CAPITOLO
29: La sentenza
"Lasciala
andare!" Gridò il ragazzo, ma come poteva un gracile
umano dare ordini ad un mostro del genere?
"Dimostra il tuo onore, dimostra il tuo coraggio. Sconfiggimi e
non ucciderò la ragazza."
Jonathan strinse i pugni, dove era Drac in quel
momento? Dov'erano tutti i mostri? Sembravano tutti fuggiti via.
Mavis intanto non reagiva, era forse svenuta?
Se solo Dracula fosse stato li... ma dove era sparito ora che c'era
bisogno del suo aiuto? Forse i draghi avevano creato una barriera per
impedirgli di avvicinarsi? Era la cosa più probabile, ma ciò
non cambiava il problema in quel momento, Jonathan era solo.
Ma vedere Mavis in quelle condizioni era troppo per lui, quindi mise
da parte il buon senso ed iniziò a correre contro quel mostro,
una corsa disperata e senza senso, ma che stupì Shin Ryu, "Hai
coraggio, non lo avrei detto. Vediamo se hai Anche la forza."
Detto ciò sferrò una codata verticale che distrusse
buona parte del banco dei giudici e tutte le mattonelle del pavimento
sotto il suo peso, ma che l'umano riuscì ad evitare saltando
via all'ultimo secondo. Ma lei non si fermò, un secondo
attacco, questa volta orizzontale finì di demolire quel poco
che era rimasto del banco dei giudici. Anche questa volta Jonathan
evitò più o meno il colpo, riuscì a saltare al
momento giusto, ma quella coda era più grossa di quanto lui
potesse saltare in alto, quindi ci rotolò sopra, ma venne
comunque lanciato via cadendo sul pavimento per poi venire coperto
dai detriti di legno.
Era pieno di polvere e pezzi di legno, tossì forte e non ce la
fece a rialzarsi, ma poi si rianimò di soprassalto, un urlo
echeggiò nella stanza, un grido soffocato di dolore, era Mavis
che veniva strangolata fra le spire della draghessa.
Il ragazzo si alzò in piedi, era vicino al suo obbiettivo, ma
anche una volta raggiunta Shin Ryu, cosa avrebbe fatto?
Non ci pensò due volte e riprese a correre, non faceva caso al
dolore delle sbucciare o alla polvere che gli bruciava la gola.
La draghessa sferrò un nuovo attacco, stavolta più
diretto, ruggì e si lanciò ad artigli sguainati contro
l'umano.
Quando Jonathan combatté Camazotz aveva come arma l'amore di
Mavis che riuscì a sottomettere il demone, contro Erzebeth
aveva la spada di Dracula, uno stocco molto appuntito ma senza
affilatura, un'arma sacra forgiata con lo spirito di un drago che
aveva dato la vita per crearla, un'arma viva in grado di infondere
coraggio e abilità combattiva a chi la brandisce, in grado di
ferire od essere innocua. Ma in quel momento era da solo contro il
più antico e potente drago vivente. Vedendo Mavis in pericolo
aveva evitato di pensare a cosa avrebbe potuto fare, ma adesso doveva
agire e come guidato da un sussurro nella sua mente fece un balzo
verso Shin Ryu, era più alto di quanto sarebbe riuscito ad
arrivare, gli sembrava quasi di volare e mentre raggiungeva il mostro
strinse i pugni, pronto a colpire, ed in quel momento si scosse che
non era più solo.
Un affondo rapido che oltrepassò le zampe artigliate prima che
potessero reagire, lo stocco che aveva in mano trapassò le
dure scaglie verdi della pelle della draghessa come fossero di burro
ed in un attimo tutto si fece nero.
"Già di ritorno? L'umano è morto?" Era la
voce stridula di Allister il leprecauno.
Jonathan riaprì gli occhi, erano nella grande sala del
Consiglio, tutti i mostri compresa Mavis erano seduti ai loro posti,
il banco dei giudici era intatto come anche il pavimento.
