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Autore: GattyP    20/11/2019    2 recensioni
Niamh O'Neil si è appena diplomata ad Hogwarts, dove insegnerà, nel successivo anno scolastico 2016/17 (è quello immediatamente precedente ai "Diciannove anni dopo") "Cura delle creature magiche" ai ragazzini di prima. Sta anche organizzando il suo matrimonio... ma è destino che non potrò riposarsi troppo neanche quest'anno scolastico: questa volta la sua strada si intreccerà a quella di due pericolosi mangiamorte fuggiti da Azkaban...). Ultima puntata della saga.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fenrir Greyback, Rodolphus Lestrange, Teddy Lupin, Victorie Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Niamh O'Neill'
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Capitolo 7

 

Rapimento

 

 

Finalmente eravamo a marzo. Gli ultimi due mesi erano passati in un attimo. Greyback era stato interrogato a lungo dagli Auror, ma si era chiuso in un completo mutismo: nessuno pertanto sapeva perché si aggirasse intorno a Hogwarts. Era stato quindi riportato ad Azkaban, mentre Lestrange, il suo malvagio complice, non era stato trovato.  Erano comunque stati raddoppiati gli avvisi di taglia e, dovunque mi girassi, vedevo manifestini con la sua orrenda faccia che mi guardavano. Inutile dire che la Skeeter aveva continuata la sua spregevole campagna in cui stigmatizzava “l’inettitudine del Ministero”, chiedendo a gran voce le dimissioni di Kingsley. Per fortuna, per il momento, con scarsi successi.

Cooman aveva ritrattato la sua intervista precedente in una seconda intervista rilasciata al Cavillo, dove aveva spiegato che, al momento del suo intervento, il Lupo Mannaro era stato già immobilizzato dalla sottoscritta; mi elogiava inoltre  come insegnante e accusava la Skeeter di aver  manipolato l’intervista. Naturalmente non si era fatta attendere la replica di quella pazza: quella sottospecie di giornalista aveva accusato (che barba!) Hermione e il Ministero di aver organizzato un complotto contro la libertà di stampa e di aver corrotto Jeremiah Cooman per ritrattare. Io facevo sempre, nel suo articolo, attraverso un paio di malevole allusioni, la figura dell’approfittatrice che, appoggiandomi alle mie importanti conoscenze, volevo farmi riconoscere dalla stampa meriti non miei. Uffa, quant’era noiosa!

In compenso, Hogwarts ed Hogsmeade erano stati particolarmente affollati… di auror, in quegli ultimi due mesi. A parte quello Smith, che ora vedevo dappertutto (era veramente bravo a dissimularsi! Aveva un viso anonimo e nessuno lo avrebbe notato! In realtà, ora che sapevo chi era, avevo notato che, con discrezione, teneva d’occhio tutti i ragazzi e, in particolar modo, le quattro grifoncine del sesto anno… bravo!). Ma non c’era solo lui.  La sorveglianza dentro e fuori Hogwarts era strettissima. Diversi auror  si aggiravano continuamente  e, per la gioia di Victoire, ogni tanto si faceva vedere Teddy, che era stato incaricato  di fare servizio di vigilanza nel nostro castello! Così si aggirava, insieme a uno o più compagni, anche loro cadetti auror, tra il giardino e i vari piani del castello, controllando che tutto fosse a posto. E ogni tanto si fermava, un attimo, a parlare con una bionda discendente di una veela di mia conoscenza… purtroppo non da solo!  … insomma, un po’ per il fascino dell’uniforme, un po’ (soprattutto) perché è un bel ragazzo, benvoluto da tutti e, fino all’anno prima, molto popolare, Teddy era circondato da un sacco di ragazze… E siccome non poteva corteggiare Vic come magari avrebbe voluto (era in servizio!), Victoire fremeva… Dovevo fare qualcosa! Ma cosa?

 

Una domenica di marzo sono uscita ad Hogwarts… proprio con Victoire.

