Dal
parrucchiere
il parrucchiere mi
scosta una ciocca dalla fronte, una di
quelle che avevo davanti agli occhi. Mi guardo allo specchio.
Ne scosta
un’altra e un’altra ancora.
Il mio viso
è mutevole, sembra cambiare forma di continuo,
come se fossero i capelli e la loro posizione a plasmarlo.
Come voglio essere?
Una ragazza dal viso
dolce e rotondetto.
Un’adulta
dall’espressione seria e composta.
Una moretta dai tratti
mediterranei e marcati.
Posso essere tutto
ciò che voglio, mi dicono.
Il parrucchiere
definisce meglio il mio ciuffo sulla fronte.
Mi guardo allo
specchio e incontro i miei occhi, che sono
sempre loro.
E io sono sempre io.
♠
♠
♠
Flusso di pensieri super nonsense che però avevo in mente da
un pezzo. Quando vado dal parrucchiere resto sempre affascinata da
quanto, con
un taglio di capelli piuttosto che un altro, o anche con una ciocca
messa in
maniera diversa rispetto al solito, il mio viso cambi totalmente forma
e nel
giro di qualche minuto sembra che io cambi mille facce. Ve
l’ho detto che non
ha senso, ma abbiate pazienza, lo sapete che non sono normale XD
Perché sì, oggi nell’avvento ho trovato
un regalo di
compleanno posticipato: un taglio di capelli. Sì, mi ha
praticamente mandato al
patibolo, perché io sono completamente e follemente
innamorata dei miei
capelli, quindi andare a spuntarli è stato un trauma, sono
ancora disperata T.T
erano così lunghi, ci ho messo un sacco di tempo a farli
crescere… ma erano
anche tanto rovinati, quindi andava fatto, erano anni che non andavo da
un
parrucchiere.
Però comunque non lo accetto ù.ù
Okay, basta con questo vaneggio che non interessa a nessuno,
spero che questa drabble strampalata vi sia piaciuta e ci si sente
domani ♥
|