questo davanti a tutti e a me e Victoire, allibite. Non dico poi
come è rimasto quel Dunn, che sembrava sceso dalle nuvole… Mi ha guardato con
uno sguardo tra il perplesso e il disperato
- Ci penso io! - gli ho detto. Quel Dunn mi sembrava un bravo
ragazzo… e poi il mio hobby era quello di far trovare a tutti il ragazzo/la
ragazza giusto/a!
E sono andata ad inseguire quella Greta. Non è che fossimo
amiche, ma ci conoscevamo e potevo benissimo cercare di calmarla. In effetti era
fuori che piangeva, sconvolta. E proprio arrabbiata.
- Greta! Cosa è successo? - le ho chiesto
- Quel bastardo traditore, professoressa! - mi ha risposto, tra
le lacrime - Non voglio più vederlo! Non è che potrebbe riportarmi ad Hogwarts,
per favore?
- Ma cos’è successo? - ho chiesto di nuovo - Di solito sei
felicissima, quando stai con lui…
- Sono andata in bagno… Dove, per fortuna, c’era Milly… Milly
Canningham
«Oh, no!» ho subito pensato. Quella Milly è una serpeverde di un
paio di anni più grande di me che ora lavora in un negozio di Hogsmeade (vende
giornali babbani e magici), vicino ai Tre manici di scopa e, oltre ad
essere informata su tutto quello che capita nel mondo magico e babbano,
diligentemente riportato dai giornali che leggeva (matrimoni, litigi,
tradimenti), ha organizzato un centro di pettegolezzo in cui smista (e inventa)
informazioni su quello che succede ad Hogwarts…
- E mi ha chiesto se avevo saputa l’ultima di Patrick, con cui mi
aveva visto entrare…
Oh, no! Ho pensato.
- … E’ stato sorpreso mentre baciava una ragazza, nel dormitorio
femminile dei Tassorosso! In camera sua! - mi ha detto piangendo come una
fontana.
- E tu credi a queste stupidaggini? Se qualche tassorosso… che
tra parentesi era la mia casa… o se un ragazzo di qualsiasi casa fosse sorpreso
del dormitorio femminile a baciare qualcuno… pensi che non ne sarei subito
informata? Mi sottovaluti! Lo sanno tutti che quella Milly lavora un po’ troppo
di fantasia! Io non le crederei senza chiarirmi con Patrick, che, detto tra noi,
sembra un bravo ragazzo… ed è anche un bel ragazzo…
Mi stava a sentire attenta.
- Patrick Dunn mi sembra innamorato di te. Va’ subito da lui e
parlaci… Io penso poi a quella Milly, e le faccio una romanzina… Se non vai, ti
lego come un salame e ti trascino dentro - le ho detto con un’aria ugualmente
arrabbiata - E sai che sono capace di far questo ed altro….
- Va bene, professoressa O’Neil! - mi ha detto, trattenendo le
lacrime.
- P-professoressa O’Neil? - mi ha detto in quel momento un
innocuo vecchietto, che mi si è avvicinato - Sono contento di averla incontrata…
Avrei bisogno di parlare con lei… è urgente… e molto importante.
- Certo! Ma noi non ci conosciamo… - gli ho detto.
Aveva l’aria preoccupata. Povero vecchietto! Chissà cosa voleva?
- Un attimo e sono da lei - gli ho detto - Dico l’ultima cosa
alla mia amica…
Mi sono rivolta quindi a Greta - Va’ dentro, Greta. E ascolta
quello che ti dirà. Dai, fallo per me! - le ho detto
E, quando è entrata di nuovo nel pub, mi sono rivolta al
vecchietto.
- Come posso aiutarla? - gli ho chiesto.
- Tiri fuori la sua bacchetta e la punti su di me… così capirà
che non ho intenzioni ostili… io sono disarmato, come può vedeere
Perché avrei dovuto farlo? Era un innocuo simpatico vecchietto…
E poi, mentre lo guardavo stupita: - Rodolphus Lestrange, per
servirla. Trasfigurato con la polisucco. Non urli, non ho intenzioni ostili,
come le ho detto… e da quello che le dirò dipende la vita di una ragazza.
