Si
sveglia con il ricordo del fuoco a lambirgli braccio e parte del
viso: il dolore fantasma di quello che un tempo era stato un arto
ancora attaccato al suo corpo e dove ora risiede un vuoto troppo
pesante, troppo abbagliante, al punto che Tony non riesce nemmeno
più
a guardare; nella sua testa si apre l'ennesima schematica di un
braccio in metallo e le dita, le uniche rimaste, fremono per mettersi
a lavoro, ma c'è del rumore di sottofondo a distrarlo e
quando Tony,
a fatica, riesce ad alzarsi dal letto e a dirigersi in cucina, vede
Steve e Clint ai fornelli, Pepper e Morgan che apparecchiano la
tavola, Thor e Bruce impacciati sul da farsi e sorride, mentre sente
il vuoto farsi più leggero e le mille idee dissiparsi nella
sua
testa: il lavoro può attendere, dopotutto è ora
di cena.