Un bambino può insegnare tre cose a un adulto

di Gaia Bessie
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Un bambino può insegnare tre cose a un adulto
 
 
{1: A essere contento senza motivo}
 
I bambini riescono a vedere gli spettri.
Hermione lo comprende il giorno in cui sorprende Roxanne a parlare con qualcuno.
«Zia! Vieni a giocare con me e zio Fred, mi sta facendo le boccacce!».

 
{2: A essere sempre occupato con qualche cosa}
 
La sente spesso borbottare qualcosa. E, allora, cerca di richiamare la sua attenzione, sopprimendo un brivido che le increspa la pelle – ma la bambina non si lascia distrarre.

 
 
{3: A pretendere con ogni sua forza quello che desidera}
 
I bambini riescono persino a udirne i pensieri.
Perché Roxanne risponde a domande che Hermione non sente – e il desiderio di comprendere quelle conversazioni le ustiona l’anima.
«Anche lo zio vorrebbe parlarti. Dice che è noioso, guardarti soltanto».
Lei piange e nemmeno riesce a desiderare di poter smettere.
 
(P. Coelho)
[110 parole]
 

Brevi nda: è la prima Fred/Hermione, accennata, che scrivo da almeno un secolo, quindi spero di non aver scritto niente di così orripilante. Una breve drabble - le parti in grassetto sono riprese dalla citazione di Coehlo - che spero possa piacere a qualcuno.
Ovviamente ho giocato su una presunta differenza tra spettro (invisibile e decisamente morto) e fantasma (visibile e rimasto sulla terra). Inoltre, il senso della citazione vuole essere questo: inizialmente, si riferisce a Roxanne ma, nell'ultima frase, trasla su Hermione, che si riscopre bambina nel momento in cui vorrebbe prender parte al "gioco" di sua nipote. Spero si sia capito e non sia rimasto nella mia testa.
Grazie per aver letto fin qui.

Gaia




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