La rinascita del corvo e la velocità del metalupo

di lmpaoli94
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Mentre Robert Baratheon e Eddard Stark stavano conversando in privato nella sala del trono di Grande inverno, furono interrotti improvvisamente dall’arrivo di Cathlyn.
< Cathlyn, che cosa succede? >
La donna aveva il fiatone a causa della lunga corsa che aveva fatto per arrivare fin nella sala del trono.
< Ho cercato dappertutto nostro figlia Brandon, Ed… Ma non sono riuscito a trovarlo da nessuna parte. >
< Magari è a giocare con gli altri suoi fratelli in giro da qualche parte. >
< Ho parlato anche con loro ma non lo vedono da stamattina. Secondo me dobbiamo radunare le nostre armate e andarlo a cercare. >
< Secondo me ti stai preoccupando troppo, Cathlyn > intervenne Robert < Il bambino potrebbe essersi avventurato in qualche cunicolo nascosto per giocare. Sono convinto che salterà fuori quando meno ve l’aspettate. >
< Ed, dai retta a me. Andiamo a cercarlo. >
< Non posso. Non ora che stiamo parlando di fatti privati molto importanti. >
< I fatti di guerra sono molto più importanti della vita di tuo figlio? >
< Non ho detto questo… >
< Però lo lasciavi intendere! >
< Se può risollevarvi il morale, io non riesco a trovare mia moglie. Sembra scomparsa nel nulla. >
< Tua moglie non è un bambino indifeso come mio figlio > replicò la donna a denti stretti.
< Comunque vedi di stare tranquilla. Presto nostro figlio ritornerà a casa. >
< Vado a vedere se per caso è tornato in camera sua. Quando si arrampica da qualche parte ritorna sempre nella sua stanza. >
< Ecco, brava. Ti raggiungo presto, d’accordo? >
< Va bene. Però non fare tardi. >
< Non ti preoccupare > replicò Eddard dando un rapido bacio sulla fronte a sua moglie prima di ritornare a discutere con Robert.
< Mi dispiace per lo sfogo di mia moglie, Robert. >
< Non ti preoccupare, Ed. ama molto i tuoi figli. Si vede. >
< Sì. Tutti tranne uno… >
< Ti riferisci forse a Jon Snow? >
< Non l’ha mai guardato come un vero figlio… Ma non ha tutti i torti. Cathlyn mi ha saputo perdonare nonostante tutti i miei difetti e le avversità. >
< Le donne devono tacere quando non si tratta di curare la casa e i loro figli. Perché un uomo non può stare con tutte le donne che vuole? >
< Perché sono gelose, Robert. >
< La gelosia è un sentimento stupido e infantile… Comunque adesso basta parlare di queste sciocchezze. Dobbiamo prepararci a combattere una guerra molto più grande di noi. >
< Sì, hai ragione. >
 
