Zodiaco

di la_pazza_di_fantasy
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Premessa: questa storia è stata scritta nel 2015/2016 e poi messa da parte, non so con quanta frequenza pubblicherò i capitoli visto che li devo revisionare.
Comunque spero vi piaccia.
Buona lettura,
la_pazza_di_fantasy


















-siamo davvero sicuri che sia la cosa giusta da fare?- chiese l’uomo guardando la moglie.
-si, non abbiamo altra scelta- disse la donna.
-ma c’è tanta altra gente così, perché dobbiamo proprio farlo noi?-
-perché so già che litigherebbero ogni giorno. E non voglio che succeda per una cosa del genere-
-ma non ne puoi essere sicura al cento per cento. Stiamo impedendo a una persona di vivere con la sua famiglia- disse l’uomo sospirando.
-ti prego non rendere questa scelta più difficile di quanto non lo sia. Portala lontano da qui-
L’uomo si arrese a annuì a quelle parole e prese il piccolo fagottino tra le braccia per quella che forese era l’ultima volta.
Uscì dalla stanza e una volta arrivato nel cortile dell’edificio dove si trovavano si mise al centro. Guardò intorno prima di chiudere gli occhi e smaterializzarsi.
Riapparve al centro di un parco completamente deserto per via della tarda ora. Difronte a se un grande edificio in stile Vittoriano. Doveva essere quello il posto che i due avevano concordato.
L’uomo si incamminò verso l’ingresso dell’edificio e dopo aver letto il nome sul campanello dell’edifico, e appurato che fosse veramente quello il posto, lasciò il fagottino davanti alla porta per poi suonare.
Si allontanò velocemente fino a ritornare nel luogo dove era apparso e guardò da li la porta dell’edificio che si apriva.
La donna davanti alla porta si guardò intorno confusa, poi abbassando lo sguardo vide il fagottino a terra e subito si piegò per raccoglierlo e iniziare a cullarlo. La donna si guardò ancora intorno in cerca di chi avesse lascito il bambino ma non vedendo niente rientrò nell’edificio. L’uomo si era smaterializzato nuovamente non appena il bambino era stato preso in braccio dalla signora facendo girare tre volte le lancette del suo orologio dorato.
Era in mani sicure.

 




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