Tre nodi e un desiderio

di Cassandra caligaria
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«Tre nodi e un desiderio».
Osservo il volto sorridente di una venditrice ambulante che sventola davanti ai miei occhi un cartoncino pieno di braccialetti brasiliani porta-fortuna.
Jake mi incoraggia a farmi allacciare quel mucchietto di fili colorati al polso, spingendomi verso quella donna.
Mi avvicino un po’ titubante. Ho solo cinque anni, ma sono ormai un’adolescente e dimostro circa sedici anni.
«Scegli il colore che ti piace di più» mi invita gentile.
Indico il rosso. Jake mi sorride.
Il colore della passione.
Allungo il braccio sinistro verso la signora, con la mano aperta verso l’alto.

«Uno».

«Due».

«Tre».



Voglio innamorarmi.








NOTE.
È la prima drabble che scrivo. L'ho scritta di getto stamattina, mentre ero intenta a revisionare il secondo capitolo di Espresso che pubblicherò nel pomeriggio.
La storia dell'imprinting non mi è mai andata giù, mi è sembrata sempre solo una scappatoia e pure estremamente maschilista, visto che  - a quanto pare - le donne devono accettare e basta di essere legate a vita a un metalupo.
Spero di essere riuscita a trasmettere quello che volevo, anche se solo in cento parole.


 





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