Feel
your worries disappear
Conor si morse il labbro e lanciò uno sguardo a Phil, mentre
col piede cercava la staffa destra.
Quella situazione non gli piaceva per niente.
Il moro lo scrutava con attenzione mentre carezzava il muso
del cavallo. “Rilassati, l’animale sente la tua
tensione. Stringi le briglie nel
pugno coi pollici verso l’alto, raddrizza la schiena e
sciogli i muscoli” ribatté
in tono calmo, regalandogli un sorriso incoraggiante.
“Ma come cazzo si fa a stare in equilibrio? Non è
che adesso
questo parte al galoppo? Phil… non lasciarlo!”
sibilò Conor, per niente tranquillo.
Da quando era montato in sella, aveva avvertito ogni muscolo di quella
bestia
guizzare, come se si divertisse a destabilizzarlo.
“È dolcissimo, non ti farà
niente” affermò Phil, stringendo
una redine aggiuntiva che aveva attaccato alla testiera.
“Ricordi cosa ti ho
detto? Talloni verso il basso e non stringere i polpacci, altrimenti il
cavallo
capirà che si deve muovere.”
Il biondo deglutì e puntò lo sguardo sul manto
rossiccio
dell’animale, mentre sistemava cautamente la postura.
“Come hai detto che si
chiama?”
“Pixel. Accarezzalo, conoscilo, è giusto che
entriate in confidenza.”
Conor allora prese entrambe le redini nella mano sinistra,
mentre allungava la destra e immergeva le dita nella criniera bionda.
“Ciao Pixel.
Non hai intenzione di uccidermi, vero?”
Il cavallo, in tutta risposta, abbassò appena il capo e si
esibì in uno sbuffo sommesso.
Conor si ritrasse e strabuzzò gli occhi. “Mi
odia?”
Phil ridacchiò. “No, credo che tu gli piaccia. Ora
te la
senti di fare una passeggiata?” domandò poi,
accennando al piazzale sterrato in
cui si trovavano.
Conor si morse nuovamente il labbro e sentì il cuore
accelerare.
Ma non solo per l’ansia: si sentiva quasi elettrizzato.
Riprese le redini in
modo corretto e annuì appena. “Però,
Phil, tu stagli accanto, non lasciarmi.”
L’altro gli sorrise. “Tranquillo. Schiena dritta,
guarda in
avanti, muscoli rilassati e stringi appena i polpacci, come se volessi
dargli
dei colpetti sui fianchi.”
Conor inspirò forte per calmarsi ed eseguì; quasi
gli venne
un colpo e temette di perdere l’equilibrio quando Pixel prese
a passeggiare
lentamente: sobbalzava, oscillava e a lui pareva che il mondo si
spostasse dal
suo baricentro.
“Oh merda, come si ferma? Oggi morirò, me lo
sento!” strillò
in preda all’ansia.
Phil, sempre con la briglia aggiuntiva tra le dita, scoppiò
a ridere. “Asseconda i suoi movimenti, ascoltalo,
tranquillizzati. Trova l’equilibrio
e soprattutto comunica con lui.”
“Ti prego, cazzo… per favore, Pixel, cucciolo, non
uccidermi…”
cominciò a mormorare Conor col cuore in gola, per poi
prendere un respiro
profondo.
E successe qualcosa.
All’improvviso realizzò di trovarsi in sella a una
meravigliosa creatura che non voleva fargli del male, anzi, cercava di
trasmettergli sicurezza. Camminava lentamente, muoveva piano le
orecchie, i
suoi muscoli guizzavano ma senza mai essere tesi, il sangue gli
circolava caldo
nelle vene. Era vivo.
Tutto in lui ispirava dolcezza e pace.
Non sapeva come, ma Conor lo realizzò.
E, quando incrociò gli occhi scuri e sereni di Phil,
comprese che nulla sarebbe andato storto.
Era bellissimo.
♥
♥
♥ ♥ ♥
Ed eccoci giunti alla penultima (T____T) flash di questa
raccolta!
Stavolta la parola è stata suggerita dalla carissima Carmaux_95
ed era “pixel”… di cui ovviamente io ho
fatto un uso completamente fuori dal mondo
XD infatti ho paura di averlo reso troppo marginale, Carmaux spero che
mi
perdonerai :P
Anche la ship (OVVIAMENTE CONOR E PHIL SONO UNA SHIP, una
delle mie OTP del fandom *-*) è stata trattata in maniera
marginale, ma non
volevo creare la classica scenetta sdolcinata e banale tra due
fidanzati...
anche perché le coppie fanno tante cose insieme, tra cui
condividere passioni,
conoscenze ed esperienze ^^
In tal caso ho preso spunto da un elemento reale: Phil (così
come Price) andava a cavallo e ci sta veramente stare, ora non so se
stia
continuando ma sicuramente sa cavalcare, e quindi mi piaceva
l’idea che lo
insegnasse a Conor – il fatto che il cantante non
l’avesse mai fatto prima è
ovviamente una mia fantasia, di lui non lo so XD
Per raccontare le sensazioni che Conor ha provato durante la
sua prima volta a cavallo (anche se una flashfic non è in
grado di contenerle
tutte) mi sono basata sulle esperienze che ho personalmente vissuto: ho
avuto il
piacere di montare in sella due volte ed è sempre stato
qualcosa di mozzafiato,
vi giuro che a un certo punto si instaura un rapporto magico tra
cavallo e fantino
e si vorrebbe non scendere mai *___* non so se vi è mai
capitato, ma provateci
nel caso dovesse capitarvi l’occasione, è unico!!!
Spero di non avervi confuso troppo con i nomi tecnici, ma
pens sia facilmente intuibile cosa siano staffe, redini e testiera ^^
non
voglio ammorbarvi troppo con spiegazioni chilometriche, ma se volete
entrare
nello specifico ecco a voi la pagina wikipedia su cui mi sono basata:
https://it.wikipedia.org/wiki/Finimenti
infine, una notina riguardo al titolo: è un verso del testo
di “Graveyard Whistling”, contenuta
nell’album del 2015, Nothing But Thieves.
Non è una scelta a caso: l’artwork del disco
infatti presenta come immagine
proprio un cavallo ^^
Come sempre, vi ringrazio INFINITAMENTE per essere ancora
qui, leggere i miei scritti e partecipare alla sfida, GRAZIE! :3
Alla prossima e ultima parola, sono proprio curiosa di
scoprire come andrà il gran finale!!! ♥
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