Ringrazio chi mi leggendo
e in particolare LeoB per avermi fatto notare un piccolo errore nello
scorso capitolo.
Grazie
Sally Po
entrò nella stanza di Asuka e la vide far colazione.
-Buongiorno-
Salutò lei per attirare la sua attenzione
-Buongiorno dottoressa-
rispose la rossa in maniera nervosa
-Pronta? –
chiese lei osservandola seria
La ragazza chiuse
l’occhio buono per poi annuire
-Sì, sono
pronta-
L’altra si
avvicinò e iniziò a sbendare l’occhio
che era stato operato.
-Sai che non posso darti
certezze? È possibile che tu debba portare degli occhiali e
comunque e quasi sicuro che avrai la visione appannata
all’inizio-
Asuka -Lo so- rispose
sospirando all’informazione che Sally le diede nel mentre
stava finendo di sbendarla.
-Ok apri lentamente
l’occhio-
Asuka fece
ciò che le era stato ordinato e rimase abbagliata dalla luce.
-Ci vedi? –
Chiese, dunque, la dottoressa preoccupata
La ragazza annui
-Sì, vedo un po’ appannato ma… ci vedo-
gridò lei entusiasta -Ci vedo di nuovo! Grazie dottoressa!
–
Sally sorrise contenta.
-Non ringraziare me ma
il chirurgo oftalmico che ti ha operato ma posso farti una domanda?
–
-Mi dica dottoressa-
-Dove hai imparato
l’inglese? Lo parli molto bene per essere una giapponese-
Asuka la
osservò per un attimo pensierosa -Vede io sono trilingue:
sono di madre lingua tedesca ma so anche inglese e
giapponese… Anche se con quest’ultima lingua ho
grossi problemi con i kanji-
-Ok- fece la donna -Vuoi
far due passi? Però per adesso dovrai andare sulla
carrozzina per sicurezza–
La rossa la
guardò estasiata -Sì grazie… Potrei
vedere come sta St…Shinji per piacere? -
-Penso che gli
farà piacere rivederti-
-Lo penso
anch’io- sogghigno la giovane
A quel punto si fece
aiutare a mettersi seduta sulla carrozzella e si fece accompagnare
nella stanza di Shinji.
-Posso farle una domanda
dottoressa? – Asuka voleva togliersi quel tarlo che aveva in
testa il prima possibile.
-La ragazza che mi ha
interrogato ieri, Relena, è…-
Sally intuì
che Asuka aveva dei problemi a rapportarsi con persone come la sua
amica.
-Vedi Relena
è una persona molto dotata di empatia e doti diplomatiche,
è molto intelligente e cerca di mettere a proprio agio le
persone.
Devi sapere che, proprio
per questo, abbiamo chiesto a lei di interrogarti ma mi ha detto che ha
avuto una strana impressione su di te, come se ti fossi trattenuta-
La rossa storse la bocca
-In qualche maniera mi ha ricordato una persona che non sopporto ma a
ripensarci mi ricorda molto di più l’unica vera
amica che ho mai avuto-
-Sarà un
po’ difficile visti i suoi impegni ma perché non
provi a fare amicizia con lei? Potrebbe giovarti sai-
Ma Asuka non sembrava
convinta della proposta della donna
-Siamo arrivarti
comunque- la informo poi, quindi bussò -Hai visite Shinji-
Il ragazzo da dentro
diede il permesso di entrare.
-Buong…-
Shinji non fece in tempo a finire il saluto che Asuka balzò
giù dalla sedia a rotelle e gli tirò un diretto
alla mascella.
Sally non aveva pensato
che quella fosse la reazione della rossa al vedere il suo amico ma
subito la blocco per evitare altri problemi.
-Brutto stronzo!
– Cominciò ad inveire lei -Hai provato a
strozzarmi! Che cazzo ti passava la testa baka-Shinji! –
Shinji, che si massaggio
la parte offesa, però fece una cosa che lei non si sarebbe
mai aspettata, rispose
-Perché sei
una cretina siderale! Volevo vendicarmi di tutte le tue maledette
angherie! Dei tuoi soprusi! Delle tue smargiassate! Della tua
supponenza! Del tuo comportarti da prima donna! Del fatto che tu non
volessi mai chiedere aiuto! Cresci Asuka! Fatti Aiutare! Chiedi scusa
quando sbagli! Io esagero da un lato ma tu esageri
dall’altra! –
La ragazza
abbassò il capo nel mentre Sally la stava ancora tenendola
con le braccia infialate sotto le ascelle e con le mani incrociate
dietro la testa.
