PATTY
Tsubasa è stato ricoverato d'urgenza...
io e i miei figli siamo qui in sala d'aspetto.
"E' colpa mia!", dice piangendo Daibu: "Se non gli
avessi chiesto di abbracciarmi non sarebbe successo nulla!".
"No, non dirlo più tesoro! Tuo padre sta
lottando contro se stesso... era vicino a ricordarsi il suo passato, ma
queste maledette crisi epilettiche..." e scoppio in lacrime senza
completare il mio pensiero.
"Andrà tutto bene mamma!", mi conforta
Hayate, poi si rivolge al fratello: "Daibu, dobbiamo essere
ottimisti... magari papà si sveglierà
ricordandosi il suo passato... chissà!"
"Perdonami mamma... sono stato orribile in questi
mesi, perdonami", le lacrime di Daibu mi inondano. E' seriamente
pentito per le cattiverie dettemi in questi mesi e io lo rassicuro:
"Tranquillo tesoro, è stata solo una fase, è
tutto passato!"
Dopo poco vediamo Jun uscire dal reparto, lo
avevamo chiamato subito dopo la crisi e aveva raggiunto i suoi colleghi
medici per aiutarli con Tsubasa.
"Come sta?", gli chiediamo all'unisono
Jun si toglie la mascherina: "A breve lo sapremo...
la crisi è stata molto violenta Sanae, dobbiamo aspettare
che si svegli...".
Scoppio in lacrime: "Almeno possiamo vederlo?".
"Sta ancora dormendo, ma conviene che entriate uno
alla volta, troppe emozioni potrebbero destabilizzarlo e poi cercate di
essere pronti al peggio. Al suo risveglio gli faremo la TAC e tutti gli
esami di routine per confermare la nostra teoria, ma... temiamo che
potrebbe essere stata compromessa anche l'area del linguaggio questa
volta... Tsubasa potrebbe non ricordare più nulla di
ciò che aveva appreso nell'ultimo periodo e non riuscire
più a esprimere con senso compiuto le proprie emozioni...".
Ci stringiamo carichi di dolore... sembrava che
l'incubo stesse volgendo al termine e invece questa crisi ci ha
distrutto nuovamente...
Io e i miei figli ci alterniamo per vederlo e nel
frattempo Hayate va a casa per prendermi abiti e biancheria puliti.
In serata però li mando via, sono
stremati... hanno bisogno di riposare, specie Daibu, che è
scosso per l'incidente al braccio e per aver dovuto soccorrere suo
padre dopo quell'abbraccio. Fortuna che anche Hayate era presente,
altrimenti non so come avrei potuto fare con mio marito in quello
stato...
Mi reco nella sua stanza, ho chiesto al personale
medico il permesso di trascorrere la notte qui in ospedale.
Ancora non si è svegliato, gli
è stata data una dose massiccia di tranquillanti.
Vado nel bagno in camera e mi lavo: sento l'odore
di mio marito scorrere via con l'acqua... mi accascio sul piatto
doccia, le mie forze sono quasi inesistenti ormai... poi mi sollevo,
penso ai miei figli, se crollo io crollano anche loro e poi anche
Tsubasa ha bisogno che io sia forte per lui...
Esco, mi asciugo, mi vesto e mi appoggio sul letto,
gli accarezzo il viso e gli tengo una mano, scoppio nuovamente in
lacrime e pian piano la stanchezza vince su di me...
HOLLY
Mi sveglio all'improvviso, è come se
avessi bisogno di ossigeno nell'aria, dove mi trovo?
Mi guardo intorno e noto una donna appoggiata sul
letto, faccio piano per non svegliarla, non so chi sia e non mi
interessa neanche saperlo.
Ho una flebo attaccata al braccio, la stacco, mi da
davvero fastidio... sono in pigiama, sulla sedia ci sono dei vestiti,
li indosso ed esco fuori da questa stanza... non sopporto l'odore di
disinfettante che sento ovunque.