Ho sussultato. Poco lontano c’erano degli auror. Lui era
disarmato! Avrei potuto chiamarli! Forse era uno scherzo?
Gli feci subito la faccia feroce: - Lei è un mangiamorte
pericoloso! Hanno dato disposizioni di usare l’Avada Kedavra appena la
rintracceranno… E il suo complice, quel Greyback, ha cercato di uccidermi…
- Non è mio complice. E ho paura per mia figlia - ha detto
Lestrange - Sanno chi è… mentre io non conosco il volto di questo mio nemico… di
colui che vuole mia figlia… per il tesoro…
- Come? Non capisco niente… Lei ha una figlia? Un tesoro?
Entrambi? Non potrebbe spiegare tutto dall’inizio?
Eravamo arrivati vicino ad una panchina e ci siamo seduti. Non
sembrava proprio pericoloso!
- Diciotto anni fa, prima della battaglia, Voldemort mi ha
affidato il suo tesoro… una enorme quantità di denaro e diversi oggetti oscuri
molto pericolosi, da nascondere in un luogo segreto… E io ho creato custode
segreto del luogo in cui avevo posto il tesoro di Voldemort proprio mia figlia.
Ho una figlia, avuta da una brava ragazza… Nessuno lo sapeva, tantomeno quella
pazza di mia moglie, che mi tradiva bellamente, sotto i miei occhi, con il
Signore Oscuro… e io non potevo fare niente: tutto il prestigio di cui godevo
tra quegli esaltati… sì, erano degli esaltati… ed io ero solo il marito…
l’ottuso marito… dell’amante di Voldemort…
Io stavo ascoltando con attenzione. Aveva una figlia?
- … e ho avuto una breve relazione con una studentessa, come le
dicevo… una babbana, molto dolce e carina… l’opposto di mia moglie… dopo che
l’ho lasciata… sì, l’ho lasciata per vari motivi, ma anche per proteggerla dal
mio mondo e da mia moglie… ho saputo che era rimasta incinta e, quando mia
figlia è nata, sono andato da lei. Le ho spiegato allora chi ero e il motivo
per cui non potevo far crescere la piccola con me, e insieme abbiamo deciso di
farla adottare… L’abbiamo fatto per lei, per non coinvolgerla… Ma la pensavo… e
il pensiero di quell’esserino innocente mi ha dato la forza di cambiare vita…
Certo, non potevo oppormi a Voldemort, ma potevo ostacolarlo… e lui mi ha
affidato il compito di custodire tutte le sue ricchezze… e dare
contemporaneamente un futuro a mia figlia… Insomma, prima della battaglia mi
sono materializzata in camera sua (era già con i genitori adottivi) e l’ho
nominata custode segreta del luogo in cui ho nascosto le ricchezze di Voldemort…
il frutto di anni di saccheggi e rapine… è ricchezza maledetta, ma è comunque
ricchezza… e lei avrebbe potuto fare con quelle tutto quello che voleva, una
volta raggiunta la maggiore età… Lei solo può entrare in quel luogo, senza
pericoli: innominabili maledizioni oscure impediscono a chiunque altro di
entrare. Ho fatto proprio un bel lavoro… Il luogo le è già comparso più volte in
sogno… e continuerà a comparirle davanti…
- Ma… scusi… la ragazza avrebbe diciotto anni? Non diciassette?
- Io e la madre abbiamo modificato i suoi documenti, con la
magia… in effetti è una ragazza matura e responsabile, più della sua età… perché
ha più della sua età… Hai capito che parlo naturalmente di…
- Cecilia Thomson! - ho detto io. Certo! Una ragazza seria,
responsabile, studiosa…
- No, professoressa. Si tratta di Greta Schneider… Ha il mio
stesso sangue… e anche il mio carattere… E’ molto matura per la sua età…
Oddio. Ragazza più matura della sua età? E quando mai? Vabbe’, si
vede che per un padre quello che fa la figlia è sempre giusto…
- Ma…ci sono altre persone che lo sanno, vero?