-Cos’è
Rei ti ha fatto crescere gli attributi? – Chiese
sull’orlo delle lacrime -Sai sicuramente non ha aiutato la
mia crescita il fatto di essere stata addestrata fin da piccola al
pilotare un EVA, di sicuro non ha aiutato vedere il corpo di mia madre
morta suicida, sicuramente non ha aiutato il sentirsi dire che ero il
meglio del meglio e tante altre cose… Ma sicuramente voglio
cambiare St…- A quel punto della sua lunga confessione Asuka
si morse la lingua -Shinji, io voglio cambiare-
Shinji prese un respiro
-Siamo in due allora ma prima capiamo come abbiamo fatto ad arrivare
qua-
Proprio in quel momento
dalla porta fece capolino un ragazzo cinese che aveva in mano un
fascicolo ed osservava la scena con un sorriso beffardo.
-Vedo che hai tirato
fuori gli artigli Sally-
-Quando ci vuole Wufei
so tirarli fuori- A quel punto la donna lasciò andare Asuka
-Ragazzi vi presento Chang Wufei, mio marito e agente della agenzia
Preventer.
Wufei ti presento Asuka
Soryu Langley e Shinji Ikari-
Il ragazzo fece un
inchino con un braccio messo di traverso sull’addome.
-Piacere di fare la
vostra conoscenza-
-Piacere nostro-
risposero i due incerti
-Come sta Mei Lan? Quel
fascicolo? -
Il ragazzo
sbuffò guardandola male -Vuole la mamma e spero che questo
fascicolo possa riportarla presto da lei-
La donna più
grande sospirò -Il solito Wufei- prese il fascicolo, lo
aprì e lo lesse velocemente
-Beh direi che Relena si
è mossa in fretta-
-Già la
nostra principessa sa come muoversi-
Asuka e Shinji si
guardarono un attimo dubbiosi.
Sally si
voltò sorridendo verso i due -Bene ragazzi quando vi
dimetteremo non finirete di sicuro in mezzo ad una strada ma sarete
ospitati da Relena e dall’accademia da lei fondata-
I due adolescenti non
sembravano averci capito molto ma una domanda gli sorse spontanea
-Misato e Kaji? –
-Ci voleva una copertura
anche per loro e quindi diverranno i vostri genitori adottivi che hanno
avuto un incarico presso il governo ma per ora queste sono solo le
basi, il resto vi verrà detto in seguito-
Rispose Wufei -Ora
cercate di non picchiarvi o altro siamo comunque in un ospedale-
Detto ciò
usci non prima di rivolgersi alla moglie -Ti aspettiamo-
Misato riaprì
gli occhi con fatica poi vide un volto conosciuto e mormorò
-Sono in paradiso o all’Inferno? –
-Non sei né
da una parte né dell’altra- rispose bonariamente
l’uomo -Ma sei viva-
-Allora
perché assomigli dannatamente a Rioji? – chiese lei
-Perché sono
proprio il tuo ex fidanzato- rise lui
Misato strinse gli occhi
-Non n’è possibile dovresti essere morto e
anch’io dovrei esserlo-
-Lo so piccola ma
indagheremo su questo punto, ora cerca di riprenderti visto che avrai
altre sorprese ok? -
La donna ancora mezza
intontita annui e si riaddormentò
-Vedo che sta reagendo
bene alle cure- fece Trowa entrando nella stanza
Kaji sospirò
-Sì, i medici dicono che domani si dovrebbe riprendere
completamente sarà dura per lei sapere che questo mondo non
è il nostro mondo-
-Già- ammise
l’altro -Sarà un bello shock per lei, sono venuto
però a darti delle notizie-
-Che notizie? - chiese
l’uomo
-Una mia amica
è… Un pezzo grosso del governo di questo mondo e
ha elaborato una strategia per mantenere la vostra identità
celate.
Verrete trasferiti,
appena le condizioni di salute tutti voi ve lo permetteranno, a
Bruxelles lì Asuka e Shinji inizieranno a frequentare una
scuola fondata da questa mia amica mentre voi due verrette assunti
presso un’agenzia governativa e manterrete la loro tutela ma
in maniera più particolare. –
-Cioè?
– Chiese il più grande
-Sarete definiti
genitori adottivi di Asuka e Shinji-
Rioji ridacchio
portandosi una mano alla testa -Non avrei mai immaginato di ritrovarmi
sposato con dei figli anche se questo pensiero… Alcune
volte- dicendo ciò spostò lo sguardo verso Misato
addormentata -mi ha sfiorato-
Rashid entrò
nello studio di Quatre con un fascicolo ma aveva l’aria
frustrata, non aveva trovato nulla sull’uomo che diceva di
essere il padre di Dorothy Catalonia.
-Trovato qualcosa?
– Chiese il giovane al suo collaboratore.
L’uomo scosse
la testa -Nulla- rispose lui -o meglio ben poco-
Detto ciò gli
passò il fascicolo che il ragazzo aprì ed
iniziò a leggere i pochi fogli che c’erano.
