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15.DA CUI PARTE GELOSIA.
Clarice
fin da quando era bambina ha sempre avuto problemi a farsi rispettare.
La rigida educazione e il carattere sottomesso l'hanno sempre fatta
apparire tranquilla. Insensibile alle parole degli altri, ma in
realtà anche lei ha un cuore. È solo che fa fatica a
parlare... come moglie di Lorenzo viene accolta con tutti i
convenevoli; proprio per colpa del suo carattere tranquillo non piace
ai Fiorentini... sarà costretta a cambiare, perché con il
marito che si ritrova deve farlo. Lorenzo non può mostrarsi
debole davani ai nobili né al Consiglio Dei Cento, quindi
Clarice essendo legata a lui deve essere forte. Lorenzo vuole che oltre
ad essere una brava moglie faccia anche la donna di potere...
perché è questo che viene chieto a Clarice dal marito. E
deve sbrigarsi ad imparare, i loro nemici non aspettano lei. Da quando
Lorenzo aveva chiesto ai nobili di far entrare Niccolò nel
Consiglio Dei Cento, la relazione tra lui e Jacopo è peggiorata.
Clarice fa quello che le riesce mieglio: aiutare i poveri. Sta andando nel Convento Di San Marco insieme a Lucrezia.
"Nuora, hai dimenticato le coperte a casa. Domani ricordati di portarle."
"Avete
ragione. È stata colpa mia. Domanimi ricorderò
sicuramente."risponde ansiosa bussando al portone del monastero.
Lucrezia fissa contrariata la nuora. Non le piace molto, ma sopporta
Clarice per l'amore del figlio e il suo cognome... è troppo
riservata.
"Lorenzo
arriverà stasera con Sandro. Mi ha scritto una lettera."spiega
indifferente Lucrezia, intanto la poverina fissa sorpresa quella donna.
Cerca di mettersi tra marito e moglie. Lorenzo doveva scrivere a lei.
"E'
riuscito a convincere Papa Sisto? O ha fatto un viaggio
inutile?"domanda curiosa mentre Mariano Della Barba (Mariano Da
Genazzano) apre il portone per farle entrare. Prima della peste del
1488 Mariano entrerà negli Agostiniani e ne sarà anche
Priore Generale sfidando Girolamo Savonarola. Sarà alleato di
Lorenzo.
"Buon pomeriggio, madonne. Avete portato le coperte che vi avevo chiesto?"
"Siamo
state occupate, Padre. Ma vi prometto che domani le avrete."risponde
infastidita Lucrezia rassicurando Mariano; intanto Clarice intimorita
dallo sguardo della suocera cammina dietro di loro. Li segue
silenziosa. È arrabbiata co Lorenzo perché ha l'amante,
ma allo stesso tepo inizia a volergli bene. Non è ancora
amore... però.
Lucrezia insieme alla nuora prepara il cibo, dà l'elemosina, sistema i letti e lava le coperte.
Appena
tramonta il sole, Clarice insieme alla suocera tornano a casa per
accogliere Lorenzo. E poi è pericoloso stare in gio di sera...
specialmente a due donne dei Medici non deve neanche passare per a
testa!
Bianca
sta osservando il dipinto di Leonardo, Giuliano è con Sandro
nella propria bottega e Clarice siede sul divano insieme alla suocera
che si riscaldabno vicino al camino.
"Sono
ancora incinta. Vi preg, questa volta permettetemi di tenere il
bambino. Non sapete che soffrenza mentire tutti i giorni a mio marito."
"Lorenzo,
prima di avere un figlio doveva imparare ad essere Signore dello Stato.
Le nostre vite dipendono da lui."spiega paziente Lucrezia e Clarice
fissa le fiamme sconsolata. Ha mantenuto il segreto per due anni... da
quel 4 agosto 1470. Quel giorno non solo inizia ad ingannare, ma
infrange ance la promessa che si era fata prima di lasciare Roma:
nessun Medici l'avrebbe corrotta e trascinata nella loro lotta per
avere il potere. Ma invece è accaduto... non si veste come loro,
a parte questo diventa completamente una Medici. Clarice viene
trascinata negli intrighi e nei segreti di Lucrezia per dare il potere
a Lorenzo. L'unica cosa importante è sconfiggere i nobili nemici
della famiglia.
"Ricordo la disperzione di Lorenzo quado ha saputo che il bambino è morto."
"E'
solo grazie a noi se Lorenzo ora ha quel posto che gli spetta nella
Signoria."replica impassibile la suocera e lei è sconvolta dalla
sua calma.
"E' iniziato tutto quando avete scelto me come sposa di vostro figlio. L'avete fatto per il mio cognome. Giusto?"
"Esatt,
Clarice. Ho parlato con la vostra famiglia e mi hanno detto che avreste
avuto una leatà assoluta vrso il vostro futuro marito. Non
sbagliavano."
"Faccio solo il mio dovere di moglie. È questo che lui mi ha chiesto."
"No.
Non devi essere solo questo. Dovrai fare la donna di potere. Aiutarlo a
decidere. Quando sarò morta lo farai, vero?"aggiunge calma
Lucrezia. Suona la campanella e vanno a cenare. È sbagiato amare
tanto intensamente una cosa così breve e fragile come la vita?
L'unica cosa che so è: vivrò sempre al meglio delle mie
possibilità. Pensa dubbiosa guardando l cortile illuminato dalle
torce.
