Il Trono di Ghiaccio - La rivendicazione di Arendelle

di lmpaoli94
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Elsa, Peter, i suoi fratelli e i Guerrieri Stark si apprestavano a giungere dal confine nord di Arendelle.
Stranamente la strada era senza pericoli e senza imboscate come aveva pensato Eddard e i suoi figli.
< C’è troppo silenzio in questo luogo > fece il capofamiglia guardandosi intorno < Non dovrebbe mancare molto per raggiungere il castello di Arendelle. >
< Padre, secondo me questa è una trappola > rispose Arya impugnando il suo pugnale < Ci stanno per attaccare. Me lo sento. >
< Le nostre vedette hanno controllato tutta la zona e non c’è traccia del nemico. >
< Ma com’è possibile che la Strega Bianca abbia lasciato sguarnito il confine? Secondo me c’è sotto qualcosa. >
< D’accordo che dovremmo essere prudenti, ma non possiamo fermarci. >
< Lasciate andare avanti me. >
La voce di Elsa risuonò nelle orecchie di Eddard come un forte richiamo.
< Maestà, non credo che sia una buona idea. >
< So benissimo badare a me stessa, guerriero Eddard. I soldati di ghiaccio e altre creature non mi fanno paura… E poi non credo che la Strega Bianca mi voglia morta ora che sono vicino a casa mia. Vorrà vedermi in vita, no? >
< Questo purtroppo non lo sappiamo. >
< Ma lo scopriremo presto, non trovate? >
< Papà, se la Sovrana dell’inverno vuole proseguire avanti, chi siamo noi per contraddirla? >
< Tu la vuoi vedere morta, vero? Vuoi che soffra e che ne faccia le spese più che di noi? sei una persona orribile, Arya. >
< Lei non mi è mai piaciuta. Ormai è un dato di fatto, non trovate? >
< Anche stavolta dovrei frustarti per la tua insolenza. >
< Lo farete a guerra finita… Sempre che ce ne sia una. >
Mentre Elsa evitava di ascoltare le parole di Arya, la Sovrana di Arendelle per poco non cadeva vittima di un’imboscata da parte di un piccolo esercito che era riuscito a conquistare vasti territori montuosi.
< Chi siete voi? > domandò la Sovrana Elsa.
< Non ci siamo mai incontrati prima, maestà… E sinceramente non credevo di ritrovarmi dinanzi all’ultima seguace di Arendelle. >
< Voi mi conoscete molto bene, ma io non so ancora chi siete. >
< Doran Martell… > fece Eddard rispondendo alla domanda della Sovrana.
< Il Re del Nord in una delle lande desolate fuori il suo Regno. Davvero singolare. >
< Che cosa vuoi da noi, Doran? >
< Ho sentito dire che vi state dirigendo ad Arendelle… Vedete, siete davvero fortunati. A quanto pare Jadis non si trova al castello. >
< Che cosa state dicendo? >
< Quello che ho appena detto, maestà… Pare che la vostra nemica sia impegnata a trovare nuove alleanze a Westeros. Ha già deposto il povero Twyn Lannister per riuscire a conquistare la supremazia in quei territori… >
< Perché voi vi trovate qua? >
< Odio rimanere troppo nel mio territorio. Avevo bisogno di cambiare aria. E perché non venire qui nella terra del freddo e del ghiaccio? >
Ma Elsa non riusciva a fidarsi delle parole del vecchio Re di Dorne.
< Eddard, vorrei parlare un attimo da solo con voi se non vi dispiace. >
< Certo. >
Una volta allontanatosi dal gruppo dei Martell, Elsa non riusciva a distogliere lo sguardo da Doran.
< Eddard, ci possiamo fidare di lui? Insomma, che ruolo ha a Westeros? >
< E’ un vecchio Re viaggiatore che non ama allearsi con le casate potenti. In effetti vuole stare fuori in goni singolo dibattito che potrebbe comprometterlo. >
< Ma che cosa ci ricava nel rimanere qui sul confine? Potrebbe essere pericoloso. >
< Ormai non lo è più. Se Jadis ha davvero abbandonato queste terre per rinforzare il suo impero, allora dobbiamo recarci ad Arendelle prima che sia troppo tardi e riconquistare il potere che vi spetta. >
< Ma adesso quello che mi preme più di tutti è se davvero ci possiamo fidare di questo Doran Martell. >
< Sinceramente non so cosa pensare, maestà. >
Non sapendo cos’altro fare, Elsa decise di parlarci a quattr’occhi.
Ma improvvisamente, Aslan la anticipò.
