Rebecca

di Odysseus 950
(/viewuser.php?uid=1148426)

Disclaimer: questo testo č proprietā del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dā diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Il suo nome era Rebecca, piratessa di lungo corso,
per lei non era rischioso neppure affrontare di uno squalo un morso.
A 12 anni venne rapita
da un pirata olandese di cui s'era invaghita.

Per mare trascorreva il tempo fra razzie di villaggi e navi spagnole,
non aveva tempo per pensare a un marito e a una prole.
Non era mai scesa dal suo vascello,
guardava il suo riflesso nell'acqua come Narciso dentro un ruscello.

"Capitano ho appena visto un delfino,
ma il vero spettacolo č il suo volto illuminato dal Sole del mattino".
"Grazie-rispose la donna-mio fedele servitore,
peccato che troppe persone per avermi sono morte di dolore".

Questo rispose la piratessa,
prima che durante un'incursione venisse calpestata da una ressa.
 Bennett prese il suo posto,
del resto come lei era un pirata assai tosto.

Di lei ricordava il carisma e la forte personalitā,
s'era pentito d'aver venduto la sua vita alla Santa Autoritā.
Si tolse la vita,
ogni notte percepiva il rimorso d'averla tradita.

Rebecca era bella, non santa,
di uomini era cacciatrice meglio d'Atalanta.
Ad amarla non c'era Melanione,
ma un vigliacco, non un pirata nobile con un cuore da leone.





Questa storia č archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3930994