capitolo 12
Ciao grazie a tutti per le
parole che mi avette scritto in questo momento sono stata di conforto,
infatti ho provato a scrivere un altro capitolo anche se ancora nn
riesco a superare cosa mi sta succedento ma grazie a voi ho provato a
scrivere spero vi piace e scusate per gli errori,
Spero vi piace questo capitolo e scusate ancora se nn e scritto bene .
Capitolo 12
Mentre Edward aspettava nell'attico delle Calles si versó
un bicchiere di Wisch, e guardó l'orologio, lei doveva
arrivata fra poco dovunque guardava sia dentro che fuori
si vedevano i festeggiamenti per la vigilia di Capodanno.
Guardó attraverso la vetrata dell'attico che si affacciava sulle
luci del Notting Hill, e penso che a quest'ora a Sydney era già
l'alba, chissa se Isabella sospettava qualcosa perchè negli
ultimi tempi era stato attento a non tradirsi e di comportarsi da
marito perfetto.
Si porto il bicchiere di Wisch alle labbra e lo beve tutto d'un
fiato il liquore gli ammorbidi la gola e gli riscaldó lo
stomaco, a quando sembrava Isabella non la pensava allo stesso modo.
Senti bussare alla porta posso il bicchiere in fretta, apprezzava molto
la puntualita nelle persone, specilamente nelle donne che voleva
incontrare.
Apri la porta.
-Carissimo Edward!- disse Kristen mentre lo abbracciava, aveva portato
con se una bottiglia di Don Pérignon, entro in stanza senza che
fosse stata invitata.
-Sono cosi contenta di rivederti!-
-Kristen- rispose lui si accorse subito che aveva bevuto molto
champagne, Edward si allontano subito da lei perché stava
avvicinando le labbra alle sue con intenzione ben evidente di baciarlo.
Lui la guardó e disse.
- Come hai fatto a trovarmi, questa volta?-
Kristen gli rispose mentre si avvicinava al mobile bar cercando di aprire la bottiglia.
-Ho spie dappertutto, mio caro.-
-Qualcuno ti ha visto all'aereporto di Heathow, e io sapevo che ti
avrei trovato qui. Non é meraviglioso che io e tu ci troviamo
qui a Londra insieme per ultimo dell'anno?
Non sei contento di vedermi?-
Mentre cercava di aprire lo champagne agitó la bottiglia e
quando salto il tappo la schiuma usci e lei si guardo in giro e disse.
-I bicchieri! Presto!-
Edward prese un calice dal mobile bar e glielo porse.
-Solo uno?-
Lei lo guardó .
- Non vuoi brindare con me al nuovo anno?-
- Ero cosi contenta quando ho saputo che eri qui, non ne posso
piú del mio agente, non vedevo l'ora di sfuggirgli.- disse
Kristen.
- No . Io non bevo grazie- rispose Edward.
-Anzi credo che dovresti proprio andare via Kristen, aspetto qualcuno che arriverà da un momento all'altro.-
Lei lo guardó con il bicchiere in mano e con gli occhi che gli diventarono due fessure.
-Una donna?-
-Già.-
Una luce brilló negli occhi di kristen.
Come aveva potutto trovarla attraente?
Anche se aveva dei liamenti perfetti ed era molto sex, e il vestito che
indossava metteva in evidenza le sue forme, ma nonostante tutto Kristen
non reggeva il confrondo con Isabella.
anzi nessuna donna che era stata con lui o aveva avuto possedeva lo
spirito e la forza e il carattere che aveva sua moglie, nessuna era
alla sua altezza.
Edward respiro, sua moglie gli mancava molto e più di quando poteva immaginare.
-Allora é finita, la tua commedia , io l'avevo capito subito, che non poteva durare.-
-Mia moglie- rispose lui mentre l'accompagnava verso la porta.
- E a casa a Sydney , e aspetta il nostro primo figlio, ora se vuoi scusarmi.-
- Santo cielo, è già incinta?-
Kristen lo guardò.
- Be', congraturazioni! Lasciami fare un brindisi.-
Torno indietro verso il mobile bar , mentre Edward apettava vicino la porta, sperando che si decidese di andare via.
- Te ne vai?- le disse Edward.
Kristen presse un bicchiere di champagni, lo alzò verso di lui
per fargli le congraturazioni per il bambino e poi lo beve.
- Okey, Okey. Me ne vado so capire quando non sono desiderata. -
- Ma prima devo usare il bagno, dov' è in questo posto, Edward? Ah si di fianco alla camera da letto.-
Edward la guardò sparire in bagno mentre l'aspettava davanti la porta per farla uscire dalla stanza, e dalla sua vita.
Senti bussare di nuovo e per un momento non sapeva cosa fare si
passò una mano tra i capelli nervoso doveva prendere una
decisione e in fretta perchè la donna che si trovava dietro la
porta poteva anche andarsene, ed era stato difficile farla venire per
potergli parlare.