Forse era stata solo un'illusione, ma Jonathan era ancora dolorante e
poi le parole del leprecauno, forse era stato portato in un altro
posto reso uguale alla grande sala con la magia.
C'era un silenzio profondo.
Davanti
a lui Shin Ryu in forma umana, lo stocco in mano al ragazzo era
ancora conficcato in pieno petto della donna, il suo kimono verde
macchiato di sangue fino alle ginocchia. Era una brutta ferita, ma
lei sembrava non curarsene, i suoi occhi erano carichi di stupore e
disgusto in eguale misura, non c'era ne preoccupazione ne dolore.
Jonathan
ritirò la spada e la regina dei draghi la prese per la lama.
"Tu
non sei degno di brandire una lama sacra di noi draghi!" Ruggì
la donna, poi provò a strapparla di mano al ragazzo, ma lo
stocco non si mosse di un millimetro nonostante Jonathan non avesse
la forza di contrastare un drago, neppure in forma umana.
Ciò
fece stupire ancora di più tutti i presenti oltre che far
infuriare ulteriormente la draghessa.
"Sembra
che lo stocco ubbidisca più a Jonathan che alla sua regina."
Esclamò Dracula soddisfatto.
Jonathan
guardò la spada e la ringraziò con un sorriso, essa
sembrò averlo capito perché subito dopo si
smaterializzò.
Shin
Ryu tornò al suo posto con un salto, la sua ferita si era
completamente rimarginata, ed anche il buco sul kimono.
Anche
Jonathan si sedé al suo posto accanto a Mavis.
"Come
stai?" Domandò la ragazza premurosamente.
"Benone."
Rispose lui, poi, sovrappensiero fece vedere il suo gomito sbucciato
alla vampira. Una goccia di sangue scendeva lungo il braccio fin
quasi al polso e fu in quel momento che il ragazzo si accorse
dell'errore, mentre Shin Ryu li guardava compiaciuta.
Mavis
guardò la ferita preoccupata, poi si tranquillizzò.
"Papà,
hai qualcosa?"
Dracula
si tolse il foulard di seta nera e lo dette alla figlia che pulì
il sangue del ragazzo, sangue che stranamente non faceva venire
brutti pensieri alla ragazza.
Jonathan
rimase stupito dal comportamento della fidanzata, il suo sangue era
stato sempre un problema per lei, ma in quel momento sembrava
completamente indifferente.
"Una
mossa vile." Esclamò Dracula guardando la draghessa
visibilmente incredula dalla mancata reazione di Mavis, "Ricordati
che è mia figlia ed ha la mia stessa forza di volontà."
Continuò fingendo che il comportamento dei sua figlia fosse
normale, ma in realtà lui stesso era più sorpreso della
giudice.
"Nessuna
mossa vile." Controbatté lei, "Devo accertarmi che
non vengano vampirizzati umani irregolarmente per colpa vostra. A
questo punto penso sia superfluo ascoltare ulteriori testimonianze,
se i due imputati non hanno nulla da aggiungere possiamo iniziare la
votazione." Ci sarebbero stati molto altri mostri da ascoltare,
ma Shin Ryu sapeva che gli ospiti dell'hotel, gli unici mostri che
conoscevano Jonathan, avevano simpatia per lui, quindi sentire altri
racconti avrebbe potuto avvantaggiare la coppia.
"Si,
io vorrei fare un'ultima costatazione." Rispose Mavis, "Nel
corso dell'ultimo secolo le relazioni umani-mostri sono aumentate
esponenzialmente, la mancanza di leggi certe ha portato molte coppie
a vivere nell'ombra ed a trasformare i propri amanti in mostri
illegalmente. Vista l'importanza dell'argomento chiedo quindi una
votazione pubblica mondiale per legalizzare o bandire una volta per
tutte le coppie interraziali."