-Se fosse proprio il
padre di Dorothy dovremmo provare a vedere con il DNA-
sospirò il biondo
-Bisogna agire con
discrezione ma prima bisogna capire dov’è il
nostro uomo e, per ora, ha comunicato solo tramite telefonate o lettere-
-È molto
intelligente sa che una mail lascia tracce- annui Quatre
-Ho fatto mettere sotto
controllo il numero della signorina, con il suo permesso è
ovvio, così da poter vedere da dove arrivano le chiamate ma,
se tanto mi dà tanto, il nostro uomo utilizzerà
qualche metodologia per coprire anche in quel caso le sue tracce-
-Hai fatto bene Rashid,
staremo a vedere cosa succederà-
Il più
anziano a quel punto si sedette -Ho sentito che la principessa e suo
marito hanno avuto dei problemi durante la loro vacanza- chiese a quel
punto
-Già- rispose
l’ex pilota -Non so però mi viene da
pensare…-
-Che cosa signorino?
– Chiese l’altro
-Che tutto
ciò sia in qualche maniera collegato-
Un uomo, dai capelli
biondi corti screziati di grigio e dalle sopracciglia particolari
osservò, la città di Parigi dalla vetrata del suo
ufficio.
-I Gundam saranno andati
distrutti e i mobil suite stanno venendo disarmati ma… La
scienza è una cosa strana.
Ho passato anni a
scandagliare i più reconditi angoli dell’universo
con radiotelescopi di ultima generazione posti su alcuni piccoli
asteroidi della fascia… Per poi scoprire che stavano per
arrivare… Forse non potrò costruire quei robot
ma… Potrò sempre utilizzare quei piloti per dare
un ordine diverso al mondo-
-Signore- fece a quel
punto una seconda persona calva e con dei pesanti occhiali da sole
l’osservava
-Sa bene che quelle
persone saranno molto controllate e che, probabilmente, verranno poste
in sotto protezione-
-Lo so Erik- fece il
biondo girandosi -Per questo ho cercato e rintracciato mia figlia-
-Signore non pensa che
sarà restia a riallacciare i rapporti con lei e che, forse,
avrà già avvertito chi ci vorrà
contrastare-
L’uomo sorrise
-È quello che voglio è il gusto della sfida-
L’altro
sospiro -Se lo dice lei-
-Per adesso rimarremo
silenziosi ma appena avremo mosso tutti i fili… Faremo la
nostra mossa. –
-D’accordo
signore- rispose l’altro
-Intanto so che gli
sposteranno a breve, sembra che i nostri amici si siano mossi per
creargli un passato. –
-Come era logico,
signore, sono comunque delle persone che sono saltate fuori di punto in
bianco così-
-Già ma
comunque sono posti in ospedale, quindi, con gente che parla: medici,
infermieri o personale delle pulizie. –
Misato si
svegliò di nuovo, la testa le girava in maniera vorticosa ma
lentamente si riprese.
Iniziò a
capire che si trovava in una stanza di un nosocomio.
Tastò il
comodino e trovo il tasto per chiamare un’infermiera che
arrivò subito dopo.
-Buon pomeriggio
signorina- fece una ragazza minuta dai capelli neri in un inglese con
un forte accento francese.
-Salve- fece lei a bassa
voce -Dove mi trovo? –
La donna
sospirò -Si trova a Parigi signora-
MIsato, se non fosse
stata ancora intorpidita avrebbe sbiancato ma aprì solo la
bocca ed emise un -Ah! –
La ragazza a quel punto
le prese la temperatura, le controllo altri parametri vitali e le
aggiusto dei valori nelle flebo che le stavano somministrando.
-Fra poco le daremo una
colazione leggera, solo e tè e biscotti. –
La donna
annuì -Posso sapere se…-
-Parla
dell’uomo che è stato trovato con lei? Sta bene e
con un uomo della sicurezza attendendo che si fosse risvegliata.
Se vuole vado a
chiamarlo-
-La ringrazio-
Detto ciò
l’infermiera uscì lasciando Misato con alcuni
pensieri: Come aveva fatto ad arrivare a Parigi? era veramente Rioji
quello che aveva visto prima? Shinji e Asuka stavano bene? Gli altri?
Avevano respinto l’attacco delle forze di autodifesa
giapponesi?
Avrebbe chiesto in
seguito adesso voleva solo rimettersi in sesto.
Intanto Trowa e Rioji
stavano conversando nella stanza di quest’ultimo.
-Quindi Asuka e Shinji
verranno trasferiti qua? – chiese l’uomo
-Sì, i medici
hanno detto chi i tuoi “figli” possono fare il
viaggio da Napoli a qua in relativa sicurezza. -
Rioji sospirò
-Mi fa strano sentirmi dire che da qui in poi saranno miei figli
–
-Spero che un giorno
possa provare anche io questa sensazione- confesso l’ex
pilota di Gundam.
