Capitolo 3
Serata ad Hogwarts
Ho subito mandato un patronus a casa avvisando i miei che
saremmo tornati dopo cena: la Preside aveva tanto insistito per averci tutti
quanti ospiti a tavola, anche per far sentire un po’ più sicura Fenella che
sarebbe stata stata affidata ad Annah (che le avrebbe fatto vedere il Castello e
la casa di Tassorosso e l’avrebbe aiutata a sistemare i vari capi di
abbigliamento: Hermione, efficiente come sempre, aveva inviato un baule pieno di
effetti personali ad Hogwarts), ma che avrebbe avuto piacere di vedere ancora,
per qualche ora i suoi due genitori.
- Grazie, zia - aveva detto riconoscente Fenella - quando mia
cognata le aveva proposto di andare a fare un giro nel castello.
- Forse è meglio che mi chiami Annah… - le ha detto sorridendo.
- Ok. E naturalmente zio Lenny lo chiamo semplicemente Len… - ha
aggiunto serena Fenella, prima di sentire la voce del solito professor Landrius
che, come al solito, la sgridava: - Le ho spiegato già una ventina di volte che
non deve anticipare niente a nessuno! C’è sempre il rischio di un’alterazione
temporale!
Uh, che esagerato! Era scontato che Annah e Leonard Mcnair si
sposassero. Stavano sempre insieme e si volevano tanto bene! Erano carinissimi!
- Ha ragione, professore… cercherò di stare attenta. - disse mia
figlia con una faccia falsamente contrita. Mi ricordava… me stessa! E potevo
quindi benissimo capire quando bleffava!
- Si ricordi: lei è Sybilla O’Brien. Da questo momento non si
chiama più Fenella Montague! Ed è qui ad Hogwarts per uno stage di due mesi,
proveniente da Durmstrang! E’ chiaro? Dobbiamo ripeterlo ancora una volta? -
disse quell’antipatico di Landrius.
Quant’era odioso! Era tanto bello il nome di mia figlia e l’aveva
voluto cambiare con un anonimo Sybilla, che a me ricordava quella buffa
insegnante della Cooman!
- E lei, professoressa Montague - disse rivolgendosi a me, con un
tono saccente - è qui perché deve parlare con la preside di quella conferenza…
su quel coso oscuro, non per un altro motivo, se qualcuno glielo chiede… com’è
che si chiama quel coso oscuro? - continuò
Gli sibilai, fredda fredda: - Non è un coso… è un corvus
glacialis… ed è oscuro solo nella testa di persone ignoranti, che non sanno
quanto sia sensibile e intelligente il mio Blacky!
- Sì, sì, va bene, quell’uccello… - disse guardandomi storto quel
Landrius, con sufficienza - Ora andate a cena, poi da domani mi metterò a
studiare la questione nella Biblioteca Segreta del Ministero, dove sono
conservati i libri di Magia Oscura Inconoscibili sequestrati nei passati secoli
e decenni, e, quando avrò elaborato un piano, vi contatterò… E cercate di
seguire le mie direttive…
Io e Charles avremmo intanto agito per conto nostro. Non avevamo
bisogno dello stupido aiuto di quel borioso presuntuoso professore dei miei
stivali. Per me aveva qualche interesse personale a studiare il caso di mia
figlia… sicuramente voleva creare un’altra macchina del tempo, approfittando del
fatto che il Ministero gli dava la possibilità di leggere non so quali libri
proibiti in quella, come l’aveva chiamata, biblioteca di Magia Oscura
Inconoscibile! Io ho un sesto senso per queste cose! Quel tipo non mi piaceva!
