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Autore: callmemavy    09/01/2020    2 recensioni
Dopo che l'oscurità nel cuore di Mavis è stata sconfitta i due giovani amanti possono finalmente rilassarsi e fare qualche breve uscita dal castello, ma per quanto tempo?
Presto verrà indetto un consiglio dove i mostri più potenti al mondo decideranno il futuro della coppia e dell'hotel di Dracula, ma anche l'arrivo al castello di una vecchia conoscenza del conte potrebbe complicare la vita di Mavis e Jonathan.
La coppia più discussa nel mondo dei mostri dovrà affrontare nuovi ostacoli, riuscirà lo Zing a mantenere il loro legame indissolubile?
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dracula, Jonathan, Mavis Dracula, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuore di demone'
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CAPITOLO 29: La sentenza

"Lasciala andare!" Gridò il ragazzo, ma come poteva un gracile umano dare ordini ad un mostro del genere?

"Dimostra il tuo onore, dimostra il tuo coraggio. Sconfiggimi e non ucciderò la ragazza."

Jonathan strinse i pugni, dove era Drac in quel momento? Dov'erano tutti i mostri? Sembravano tutti fuggiti via.

Mavis intanto non reagiva, era forse svenuta?

Se solo Dracula fosse stato li... ma dove era sparito ora che c'era bisogno del suo aiuto? Forse i draghi avevano creato una barriera per impedirgli di avvicinarsi? Era la cosa più probabile, ma ciò non cambiava il problema in quel momento, Jonathan era solo.

Ma vedere Mavis in quelle condizioni era troppo per lui, quindi mise da parte il buon senso ed iniziò a correre contro quel mostro, una corsa disperata e senza senso, ma che stupì Shin Ryu, "Hai coraggio, non lo avrei detto. Vediamo se hai Anche la forza." Detto ciò sferrò una codata verticale che distrusse buona parte del banco dei giudici e tutte le mattonelle del pavimento sotto il suo peso, ma che l'umano riuscì ad evitare saltando via all'ultimo secondo. Ma lei non si fermò, un secondo attacco, questa volta orizzontale finì di demolire quel poco che era rimasto del banco dei giudici. Anche questa volta Jonathan evitò più o meno il colpo, riuscì a saltare al momento giusto, ma quella coda era più grossa di quanto lui potesse saltare in alto, quindi ci rotolò sopra, ma venne comunque lanciato via cadendo sul pavimento per poi venire coperto dai detriti di legno.

Era pieno di polvere e pezzi di legno, tossì forte e non ce la fece a rialzarsi, ma poi si rianimò di soprassalto, un urlo echeggiò nella stanza, un grido soffocato di dolore, era Mavis che veniva strangolata fra le spire della draghessa.

Il ragazzo si alzò in piedi, era vicino al suo obbiettivo, ma anche una volta raggiunta Shin Ryu, cosa avrebbe fatto?

Non ci pensò due volte e riprese a correre, non faceva caso al dolore delle sbucciare o alla polvere che gli bruciava la gola.

La draghessa sferrò un nuovo attacco, stavolta più diretto, ruggì e si lanciò ad artigli sguainati contro l'umano.

Quando Jonathan combatté Camazotz aveva come arma l'amore di Mavis che riuscì a sottomettere il demone, contro Erzebeth aveva la spada di Dracula, uno stocco molto appuntito ma senza affilatura, un'arma sacra forgiata con lo spirito di un drago che aveva dato la vita per crearla, un'arma viva in grado di infondere coraggio e abilità combattiva a chi la brandisce, in grado di ferire od essere innocua. Ma in quel momento era da solo contro il più antico e potente drago vivente. Vedendo Mavis in pericolo aveva evitato di pensare a cosa avrebbe potuto fare, ma adesso doveva agire e come guidato da un sussurro nella sua mente fece un balzo verso Shin Ryu, era più alto di quanto sarebbe riuscito ad arrivare, gli sembrava quasi di volare e mentre raggiungeva il mostro strinse i pugni, pronto a colpire, ed in quel momento si scosse che non era più solo.