Charles infatti, eccezionalmente, non mi avrebbe potuto raggiungere, dato che era dovuto andare all’estero insieme a Kyle. Avevo chiesto a Rup se aveva voglia di passare un pomeriggio insieme ad Hogsmeade, ma purtroppo aveva un impegno, come anche i miei fratelli. Ho allora chiesto a Vic se aveva voglia di accompagnarmi. La giornata era bellissima e abbiamo passato il pomeriggio per negozi. Poi, nel tardo pomeriggio, ci siamo recati ai Tre manici di scopa a farci una burrobirra.

Ma le cose cominciarono a complicarsi subito. Casualmente, siamo entrati quando Greta Scheider, la tedeschina grifondoro, stava dando un sonoro schiaffo a Patrick Dunn, un bel corvonero con cui, ultimamente, usciva (almeno uno di quelli con cui usciva, dato che erano tre o quattro i ragazzi che le giravano intorno). I due avevano litigato di brutto e, davanti a tutti, lei gli aveva mollato un bel ceffone.

Poi si è alzata e, dopo averlo mandato di nuovo a quel paese, se ne è uscita dal locale piangendo. 

- Vaffanculo, Patrick - urlava -  Non farti più vedere. Sei solo uno schifoso traditore

Quindi ha preso la porta e se ne è andata.

Questo davanti a tutti e a me e Victoire, allibite. Non dico poi come è rimasto quel Dunn, che sembrava sceso dalle nuvole… Mi ha guardato con uno sguardo tra il perplesso e il disperato

- Ci penso io! - gli ho detto. Quel Dunn mi sembrava un bravo ragazzo… e poi il mio hobby era quello di far trovare a tutti il ragazzo/la ragazza giusto/a!

E sono andata ad inseguire quella Greta. Non è che fossimo amiche, ma ci conoscevamo e potevo benissimo cercare di calmarla. In effetti era fuori che piangeva, sconvolta. E proprio arrabbiata.

- Greta! Cosa è successo? - le ho chiesto

- Quel bastardo traditore, professoressa! - mi ha risposto, tra le lacrime - Non voglio più vederlo! Non è che potrebbe riportarmi ad Hogwarts, per favore?

- Ma cos’è successo? - ho chiesto di nuovo - Di solito sei felicissima, quando stai con lui…

- Sono andata in bagno… Dove, per fortuna, c’era Milly…  Milly Canningham

«Oh, no!» ho subito pensato. Quella Milly è una serpeverde di un paio di anni più grande di me che  ora lavora in un negozio di Hogsmeade (vende giornali babbani e magici), vicino ai Tre manici di scopa e, oltre ad essere informata su tutto quello che capita nel mondo magico e babbano, diligentemente riportato dai giornali che leggeva (matrimoni, litigi, tradimenti), ha organizzato un centro di pettegolezzo in cui smista (e inventa) informazioni su quello che succede ad Hogwarts…

- E mi ha chiesto se avevo saputa l’ultima di Patrick, con cui mi aveva visto entrare…

Oh, no! Ho pensato.

- … E’ stato sorpreso mentre baciava una ragazza, nel dormitorio femminile dei Tassorosso! In camera sua! - mi ha detto piangendo come una fontana.

- E tu credi a queste stupidaggini? Se qualche tassorosso… che tra parentesi era la mia casa… o se un ragazzo di qualsiasi casa fosse sorpreso del dormitorio femminile a baciare qualcuno… pensi che non ne sarei subito informata? Mi sottovaluti! Lo sanno tutti che quella Milly lavora un po’ troppo di fantasia! Io non le crederei senza chiarirmi con Patrick, che, detto tra noi, sembra un bravo ragazzo… ed è anche un bel ragazzo…

Mi stava a sentire attenta.

- Patrick Dunn mi sembra innamorato di te.  Va’ subito da lui e parlaci… Io penso poi a quella Milly, e le faccio una romanzina… Se non vai, ti lego come un salame e ti trascino dentro - le ho detto con un’aria ugualmente arrabbiata - E sai che sono capace di far questo ed altro….

- Va bene, professoressa O’Neil! - mi ha detto, trattenendo le lacrime.

- P-professoressa O’Neil? - mi ha detto in quel momento un innocuo vecchietto, che mi si è avvicinato - Sono contento di averla incontrata… Avrei bisogno di parlare con lei… è urgente… e molto importante.

