Il nostro primo anno
insieme
Entro in
classe e
prendo posto nell’unica sedia libera
all’ultimo banco. Mi sento una deficiente con
quest’orribile frangetta che ho
deciso di farmi durante l’estate e il malcelato sfogo
allergico che mi è
spuntato l’altro ieri sulla guancia.
Non farò un
figurone coi nuovi compagni di classe.
La ragazza accanto a
me disegna. Un ciuffo corvino le
copre la fronte e gli occhi verdi, nascosti da un paio di occhiali da
vista
dalla sottile montatura nera, sono concentrati sul quaderno.
“È
bellissimo” commento, accennando al foglio.
Lei sobbalza e solleva
lo sguardo. “Grazie.”
“Come ti
chiami?”
“Giulia.”
Le sorrido.
“Io sono Vittoria, piacere.”
Sembra una tipa a
posto.
♦ ♦
♦
“Allora…
nomi?” bisbiglio.
Vittoria si scosta una
ciocca dal volto e scruta il suo
foglio. “Massimo, tu?”
“Michele.”
“Dieci a
testa” afferma con un sorriso. “Cognomi?”
“Meneguzzi”
affermo con una risatina.
“Malatesta.
Anche qui dieci. Città?”
Mi poso
l’indice sulle labbra per intimarle di abbassare
la voce, la professoressa sta spiegando e se ci scopre ci uccide.
Vittoria è
così, ha una voce allegra e un fare esuberante.
“Melone”
sibila.
Le do di gomito.
“Ho chiesto città!”
Scoppia a ridere.
“Ah, io ho letto la frutta! No, allora…
Marotta.”
Rido
anch’io. Dobbiamo smetterla.
“Dai! Tu
cos’hai scritto?” Si sporge per leggere.
“Giada, Vittoria!” tuona
la prof.
Ammutoliamo,
trattenendo una risata.
♦ ♦
♦
Vittoria mi cinge le
spalle e sorride disinvolta
all’obbiettivo, come sempre. Io non ho il suo bel sorriso, ma
la imito.
“Dite cheese!” esclama.
Attorno a noi i nostri
compagni ridacchiano e schiamazzano.
Rido. Nella foto
verrò con gli occhi chiusi, ma che
importa?
Click.
Io e Vittoria siamo
sorridenti, lei con i suoi grandi
occhi scuri spalancati e io col mio immancabile ciuffo sulla fronte.
Distolgo lo sguardo
dalla foto e lo poso sulla mia amica,
che piange disperata.
Gli occhi mi si
appannano. “Smettila, mi stai contagiando!”
Ci abbracciamo di
slancio.
“Come
farò tutta l’estate senza di te?”
piagnucola.
“È
soltanto finita la scuola, mica il mondo!”
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Prompt
utilizzati dal contest "Tutto in tre Drabbles" (contest annullato):
#02.
Primo giorno di scuola
#07.
Distrarsi in classe
#08.
Scattare una foto
Dopo millemila
idee scartate e attimi di ispirazione mancata,
eccomi qui a presentarvi queste tre drabbles! I prompt del contest di
HarrietStrimell
erano tutti bellissimi, ma ci ho messo una vita a trovare
l’idea giusta! Alla fine,
dai, sono abbastanza soddisfatta, anche perché mi ha fatto
piacere parlarvi ancora
una volta di Giulia e Vittoria, le mie due compagne di banco preferite
apparse
anche nelle mie drabbles Sognare
non
costa niente… o forse sì! e Chiusa
in bagno.
Non ho potuto fare una parità di pov (la prima drabble
è dal punto di vista di Vitto,
le altre due da quello di Giuli), ma ho deciso di optare comunque per
far
parlare entrambe in prima persona, perché la prima persona
mi permette di risparmiare
parole nelle drabble ahahahah non sapete quanto sia complicato per me
stare
dentro le 110 parole XD
Nella prima
drabble Giulia disegna e questo è un accenno –
per chi non ha letto le altre due drabbles – al fatto che
sogna di diventare
una fumettista ^^ e ora, a ben pensarci, avevo una compagna di classe
che si
chiamava Giulia e aveva appunto la passione del disegno! Che
coincidenza, e dire
che non l’ho fatto apposta XD
Il fatto che la
prof sbagli il nome della ragazza chiamandola
Giada è voluto, dato che queste cose capitano SEMPRE a
scuola e sono fonte di
risate; inoltre queste ragazze sono in prima e i prof devono ancora
familiarizzare con volti e nomi!
Vi ringrazio di
cuore per essere passati anche solo a
dare una sbirciata e spero di avervi regalato un paio di minuti di
relax e
spensieratezza :)
Alla prossima!!!
♥
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