- Qualcuno mi ha letto nella mente, mentre ero ad Azkaban.
Greyback, Roowood o forse qualche altro mangiamorte… E Greyback si è messo in
contatto con un misterioso personaggio, molto potente, che l’ha fatto evadere…
Ma io ho capito il loro piano… rapire mia figlia ed impossessarsi del
tesoro.... Approfittando della via di fuga che il complice ha organizzato per
Greyback, ancora aperta, sono evaso anch’io… e li ho inseguiti, per altro
inutilmente… So che cercheranno di catturarla per costringerla a recuperare il
denaro…
- E’ una storia a stento credibile, signor Lestrange…
- Io da quel momento sono stato il più possibile vicino a mia
figlia che è in gamba, ma non sa chi dovrà affrontare. Stavo ad Hogsmeade e,
qualche volta, mi sono avvicinato ad Hogwarts che, ho visto, è ben difesa.
Volevo solo proteggerla! Se fosse stata catturata, non me lo sarei perdonato…
E, una sera, mi sono imbattuto in Greyback,che si aggirava per i giardini del
Castello, probabilmente con l’intenzione di penetrare dentro… un paio di mesi
fa… ma l’ho messo in fuga… Si è accorto che era ferito, vero?
Quel particolare non era conosciuto da nessuno, a parte me e
alcuni auror… Quindi Lestrange diceva la verità!
- Ma ora… - ha detto ansimante - Io devo andarmene… per
sempre…Ho contratto un’orribile malattia, in carcere, e ho pochi giorni di vita.
Non posso rivolgermi ad Harry Potter, che mi arresterebbe… mi rivolgo a lei, che
ha protetto diverse volte i ragazzi di Hogwarts e conosce Potter… La prego…
basta che dica a Potter quanto le ho detto, ci penserà lui a proteggerla…Le
lascio questo incarico… la prego…
Certo! Erano informazioni importantissime! Sicuramente le avrei
dette ad Harry! E un attimo dopo, Lestrange era sparito. Ho girato la testa e
ho visto due auror dirigersi verso di noi, probabilmente per un controllo… Non
facevano altro che chiedere i documenti… erano da mesi presenti ad Hogsmeade e
controllavano tutti, specialmente i forestieri. Ma, prima che arrivassero,
Lestrange si era smaterializzato.
- Tutto bene? - disse uno degli auror - Ma… lei è la prof.ssa
O’Neil… E il signore che era con lei?
Toh, mi ero imbattuta di nuovo nei miei “amici” Allison e
Donovan. Erano sempre più brutti! Tra cicatrici e mancanza di appendice nasale
(l’uno e l’altro), erano proprio riconoscibilissimi! L’anno prima mi avevano
accusato di essere una ladra (di penne magiche), per poi ritrattare tutto, per
fortuna, poco dopo e chiedermi scusa…
- E’ un’emergenza! Devo avvisare Harry Potter! Ho importanti
informazioni!
Ma non avevo finito la frase che ci fu un gran rumore proveniente
dall’interno del pub; un attimo dopo, diverse persone sono uscite chiedendo
aiuto. Che stava succedendo?
- Presto, andiamo - ha detto Allison - Lei, professoressa, stia
qui, al sicuro!
Naturalmente neanche ci ho pensato e li ho seguiti subito
(c’erano Vic e Greta, e anche quel Patrick dentro!)
Ci siamo diretti velocemente verso il pub e qui, appena entrati,
c’era una gran confusione: la musica era stata interrotta, tante persone erano
in piedi e vociavano contemporaneamente e, a terra, c’era qualcuno!| Ci siamo
avvicinati e abbiamo trovato, schiantati, sia Vic che Patrick Dunn! Gli altri
avventori, perplessi, si aggiravano qua e là per il pub, alcuni maghi cercavano
di farli rinvenire e l’oste, spaventato, stava inviando un patronus dopo l’altro
agli Auror.