Comunque, poco dopo, salutata Fenella (alias Sybilla), che se è
partita insieme a mia cognata, quell’odioso professore se ne è andato a
confabulare con la McGranitt e io e Charles abbiamo salutato Teddy e Dennis
Canon, che si apprestavano a tornare a casa. Teddy, prima di andare via, è
venuto ad abbracciarmi, dato che non ci eravamo ancora salutati per bene. Nel
frattempo Charles lo fulminava con gli occhi e poi è andato a parlare con Dennis
Canon ed Harry (non so perché ma Teddy non gli è molto simpatico!) e io ho
approfittato per chiedergli notizie di Victoire. Gli occhi gli si sono
illuminati…
- Sai… adesso conviviamo… - mi ha detto - a Londra… Vic ha una
camera al college, a Cambridge… insieme a tua sorella e a Ginevra… ma in realtà
stiamo quasi sempre insieme, anche se lo sanno solo i suoi genitori e i nostri
amici più stretti…
- Oh, che bello! - ho detto - Allora ormai è cosa fatta! E Bill…
- Bill mi vuole bene - ha detto sorridendo Teddy - Altrimenti
penso che mi avrebbe tirato volentieri il collo… sai, tiene tanto, e
giustamente, a Victoire… ma mi ha sempre considerato come uno di famiglia e…
l’ha presa tutto sommato bene. Fleur poi è al settimo cielo. Non lo sanno ancora
Dominique e Louis, però… Dominique frequenta il secondo anno qui ad Hogwarts,
insieme a Lily Luna, lo sai, vero?… non dirle niente, mi raccomando, se per caso
la incontri… ci penseremo io e Victoire, presto…
- Certo, Teddy - gli dissi, sorridendo - Io sarò muta come un
pesce!
E poi: - Dalle per me un grosso bacio, e abbracciala forte! Mi
raccomando!
Che bello! Finalmente i due stavano insieme e, immaginavo,
dovevano recuperare tutti gli anni persi a corrersi dietro in modo alternato! E
non dubitavo che la cosa piacesse anche a mia sorella e a Ginevra, con cui
avevano dovuto, secondo le norme del college, dividere la camera: ora avevano
l’appartamentino tutto per loro…
- Ora andate, però - disse in quel momento Harry Potter, che ci
aveva raggiunto - tu e Dennis. E, mi raccomando. Nessuno deve sapere…
- Non preoccuparti, capo - disse Dennis, e anche Teddy assentì.
- Tutto bene a casa, Niamh? - mi chiese poi Harry, dopo che i due
erano scomparsi tramite metropolvere.
- Sì, Harry. E’ molto impegnativo, però, con due bambini piccoli.
E poi fino a Natale starà con noi anche Deirdre, che, diciamolo, è piccola anche
lei… Insomma, corriamo sempre! E abbiamo, durante la giornata, due elfi che ci
aiutano! Ma tu lo saprai, dato che hai avuto tre figli… ne senti la mancanza,
ora che sono tutti e tre ad Hogwarts?
- Io e Ginny.. beh… sinceramente sì… Per fortuna ogni tanto
capitiamo qui per un motivo o per un altro e li vediamo... anche se ultimamente
Lily Luna è molto sfuggente…
- Chi, la piccola? Impossibile, è adorabile! - ho detto. Non la
vedevo dal battesimo dei gemelli ed era stata perfetta, gentilissima, un
adorabile esuberante folletto dai bellissimi e lunghi capelli rossi, come la
mamma, con gli occhi di Harry, però…
- Frequenta il secondo anno ad Hogwarts, come tu sai…
Certo che lo sapevo! C’era rimasta tanto male, quando aveva
saputo che non sarei stata la sua insegnante di Cura delle Creature Magiche, ma
erano appena nati i gemelli e non potevo assolutamente lasciarli. L’avevo però
fatto conoscere tutti gli animali che ho radunato a Lith, quando è venuta a
trovarmi, e così si era rabbonita… Mi avrebbe fatto tanto piacere vederla!
- … ed è strana, ultimamente: lei e la cugina, con cui sta sempre
insieme, Dominique… stanno sempre a confabulare… o a mandarsi gufi… e guai a chi
fa loro domande…. … C’è qualcosa che non mi convince in loro… chiamala
deformazione professionale, ma ho un sesto senso per queste cose… ci stanno
nascondendo qualcosa… Per fortuna Rose, la figlia di Ron e Hermione, ci ha
promesse che darà loro un’occhiata…
- Non è niente, Harry - gli ho detto - Sarà l’adolescenza…
- Ma se hanno solo dodici anni! Insomma, più crescono, più ci
sono problemi…
E, sì, era vero! Anch’io avevo una figlia di diciassette anni e
dovevo rispedirla a casa! In confronto la piccola Fenella di un anno e mezzo al
massimo non voleva dormire… o voleva correre fuori a vedere le foche anche se
pioveva…
- Ne sappiamo qualcosa anche noi - ha detto Charles sospirando.
Evidentemente pensava quello che stavo pensando io. E ci siamo presi la mano e
l’abbiamo stretta forte.