- Certo! Ma noi non ci conosciamo… - gli ho detto.

Aveva l’aria preoccupata. Povero vecchietto! Chissà cosa voleva?

- Un attimo e sono da lei - gli ho detto - Dico l’ultima cosa alla mia amica…

Mi sono rivolta quindi a Greta - Va’ dentro, Greta. E ascolta quello che ti dirà. Dai, fallo per me! - le ho detto

E, quando  è entrata di nuovo nel pub, mi sono rivolta al vecchietto.

- Come posso aiutarla? - gli ho chiesto.

- Tiri fuori la sua bacchetta e la punti su di me… così capirà che non ho intenzioni ostili… io sono disarmato, come può vedeere

Perché avrei dovuto farlo? Era un innocuo simpatico vecchietto…

E poi, mentre lo guardavo stupita: - Rodolphus Lestrange, per servirla. Trasfigurato con la polisucco. Non urli, non ho intenzioni ostili, come le ho detto… e da quello che le dirò dipende la vita di una ragazza.

Ho sussultato. Poco lontano c’erano degli auror. Lui era disarmato! Avrei potuto chiamarli! Forse era uno scherzo?

Gli feci subito la faccia feroce: - Lei è un mangiamorte pericoloso! Hanno dato disposizioni di usare l’Avada Kedavra appena la rintracceranno… E il suo complice, quel Greyback, ha cercato di uccidermi…

- Non è mio complice. E ho paura per mia figlia - ha detto Lestrange - Sanno chi è… mentre io non conosco il volto di questo mio nemico… di colui che vuole mia figlia… per il tesoro…

- Come? Non capisco niente… Lei ha una figlia? Un tesoro? Entrambi? Non potrebbe spiegare tutto dall’inizio?

Eravamo arrivati vicino ad una panchina e ci siamo seduti.  Non sembrava proprio pericoloso!

- Diciotto anni fa, prima della battaglia, Voldemort mi ha affidato il suo tesoro… una enorme quantità di denaro e diversi oggetti oscuri molto pericolosi, da nascondere in un luogo segreto… E io ho creato custode segreto del luogo in cui avevo posto il tesoro di Voldemort proprio mia figlia. Ho una figlia, avuta da una brava ragazza…  Nessuno lo sapeva, tantomeno quella pazza di mia moglie, che mi tradiva bellamente, sotto i miei occhi, con il Signore Oscuro… e io non potevo fare niente: tutto il prestigio di cui godevo tra quegli esaltati… sì, erano degli esaltati… ed io ero solo il marito… l’ottuso marito… dell’amante di Voldemort…

Io stavo ascoltando con attenzione. Aveva una figlia?

- … e ho avuto una breve relazione con una studentessa, come le dicevo… una babbana, molto dolce e carina… l’opposto di mia moglie… dopo che l’ho lasciata… sì, l’ho lasciata per vari motivi, ma anche per proteggerla dal mio mondo e da mia moglie… ho saputo che era rimasta incinta e, quando mia figlia è nata, sono andato da lei. Le ho spiegato allora chi ero e  il motivo per cui non potevo far crescere la piccola con me, e insieme abbiamo deciso di farla adottare…  L’abbiamo fatto per lei, per non coinvolgerla… Ma la pensavo… e il pensiero di quell’esserino innocente mi ha dato la forza di cambiare vita… Certo, non potevo oppormi a Voldemort, ma potevo ostacolarlo… e lui mi ha affidato il compito di custodire tutte le sue ricchezze… e dare contemporaneamente un futuro a mia figlia… Insomma,  prima della battaglia mi sono materializzata in camera sua (era già con i genitori adottivi) e l’ho nominata custode segreta del luogo in cui ho nascosto le ricchezze di Voldemort… il frutto di anni di saccheggi e rapine… è ricchezza maledetta, ma è comunque ricchezza… e lei avrebbe potuto fare con quelle tutto quello che voleva, una volta raggiunta la maggiore età… Lei solo può entrare in quel luogo, senza pericoli: innominabili maledizioni oscure impediscono a chiunque altro di entrare. Ho fatto proprio un bel lavoro… Il luogo le è già comparso più volte in sogno… e continuerà a comparirle davanti…   

- Ma… scusi… la ragazza avrebbe diciotto anni? Non diciassette?