"È
fuori discussione!" Controbatté la regina dei draghi, ma
le sue parole sollevano un frastuono di fischi e ciò che
parevano insulti in mostrese dalle platee, anche molti consiglieri
erano indignati. I draghi erano abituati a dettare legge senza
ascoltare le opinioni altrui, sicuri della loro supremazia ed era su
questo che Mavis doveva fare leva. Mettere la comunità di
mostri contro i draghi significava che il popolo sarebbe stato dalla
parte di Jonathan e Mavis e a quel punto gli altri consiglieri non
sarebbero potuti andare contro le preferenze dei loro elettori.
Inoltre se il popolo avesse votato a favore delle relazioni miste la
giovane coppia non avrebbe più avuto un processo da temere.
Intanto
la regina dei draghi cercava di ristabilire il silenzio battendo col
suo martello di legno, ma non ci fu nulla da fare, gli spettatori
erano indiavolati. "Va bene, va bene!" Urlò Shin Ryu
per sovrastare le altre voci, "Organizzeremo una votazione
pubblica mondiale per emanare una legge che regolamenti le relazioni
amorose con gli umani."
Solo
queste parole permisero di ristabilire l'ordine in camera.
"Ma
fino all'entrata in vigore di nuove norme," Continuò la
giudice capo, "C'è da decidere cosa fare con voi seguendo
le normative attuali." Questo fu un bagno gelato per Mavis, Shin
Ryu l'aveva fregata, "Ma non disperarti, se lo ami veramente
potrai andare a cercarlo se queste coppie immonde verranno
legalizzare." Concluse ridacchiando.
Perdere
Jonathan e ricercarlo fra qualche anno? Comunque meglio che perderlo
per sempre, ma a lui avrebbero cancellato la memoria. Non avrebbe
avuto più alcun ricordo dei mostri, di Mavis e delle loro
avventure. Sarebbero rimasti solo i sentimenti, quelli non possono
essere cancellati da nessuna magia, ma che sentimenti sarebbero
stati? L'amore per una ragazza che non si conosce? Un amore perduto
lascia un vuoto dentro e se Jonathan cercasse di riempire quel vuoto
con un'altra ragazza? No, Mavis non ci poteva pesare, anche perché
ci sarebbero voluti anni per trovare un accordo sulle relazioni
mostri-umani e non era detto che un referendum mondiale avrebbe dato
un esito positivo alla questione.
"In definitiva," Disse Shin Ryu rivolgendosi a Jonathan, facendo
tornare Mavis con i piedi per terra, "Ti dichiari meritevole di
fiducia da parte di tutti i mostri o no?"
"Certo
che si." Rispose l'umano di getto, "E lo ho dimostrato in
tutte le occasioni che mi si sono parate davanti in questi ultimi due
mesi."
"Mi
per me non è abbastanza." Continuò la draghessa,
"Voto per la sfiducia."
"SFIDUCIA!"
Strillò Allister Sassofrasso il leprecauno balzando in piedi
sulla sedia, ma vista la sua altezza risultava comunque più
basso degli altri Consiglieri.
"Voto
la sfiducia." Disse Nessie la draghessa dei laghi, anche se
decise di non rispondere subito dopo la sua regina era ovvio che
questo voto era connesso a quello di Shin Ryu.
"Io
invece voto la fiducia, l'amore di qualsiasi tipo non va mai
ostacolato." Furono le parole strascicate, come se si fosse
appena svegliato, di Jay Ci.
"Mi
dispiace, ma ho visto troppi umani che farebbero di tutto per
sfuggire alla morte, magari non è il tuo caso, ma non posso
concederti la fiducia." Donna Sebastiana sembrava realmente
dispiaciuta mentre dava la sua opinione.
"Ti
sei guadagnato la mia fiducia." Queste parole fecero sobbalzare
tutto dallo stupore, Gojira era andato contro il volere della sua
stessa regina che infatti lo guardò adirata, "Sebbene non
approverei mai questo tipo di coppia devo andare contro si miei
principi. Prima di ogni altra cosa sono un drago guerriero e non
posso ignorare il giudizio di una lama sacra. Se lei ti ha ritenuto
degno di fiducia io non posso fare il contrario."
Questo
andava contro qualsiasi più ottimistica previsione, ma un voto
favorevole in più poteva non bastare.