Un affondo rapido che oltrepassò le zampe artigliate prima che potessero reagire, lo stocco che aveva in mano trapassò le dure scaglie verdi della pelle della draghessa come fossero di burro ed in un attimo tutto si fece nero.

"Già di ritorno? L'umano è morto?" Era la voce stridula di Allister il leprecauno.

Jonathan riaprì gli occhi, erano nella grande sala del Consiglio, tutti i mostri compresa Mavis erano seduti ai loro posti, il banco dei giudici era intatto come anche il pavimento.

Forse era stata solo un'illusione, ma Jonathan era ancora dolorante e poi le parole del leprecauno, forse era stato portato in un altro posto reso uguale alla grande sala con la magia.

C'era un silenzio profondo.

Davanti a lui Shin Ryu in forma umana, lo stocco in mano al ragazzo era ancora conficcato in pieno petto della donna, il suo kimono verde macchiato di sangue fino alle ginocchia. Era una brutta ferita, ma lei sembrava non curarsene, i suoi occhi erano carichi di stupore e disgusto in eguale misura, non c'era ne preoccupazione ne dolore.

Jonathan ritirò la spada e la regina dei draghi la prese per la lama.

"Tu non sei degno di brandire una lama sacra di noi draghi!" Ruggì la donna, poi provò a strapparla di mano al ragazzo, ma lo stocco non si mosse di un millimetro nonostante Jonathan non avesse la forza di contrastare un drago, neppure in forma umana.

Ciò fece stupire ancora di più tutti i presenti oltre che far infuriare ulteriormente la draghessa.

"Sembra che lo stocco ubbidisca più a Jonathan che alla sua regina." Esclamò Dracula soddisfatto.

Jonathan guardò la spada e la ringraziò con un sorriso, essa sembrò averlo capito perché subito dopo si smaterializzò.

Shin Ryu tornò al suo posto con un salto, la sua ferita si era completamente rimarginata, ed anche il buco sul kimono.

Anche Jonathan si sedé al suo posto accanto a Mavis.

"Come stai?" Domandò la ragazza premurosamente.

"Benone." Rispose lui, poi, sovrappensiero fece vedere il suo gomito sbucciato alla vampira. Una goccia di sangue scendeva lungo il braccio fin quasi al polso e fu in quel momento che il ragazzo si accorse dell'errore, mentre Shin Ryu li guardava compiaciuta.

Mavis guardò la ferita preoccupata, poi si tranquillizzò.

"Papà, hai qualcosa?"

Dracula si tolse il foulard di seta nera e lo dette alla figlia che pulì il sangue del ragazzo, sangue che stranamente non faceva venire brutti pensieri alla ragazza.

Jonathan rimase stupito dal comportamento della fidanzata, il suo sangue era stato sempre un problema per lei, ma in quel momento sembrava completamente indifferente.

"Una mossa vile." Esclamò Dracula guardando la draghessa visibilmente incredula dalla mancata reazione di Mavis, "Ricordati che è mia figlia ed ha la mia stessa forza di volontà." Continuò fingendo che il comportamento dei sua figlia fosse normale, ma in realtà lui stesso era più sorpreso della giudice.

"Nessuna mossa vile." Controbatté lei, "Devo accertarmi che non vengano vampirizzati umani irregolarmente per colpa vostra. A questo punto penso sia superfluo ascoltare ulteriori testimonianze, se i due imputati non hanno nulla da aggiungere possiamo iniziare la votazione." Ci sarebbero stati molto altri mostri da ascoltare, ma Shin Ryu sapeva che gli ospiti dell'hotel, gli unici mostri che conoscevano Jonathan, avevano simpatia per lui, quindi sentire altri racconti avrebbe potuto avvantaggiare la coppia.

"Si, io vorrei fare un'ultima costatazione." Rispose Mavis, "Nel corso dell'ultimo secolo le relazioni umani-mostri sono aumentate esponenzialmente, la mancanza di leggi certe ha portato molte coppie a vivere nell'ombra ed a trasformare i propri amanti in mostri illegalmente. Vista l'importanza dell'argomento chiedo quindi una votazione pubblica mondiale per legalizzare o bandire una volta per tutte le coppie interraziali."