- Io e la madre abbiamo modificato i suoi documenti, con la magia… in effetti è una ragazza matura e responsabile, più della sua età… perché ha più della sua età… Hai capito che parlo naturalmente di…

- Cecilia Thomson! - ho detto io. Certo! Una ragazza seria, responsabile, studiosa…

- No, professoressa. Si tratta di Greta Schneider… Ha il mio stesso sangue… e anche il mio carattere… E’ molto matura per la sua età…

Oddio. Ragazza più matura della sua età? E quando mai? Vabbe’, si vede che per un padre quello che fa la figlia è sempre giusto…

- Ma…ci sono altre persone che lo sanno, vero?

- Qualcuno mi ha letto nella mente, mentre ero ad Azkaban. Greyback, Roowood o forse qualche altro mangiamorte… E Greyback si è messo in contatto con  un misterioso personaggio, molto potente, che l’ha fatto evadere…   Ma io ho capito il loro piano… rapire mia figlia ed impossessarsi del tesoro.... Approfittando della via di fuga che il complice ha organizzato per Greyback, ancora aperta, sono evaso anch’io… e li ho inseguiti, per altro inutilmente… So che cercheranno di catturarla per costringerla a recuperare il denaro…

- E’ una storia a stento credibile, signor Lestrange…

- Io da quel momento sono stato il più possibile vicino a mia figlia che è in gamba, ma non sa chi dovrà affrontare. Stavo ad Hogsmeade e, qualche volta, mi sono avvicinato ad Hogwarts che, ho visto, è ben difesa. Volevo solo proteggerla!  Se fosse stata catturata, non me lo sarei perdonato…  E, una sera, mi sono imbattuto in Greyback,che si aggirava per i giardini del Castello, probabilmente con l’intenzione di penetrare dentro… un paio di mesi fa… ma l’ho messo in fuga… Si è accorto che era ferito, vero?

Quel particolare non era conosciuto da nessuno, a parte me e alcuni auror… Quindi Lestrange diceva la verità!

- Ma ora… - ha detto ansimante  - Io devo andarmene… per sempre…Ho contratto un’orribile malattia, in carcere, e ho pochi giorni di vita. Non posso rivolgermi ad Harry Potter, che mi arresterebbe… mi rivolgo a lei, che ha protetto diverse volte i ragazzi di Hogwarts e conosce Potter… La prego… basta che dica a Potter quanto le ho detto, ci penserà lui a proteggerla…Le lascio questo incarico… la prego…

Certo! Erano informazioni importantissime! Sicuramente le avrei dette ad Harry! E un attimo dopo, Lestrange era  sparito. Ho girato la testa e ho visto due auror dirigersi verso di noi, probabilmente per un controllo… Non facevano altro che chiedere i documenti… erano da mesi presenti ad Hogsmeade e controllavano tutti, specialmente i forestieri.  Ma, prima che arrivassero, Lestrange si era  smaterializzato.

- Tutto bene? - disse uno degli auror - Ma… lei è la prof.ssa O’Neil… E il signore che era con lei?

Toh, mi ero imbattuta di nuovo nei miei “amici” Allison e Donovan. Erano sempre più brutti! Tra cicatrici e mancanza di appendice nasale (l’uno e l’altro), erano proprio riconoscibilissimi! L’anno prima mi avevano accusato di essere una ladra (di penne magiche), per poi ritrattare tutto, per fortuna, poco dopo e chiedermi scusa…

- E’ un’emergenza! Devo avvisare Harry Potter! Ho importanti informazioni!

Ma non avevo finito la frase che ci fu un gran rumore proveniente dall’interno del pub; un attimo dopo, diverse persone sono uscite chiedendo aiuto. Che stava succedendo?

- Presto, andiamo - ha detto Allison - Lei, professoressa, stia qui, al sicuro!

Naturalmente neanche ci ho pensato e li ho seguiti subito (c’erano Vic e Greta, e anche quel Patrick dentro!)