- Che è successo? - ha chiesto Allison all’oste.
- E’ entrato un insegnante… come si chiama… Cooman… quello
strano… quello che insegna le profezie e le sbaglia tutte… - mi ha detto la
cameriera.
- E cos’ha fatto? - le ho chiesto subito.
- Si è avvicinato al tavolo e ha schiantato i ragazzi, alle
spalle, senza che se ne accorgessero neanche. Poi ha preso la ragazza e si è
smaterializzato.
In quel momento sono entrati altri cinque o sei auror, guidati da
Dennis Canon, che già conoscevo.
Si è accorto subito del povero Donovan e di Victorire, schiantati
e mentre due o tre auror li facevano rinvenire, ha chiesto cosa fosse successo,
sia agli auror, sia a me e ai clienti del pub.
E, un attimo dopo, è arrivato anche Harry Potter, con Teddy Lupin
e altri cinque-sei auror. Il luogo si riempiva di auror! Saranno stati una
dozzina! Per fortuna Patrick Dunn si era ripreso e anche Vic sembrava
rispondere piuttosto bene. Harry si è tranquillizzato vedendola e ha voluto
subito essere informato. Poi, rivolgendosi a me: - E tu, Niamh, sai qualcosa in
più?…
E così, poco dopo, in una stanza appartata, ho detto a Harry, a
Dennis Canon e ad altri tre-quattro auror tutto quello che era successo: che
avevo incontrato Lestrange, che mi aveva detto che Greta era sua figlia (“cosa a
stento credibile” - ha detto Harry, francamente sbalordito) e che solo lei
poteva raggiungere il tesoro di Voldemort.
Harry e Dennis stavano ancora valutando la situazione, quando è
entrato Teddy: - Li hanno visti, Greta e Cooman. Sono vicino alle rovine di
Lastrange Manor.
- Presto, andiamo! - ha detto Harry, rivolto ai suoi uomini. E
poi, a me: Tu non pensare neanche di venire, Niamh - mi ha detto Harry Potter -
E’ pericoloso. Torna subito ad Hogwarts, insieme a Vic.
Poi si è rivolto a Teddy: - Ted, portale in infermeria, sia
Victoire sia Niamh… e accertati che entrambe - e sottolineò la parola entrambe,
per giunta guardandomi - rimangano lì. Non farle uscire da Hogwarts per nessun
motivo. Sei responsabile di loro.
E poi, a me: - Vi avviserò appena saprò qualcosa. Fidatevi di me.
E, un attimo dopo, lui e quasi tutti gli auror (e anche Patrick
Dunn, che si era voluto aggregare, con la scusa che avrebbe potuto riconoscere i
due) si erano trasferiti a Lestrange Manor.
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Qualche minuto dopo ero in infermeria con Victoire e Teddy. Per
modo di dire: cioè, eravamo fisicamente dentro i locali dove la Chips si
prendeva cura di coloro che erano malati.
Avevamo utilizzato il camuno dei Tre manici di scopa,
collegandolo con il camino della Sala Grande di Hogwarts (normalmente non si può
fare, ma gli auror possono modificare i passaggi magici attivabili con la
metropolvere) ed eravamo subito filati in Infemeria, come aveva detto Harry. Sì,
ci avrebbero pensato gli auror.
Naturalmente in infermeria non c’era nessuno: dato che era
domenica e buona parte degli alunni erano ad Hogsmeade (solo i più piccoli
erano rimasti nel castello), Poppy andava a Liverpol a trovare figli e nipoti.
Naturalmente, nel caso in cui ci fosse stato un problema urgente, sarebbe subito
venuta, ma io e Vic stavamo bene e non valeva la pena farle anticipare il
rientro di un paio d’ore… per cosa, poi? Vic era tornata più pimpante di prima,
ora che aveva al suo fianco Teddy, ed io non avevo assolutamente nulla. Era il
modo in cui Harry Potter voleva tenerci fuori dai guai, l’avevo capito.
