Come un fiore al vento

di Odysseus 950
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Schizzava veloce e come impazzito quel treno,
sembrava quasi fosse privo di freno.
Su quella rotaia bollente ti vidi sdraiata,
avevi paura di dire ai tuoi che di una ragazza ti eri innamorata.

La candida primavera era ormai finita,
così come quell'infausto giorno lasciò il tuo corpo la vita.
Vicino a te era distesa anche la Morte,
rideva e sghignazzava come un giullare di corte.

Quel giorno forte ti prese la Morte per mano,
dopo una giovinezza spesa invano.
Impossibile è sapere cosa ci riserva il destino,
volò quel giorno la tua vita al vento come un gelsomino,
la tua vita al vento come un gelsomino.

Ancora oggi mi chiedo cosa tu in quel momento avessi pensato,
saresti ancora qua se solo tu mi avessi ascoltato, 
se solo ti fossi tolta di mezzo prima che il treno fosse passato,
se solo ti fossi tolta di mezzo prima che quel treno fosse passato.

Dopo quel giorno non riuscii a dimenticarti,
amasti inutilmente se poi la Morte è riuscita dalla tua ragazza a separarti.
Quando andai al tuo funerale,
risuonava in mente quel motto "di fronte agli altri si è uguale",
"di fronte agli altri si è uguale"

Ancora oggi mi chiedo dove sei e cosa fai.
Ancora oggi come alla vita tu sorridevi,
ma per poco sorridesti alla vita,
visto che poi alla fine sei fuggita,
visto che poi alla fine sei fuggita.

 




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