Personaggi:
Atsumu Miya, Hinata Shouyou
Coppie:
Miya(Atsumu)/Hinata
Raiting:
verde
Avvertimenti:
nessuno, genere introspettivo
Note:
questo capitolo partecipa alla 'challenge delle quattro stagioni'
indetta da rhys89 sul forum di EFP, con il prompt numero 10, 'bacio
sotto la pioggia'.
Trappola
Atsumu
ha sempre creduto che le volpi fossero intelligenti.
Ricorda
ancora la favola che sua madre gli narrava da bambino, di come la Volpe
riuscisse a rubare il pezzo di formaggio che il Corvo stringeva nel
becco, inducendolo a cantare con l'inganno[1].
Era
la sua preferita.
Osamu
la detestava.
Persuasione. Una
parola che lo identifica persino quando sbatte le ciglia, una parola
che sente come sua. Atsumu
trova intrigante la capacità di ammaliare, di muovere le
persone con astuzia, come se fossero pezzi d'una scacchiera.
Nient'altro che meri pedoni sacrificabili per uno scopo più
grande, nient'altro che stupide marionette attorcigliate intorno alle
falangi d'un sadico.
Controllare
qualcuno è
divertente.
È un potere che gli riesce naturale esercitare, una dote a
cui Atsumu s'è sempre sentito affine. È un
manipolatore prodigio, e gli piace da impazzire.
Ma
allora perché adesso è proprio lui, quello
paralizzato?
L'ingresso
della palestra è silenzioso, vuoto. Sono rimasti solamente
in due.
Le
gocce di pioggia picchiettano sulle guance, scivolano lungo il collo,
s'intrufolano sotto la maglia di cotone come vermi. Il respiro
è accelerato, corto.
Atsumu
sta tremando.
Shouyou,
al suo fianco, l'osserva e inclina la nuca incuriosito, prima di
stendere le labbra in un sorriso soffice come lo zucchero a velo.
Infine s'alza leggermente in punta di piedi, e avvicina il volto.
Atsumu
è terrorizzato.
«Atsumu-san?»
Il
suo è un bisbiglio che gli rimbalza sulla bocca, dolce come
il miele, come succo di mandarino.
Un
bicchiere di veleno.
Shouyou
cerca le sue dita. Le trova, le stringe forte. Sono tiepide e morbide.
«Non
c'è bisogno di avere paura.»
«Non
ce l'ho» ribatte Atsumu, con una voce che non riconosce
affatto. Il sorriso di Shouyou dunque s'allarga, gli occhi lampeggiano
affamati nel buio.
«Non
c'è neanche bisogno di mentire.»
Shouyou
è caldo, bollente come lava sul palato. Sono un cacciatore e
una preda masochista sotto grappoli di acqua.
Atsumu
allora serra le palpebre, sospira e si
lascia andare,
divenendo nient'altro che un burattino in balia delle sue labbra.
Note
d'autrice
Non
mi chiedete cos'è 'sta roba perché non ne ho
idea. La fine di haikyuu mi ha traumatizzato ahhaha, spero di tornare
sul fandom con cose più decenti! Ma la challenge mi
costringe a pubblicare ogni dieci giorni, quindi qualcosa dovevo pur
sfornare. Al volo la spiegazione del titolo (comunque i titoli
dovrebbero cancellarli, io li odio): siccome non avevo fantasia, ho
pensato alle trappole con cui - purtroppo - vengono catturate le volpi.
In questo caso è Shouyou a prendere Atsumu, più o
meno.
Grazie
per la lettura di questa cosa, a presto. ^^
[1]:
La Volpe e il Corvo è una favola di Esopo. Mi piacerebbe
scrivere una fanfiction sfruttando questa favola come base, visto che
è perfetta per questa ship.
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