Ci
fu qualche attimo di silenzio, alcuni giudici erano ancora indecisi.
Forse era stato proprio Gojira con la sua decisione a fermare gli
altri per riflettere bene o almeno era quello che Mavis sperava.
Era
agitata e come darle torto? Nove giudici e già quattro erano
contro di loro, nesun altro doveva votare la sfiducia altrimenti
avrebbe perso il suo zing. Ma quante possibilità c'erano di
fare altri tre voti positivi? Poche, soprattutto dopo che Johnny ha
fatto la predica sentimentale a Regina delle Nevi.
La
situazione era disastrosa e nonostante Mavy facesse di tutto per
trattenere le emozioni, stava sudando freddo. Jonathan invece era fin
troppo tranquillo.
"Voto
la fiducia." Questa voce femminile ed inaspettata fece
emozionare la giovane vampira. Snedronningen, la strega dei
ghiacci, nonostante tutti i pronostici, stava
appoggiando la coppia, "Forse l'umano ha ragione, anche su di
me. Per troppo tempo ho chiuso le mie emozioni, ma sono stanca di
vivere così."
"E
gli vorresti dare fiducia solo perché ti ha dato un paio di
consigli sull'amore?" Esclamò acida Shin Ryu, preoccupata
che il voto di quella donna influenzasse il voto degli ultimi due
indecisi.
"No."
Controbatté la strega delle nevi, "Obbiettivamente
l'accusa si è limitata a citare in giudizio il comportamento
di altri umani invece di fare reali accuse verso l'imputato."
"Fiducia."
Si limitò a dire Hans, re degli uomini talpa, un popolo
sotterraneo di umanoidi calvi, con la pelle grigia e gli occhi neri
e dita delle mani lunghe e sottili. Non sembrava affatto interessato
all'argomento, ma come Dracula immaginava si era limitato a seguire
il voto di uno dei consiglieri più imparziali.
Il
giudizio del Consiglio Straordinario dell'Ordine del Drago stava
andando meglio di quanto sperato, l'hotel era stato giudicato sicuro
perciò poteva rimanete aperto, l'accusa di evocazione di
demone per Dracula era stata sospesa e se fosse riuscito a trovare la
prova dell'esistenza delle lamie il vecchio conte sarebbe stato
scagionato, infine la legalità della relazione interraziale
fra Mavis la vampira e Jonathan l'umano aveva il consenso,
inaspettato, di metà giuria. Mancava un solo voto, quello
decisivo, da parte di Nettuno il tritone, il vecchio amico di Dracula
e perciò il risultato era abbastanza scontato.
Il
Tritone barbuto si alzò in piedi, "Drac, ci ho pensato
bene e... non riesco a togliermi dalla mente il ricordo suo mia
figlia. Spero tu non debba soffrire come ho fatto io. Non posso
concedere la fiducia al ragazzo." Pronunciò lentamente
queste parole, amareggiato sia per essere andato contro il volere del
suo amico, sia per la tristezza della perdita dalla sua amata figlia.
Fu
un duro colpo per Drac, ma per Mavis fu peggio. Solo aver visto
morire Jonathan in quel sogno che aveva vissuto subito dopo lo
scontro con Van Helsing fu una tortura peggiore. Non riusciva a
respirare, non riusciva a parlare né a muoversi di un
millimetro, rimase impietrita come una statua, una statua inanimata,
non come le gargolle del castello.
Anche
Jonny iniziava a comprendere quello che stava effettivamente
succedendo e non aveva più quella spensierata faccia
rimbambita dalla marijuana.
Il
pubblico era rimasto esterrefatto, c'era solo qualche mormorio, ma
questo silenzio durò poco.
Shin Ryu aveva appena aperto la bocca per pronunciare la sentenza ma
venne anticipata da qualcun altro.
Sembra
che la vita della coppia più discussa del regno dei mostri
avrà vita breve. Cosa potranno fare adesso i due amanti? Si
rassegneranno a dividersi per sempre? Scopritelo nel prossimo
capitolo, ma intanto ditemi le vostre impressioni!
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