- Aspettiamola qui la Chips, intanto - proposi - Mettiamoci
comodi in sala d’aspetto.
C’erano infatti dei simpatici divanetti e, subito, Vic e Teddy si
erano fiondati su uno di essi: stavano veramente a loro agio, parlavano in
continuazione, ridacchiavano insieme (come se io non ci fossi) e, notavo, i loro
corpi si avvicinavano sempre più…
Certo che, come colpo di scena, non era male… Greta figlia di
Lestrange… che la proteggeva, che aveva ferito Greyback… perché qualcosa non mi
tornava? Intanto Ted si era messo seduto nel letto di Vic e i due parlavano
piacevolmente, sorridendosi….
Oh, che carini! Teddy le aveva preso la mano e parlottavano
piano piano, come se io non ci fossi… ed erano vicinissimi… ancora qualche
centimetro e sarebbe scattata la voglia di darsi un bacio… Evviva! Forse era la
volta buona! Questa strampalata avventura avrebbe avuto almeno una conseguenza
felice!
Ma, improvvisamente, invece di guardare i due ragazzi che,
finalmente, stavano per fare quello che volevano fare da non so quanti anni,
sono tornata a pensare… c’era qualcosa che non quadrava… Mentalmente pensai a
quello che mi aveva detto Lestrange… sì, era sconclusionato, ma plausibile… la
madre era una babbana, aveva detto… e la ragazza era stata adottata, con
documenti falsi… No… come aveva detto… “Lui e la madre gli avevano procurato dei
docu…”. La madre era una babbana. I babbani falsificano documenti? Per un mago è
facilissimo, per un babbano un po’ meno… bisogna far parte di organizzazioni
criminali, a quanto ne so… ed era una studentessa… o così almeno aveva detto… e,
guarda caso, proprio nel momento in cui mi diceva questo Cooman rapiva Greta… e
lui era appena sparito… ma non doveva vigilare su sua figlia? E poi… Cooman un
mago oscuro? Capace di far evadere da Azkaban un lupo mannaro? No, era troppo da
credere… Non è che… Lestrange aveva fatto tutta una sceneggiata, raccontandomi
una storia patetica e lacrimosa… perché? Forse… perché portassi fuori strada
Harry e tutti gli auror! Mentre loro erano via, ad inseguire Cooman, Hogwarts o
Hogsmeade sarebbero stati sguarniti e lui avrebbe attaccato! Ma certo! Ed io ero
stata un’idiota a non averci pensato prima e avevo collaborato ad allontanarli
con la mia storia… loro si fidavano di me… e questo Lestrange, o un suo
complice, lo sapeva… altroché simpatico vecchietto!
Ma… qual era il suo obiettivo, allora? Beh, se doveva essere
esclusa Greta, un semplice diversivo per allontanare gli auror, se doveva
essere una ragazza del sesto anno, come pensava Hans Gandals, non poteva che
essere… Cecilia Thomson! Lei era ad Hogwarts! Non usciva quasi mai e si
rintanava in Biblioteca! Controllata da Smith, l’auror, certo, che però non si
aspettava l’attacco!
Dovevamo subito andare a vedere! Dovevamo allertare Smith e
mettere al sicuro la ragazza! E avvisare Harry! Per fortuna avevamo qualche
minuto di vantaggio: noi avevamo utilizzato la metropolvere per raggiungere
l’infermeria, ma Lestrange e i suoi complici sarebbero dovuti venire a piedi…
Teddy e Vic stavano fissandosi negli occhi… e si sorridevano…
erano vicinissimi… facevano come se io non ci fossi…
- Maledizione, Teddy! - gli urlai, spaventandoli - Pensi dopo a
Vic! Presto, andiamo! Subito!
Attenzione: pubblico questi ultimi capitoli a
cadenza bisettimanale: sabato e mercoledì. Ci vediamo pertanto sabato 23!
Grazie per essere passati di qui. Un saluto a
tutti! S.
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