Capitolo
XXII
Vent’anni
dopo
(dal
punto di vista di Nick)
È
passato un anno da quando il caso del Risveglio dei Morti è stato
chiuso nel
migliore dei modi. In questo lasso di tempo, ci siamo riavvicinati.
Certo, ci
sono stati alcuni… problemi… tra me e Carotina che dovevano essere
affrontati,
a cominciare dal fatto che lei continuava a darsi la colpa per ciò che
era
successo anni fa. Pensavo che fossimo riusciti a gettarci tutto alle
spalle, ma
talvolta questi cattivi pensieri riescono a farsi strada nella sua
testa. Ogni
tanto, anch’io mi lascio abbattere dal senso di colpa per essere
fuggito da
Zootropolis. Tuttavia, abbiamo fatto quello che avremmo dovuto fare fin
dal
principio: abbiamo affrontato insieme le nostre paure.
Junior
mi ha finalmente accettato come padre. Non avete idea di quanto ciò
significhi
per me, soprattutto perché avevamo iniziato decisamente con la zampa
sbagliata.
Robin ha accettato il fatto che io e Carotina siamo di nuovo insieme e
che lei
non avrebbe mai neppure tentato di rimpiazzare Anabel come sua madre.
Adesso
vanno d’accordo, ma mentirei se dicessi che non permane uno stato
latente di
conflitto su come Robin si sente riguardo alla situazione. La perdita
di un
genitore non è una cosa semplice da superare.
A
proposito di Anabel, abbiamo sparso le sue ceneri sulle tombe dei suoi
genitori. Non è stata una mia idea; è stato Robin a suggerire tale
proposta una
volta scoperto il luogo in cui riposavano i nonni materni. Tuttavia, mi
è
sembrato in qualche modo… giusto che Anabel ritornasse dai suoi
genitori.
Oggi
è un giorno speciale per me. Esattamente vent’anni fa, io e Carotina ci
siamo incontrati
per la prima volta. Mi ero spremuto a lungo le meningi per trovare il
modo di
celebrare più che degnamente questa occasione. La mia prima idea era
stata
quella di portare Carotina nella gelateria Jumbeaux, il luogo in cui
l’avevo
conosciuta la prima volta, ma avevo scoperto che è chiusa da anni e
avevo
perciò accantonato l’idea. Inoltre, non è certo il posto più… adatto
allo
scopo. Mentre continuavo a pensare dove avrei dato forma a ciò che sto
pianificando, mi sono ricordato di un altro posto speciale per
entrambi, in cui
avevamo incominciato a vederci l’uno nel cuore dell’altra. Per me,
quello era
stato l’inizio del cammino che mi ha portato fin qui. So che ci eravamo
separati dopo quel piccolo… incidente della conferenza stampa, ma Judy
mi aveva
cercato in lungo e in largo. Aveva bisogno del mio aiuto. Aveva bisogno
di me.
Le parole sincere con le quali Judy si era scusata con me vent’anni fa
avevano
rafforzato i sentimenti che provavo per lei. Quando le ho detto per la
prima
volta ‘lo sai che mi adori’… intendevo dire ‘lo sai che ti amo’. Certo,
la
strada che abbiamo percorso da allora è stata irta di ostacoli, ma se
continueremo a percorrerla insieme, sono sicuro che riusciremo sempre a
cavarcela.
Sono
riuscito a non darla a bere finora comportandomi in modo pacato,
sarcastico e a
volte apparendo persino fastidioso… ma le apparenze ingannano;
nonostante la
mia calma esteriore, sento le farfalle svolazzarmi nello stomaco. Sono
così
nervoso al pensiero di ciò che sta per accadere. Pensereste che una
volpe di
cinquantadue anni non dovrebbe sentirsi in questo stato, eppure… è così
che
stanno le cose.
******
“Ecco
che arriva.” disse Judy mentre una cabina si fermava presso la
piattaforma.
Entrambi salirono al suo interno, chiudendo la porta alle loro spalle.
Nick e
Judy si appoggiarono alla ringhiera anteriore, osservando il Distretto
di
Rainforest sotto i loro occhi.
“Tutto
questo non ti fa ritornare in mente qualcosa?” domandò Nick.
“Eccome.”
concordò Judy, posando delicatamente una zampa su quella di Nick. La
volpe
abbassò lo sguardo, ma invece di guardare altrove come aveva fatto
vent’anni
addietro, rivolse alla coniglia un sorriso caloroso.
Nick
e Judy rimasero immobili per un tempo che pareva essersi fermato.
Mentre la
cabina proseguiva la sua tratta dopo aver lasciato il Distretto di
Rainforest,
Nick si tirò leggermente indietro. Hudy lo vide fermarsi nel mezzo
dell’abitacolo, continuando a guardarsi l’uno negli occhi dell’altra.
“C’è
qualcosa che ti turba, Nick?” domandò Judy.
“In
effetti, sì.” ammise la volpe, “C’è qualcosa che non va, ma possiamo
porvi
rimedio insieme.”
Le
orecchie di Judy si abbassarono leggermente.
“Lo
sai che giorno è oggi, Carotina?” domandò Nick.
“Certo
che lo so.” rispose Judy, “Esattamente vent’anni fa, abbiamo messo
Lionheart
agli arresti per il rapimento di tutti quei predatori.”
“Molto
spiritosa.” replicò Nick in tono piatto, mentre Judy ridacchiava.
“In
quello stesso giorno, inoltre, una certa volpe acuta ha preso le mie
difese
davanti a Bogo.” proseguì la coniglia, “Me lo ricordo perfettamente,
Nick. Non
potrei mai dimenticarmene.”