"Madre,
sapete quando arrivano Sandro e mio fratello da Roma?"domanda allegro
Giuliano. La cosa checolpisce Clarice quando lui le aveva fatto da
scorta fino Firenze insieme ad Orso è stato il suo entusiamo
contagioso. L'avr visto triste poche volte... sorride sempre.
"Non
lo so, Giuliano. Ha solo scritto stasera. Penso che faranno tardi.
C'è una nebbia densa. Spero arrivino presto."risponde impaziente
di saere la risposta del Papa. A Sisto non piace essere in svantaggio,
per queto vorrebbe un'alleanza tra il Vaticano e Firenze. I due stati
più importanti uniti.
"Fratello,
mi dai la brocca del vino? Non ci arrivo... e anche il pane..."chiede
allegra Bianca e Clarice osservandoli si rattrista perché pensa
ad Aurante. Prima del matrimonio anche lei era spensierata insieme alla
sorella.
"Grazie,madre.
Per questa sera non uscirò con nessuna amante. Voglio
aspettarli."aggiunge sereno Giuliano mentre il servo serve la pasta.
All'inizio, Clarice essendo molto religiosa si scandalizzava.
Dopocena
Clarice va nela sua camera a pregare, intanto arriva suo marito. Corre
ad abbracciarla. Le è mancata tantissimo nei pochi giorni che
sono stati a Roma.
"Mi
sei mancata, Clarice. Tantissimo... e siamo stati divisi solo pochi
giorni..."dice affettuoso accarezzandole i caplli, intanto le prende la
mano e siedono sulla poltrona. Lei sulle gambe del marito; l'avea visto
una volta mentre faceva questa cosa con Lucrezia. Anche a lei è
mancato suo marito.
"Mi sei mancato anche te. Papa Sisto ha accettato la tua proposta?"
"Ha rifiutato e neanche Sandro è riuscito a convincerlo. Devo trovare un'altra soluzione."
"La troverai. Ho fiducia in te. Perché mi tieni sulle tue ginocchia?"
"Lo
faccio solo con le persone che amo e voglio proteggere..."spiega
innamorato stringendola ancora di più. La bacia e Clarice sa che
non si è ancora ripreso dal rimorso per aver permesso il
massacro di Volterra... preferisce sia lui a parlarne.
"Vorrei anare a trovare mia sorella. Posso? È da uando sono arrivata che non la vedo."
"Non de vi chiedermi il permesso. Sei mia moglie. Ho una fiducia totale in te."
"Io
pco. La sera della partenza per Roma stavo tornando a cas dal Convento
Di San Marco... e ti ho visto parlare insieme alla tua amante..."
"Ex
amante. L'avevo lasciata subito dopo il nostro matrimonio. Non devi
preoccuparti. Sei più importante di una donna qualsiasi. Sarai
sempre la mia priorità."
"Bene.
Nessuno deve sapere ce avei l'amante. I tuoi nemici non aspettano altro
di farti apparire debole davanti alla popolazione."risponde rude al
marito prima di alzarsi.
"Inizi
a parlare proprio come mia madre... ha una brutta influenza su di
te..."commenta arreso Lorenzo togliendo la camicia e sdraiandosi sul
letto.
"Entrambe
vogliamo solo aiutarti. Non c'pè niente di male."aggiunge stanca
Clarice toccando i capelli del marito. Vorrebbe lasciare libero Lorenzo
a fargli vedere l'amante, ma Lucrezia le ha detto che deve fare la
gelosa per impedirglielo. Non può rovinarsi.
Clarice
appena suo marito si addormenta decide di andare a Roma per parlare con
Sisto. Vuole aiutae Lorenzo, quindi userà l'importanza del suo
cognome.
A
Clarice interessan solo aiutare suo marito, non importa come ocosa
dovrà dire al Papa. Lucrezia aveva ragione quando voleva
trasformarla nella moglie e donna di potere perfetta per suo figlio.
Clarice viene usata da Lucrezia, lo accetta per aiutare Lorenzo. Non le piace la suocera.
Firenze
vuole Lorenzo come Signore dello Stato, secondo loro è
interessato ai problemi dei pù sfortunati... non capiscono che
è solo una strategia politica.
Lorenzo
arriverà addirittura al punto di prendere ua donna come
consigliere scandalizzando i nobili. Lo fa er apparire altruista e
senza pregiudizi.
Lorenzo
è una persona strana divisa tra: potere, amore e famiglia... ama
tutte e tre le cose. Senza una di loro si sente perso.
I Medici in modo o nell'altro riesono a conquistare tutti... più o meno.
L'Oscurità
è un posto come tanti altri, ma per Loenzo no. Ci vive
ossessionato dal potere. Presto si ritroverà sommerso dalla sua
stssa ambizione, perché l'Oscurità non è un posto
come tanti altri... qui tutto inizia e finisce. Deve avere il coraggio
di guardarsi dentro. L'Oscurità non è sua nemica... ma
l'amante che lo aiuta.
L'Oscurità
attende paziente che lui la voglia amare... non a nessuna fretta. Ma
per provare ad uscire dalla sua sfrenata ambizione Lorenzo deve farsi
aiutare da Clarice. È l'unica che può farlo. Sua moglie
sarà la torcia che llo porter lontano dall'Oscurità.
Lorenzo per cambiare il mondo ha bisogno di Franceso, suo fratello e Clarice.
Ma L'Oscurità non dimenticher molto facilmente Lorenzo... mai. Si ricorderà sempre di lui.
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