Ah, l'amour... Atto II di Antares 91 (/viewuser.php?uid=97712)
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Ah, l'amour... Atto II
Entrò nell'Ottavo Tempio e maledisse le scale e il tempo
perso a parlare con alcuni dei compagni dei Templi precedenti al suo
che lo avevano fermato, per impicciarsi un po' o per fargli una
ramanzina sul fatto che fosse, per l'ennesima volta, sgattaiolato fuori
dal Santuario senza avvisare. Insomma, lo trattavano come un poppante,
e non era mica giusto!
Posò il Pandora Box accanto alla porta della stanza e si
stravaccò sul letto. Voleva solo riposare.
“Oh, finalmente sei tornato!”
Quella frase, pronunciata da una voce conosciuta, lo fece sobbalzare
(giurò di aver quasi sfiorato l'infarto).
“Fanculo, Dégel! Mi hai fatto prendere un
accidenti!” sbottò, tirandosi su a sedere sul
letto ed incrociando le gambe. “Che ci fai qui? Quando sei
arrivato?” chiese, poi, stizzito.
“In realtà ero qui da prima che tu
arrivassi… avevo deciso di aspettare il tuo ritorno qui nel
tuo tempio.” disse Dégel, con tono solenne.
“Potevi annunciarti come fanno tutte le persone normali -
sempre che tu sia normale, amico - e non comparendo
all'improvviso!”
Dégel accennò un sorriso: “Pardon. Allora, sei
stato di nuovo in Messico, alla taverna di quella ragazza?”
“Pft, come hai fatto a indovinare?”
domandò Kardia, sarcastico.
“Non ci vuole un genio per capire che vai sempre
lì, durante le tue fughe… Oltretutto penso
proprio che quella ragazza ti piaccia. Com'è che si
chiama?”
“Calvera. E no, non mi piace. Ha un caratteraccio, per tutti
gli dèi. Io glielo dico sempre che non troverà
mai nessuno, se si comporta così…”
“Chi disprezza, compra, mio caro amico.” gli fece
l’occhiolino.
“Ma per favore!” ribatté Kardia,
incrociando le braccia al petto. “Se te la facessi conoscere,
cambieresti subito idea e mi daresti ragione…”
Dégel lo guardò fisso in viso.
“Però, sai, sei leggermente
arrossito…” disse, con una leggera nota scherzosa.
In effetti, lo Scorpione era leggermente arrossito sul serio.
“N-non dire sciocchezze, Ghiacciolo!”
ribatté, voltando il capo e guardando un punto indefinito
alla sua sinistra, nel tentativo di nascondere il rossore all'amico.
“Stai mentendo. Perché non ammetti la
verità?” continuò Dégel,
stavolta serio, anche se non troppo.
Kardia sospirò e tornò a guardare il suo
interlocutore. Sapeva di non essere bravo come lui a nascondere le
emozioni. Veniva subito scoperto, non c'era niente da fare. Ma era
anche vero che entrambi riuscivano a capirsi a vicenda.
Dégel poi era bravissimo a capire lui.
“Uff. E va bene. Vuoi che te lo dica sinceramente?”
chiese allora, imbarazzato, grattandosi una guancia con l'indice e
senza guardare Dégel.
“Ti ascolto.”
“Mi piace… Sì… un
po'...”
“Uhm… solo un po’?”
Kardia alzò gli occhi al cielo.
“… Mi piace più di un po'. Tanto.
Contento?”
“Non ci voleva molto ad ammetterlo, come vedi. Dopotutto, io
sono riuscito a confessarti il mio amore per Seraphina,
ricordi?” Dégel accennò un lieve
sorriso.
“Certo, dopo che io ti ho cavato le parole di
bocca.” sogghignò, guardandolo, poi gli
puntò minacciosamente l'indice destro davanti al viso, su
cui si mostrava e spiccava il suo pungiglione cremisi, e
scandì bene le parole “Guai a te se lo dici in
giro.”
“Ti pare che io abbia mai spifferato qualcosa in giro, mon ami?”
Kardia ci pensò su un attimo.
“Uhm… giusto…”
disse, mentre abbassava la mano. “Beh, io ti ho avvertito.
Non si sa mai, pft.”
“Toglimi un'ultima curiosità, Kardia: ti piace al
punto da… esserne innamorato?” lo fissò
attentamente.
A quel punto, Kardia diventò rosso come il colore del suo
pungiglione.
“Ma… ma dico io, ma che…”
sospirò “Oh, diamine, non ha più senso
nascondertelo, ormai mi hai scoperto. Ebbene, sì…
o meglio, credo di sì… non so com'è
essere innamorato…”
“Credo che stai per scoprirlo.” Gli fece
l'occhiolino, complice.
“… Rinnovo la mia minaccia di poco fa: guai a te
se lo dici in giro.” disse, ancora rosso in viso, e tentando
di assumere uno sguardo minaccioso.
“Nessuno, a parte noi e queste mura, lo saprà.
Puoi star sereno. Ah, l'amour…”
sorrise.
Angolo
dell'autrice
Anno nuovo, storia
nuova! Come si può intuire dal titolo, ha una sorta di
collegamento con la precedente "Ah, l'amour...", che trovate qui: https://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3810323&i=1
Anche stavolta metto
l'avvertimento OOC per sicurezza, pur avendo cercato di restare fedele
ai caratteri originali dei personaggi.
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