A cena eravamo rimasti solo io e Charles. Quell’antipatico
professor Landrius aveva chiesto ad Harry di accompagnarlo da Hermione, al
Ministero, per avere un pass per consultare i testi di Magia Oscura
Inconoscibile nella Biblioteca Segreta del Ministero… quel tipo mi piaceva
sempre di meno! Per me aveva approfittato dell’occasione per leggersi tutti i
libri di magia oscura riguardanti il tempo! Ero sempre più convinta che volesse
crearsi una pericolosissima macchina del tempo, in confronto alla quale le
giratempo sarebbero sembrate giocattoli per bambini!
Insomma, a cena, del gruppetto iniziale, eravamo solo noi due.
Minerva ci ha fatto accomodare al tavolo degli insegnanti e siamo capitati
vicino a Neville e al prof. Valenstain (il mio sostituto, un ragazzo molto in
gamba a cui piaceva molto la materia e con cui abbiamo chiacchierato del più e
del meno, di animali fantastici e di piante rare). Poi, ad un certo punto, sono
entrati mia figlia, Annah e Leonard. Lenny è poi andato a sedersi a Grifondoro,
mentre mia figlia e mia cognata si sono accomodate alla tavolata di Tassorosso.
Certo che se Hermione ed Harry avevano pensato di collocare mia
figlia ad Hogwarts perché non suscitasse l’attenzione del mondo magico, c’erano
riusciti solo fino ad un certo punto! Sicuramente suscitava l’attenzione di
almeno metà della popolazione maschile di Hogwarts! In effetti l’ingresso di
Fenella non è passato inosservato! Effettivamente ho fatto un bella ragazza
(dolcissima nel viso e con un bel corpo, non c’è che dire) e non so quante teste
si sono girate a guardarla mentre passava tra i tavoli. E camminava anche in
modo molto aggraziato. Insomma, non erano passati cinque minuti e uno dopo
l’altro, un gruppetto consistente di ragazzi si è concentrato intorno a mia
figlia cercando di conoscerla!
- Popolare, la ragazza! - mi ha sibilato Charles, che non le
staccava gli occhi di dosso.
- Chi è quella lì, quella nuova? - chiedeva intanto Neville alla
Preside.
- Una studentessa di Durmstrang… - gli ha detto la McGranitt,
rimanendo nel vago - E’ irlandese… mi sembra che si chiami O’Brien… rimarrà con
noi un paio di mesi.
- Beh… è proprio carina… non è passata inosservata - commentò
Neville - E’ irlandese… Voi la conoscete?
- Vagamente. In Irlanda ci conosciamo quasi tutti - ho risposto
- E’ una brava ragazza… conosco i suoi genitori…
Toh, anche James Potter la guardava fisso fisso, mentre Myriam
Prewett guardava con una faccia indecifrabile, prima Fenella, poi James. Ho
sentito puzza di guai… oddio, magari mi stavo sbagliando (speravo!): James aveva
solo quindici anni e mia figlia due in più! Poi, un attimo dopo, si sono voltati
e guardavano uno dei ragazzi che aveva ronzato intorno a mia figlia e ora
tornava al suo posto, al tavolo di Corvonero.
Se non sbaglio era un certo Jones… Jack Jones… non era stato mio
alunno, ma lo conoscevo di vista. Un po’ troppo esuberante forse… un paio di
anni prima giocava nella squadra di quidditch, se non sbagliavo…
Ho girato gli occhi e ho visto Lily Luna, che ci faceva un grande
saluto. L’ho salutata anch’io da lontano. Era seduto al tavolo di Grifondoro,
insieme alla cugina, alla sorella di Victoire, che mi salutava anche lei, anche
se, signorilmente, in modo più contenuto. Graziosissime entrambe, tranquille
ragazzine dodicenni… Certo che non avevano niente da nascondere! Delle volte i
genitori sono paranoici e, secondo me, Harry aveva proprio preso un granchio. Ma
poi non me ne importava più di tanto, ad essere sincera: avevo da risolvere il
problema di mia figlia…
- Ma guarda da quanto ragazzi è attorniata, ora! - diceva
Charles, in cui era esplosa la sindrome del padre protettivo - E quello laggiù
la sta ancora puntando dall’inizio del pranzo…
Quel Jack Jones, infatti, mostrava tutto il suo apprezzamento
per Fenella e la fissavano con insistenza… Ma non era Hogwarts il posto in cui
mia figlia doveva passare inosservata?