Vedo un cartello con su scritto: "Uscita", lo
seguo... c'è tantissima gente che corre, chissà
dove sta andando? Nessuno fa caso a me!
Mi ritrovo in strada... che strana sensazione,
è come se non fossi mai stato libero... sento un clacson...
"Ehi?! Campione?!", mi volto, chissà chi
chiama?: "Ehi Tsubasa!", un signore esce da un veicolo.
"Dici a me?", chiedo ancora rintontito
"Sì, sei Tsubasa Ozora, vero?"
Non rispondo, non so chi sia questo Tsubasa Ozora,
ma non mi lascia il tempo di articolare una frase: "Stai andando a
Nankatsu?"
"Ecco io...", non so che dirgli, non avevo una meta
in effetti.
"Dai sali sul taxi, ti porto io... stavo andando da
quelle parti!"
"Ne sei sicuro?", chiedo
"Certo! Su andiamo Tsubasa! E poi tranquillo, sono
un tuo grande ammiratore, non ti faccio pagare la corsa!"
Salgo in auto e ammiro questa città
è veramente grande!
Questo signore parla a raffica per tutto il
tragitto: calcio, drive shot, Genzo, Taro, mi chiede come sta Sanae,
dei problemi di salute di questo Tsubasa... non smette proprio di
parlare, comincia a farmi male la testa, tutte queste
informazioni mi confondono, devo scendere:
"Scusami, puoi lasciarmi qui?"
"Qui? Al campo sportivo?", mi chiede
"Sì, andrà benissimo!"
"Ah ok, sei qui per gli allenamenti! Certo, scendi pure!"
Apro lo sportello della macchina e senza voltarmi
inizio a correre... ho bisogno d'aria... mi scoppia la testa...
PATTY
Mi sono addormentata, apro gli occhi...
dov'è Tsubasa? Lo cerco in camera, non lo trovo,
dov'è finito?
Cerco un'infermiera: "Dov'è mio marito?
Lo avete portato a fare qualche visita?"
"No signora, dovrebbe essere in stanza",
controlliamo meglio, il suo pigiama è correttamente piegato
sulla sedia, ma non ci sono i suoi vestiti.
Lo cerchiamo, non lo troviamo, dà
l'allarme generale e il personale medico inizia a cercarlo...
Chiamo i miei figli, i miei amici, la polizia..
siamo tutti in allerta, non può essere andato lontano...
passano ore eterne, a un certo punto sento suonare il telefono,
è un numero che non conosco, rispondo:
"Pronto?"
"Lei è la moglie di Tsubasa Ozora?"
"Sì, chi è lei?"
"Questa mattina l'ho trovato davanti all'ospedale
di Tokyo. L'ho visto un po' spaesato e mi sono offerto di accompagnarlo
a Nankatsu":
"Dice sul serio?", chiedo in lacrime
"Sì, signora, ma quando è
sceso dall'auto l'ho visto correre come se non stesse bene,
così ho pensato di avvisarla, non vorrei che si sentisse
male!"
"Grazie, grazie mille... arriveremo lì
il prima possibile!"
HOLLY
Quel signore mi ha detto che questo è un
campo sportivo... non c'è nessuno, ma noto un pallone vicino
a una rete... ho una gran voglia di toccarlo... mi avvicino, mi
accascio, un flashback mi colpisce le tempie: "Il pallone è il mio
migliore amico", mi sollevo, lo prendo in mano, un altro
flashback: "Il pallone
non vuole essere toccato con le mani...", lo lascio
cadere, lo osservo e si avvicina ai miei piedi...
Rido, istintivamente inizio a palleggiare, devo
ammettere di essere molto bravo, noto dall'altra parte del campo una
porta e inizio a correre palla al piede, supero la metà
campo, mi allungo e tiro una cannonata che buca la rete.
Mi metto le mani alla bocca, mi guardo in giro...
non mi ha visto nessuno, chissà se si può
riparare, non pensavo fosse di un materiale così
fragile.