< Re di Dorne, che cosa possiamo fare per voi? >
< Ho solo bisogno di ritrovare la pace in un Regno che non c’è più. Il mio popolo non ha fatto altro che soffrire le guerre e le carestie negli ultimi anni, ma adesso dobbiamo dire basta. Basta a queste genere di guerre. Tutto questo deve finire. >
< E dimmi, siete venuto fin qui per poter parlare con la Strega Jadis? >
< Non per parlarci, ma per affrontarla. >
< Capendo che non avreste avuto la meglio? Non è stato molto ragionevole da parte vostra. >
< Ecco perchè mi sono rifugiato sulle montagne insieme alla casata Tarly e alla casata Arryn. >
< Che cosa? voi vi nascondete tutti qui? >
< Le catene montuose che circondano Arendelle sono molto più vaste di quello che pensate. >
< Su questo avete ragione, Doran Martell. >
< Attenderemo l’arrivo di Jadis anche per l’eternità, almeno finché non avremmo la certezza che tutta questa follia finirà. >
< Ci stiamo dirigendo ad Arendelle per riportare la nostra sovrana sul trono che gli spetta e debellare ogni singola guerra che imperversa nei nostro territori. >
< Davvero riuscirete a mantenere simili promesse? >
< Non ho detto che manterrò queste promesso, sto solo dicendo che ci proveremo anche a costo delle nostre vite. >
< Allora potete contare sul nostro aiuto. >
Senza immaginarlo, Aslan aveva costruito una solida alleanza con tre delle casate più potenti di Westeros, mentre la Strega Bianca continuava ad essere succube della sua alleata sanguinaria.
 
 
< Odio questo luogo ostile > fece Jadis disgustata.
< Non volevo che lo amaste, ma bensì che guardaste in che condizioni vivono. >
< Esseri senza un briciolo di civiltà… Come possono esserci d’aiuto alla nostra causa? >
< Gli offriremo tanto di quell’oro che potrebbero ricoprirci tutte le isole di Ferro. State a vedere. >
Ma appena le due guerriere varcarono il ponte che conduceva al castello, un’orda di arcieri si riversarono contro di loro ferendole lievemente.
< Fermatevi! Dannati! >
La collera di Daenerys crebbe così talmente tanto che dovette chiamare all’ordine i tre draghi di ghiaccio per fermare tutta questa follia.
< Maledetti! Come avete osato mettervi contro la nuova Regina di tutti i nove Regni? >
< Noi non abbiamo una Regina così arrogante che entra nei nostro territori come gli pare e piace. >
< E voi chi siete? >
< Mi chiama Yara Greyjoy, e sono l’unica discendente rimasta Sovrana di queste Isole. >
< Piegati al mio volere Yara Greyjoy se non vuoi incorrere in pericolose vicissitudini. >
< Ho sempre creduto che i Targaryen avessero un carattere ribelle e deciso… Ma come osano fare come se fossero a casa loro in un posto a cui non appartengono? >
< Daenerys, ricordatevi perché siamo qua > fece Jadis cercando di calmare gli animi.
< E questa chi è? La tua scagnozza? >
< La mia alleata verso la conquista del continente. >
< Sentite un po’, le due altezze reali che vogliono conquistare tutto Westeros. Mi sembra un tantino grande per riuscire in questa impresa. >
< E con ciò? Pensate che noi due abbiamo paura? Potremmo congelare le vostre insulse isole in pochi minuti se volessimo. >
< Allora fatevi sotto perché non ci sarà niente e nessuno che ci fermerà. >
In quel momento dovette scendere in campo la diplomazia nascosta di Jadis per evitare che succedesse il peggio.