 
Correndo verso la camera di suo figlio, Cathlyn s’imbatté in Arya intenta ad esercitarsi con il tiro con l’arco.
< Perché tanta fretta, mamma? >
< Lo sai. Non riesco a trovare Brandon da nessuna parte. >
< Sono sicura che si è arrampicato da qualche parte e non riesce a trovare la via per il ritorno a casa. >
< Presto farà molto buio e se non sarà ancora tornato a casa, dovrò andarlo a cercare da sola. >
< Perché da sola? Fatti aiutare da nostro padre. >
< Quando tuo padre è a colloquio con il Re non esiste nessun altro in questo mondo. Nemmeno la sua famiglia. >
< E comunque secondo me non dovresti preoccuparti. >
< L’ha detto anche tuo padre… >
Ma nel mentre Arya e sua madre stavano conversando amichevolmente, Brandon si diresse verso di loro.
< Tesoro! Ma dove sei stato? > domandò sua madre piombando addosso a lui.
< Ero a fare un giro nella foresta in compagnia del mio metalupo. >
< Perché non me l’hai detto? Eravamo tutti in pensiero per te. >
< Veramente l’unica in pensiero eri tu, mamma > replicò Arya alzando un sopracciglio.
< Fa lo stesso. >
< Mamma, lo sai che se non mi trovi nel castello sono a scorrazzare in giro per il regno. >
< Lo so. Però non farlo più, ok? Sono tempi molti difficili questi e un’imboscata da parte dei bruti o di qualche malintenzionato potrebbe costarti cara la pelle. >
< So benissimo badare a me stesso, mamma. >
< Questo ne dubito fortemente… Sei ancora molto piccolo. >
“Ho già incontrato la morte, mamma. Credo di essere cresciuto abbastanza.”
< Comunque adesso non c’è più modo di preoccuparsi > ribatté Arya < Bran è qui tra noi sano e salvo. >
< Va bene. Se avete bisogno di me sarò con vostro padre. >
< D’accordo > replicarono in coro i due bambini.
Quando Arya e Brandon si ritrovarono da soli, la bambina volle sapere immediatamente dove fosse finito suo fratello in tutto questo tempo.
< L’ho detto a nostra madre poco fa’. Ero a fare un giro nella foresta in compagnia di Estate. >
< Non è vero. Tu menti. >
< Che cosa? >
< Sono convinto che ti sei arrampicato da qualche parte contro il volere di nostra madre. Sai meglio di me che lei non vuole. Rischi seriamente di cadere e di morire. >
“Lo so bene, sorellina. Peccato però che mi sia già successo.”
< Se non vuoi credermi io non ci posso fare nulla. >
< Allora guardami dritta negli occhi e dimmi che ho ragione. >
Ma Brandon non ce la faceva ad acconsentire alla richiesta di sua sorella, distogliendo immediatamente lo sguardo.
< Come credevo… >
< Perché tu e mia madre non mi lasciate in pace? >
< Perché sei l’uomo più piccolo della nostra famiglia e siamo molto preoccupati per te. >
< Falla finita, Arya. Non fare la madre saccente. >
< Ma io… >
< Buon pomeriggio, ragazzi > disse improvvisamente Cersei Lannister cogliendo di sorpresa i due ragazzi.
< Buon pomeriggio, vostra maestà > rispose Arya inchinandosi.
Al contrario di sua sorella però, Brandon non si mosse di un centimetro, rimanendo a fissare la Regina con sguardo carico d’odio.
< Qualcosa non va, Brandon? >
< No, vostra altezza. Va tutto a meraviglia. >
< Bene… Devo dire che i territori del Nord s’eppur freddi sono molto incantevoli. Peccato non conoscere a fondo questi territori. Infatti sto cercando una guida che mi possa far vedere questi posti sconosciuti. >
< Brandon ne sa molto più di servitori quando si tratta di vagare in queste terre > fece Arya entusiasta < Magari potreste farvi aiutare da lui, altezza. >
< E’ vero Brandon? >
< Mia madre non vuole che vaghi da solo nelle terre del nord. Sono pericolose. >
< Ma ci sarebbe il mio esercito a proteggerti. >
< Gli attacchi a sorpresa sono molto frequenti… Non basterebbero nemmeno mille occhi per stare tranquilli. >
< Capisco… Comunque se cambi idea sarei molto contenta di averti come guida. Sono convinta che sei un bambino molto intelligente per la tua età. >
< Intelligente e anche fortunato > rispose il bambino a denti stretti senza distogliere lo sguardo dalla Regina.
< Ci vediamo in giro, ragazzi > disse infine Cersei congedandosi dai due bambini con sguardo falso e tirato.
< Mi dici che cosa ti prende? >
< Adesso cosa vuoi, Arya? >
< Sei stato molto scortese con la nostra Regina. Poteva punirti, sai? >
< Non me ne importa un accidente. Quella donna e il suo primo cavaliere Jamie Lannister non mi sono mai piaciuti.>
< Che ti piaccio o no, sono la famiglia più ricca dei sette regni e dobbiamo tenerceli buoni. >
< Non credevo che la loro presenza ti facesse così timore. >
< Non ho detto questo > mormorò Arya agitata.
< Però lo lasciavi intendere. >
< Evita di essere così pungente la prossima volta. Per il tuo bene. >
< Sì… mamma. >
< Quando la smetterai di prendermi in giro?! >
< Quando mi stancherò. >
< Se ti prendo… >
Irritato dai modi di fare del fratello, Arya cominciò a rincorrerlo per dargli una bella lezione.
< Sapevo che non c’era modo di preoccuparsi di te, Brandon > fece Ed appena incontrò suo figlio < Dov’eri finito? Eri forse ad arrampicarti da qualche parte. >
< Sì, padre… Ma vi prego non ditelo a mia madre > rispose il bambino sussurrandoglielo nell’orecchio.
< Tranquillo. Il tuo segreto è al sicuro. Però la prossima volta evita di far preoccupare tua madre, d’accordo? >
< Senz’altro. >
< Adesso torna pure a giocare con tua sorella. >
Ma prima che suo padre potesse lasciare suo figlio con sua sorella, quest’ultimo l’agguantò per la bisacca.
< Che cosa c’è Brandon? >
< State molto attenta ai Lannister, padre. Non sono quelli che vogliono farci credere. >
< Che vuoi dire? >
Ma prima che Brandon potesse metterlo ancora di più in allarme, furono interrotti dall’arrivo di Jamie Lannister.
< Robert vuole parlare immediatamente con voi, Eddard Stark. >
< Arrivo immediatamente > disse infine l’uomo scortato dal primo cavaliere del Re senza essere riuscito a capire le reali intenzioni del figlio.




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