Un altro flashback: "TSUBASA...TSUBASA...TSUBASA...",
un coro da stadio e poi ancora un flashback: "Voglio diventare il giocatore
migliore del mondo...", mi guardo intorno, devo
andare via da questo posto, non mi fa stare bene e inzio a correre
senza sapere dove dirigermi...
PATTY
Siamo quasi arrivati a Nankatsu, manca poco, Benji,
Bruce, Julian, Tom, Amy, Susy, Eve sono tutti alla ricerca di Holly...
speriamo di trovarlo presto...
HOLLY
Questa è una scuola... ho l'immagine di
me vestito con una divisa di colore nera... non sono solo, non sono mai
solo, sono circondato da tanti ragazzi sorridenti, siamo una
squadra..sì, una squadra di calcio, ma siamo anche amici,
grandi amici... e poi poco più in là una
ragazza... non mi toglie gli occhi di dosso e io faccio finta di non
guardarla, ma in realtà vorrei solo ricambiare quegli
sguardi... che stupido!
E poi un'altra immagine di me: sono ancora un
ragazzo, ho una valigia in mano e sto per partire... lei non
c'è, ma io so che è a casa sua a piangere e a
disperarsi per la mia partenza...
Mi scoppia la testa, mi tengo forte le tempie con
le mani, devo andarmene da qui...
PATTY
Ok siamo arrivati finalmente:
"Daibu tu cerca al campo sportivo e alla scuola
media, Hayate va a casa dei nonni e prova a vedere se si trova
là! Chi prima lo trova avvisa gli altri!"
"E tu dove andrai?", mi chiede urlando Hayate, ma
non gli rispondo, corro, voglio cercarlo al viale dei ciliegi, al
grande albero dove, l'ultimo anno delle medie, passavamo spesso i
pomeriggi a curare le sue ferite...
Arrivo... ho il respiro affannoso... è
lì che fissa l'orizzonte... faccio passi leggeri, non vorrei
spaventarlo...
"Tutto...tutto bene?", gli chiedo timorosa
Lui si volta verso me, sgrana gli occhi per la
sorpresa e con un filo di voce: "Sei...sei la ragazza delle mie
immagini..." e si lascia cadere..
"Ti prego, non dirmi che stai male, ti prego!", lo
imploro di stare bene, mi guarda smarrito, ma poi veniamo ridestati
dalla suoneria del mio cellulare. La lascio suonare, non voglio
allontanarmi, dopo un po' si alza e io faccio come lui, torna a
guardarmi dritto negli occhi, sorride e mi abbraccia: "Sanae!"
"Tsubasa! Ti ricordi!", inizio a piangere.
La suoneria prosegue, ma non appena si interrompe
ricomincia varie volte, segno che mi stanno chiamando in parecchi, ma
io non voglio lasciarlo, all'improvviso mi chiede:
"Come si chiama questa canzone?"
"Can't Help Falling
in Love", gli rispondo
"Can't- Help -Falling -in- Love", ripete molto lentamente: "Credo di averla già sentita!", mi dice
mentre mi stringe sempre più forte.
Wise
men say
I saggi
dicono che
Only
fools rush in
Solo
gli sciocchi si innamorano davvero
But
I can't help
Ma
io non posso fare a meno
Fallin'
in love with you
DI
innamorarmi di te
"Chi ha scelto?", mi chiede dal nulla continuando a tenermi
stretta
"Chi?", gli chiedo senza capire a chi si stia riferendo
"Patty.. chi ha scelto alla fine Tra Holly e Benji?"
Si ricorda la storia, le mie lacrime non accennano a diminuire, deduco
che se mi ha fatto questa domanda vuol dire che si ricorda anche di
noi...
Oh, shall I stay
Would
it be a sin
Oh,
if I can't help
Fallin'
in love with you
"Patty fu molto
lusingata di ricevere le attenzioni di Benji, era anche lui un bel
ragazzo, e moltissime giovani della loro età gli morivano
dietro, ma..."
