Shavo
sollevò lo sguardo verso il cielo stellato.
Era il ventidue
aprile, eppure lui aveva trascinato i suoi
amici sulla spiaggia per festeggiare il suo compleanno.
La luna piena e
scintillante accarezzava i loro volti giovani
e spensierati: si infrangeva sugli orribili capelli rosa di Daron,
sulle
ciocche ricce e ribelli di Serj, sulla chioma di John domata in una
morbida
coda, sul cappellino da baseball che Shavo indossava sulla testa pelata.
Shavo pensava che quel
disco iridescente vegliasse su di
lui, sui suoi amici e sui suoi ventitré anni appena compiuti.
«Fratelli,
vedete come ci guarda? Vuole dirci qualcosa…»
biascicò.
Daron rise.
«Sei ubriaco, amico!»
«No, dico
sul serio: ci sono le nostre facce sulla
superficie…»
«La luna
siamo noi, eh?» se ne uscì Serj, seduto con le
gambe incrociate e una bottiglia di birra in mano.
«Già!
John, che ne pensi?»
John fece spallucce,
sdraiandosi accanto al festeggiato.
«Non c’è niente da pensare. È
solo una luna come un’altra» replicò
senza
scomporsi.
«Ehi, almeno
tu potresti darmi ragione!» protestò Shavo.
Rimasero in silenzio
per un po’, nell’aria soltanto l’eco
delle risate che si erano lasciati sfuggire.
Shavo si
strofinò gli occhi. «Sapete una cosa? Ho molta
fiducia in noi. I nuovi pezzi sono una bomba e abbiamo già
delle date per la
prossima estate!»
«Io comunque
preferisco il sole, è più rassicurante»
commentò Serj pensieroso.
«Hai paura
della luna?» indagò Daron.
«Non dire
stronzate, Malakian.»
«Sentite
questa: esorcizziamo le nostre paure, così saremo
liberi di goderci il futuro che ci aspetta!»
strepitò Shavo, mettendosi a
sedere.
Gli altri lo
guardarono storto.
«Che hai in
mente?» chiese John scettico.
«Ammettiamo
la nostra paura più grande, poi prendiamo della
sabbia e la lanciamo alle nostre spalle.»
«Alle tue
spalle ci sono io, genio» gracchiò Daron.
«Spostati, genio» fece John
sarcastico.
Si sedettero in
cerchio e immersero le mani nella sabbia.
«Sono
terrorizzato dalla solitudine» ammise Shavo.
«Chi non lo
è?»
«Malakian,
non fare lo spiritoso e dicci la tua!» replicò
piccato il bassista.
Daron
sbuffò. «Ho paura di perdere i capelli»
borbottò.
I suoi amici
scoppiarono a ridere.
«Piantatela!
Serj?»
«Di mangiare
un animale» disse subito il cantante,
rabbrividendo disgustato.
«Ma che
paure sono? Siete degli idioti!» protestò Shavo.
«Tocca a me:
sono terrorizzato dai tuoni» mormorò John.
Gli altri tre lo
fissarono, facendosi seri.
Poi Shavo
proclamò: «Fratelli, prendiamo le nostre paure e
buttiamocele
alle spalle! Pensiamo al nostro futuro: sarà roseo e
prosperoso! Ripetete con
me: noi non abbiamo paura!»
I quattro sollevarono
le mani piene di sabbia e la
lanciarono all’indietro, sfidando la luna con
un’occhiata fiera.
Erano giovani,
spensierati e fiduciosi.
Avevano tutta la vita
davanti.
Noi non abbiamo paura, pensò Shavo.
Quello era uno dei
migliori compleanni che avesse mai
vissuto.
Anche se lui e i suoi
amici erano ubriachi e stavano dando
vita a una battaglia di sabbia all’ultimo sangue.
Anche se forse non
avevano preso sul serio il suo rituale.
Noi non abbiamo paura,
fratelli.
Lui ci credeva
davvero, sapeva che avrebbero trionfato.
♥
♣
♦
♠
Ed
eccoci giunti all’ultima flash di questa raccolta.
Ci
tenevo a pubblicarla oggi perché è il compleanno
del
dolce e caro Shavo, che ha compiuto la bellezza di quarantasei anni!