Apri la porta, ma in quel momento senti squillare il telefono in
camera, penso che chi era in quel momento doveva lasciare un messaggio
perché per lui era importante parlare con quella donna che
guardava con aria dubbiosa fuori della sua porta.
Si rese conto che non sentiva piú squillare il telefono.
Lui era impegnato a osservare nei dettagli la donna che aveva davanti.
Era una donna vestita elegantemente , di altezza media e ben
proporzionata, capelli grigi e qualche ruga sul viso ovale facevano
vedere un'eta non piú giovane.
Edward le prese la mano e capi che era riuscito a trovarla.
In quel momento Kristen usci dal bagno e guardó la scena.
-Ci conosciamo?-
Guardando la signora con i capelli grigi.
Scrolló la testa.
-No direi proprio di no.-
Lui non ci penso proprio a presentare la donna a Kristen, non vedeva
l'ora che lei sparisse da li, prima che la donna cambiase idea e andase
via.
Lui si sposto per farla uscire Kristen lo guardó e disse.
- Oh, a proposito. Ho risposto al telefono per te visto che eri occupato.-
-Chi era?-
Chiese Edward arrabbiato.
- Non lo so ha riattaccato.-
Rispose Kristen pesantemente.
- Forse qualcuno che aveva sbagliato numero.-
Lo guardó mentre andava via e gli disse.
- Mi dispiace dirtelo tesoro, ma i tuoi gusti, in fatto di donne sono nettamente peggiorate.-
Edward rispose.
- Ti sbagli, i miei gusti non sono mai migliorati tanto,- mentre chiudeva la porta.
Isabella era incredula, si era sentita in colpa dopo la discussione che aveva avuto con Edward non si dava pace.
Come aveva fatto a comportarsi in quel modo stupido era ridicolo?
In quei giorni aveva finalmente deciso di chiamare Edward e chiedergli
scusa per la discusione che avevano avuto e voleva fargli gli auguri di
felice anno nuovo, e gli avrebbe detto che gli mancava molto e che non
vedeva l'ora che tornase.
Isabella penso che gli avevano passato la stanza sbagliata ma poi
riflette che la donna aveva un accento americano a da li capi che era
Kristen era a Londra nella stessa camera del marito.
Isabella aveva chiuso subito e si malediva mentre teneva in mano il
telefono che era stato portatore di cattive notizie, si senti svuotare
dentro e gli mancava l'aria dentro .
Perché diavolo si comportava cosi?
Ma poi perché si soprendeva, lo aveva sempre saputo che
era un Don giovanni e che una donna come lei non gli bastava.
Penso che lui aveva gia trascorso la notte delle nozze con Kristen, ora
erano a Londra insieme a festeggiare il nuovo anno eco perché
aveva cosi fretta di partire perché aveva appuntamento con la
sua amante, e cosa stavano facendo poco importava.
Isabella si straio sul letto disperata e piangendo, e pensare che
c'erano stati momenti in cui pensava che il suo matrimonio, potesse
funzionare e potevano diventare una vera famiglia felice e
pensare che stava per dirgli che lo amava.
Credeva che in quelle notti passate cosi intessamente anche lui gli avrebbe detto che l'amava.
Invece si era illussa era stata tutta una farsa perché come
tutti i dongiovanni non era capace di amare , e non l'avrebbe
amata mai, doveva andare via non poteva rimanere li in quella falsa.
Non poteva vivere come sua madre penso Isabella, ad aspettare il
ritorno del marito, ad aspettare un po di affetto, tra una donna e
l'altra non si sentiva abbastanza forte per sopportare tutto questo.
Edward non l'avrebbe mai amata, mise una mano sul ventre giá
sporgente, aveva una responsabilitá verso quel bambino doveva
farlo crescere in una famiglia felicé e in un abbiente sicuro e
sereno, non poteva fargli passare un'infazia come era successo a lei e
le sue sorelle con un padre assente e una madre fragile e infelice.
Si alzó velocemente dal letto per correre in bagno e chinarsi sul water e vomitare anche l'anima.
Edward provo a chiamare sua moglie ma non rispondeva nessuno ne al
telefono e ne al cellulare, e i dipendendi non l'avevano vista ed
Edward iniziava a essere in pensiero.
Perché se era lei al telefono quando a risposto Kristen.
Oh merda.
Non voleva nemeno pensarci, ormai i festeggiamenti erano finiti e a
Londra gia nevicava, era stata una notte moltó lunga per
convincere quella donna a partire con lui non era stato facile, e fra
poco si sarebbero imbarcati per Sydney, e magari sul aereo avrebbe
dormito un pó ma non prima di sapere come stava sua moglie.
Non vedeva l'ora di rivederla, e vedere i suoi occhi color cioccolato e
pieni di luce e di gioia per la sopresa che gli avrebbe portato.
E prima di imbarcarsi riprovo a chiamare la moglie.
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