"...ma?... "
"... ma lei non avrebbe potuto mai...", mi interrompe
Like
a river flows
Surely
to the sea
Darling
so it goes
Some
things
Are
meant to be
"No, non dirmelo...
so già chi ha scelto!", e mi sento stringere ancora
più forte a sè...
La musica intanto prosegue...
HOLLY
Ora mi ricordo... so dove ho sentito questa canzone.. è
stato quando le ho chiesto di ballare con me la prima volta, la prima
volta che l' ho stretta davvero a me, quando le ho chiesto di
sposarmi...
Take
my hand
Prendi
la mia mano
Take
my whole life too
Prendi
anche tutta la mia vita
Oh,
for I can't help
oh
, perchè io non posso fare a meno
Fallin'
in love with you
DI
innamorarmi di te
"Tsubasa...trattala bene stanotte", mi torna in mente la voce di Genzo,
dopo che Sanae gli confessò di avermi sempre amato e che non
avrebbe mai potuto pensare ad un futuro senza di me...
Oh,
like a river flows
Surely
to the sea
Darling
so it goes
Some
things are meant to be
La stringo forte,
non riesco ad allentare.. ora ricordo l' incidente in cui ho rischiato
la vita... i mesi passati a non sapere nulla nè di me
nè della mia famiglia...
"Vai Tsubasa!", i suoi incitamenti durante le partite... la sua premura
a curarmi le ferite ogni qualvolta mi facevo male... i nostri visi che
si arrossavano facilmente tutte le volte che Ryo si divertiva
a fare una battuta su di noi...
Oh,
take my hand
Oh,
prendimi la mano
Take
my whole life too
Prendi
anche tutta la mia vita
Guardo mia moglie,
la vedo piangere: povero amore mio, non sono mai riuscito a renderti
veramente felice...ma tu sì, ogni momento, ricordo come
fosse in questo istante il giorno della nascita dei nostri figli, come
ero preoccupato per te, ma contemporaneamente felice!
Come ho potuto dimenticare tutto questo!?
For
I can't help
Perchè
non riesco a fare a meno
Fallin'
in love with you
DI
innamorarmi di te
Oh,
oh, for I, I can't help
Oh,
oh, perché io, non riesco a fare a meno
Fallin'
in love with you
DI
innamorarmi di te
"Non piangere Patty! Non piangere più!", alza lo sguardo
"Holly...?"
"Sì, ricordo tutto amore mio... grazie, grazie per essere
sempre stata al mio fianco!"
Le lacrime scendono copiose dai nostri volti, il mio cuore è
sereno e la mia mente è finalmente guarita.
Ad un tratto sentiamo la voce di uno dei nostri figli:
"Mamma, Tsubasa... tutto bene?"
"Shhh...", mi rivolgo a mia moglie: "Non dire nulla!", la copro col
corpo per non farla vedere in lacrime, mi volto e dico con tono serio a
mio figlio:
"Da quando io e te siamo così in confidenza...Daibu?"
"Cosa? Come da quando?", mi chiede sbigottito
"Papà!", dice con un filo di voce Hayate: "Ricordi? Ti
ricordi di noi?"
"Sì, mi ricordo, ma sappiate che il mio cuore non vi ha mai
dimenticati!", rispondo ora col sorriso.
Vengo praticamente buttato giù da entrambi e Daibu inizia a
lamentarsi a causa del braccio rotto; dopo poco arrivano i nostri
amici, Jun mi controlla e dopo essersi consultato con Yayoi esclama:
"E' un miracolo amico mio!".
"No, l'unico miracolo qui è l'amore che mia moglie
prova per me!" e non le tolgo gli occhi di dosso.
E' affiancata da Yukari, Genzo e Taro, mi avvicino a loro e
quest'ultimo mi dà una pacca sulle spalle: "Allora Capitano!
Pronto a tornare?".
Gli sorrido: "Mi sa che non sarà così facile
riprendere il passo con tutti voi!"
