Medea

di Odysseus 950
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Ti portai via un bel giorno, io prode corinzio, dalla Colchide selvosa
con la promessa di darti un futuro migliore e prenderti sposa.
Sei voluta venire a tutti i costi a Corinto,
o mia dolce fattucchiera, o mia dolce fattucchiera,
mi hai accusato di aver chiuso la tua vita in un recinto,
sperasti in una vita di madre e regina orgogliosa e fiera.


Mia cara Medea hai tolto , spinta da Nemesi, la vita a te stessa e a tuo figlio,
non capisco come abbiano fatto a distanza di tempo a ritrovare lui dietro a un cespuglio, te sotto un tiglio.
Avevi paura che te lo portassero via,
per questo della grande vendicatrice hai seguito la scia.

Qualcuno ti ha visto con nostro figlio in braccio per la foresta addentrarti,
ma nessuno ha fatto niente per fermarti.
Hai agito in preda alla follia e alla paura,
del resto come separarti da ciò che ti ha regalato Madre Natura!
Ai tuoi mali le mie parole non sono servite granchè come cura.

Addio mia cara Medea,
sotto quel tiglio e dietro quel cespuglio poserò ogni giorno un'orchidea.





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