Ci siamo diretti velocemente verso il pub e qui, appena entrati, c’era una gran confusione: la musica era stata interrotta, tante persone erano in piedi e vociavano contemporaneamente e, a terra, c’era qualcuno!| Ci siamo avvicinati e abbiamo trovato, schiantati, sia Vic che Patrick Dunn! Gli altri avventori, perplessi, si aggiravano qua e là per il pub, alcuni maghi cercavano di farli rinvenire e l’oste, spaventato, stava inviando un patronus dopo l’altro agli Auror.

- Che è successo? - ha chiesto Allison all’oste.

- E’ entrato un insegnante… come si chiama… Cooman… quello strano… quello che insegna  le profezie e le sbaglia tutte… - mi ha detto la cameriera.

- E cos’ha fatto? - le ho chiesto subito.

- Si è avvicinato al tavolo e ha schiantato i ragazzi, alle spalle, senza che se ne accorgessero neanche. Poi ha preso la ragazza e si è smaterializzato.

In quel momento sono entrati altri cinque o sei auror, guidati da Dennis Canon, che già conoscevo.

Si è accorto subito del povero Donovan e di Victorire, schiantati e mentre due o tre auror li facevano  rinvenire, ha chiesto cosa fosse successo, sia agli auror, sia a me e ai clienti del pub.

E, un attimo dopo, è arrivato anche Harry Potter, con Teddy Lupin e altri cinque-sei auror. Il luogo si riempiva di auror! Saranno stati una dozzina! Per fortuna Patrick Dunn si era ripreso  e anche Vic sembrava rispondere piuttosto bene. Harry si è tranquillizzato vedendola e ha voluto subito essere informato.  Poi, rivolgendosi a me: - E tu, Niamh, sai qualcosa in più?…

E così, poco dopo, in una stanza appartata, ho detto a Harry, a Dennis Canon e ad altri tre-quattro auror tutto quello che era successo: che avevo incontrato Lestrange, che mi aveva detto che Greta era sua figlia (“cosa a stento credibile” - ha detto Harry, francamente sbalordito) e che solo lei poteva raggiungere il tesoro di Voldemort.

Harry e Dennis stavano ancora valutando la situazione, quando è entrato Teddy: -  Li hanno visti, Greta e Cooman. Sono vicino alle rovine di Lastrange Manor.

- Presto, andiamo! - ha detto Harry, rivolto ai suoi uomini. E poi, a me: Tu non pensare neanche di venire, Niamh - mi ha detto Harry Potter - E’ pericoloso. Torna subito ad Hogwarts, insieme a Vic.

Poi si è rivolto a Teddy: - Ted, portale in infermeria, sia Victoire sia Niamh… e accertati che entrambe - e sottolineò la parola entrambe, per giunta guardandomi - rimangano lì. Non farle uscire da Hogwarts per nessun motivo. Sei responsabile di loro.

E poi, a me: - Vi avviserò appena saprò qualcosa. Fidatevi di me.

E, un attimo dopo, lui e quasi tutti gli auror (e anche Patrick Dunn, che si era voluto aggregare, con la scusa che avrebbe potuto riconoscere i due) si erano trasferiti a Lestrange Manor.

 

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Qualche minuto dopo ero in infermeria con Victoire e Teddy.  Per modo di dire: cioè, eravamo fisicamente dentro i locali dove la Chips si prendeva cura di coloro che erano malati.

Avevamo utilizzato il camuno dei Tre manici di scopa, collegandolo con il camino della Sala Grande di Hogwarts (normalmente non si può fare, ma gli auror possono modificare i passaggi magici attivabili con la metropolvere) ed eravamo subito filati in Infemeria, come aveva detto Harry. Sì, ci avrebbero pensato gli auror.

Naturalmente in infermeria non c’era nessuno: dato che era domenica e buona parte degli alunni erano ad Hogsmeade (solo i più piccoli  erano rimasti nel castello),  Poppy andava a Liverpol a trovare figli e nipoti. Naturalmente, nel caso in cui ci fosse stato un problema urgente, sarebbe subito venuta, ma io e Vic stavamo bene e non valeva la pena farle anticipare il rientro di un paio d’ore… per cosa, poi? Vic era tornata più pimpante di prima, ora che aveva al suo fianco Teddy, ed io non avevo assolutamente nulla. Era il modo in cui Harry Potter voleva tenerci fuori dai guai, l’avevo capito.