"Se riesce ancora Ryo a giocare in prima squadra, tu Tsubasa anche
azzoppato sarai perfetto!", prosegue Genzo facendoci ridere tutti.
"Ehi, come ti permetti?!“ si difende Ryo e poi prosegue: “A proposito Tsubasa... ho visto la porta del
campo sportivo con la rete sfondata... ne sai qualcosa?" e mi fa una
faccia birichina...
"Emmm ecco...", la mano destra mi va dietro alla nuca e rido
imbarazzato..
"Lo sapevo non poteva che essere stato mio padre!" e Daibu mi abbraccia
felice
"In realtà è anche il mio!" e si stringe a me
anche Hayate.
Li abbraccio entrambi e percepisco il mio cuore colmo di gioia, d'ora
in poi so che tutto andrà bene!
Alzo lo sguardo e incrocio il suo, le sorrido e lei mi
ricambia, mi divincolo dai miei figli, la raggiungo e l'abbraccio. Sono
curioso di sapere: "Sanae, scusami... ma perchè nella storia
non hai usato i nostri veri nomi? Magari avrei recuperato prima la
memoria!"
"Se avessi usato i nostri veri nomi, chiunque avrebbe potuto chiamarti
e causarti delle crisi... in Occidente siamo molto famosi, ma per
motivi di semplicazione culturale, hanno anglicizzato i nostri nomi e
pertanto Holly e Patty mi sono sembrati perfetti come protagonisti
della nostra storia d'amore!", mi risponde col sorrido.
La stringo a me, la mia mente ora è serena, posso pensare al
mio passato senza avere più crisi, ma poi un pensiero
particolare mi sfiora ripensando alla notte di fuoco passata con lei in clinica e
mi avvicino al suo orecchio:
"Patty, stanotte mandiamo i ragazzi a dormire a casa di Ryo?...ci sono
delle cosette che dobbiamo recuperare io e te..."
Arrossisce e mi da una gomitata... "Sciocco!"
"Ti amo anch'io!", la bacio appassionatamente mentre gli applausi e i
coro da stadio dei nostri amici e dei nostri figli non ci imbarazzano,
ma ci rendono felici perchè sono partecipi della nostra
infinita gioia!
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DETTAGLI
E niente... "Dai...raccontami!" è giunta al termine: ho
cercato di descrivere il più possibile le sensazioni e le
emozioni che io stessa provavo nella stesura e spero di essere stata in
grado di trasmetterle.
Ho inserito il link della canzone che mi ha ispirata: "Can't Falling in
Love", non la versione originale di Elvis Presley, ma quella
di Harley Reinhart. Se vi è possibile, leggete il capitolo
col sottofondo musicale, perchè questa canzone ha
contribuito veramente, ma veramente tanto alla realizzazione di questa
fanfic.
Ringrazio di cuore tutti coloro che si sono appassionati alla lettura
della mia storia, siete davvero tantissimi!
Un ringraziamento speciale va a CKS, non solo per tutte le sue
recensioni sempre precise e dettagliate, non solo per le chiacchierate
che ogni tanto riusciamo a farci, quando la RL lo permette, e che per
me sono fruttuose, dato che non conosco tutti i retroscena di CT, ma
soprattutto perchè mi ha dato l'idea dell' amnesia: da
lì il mio cervello ha fatto le capriole!
Ringrazio di cuore i miei recensori più assidui:
-Candy CBHP, che mi ha sempre incoraggiata e non mi ha mai fatto
mancare il suo appoggio;
-Tsubasanasana, che ha recensito tutti i capitoli di questa storia
riempiendomi di complimenti ed emozionandomi davvero tanto per le sue
parole;
-Ania83e, che è sempre stata schietta e obiettiva nei
commenti.
E poi ancora: Patty 19, Mary 1987, Kay75, Ivana Guarini, FlaR.
Grazie, grazie e ancora grazie per la fiducia che continuate a darmi
ogni qualvolta posto una storia!
Grazie di cuore!
Anna
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