-Ti auguro che per te
che avvenga in maniera tradizionale- ridacchio a quel punto la spia.
-Ed io altrettanto-
-Sempre che Misato mi
faccia tornare nelle sue grazie-
Mormorò
triste l’uomo
Trowa capì
ciò che voleva dire perché Rioji gli aveva
raccontato la sua storia con la donna.
-Rioji non fare il
pessimista adesso avete la possibilità di rifarvi una vita o
almeno è ciò che pensiamo-
L’altro prese
un respiro per poi annuire
-Lo spero proprio anche
se mi sembra solo un sogno-
In quel momento un
dottore si avvicinò ai due e gli comunicò che
Misato si era risvegliata.
-Vediamo di toglierci il
dente- fece a quel punto l’ex dipendete della NERV.
-Già, prima
si fa questa cosa e prima si potrà predisporre il resto
della vostra permanenza qua. –
Ci vollero pochi minuti
per giungere alla stanza della donna.
Ella stava distesa nel
letto, intenta a guardare la vista che aveva sul parco
dell’ospedale.
Senti bussare e diede il
permesso di entrare.
-Katsuraghi- fece Rioji
contrito
-Kaji- La donna rimase
schioccata nel vedere l’uomo -Sei vivo non stavo sognando
allora… I ragazzi? Rit-Chan? Aoba? Makoto? Maya? La base?
–
Le domande colpirono con
una mitragliatrice Rioji che dovette correre da lei metterle una mano
davanti alla bocca -Calma Misato- disse lui risoluto ma dolce.
-Shinji e Asuka stanno
bene- la informò
L’ex fidanzata
sospirò -e gli altri? -
Lui a quel punto
abbassò il capo -A quanto ne so siamo gli unici
sopravvissuti-
Misato
spalancò la bocca -Dove sono? Dove siamo noi? –
-Loro sono a Napoli e
noi siamo a Parigi, non chiedermi come e perché siamo
arrivati qua e come io possa essere sopravvissuto a quei killer
perché non lo so- rispose
-Anche io sarei dovuta
morire- replico la donna
-Lo so ma adesso
dovresti rispondere ad alcune domande di quel ragazzo- la informo Rioji
indicando Trowa.
-Salve signorina
Katsuraghi, mi chiamo Trowa Barton e sono un agente
dell’agenzia chiamata Preventer-
-Preventer? –
Chiese lei dubbiosa
-Sì, sappiamo
che lei faceva parte di un’organizzazione chiamata NERV e
della lotta che essa stava portando avanti contro degli esseri chiamati
angeli. –
-Sì, fin qui
tutto corretto-
Trowa annui alla
puntualizzazione di Misato per poi riprendere a parlare
-Ma vorremo sapere altre
cose e inoltre vorrei avvertirla che, appena le sue condizioni lo
permetteranno, verrette trasferiti a Bruxelles-
-Asuka e Shinji?
–
-I due ragazzi verranno
prima trasferiti qua e poi, con voi, andranno a Bruxelles-
Misato a quel punto
sembrò rincuorata.
-Va bene cosa vuole
sapere? – Chiese a quel punto lei.
Il fu pilota di Gundam
prese una sedia e inizio a farle una serie di domande a cui Misato
rispose.
-Allora domani ci
trasferiranno a Parigi dal signor Kaji e da Misato-
Disse Asuka mentre lei e
Shinji mangiavano pranzo
-Già- rispose
-Quel tipo Duo ha detto che più tardi ci avrebbe portato dei
cambi e che se avessimo voluto anche qualcosa per passare il tempo-
-StupiShinji, Rei ti ha
detto qualcosa? –
-In che senso?
– chiese il ragazzo
La rossa lo
guardò male
-Come in che senso? Non
ti sembra strano che solo io, te, Misato e Kaji ci siamo salvati? Le ti
avrà chiesto qualcosa? no? –
Shinji a quel punto
ripenso alla conversazione che aveva avuto con Rei e Kaworu ma lui,
alla fine, aveva rifiutato il perfezionamento.
-No,
però…- il ragazzo a quel punto scosse la testa
-No, è una cosa assurda non può…-
A quel punto vide che
Asuka stava sorridendo beffarda -Mio caro stupishinji è
l’unica possibile soluzione. È stata Rei a farci
arrivare qua, con Misato e Rioji e a farti imparare un inglese
perfetto. -
-Perché?
– replico il ragazzo
-Perché
voleva farci vivere stupido… Voleva mandarci in un mondo
simile al nostro ma che avesse superato i nostri stessi problemi
così da ricominciare. –
-Con il signor Kaji e la
Signorina Misato a farci da genitori? – chiese ancora
incredulo l’altro.
-Così sembra-
rispose la rossa.
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