< Ci dispiace essere entrati nel vostro territorio senza il vostro permesso, ma se siamo qui è perché abbiamo bisogno di uomini coraggiosi come voi per guidare la resistenza verso gli ultimi seguaci di Arendelle. >
 Arendelle? Ho sentito parlare di quella terra… E’ molto lontana da qui. >
< La mia alleata non riesce a calmarsi in simili circostanze, ma quando vuole sa il fatto suo. >
< Conosciamo molto bene i Targaryen… Ma non conosciamo voi. >
< Sono Jadis, la Strega Bianca. >
< E ditemi Jadis, perché dovremmo fidarvi di voi? >
< Perché se vincessimo questa guerra avrete anche voi la vostra parte. >
< E cioè? >
< Comanderete tutto il nord di Westeros una volta che gli Stark saranno tutti morti. Mi sembra un compenso ragionevole. >
< Jadis, che state facendo?! >
< Lascia fare a me, Daenerys. Dobbiamo fargli un’offerta a cui non potranno mai rifiutare. >
< Guidare il nord… La faccenda potrebbe farsi davvero interessante. >
< Accrescerete il vostro potere e diventerete… >
< Vorremmo pensarci un po’ se non vi dispiace. Devo parlare con i miei consiglieri. >
< Gli abitanti delle Isole di Ferro non hanno consiglieri… Prendono decisioni alla svelta senza pensarci troppo. Voi non volete aiutarci, vero? >
< Perché dovremmo essere alleati di un popolo che negli ultimi secoli non ha fatto che seminare il terrore in tutta Westeros? Ce lo spieghi, vostra altezza. >
< Il terrore non sì è ancora placato, Yara Greyjoy. Ma se voi e i vostri uomini vi alleaste con noi, sarebbe molto più semplice accrescere i nostri scopi e i nostri poteri. >
< Perché? Non vi sentite forti abbastanza? >
< Abbiamo bisogno di trovare alleati per non scatenare una guerra interna tra di noi. Sarebbe troppo distruttivo. E di conseguenza abbiamo pensato a voi. >
Ma Yara Greyjoy sapeva bene che Daenerys non stava dicendo la verità.
< Un Greyjoy che si fida di un Targaryen… Se me l’avessero chiesto anni fa’, non c’avrei mai creduto. >
< Quindi accettate la nostra offerta? >
 Assolutamente no > rispose Yara seccamente < E vi consiglio di lasciare le Isole di Ferro se non volete avere grandi problemi. >
< Come osate rifiutare tale onore? A non molti capita allearsi con le due donne più potenti del mondo. >
 Ma quali potenti… Una ha perso un regno che aveva conquistato un secolo fa’, mentre voi Daenerys gli volete alleare con chiunque vi capiti a tiro per sfruttarlo al meglio. Credete che io sia nata ieri? >
< Se pensate questo, vi state sbagliando su tutto. >
< Io non mi sono mai sbagliato prima d’ora… Ma adesso, se non ve ne andate immediatamente, la mia collera sarà talmente vasta che i vostri draghi non riusciranno a fermare il nostro esercito. >
< Sapete che cosa vi dico? Vi meritate di morire malamente. >
Ma prima che Daenerys potesse mettere in campo i suoi tre draghi, Jadis la fermò all’istante.
< Non c’è tempo per questa battaglia inutile. Dobbiamo tornare ad Arendelle. >
< Ma sei forse impazzita, Jadis? Io non mi faccio prendere in giro da questa orda di umanoidi senza cervello. >
< Ho detto che dobbiamo andarcene subito. >
Ma Daenerys non voleva abbandonare la fetta delle Isole di Ferro.
I suoi guerrieri erano molto più forti e agguerriti di molti altri.
< Brava. Ascoltate la vostra alleata, Jadis. Da quando è qui non ha fatto altro che dire parole sante. >
< E’ solo una debole che vuole farsi sottomettere da voi > ripose Daenerys sprezzante.
> Non è una debole, ma una donna intelligente. Andatevene. Non ve lo dirò una seconda volta. >
< Daenerys, non ne vale la pena. Davvero… Se questa casata non vuole essere nostra alleata, dovremmo metterci l’animo in pace e proseguire per la nostra strada. >
< Come faremo a conquistare Westeros se… >
< Lo conquisteremo anche senza il loro aiuto. Punto e basta… Adesso andiamo. Arendelle ci aspetta… Qualcosa di oscuro si sta abbattendo sui nostri confini. La resistenza sta avanzando verso il nostro castello. >
< E voi come lo sapete? >
< Ho i mei informatori che cercano di mettersi in contatto con me. >
Capendo che era inutile insistere ulteriormente, alla fine Daenerys acconsentì alla richiesta di Jadis montando sui suoi draghi e riornando verso Arendelle in poco tempo.
< Credevano che saremmo caduti scioccamente nella loro trappola > fece Yara al suo esercito < Ma si sbagliavano di grosso. Torniamo a difendere il nostro avamposto. Potremmo prepararci per una grande guerra.
< Maestà, la fortezza di Pike ha bisogno di essere ristrutturata velocemente. Alcuni calcinacci si stanno staccando dalla scogliera. >
< La mia casa e quella dei miei avi ha resistito per tutti questi secoli. Non crollerà mai. Nemmeno se Dio volesse. Sono stata chiara? >
Yara era guerriera determinata che non si fermava dinanzi a niente. Nemmeno di fronte all’evidenza e alle parole del suo popolo.
< I Targaryen perderanno tutto… Anche questa volta. È solo questione di tempo. >




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