Forse
questa flash non è granché, avrei davvero voluto
fare
di più, ma è andata così e spero vi
sia comunque piaciuta. E soprattutto che
Shavo possa perdonarmi ^^”
Ringrazio
la mia fantastica sorella di scrittura Evelyn per
aver suggerito il prompt “luna piena”,
perché mi ha permesso di scrivere
qualcosa su loro quattro tutti insieme, agli esordi della loro
carriera;
infatti, la flash è ambientata nel 1997, quando i nostri
eroi non avevano
ancora inciso un disco e non avevano ancora raggiunto il successo che
poi hanno
avuto negli anni a venire.
Spero
davvero di non essere stata banale, è stato tutto
ciò
che sono riuscita a creare stavolta.
Vi
devo qualche piccola spiegazione: ho nominato degli
orribili capelli rosa di Daron perché è vero che
il chitarrista, quando era
molto più giovane e selvaggio (?), si tingeva i capelli di
colori assurdi, tra
cui il rosa :D
Ho
pensato bene alle paure, non credete? Serj è vegetariano,
perciò ha il terrore di mangiare animali XD Shavo
è un tipo molto espansivo e
social, mi sono detta che non potrebbe mai sopportare di rimanere solo!
Daron –
viste anche le numerose tinte che si è fatto in passato XD
– l’ho immaginato
come uno che non potrebbe sopportare di perdere i capelli…
non a caso si mette
sempre cappelli vari negli ultimi anni, non lo si vede mai senza
^^”””
E
John e la sua paura dei tuoni? È un mio headcanon che
esiste da quando esisto io in questo fandom, ahahahahahah! Infatti, la
prima
storia che scrissi sui System vedeva il povero John in preda al panico
per via
di un tremendo temporale, mentre tutti cercavano di distrarlo! E questo
è
rimasto in ogni storia in cui c’è lui come
protagonista, ormai fa parte della
mia personalissima caratterizzazione di lui :D
Poi:
chi ha seguito tutta la raccolta avrà certamente notato
che ho fatto pronunciare a Serj la frase “la luna siamo
noi”, ovvero il titolo
della prima flash; volevo che ci fosse una sorta di circolo, qualcosa
che
inizia e poi si conclude nello stesso punto. Non so se sono riuscita a
spiegarmi, ma mentre in quella flash abbiamo trovato una band
praticamente
distrutta e con poche speranze, con i membri già adulti e
disillusi – anche se
non del tutto –, qui i ragazzi erano giovani e ancora
credevano davvero in loro
stessi!
Ho
voluto che ci fosse speranza sul finale, ma che
rimandasse anche a quella che i ragazzi secondo me non perderanno mai,
anche se
ancora non riescono a buttare fuori del nuovo materiale per noi poveri
fan
ç___ç
Ovviamente
il banner in cima è stupidissimo e, beh, loro non
hanno paura, ma fanno paura a noi con quelle facce e quel trucco da
folli XD ho
scelto questa immagine perché rappresenta come si conciavano
agli inizi della
loro carriera, che ve ne pare? :P
E
niente, queste note stanno diventando lunghissime,
scusatemi!
Ma
veniamo ai ringraziamenti!
Un
grandissimo abbraccio a tutte le persone che hanno partecipato
insieme a me a questa meravigliosa sfida, ma soprattutto a Soul per
l’idea
stupenda che ha avuto!
In
questi quattro mesi mi avete tenuto compagnia con le
vostre storie e recensioni, sono veramente commossa e felicissima di
aver preso
parte a un’iniziativa come questa *-*
Grazie
davvero a TUTTI per il sostegno, a chi è passato a
recensire e chi ha scelto di condividere con me
quest’esperienza formidabile!
Grazie
a tutti per i prompt che hanno dato una forma a
questa raccolta, anche quelli che mi hanno messo in
difficoltà come “frana” di
Sakkaku :D
Un
ringraziamento speciale va anche a Selene e Carmensita
che da anni mi fanno compagnia nella categoria dei System e che non si
perdono
una mia storia :3
Sono
felice di come è andata questa sfida e di avervi
intrattenuto – spero piacevolmente – con le mie
fesserie!
E
niente, se vi siete affezionati a questi ragazzi, sappiate
che ho già qualcos’altro in mente su di loro,
perché scriverne è terapeutico e
mi fa bene al cuore e all’anima *-*
Grazie
a loro, quindi, perché esistono e mi fanno bene!
Ancora
tantissimi auguri al carissimo Shavo e GRAZIE infinite
a tutti voi per essere giunti fin qui!!!!
Alla
prossima avventura ♥
|