Subito dopo cena, di comune accordo, abbiamo deciso di tornare a
casa. Io sarei potuta passare per Forais Ui Néill, il portale che si trovava al
sesto piano, da cui sarei subito giunta a Lith. Charles sarebbe andato un attimo
a Londra dai suoi (era sempre responsabile delle imprese di famiglia e il padre
doveva parlargli di una questione di affari e non poteva non andare) e poi,
tramite passaporta, mi avrebbe raggiunto il prima possibile a casa.
Dopo aver salutato tutti, siamo scesi comunque a salutare Fenella
e Annah. Avrei voluto tanto abbracciarla (e così Charles, immagino), ma le stringemmo
solo la mano, fingendo che la conoscessimo superficialmente.
- Non preoccuparti, ti troverai bene… - le sussurrai.
- Mi dispiace non poter venire a Lith - mi disse sottovoce - Da’
un bacio per me ai nonni, a Killian… e a Blacky…
- Certo - sempre sottovoce e poi, a voce più alta - Mi ha fatto
molto piacere vederti.
E sottovoce: - Io e Charles torneremo presto...
- Ci puoi contare! - aggiunse Charles
- Mi farebbe tanto piacere - disse piano Fenella
Poi ce ne andammo. Quanto mi dispiaceva non poterla abbracciare!
Salutai poi Charles, che si avviò, insieme a Neville (che
gentilmente l’accompagnava), al di fuori del recinto anti-smaterializzazione di
Hogwards e mi avviai al sesto piano. Quante preoccupazioni! Ma, mentre
camminavo per i corridoi, sentii delle voci femminili, che parlavano sottovoce,
dietro un angolo:
- Ma… sei sicura? - diceva una. Toh, dalla voce sembrava Rose
Weasley!
- Certo… Tu però non devi dire niente a zio Harry, né ai miei, e
neanche a Victoire! - questa era la voce di Dominique!
- Ma certo… io so mantenere un segre... - disse, interrompendosi
quando mi vide arrivare.
Subito vennero a farmi le feste. Erano sempre state molto carine.
- Dai un bacino ai piccoli da parte mia! Non vedo l’ora di
rivederli! E dà un bacino anche a Blacky… mi raccomando - ha detto Rose. Si era
fatta veramente carina! Era cresciuta, aveva un bel corpicino, un viso allegro,
incorniciato da una cascata di capelli rossi (come quelli del padre)
perennemente scompigliati (come quelli della madre). Chissà se stava sempre
appiccicata a Scorpius Malfoy… Ho un sesto senso per queste cose e, un paio
d’anni prima, tra i due c’era qualcosa più di una simpatia… Sì, lo so, ogni
tanto sbaglio, ma questa volta ero (quasi) sicura!
- Certo, Rose - le ho detto - Anche loro non vedono l’ora di
vederti. E tu, mi raccomando, saluta i tuoi, e ringrazia tua mamma per l’aiuto
che mi ha dato… E’ sempre efficientissima!
Poi abbiamo parlato qualche minuto del più e del meno e ci siamo
lasciati con grandi abbracci e grandi promesse di invitarle/venire a Lith a
giocare con i gemelli… Quanto erano graziose!
Chissà di che segreto stavano parlando! Va bene, cose da
adolescenti. E poi, ad essere sincera, avevo tanti altri problemi per la testa,
che neanche ho dato peso alla faccenda.
Poco dopo ero a Lith, tutta presa da altri pensieri. Fenella e
Killian erano naturalmente ancora svegli e mi corsero incontro, tutti felici.
Io, naturalmente li ricoprii di baci, bloccandoli E, un attimo dopo anche
Deirdre e Patrick si aggiungevano al gruppo. Aiuto! Ora dovevo gestire quattro
piccoletti!
- Hanno voluto aspettarti svegli! Ora, via, tutti a letto! -
disse mio padre, con un tono fintamente burbero - O dico a Blacky di sbeccolarvi
tutti.
I bimbi risero e corsero subito nei loro letti. Mia madre si
affacciò dalla cucina, tutta spettinata. Dietro a lei un esausto Blacky…
- Giornata piacevolissima con i piccoletti.. - disse (ma non so
se era ironica la frase… forse sì) - Tutto a posto ad Hogwarts? Ci sono novità?
- Sì, qualcuna… - le dissi. E poi, ad entrambi: - Ma ora
mettetevi seduti…
E ho cominciato a raccontare.
Un grande ringraziamento a chi ha letto la storia
e a chi ha commentato i precedenti capitoli (vi sono molto riconoscente!). A
presto. S.
|