"È fuori discussione!" Controbatté la regina dei draghi, ma le sue parole sollevano un frastuono di fischi e ciò che parevano insulti in mostrese dalle platee, anche molti consiglieri erano indignati. I draghi erano abituati a dettare legge senza ascoltare le opinioni altrui, sicuri della loro supremazia ed era su questo che Mavis doveva fare leva. Mettere la comunità di mostri contro i draghi significava che il popolo sarebbe stato dalla parte di Jonathan e Mavis e a quel punto gli altri consiglieri non sarebbero potuti andare contro le preferenze dei loro elettori. Inoltre se il popolo avesse votato a favore delle relazioni miste la giovane coppia non avrebbe più avuto un processo da temere.

Intanto la regina dei draghi cercava di ristabilire il silenzio battendo col suo martello di legno, ma non ci fu nulla da fare, gli spettatori erano indiavolati. "Va bene, va bene!" Urlò Shin Ryu per sovrastare le altre voci, "Organizzeremo una votazione pubblica mondiale per emanare una legge che regolamenti le relazioni amorose con gli umani."

Solo queste parole permisero di ristabilire l'ordine in camera.

"Ma fino all'entrata in vigore di nuove norme," Continuò la giudice capo, "C'è da decidere cosa fare con voi seguendo le normative attuali." Questo fu un bagno gelato per Mavis, Shin Ryu l'aveva fregata, "Ma non disperarti, se lo ami veramente potrai andare a cercarlo se queste coppie immonde verranno legalizzare." Concluse ridacchiando.

Perdere Jonathan e ricercarlo fra qualche anno? Comunque meglio che perderlo per sempre, ma a lui avrebbero cancellato la memoria. Non avrebbe avuto più alcun ricordo dei mostri, di Mavis e delle loro avventure. Sarebbero rimasti solo i sentimenti, quelli non possono essere cancellati da nessuna magia, ma che sentimenti sarebbero stati? L'amore per una ragazza che non si conosce? Un amore perduto lascia un vuoto dentro e se Jonathan cercasse di riempire quel vuoto con un'altra ragazza? No, Mavis non ci poteva pesare, anche perché ci sarebbero voluti anni per trovare un accordo sulle relazioni mostri-umani e non era detto che un referendum mondiale avrebbe dato un esito positivo alla questione.

"In definitiva," Disse Shin Ryu rivolgendosi a Jonathan, facendo tornare Mavis con i piedi per terra, "Ti dichiari meritevole di fiducia da parte di tutti i mostri o no?"

"Certo che si." Rispose l'umano di getto, "E lo ho dimostrato in tutte le occasioni che mi si sono parate davanti in questi ultimi due mesi."

"Mi per me non è abbastanza." Continuò la draghessa, "Voto per la sfiducia."

"SFIDUCIA!" Strillò Allister Sassofrasso il leprecauno balzando in piedi sulla sedia, ma vista la sua altezza risultava comunque più basso degli altri Consiglieri.

"Voto la sfiducia." Disse Nessie la draghessa dei laghi, anche se decise di non rispondere subito dopo la sua regina era ovvio che questo voto era connesso a quello di Shin Ryu.

"Io invece voto la fiducia, l'amore di qualsiasi tipo non va mai ostacolato." Furono le parole strascicate, come se si fosse appena svegliato, di Jay Ci.

"Mi dispiace, ma ho visto troppi umani che farebbero di tutto per sfuggire alla morte, magari non è il tuo caso, ma non posso concederti la fiducia." Donna Sebastiana sembrava realmente dispiaciuta mentre dava la sua opinione.

"Ti sei guadagnato la mia fiducia." Queste parole fecero sobbalzare tutto dallo stupore, Gojira era andato contro il volere della sua stessa regina che infatti lo guardò adirata, "Sebbene non approverei mai questo tipo di coppia devo andare contro si miei principi. Prima di ogni altra cosa sono un drago guerriero e non posso ignorare il giudizio di una lama sacra. Se lei ti ha ritenuto degno di fiducia io non posso fare il contrario."