“Quel
giorno imparai qualcosa di molto più importante.” intervenne Nick,
“Esattamente
vent’anni fa capii per la prima volta che mi stavo innamorando della
coniglietta più risoluta e caparbia del mondo.”
La
volpe infilò una zampa nella tasca dei pantaloni.
“Avrei
dovuto farlo anni e anni fa.” ammise Nick, “Non sono altro che una
volpe ottusa
che ha capito di amare una coniglietta acuta. Anche se abbiamo
incontrato i
nostri… ostacoli… lungo il cammino, non ho mai veramente smesso di
amarti.
Questo è l’unico modo con cui penso di riuscire a dimostrarti senza
ombra di
dubbio quanto tu sia importante per me.”
Gli
occhi di Judy iniziarono a riempirsi di lacrime, mentre Nick tirava
fuori una
scatolina dalla tasca. A quel punto, la coniglia guardò la volpe con
una strana
espressione.
“Che
cosa c’è?” domandò Nick accigliandosi.
“È
solo che…” iniziò Judy, mettendosi una zampa in tasca e tirando fuori
un
cofanetto, “avevo pensato di fare la stessa cosa che stai per fare tu.”
L’espressione
sorpresa di Nick si trasformò rapidamente in un sorriso amorevole.
“Coniglietta
acuta…” esclamò la volpe.
“Volpe
ottusa.” replicò la coniglia con il medesimo tono, mentre si asciugava
le
lacrime.
“Beh,
siamo arrivati fino a questo punto, perciò… Judith Laverne Hopps, mi
concederesti l’onore di diventare mia moglie?” si propose Nick, subito
dopo
aver preso l’iniziativa e aver aperto la scatolina.
Judy
rispose baciandolo con trasporto sulle labbra. Quando i due si
staccarono,
erano entrambi un po’ a corto di fiato.
“Non
ho ancora sentito una risposta definitiva, Carotina.” scherzò Nick. La
coniglia
gli rispose con una lieve risata e un pugnetto sulla sua spalla.
“Sì,
volpe ottusa che non sei altro! Era un modo che noi conigli abbiamo per
dire di
sì.” affermò Judy mentre abbracciava nuovamente Nick. Dopo essersi
staccata da
lui al termine di un lasso di tempo che pareva interminabile, si
asciugò le
lacrime di gioia sui suoi occhi e presentò la sua scatola agli occhi
della
volpe.
“Mi
sembra giusto che lo faccia anch’io, furbone.” continuò Judy, “Ti ho
detto di
sì… so già quale sarà la tua risposta, ma… vuoi diventare mio marito?”
“Uhm…
fammici pensare per un attimo.” affermò Nick, fingendo di volerci
davvero
rifletterci sopra.
“Quanto
sei scemo.” esclamò Judy, ridendo di gusto.
“Lo
sai che mi ami.” sussurrò Nick all’orecchio della coniglia.
“Lo
so davvero? Sì, certo che lo so.”
“D’accordo,
ho preso la mia decisione. Desidero davvero sposarti?” continuò Nick,
“Sì.
Certo che ti voglio sposare.”
******
È
stato un percorso lungo e pieno di ostacoli, ma penso che ce la siamo
cavata
più che egregiamente. Non appena ci mettiamo i rispettivi anelli di
fidanzamento
al dito, sento di essere finalmente tornato a casa. Questa coniglia
acuta mi ha
appena reso la volpe ottusa più felice del mondo.
Fine
Note
dell’autore:
E questo, cari amici lettori e amiche
lettrici, era il ventiduesimo e ultimo capitolo de Il Risveglio dei
Morti!
In
tutta onestà, non avrebbe potuto esserci una conclusione migliore dopo
tutto
quello che Judy e Nick hanno passato nel corso di vent’anni. Da
mammiferi
appartenenti a due specie nemiche dall’alba dei tempi sono diventati
amici e
colleghi in polizia per poi scoprirsi innamorati; tuttavia, a seguito
di un
evento del tutto inaspettato e affrontato senza la dovuta maturità
emotiva, le
loro strade si sono separate in un modo che pareva irreversibile. Dopo
anni di
lontananza, Nick è ritornato a Zootropolis per dare l’ultimo saluto
alla madre
morente e riallacciare i rapporti con Judy e con il figlio che credeva
non fosse
mai nato. Finalmente, dopo aver affrontato e assicurato alla giustizia
due
criminali desiderosi di vendetta, sono riusciti a far rivivere la
fiamma del
loro amore e ora possono andare incontro al futuro come membri di una
nuova famiglia
insieme ai loro figli. Una famiglia che, da questo momento in avanti,
sarà più
unita che mai!
Come
è mia consuetudine, vi lascio alcuni link utili:
Pagina
DeviantArt dell’autore: https://www.deviantart.com/giftheck/
Capitolo
XXII di Waking Death: https://www.deviantart.com/giftheck/art/Waking-Death-23-The-Path-Onwards-744431166
Storia
completa: https://archiveofourown.org/works/11441793?view_full_work=true
Questo
è quanto. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno
seguito i
capitoli di questa mia opera di traduzione, in particolare i
fedelissimi Redferne,
EnZo89 e Plando per le loro sempre graditissime
recensioni. Senza
falsa modestia, posso affermare che il mio lavoro è stato apprezzato e
questo
mi ha fatto tanto, tanto piacere. Grazie ancora per il tempo che mi
avete
dedicato e… alla prossima!
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