- Aspettiamola qui la Chips, intanto - proposi - Mettiamoci comodi in sala d’aspetto.

C’erano infatti dei simpatici divanetti e, subito, Vic e Teddy si erano fiondati su uno di essi: stavano veramente a loro agio, parlavano in continuazione, ridacchiavano insieme (come se io non ci fossi) e, notavo, i loro corpi si avvicinavano sempre più…

Certo che, come colpo di scena, non era male… Greta figlia di Lestrange… che la proteggeva, che aveva ferito Greyback… perché qualcosa non mi tornava? Intanto Ted si era messo seduto nel letto di Vic e i due parlavano piacevolmente, sorridendosi….

Oh, che carini! Teddy le aveva preso la mano e parlottavano  piano piano, come se io non ci fossi… ed erano vicinissimi… ancora qualche centimetro e sarebbe scattata la voglia di darsi un bacio… Evviva! Forse era la volta buona! Questa strampalata avventura avrebbe avuto almeno una conseguenza felice!

Ma, improvvisamente, invece di guardare i due ragazzi che, finalmente, stavano per fare quello che volevano fare da non so quanti anni, sono tornata a pensare… c’era qualcosa che non quadrava… Mentalmente pensai a quello che mi aveva detto Lestrange… sì, era sconclusionato, ma plausibile… la madre era una babbana, aveva detto…  e la ragazza era stata adottata, con documenti falsi… No… come aveva detto… “Lui e la madre gli avevano procurato dei docu…”. La madre era una babbana. I babbani falsificano documenti? Per un mago è facilissimo, per un babbano un po’ meno… bisogna far parte di organizzazioni criminali, a quanto ne so… ed era una studentessa… o così almeno aveva detto… e, guarda caso, proprio nel momento in cui mi diceva questo Cooman rapiva Greta… e lui era appena sparito… ma non doveva vigilare su sua figlia? E poi… Cooman un mago oscuro? Capace di far evadere da Azkaban un lupo mannaro? No, era troppo da credere… Non è che… Lestrange aveva fatto tutta una sceneggiata, raccontandomi una storia patetica e lacrimosa… perché? Forse… perché portassi fuori strada Harry e tutti gli auror! Mentre loro erano via, ad inseguire Cooman, Hogwarts o Hogsmeade sarebbero stati sguarniti e lui avrebbe attaccato! Ma certo! Ed io ero stata un’idiota a non averci pensato prima e avevo collaborato ad allontanarli con la mia storia… loro si fidavano di me… e questo Lestrange, o un suo complice, lo sapeva… altroché simpatico vecchietto!

Ma… qual era il suo obiettivo, allora? Beh, se doveva essere esclusa Greta, un semplice diversivo per allontanare gli auror,  se doveva essere una ragazza del sesto anno, come pensava Hans Gandals, non poteva che essere… Cecilia Thomson! Lei era ad Hogwarts! Non usciva quasi mai e si rintanava in Biblioteca! Controllata da Smith, l’auror, certo, che però non si aspettava l’attacco!

Dovevamo subito andare a vedere! Dovevamo allertare Smith e mettere al sicuro la ragazza! E avvisare Harry! Per fortuna  avevamo qualche minuto di vantaggio: noi avevamo utilizzato la metropolvere per raggiungere l’infermeria, ma Lestrange e i suoi complici sarebbero dovuti venire a piedi…

Teddy e Vic stavano fissandosi negli occhi… e si sorridevano… erano vicinissimi… facevano come se io non ci fossi…   

- Maledizione, Teddy! - gli urlai, spaventandoli - Pensi dopo a Vic! Presto, andiamo! Subito!

 

Attenzione: pubblico questi ultimi capitoli a cadenza bisettimanale: sabato e mercoledì. Ci vediamo pertanto sabato 23!

Grazie per essere passati di qui. Un saluto a tutti! S.

 

 

   
 
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