Questo andava contro qualsiasi più ottimistica previsione, ma un voto favorevole in più poteva non bastare.

Ci fu qualche attimo di silenzio, alcuni giudici erano ancora indecisi. Forse era stato proprio Gojira con la sua decisione a fermare gli altri per riflettere bene o almeno era quello che Mavis sperava.

Era agitata e come darle torto? Nove giudici e già quattro erano contro di loro, nesun altro doveva votare la sfiducia altrimenti avrebbe perso il suo zing. Ma quante possibilità c'erano di fare altri tre voti positivi? Poche, soprattutto dopo che Johnny ha fatto la predica sentimentale a Regina delle Nevi.

La situazione era disastrosa e nonostante Mavy facesse di tutto per trattenere le emozioni, stava sudando freddo. Jonathan invece era fin troppo tranquillo.

"Voto la fiducia." Questa voce femminile ed inaspettata fece emozionare la giovane vampira. Snedronningen, la strega dei ghiacci, nonostante tutti i pronostici, stava appoggiando la coppia, "Forse l'umano ha ragione, anche su di me. Per troppo tempo ho chiuso le mie emozioni, ma sono stanca di vivere così."

"E gli vorresti dare fiducia solo perché ti ha dato un paio di consigli sull'amore?" Esclamò acida Shin Ryu, preoccupata che il voto di quella donna influenzasse il voto degli ultimi due indecisi.

"No." Controbatté la strega delle nevi, "Obbiettivamente l'accusa si è limitata a citare in giudizio il comportamento di altri umani invece di fare reali accuse verso l'imputato."

"Fiducia." Si limitò a dire Hans, re degli uomini talpa, un popolo sotterraneo di umanoidi calvi, con la pelle grigia e gli occhi neri e dita delle mani lunghe e sottili. Non sembrava affatto interessato all'argomento, ma come Dracula immaginava si era limitato a seguire il voto di uno dei consiglieri più imparziali.

Il giudizio del Consiglio Straordinario dell'Ordine del Drago stava andando meglio di quanto sperato, l'hotel era stato giudicato sicuro perciò poteva rimanete aperto, l'accusa di evocazione di demone per Dracula era stata sospesa e se fosse riuscito a trovare la prova dell'esistenza delle lamie il vecchio conte sarebbe stato scagionato, infine la legalità della relazione interraziale fra Mavis la vampira e Jonathan l'umano aveva il consenso, inaspettato, di metà giuria. Mancava un solo voto, quello decisivo, da parte di Nettuno il tritone, il vecchio amico di Dracula e perciò il risultato era abbastanza scontato.

Il Tritone barbuto si alzò in piedi, "Drac, ci ho pensato bene e... non riesco a togliermi dalla mente il ricordo suo mia figlia. Spero tu non debba soffrire come ho fatto io. Non posso concedere la fiducia al ragazzo." Pronunciò lentamente queste parole, amareggiato sia per essere andato contro il volere del suo amico, sia per la tristezza della perdita dalla sua amata figlia.

Fu un duro colpo per Drac, ma per Mavis fu peggio. Solo aver visto morire Jonathan in quel sogno che aveva vissuto subito dopo lo scontro con Van Helsing fu una tortura peggiore. Non riusciva a respirare, non riusciva a parlare né a muoversi di un millimetro, rimase impietrita come una statua, una statua inanimata, non come le gargolle del castello.

Anche Jonny iniziava a comprendere quello che stava effettivamente succedendo e non aveva più quella spensierata faccia rimbambita dalla marijuana.

Il pubblico era rimasto esterrefatto, c'era solo qualche mormorio, ma questo silenzio durò poco.

Shin Ryu aveva appena aperto la bocca per pronunciare la sentenza ma venne anticipata da qualcun altro.

Sembra che la vita della coppia più discussa del regno dei mostri avrà vita breve. Cosa potranno fare adesso i due amanti? Si rassegneranno a dividersi per sempre? Scopritelo nel prossimo capitolo, ma intanto ditemi le vostre impressioni!


  
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