Il
deserto ascolta
Le
dune del deserto correvano veloci, scomponendosi in grammi di luce e
sabbia, spargendosi al suolo in disegni antichi del tempo.
I
colori del vento erano rabbiosi di rancore caldo, il suono ovattato e
fischiante di un pianeta dimenticato ai margini della galassia e i
due soli di Tatooine che non cedevano aria a chi vi viveva.
Anakin,
quando sfuggiva alle parole taglienti e alla frusta imparziale del
padrone, si rifugiava agli angoli del villaggio per contemplare e
chiedere al deserto.
Il
deserto ogni volta lo ascoltava piangere, lo ascoltava parlare, lo
osservava tracciare nella sabbia la scia che sognava di tracciare nel
cielo, quando le stelle si facevano potenti e i sogni più
tangibili.
Alla
sera i suoi occhi blu connettevano il cielo, rincorrevano le stelle e
sognavano la luce, ma non abbandonavano mai troppo la terra sotto i
suoi piedi.
Anakin
temeva l'abbandono, temeva lasciare la sua terra pur odiandone la
sabbia graffiante, temeva lasciare le braccia calde e stanche della
madre, le braccia del suo mondo fatto di catene e di obbedienza.
Quando
osservava il cielo i suoi occhi si tingevano in parte di blu,
catturando lo spirito delle stelle, in parte trattenevano il colore
della sabbia e dei ricordi più bui.
Ogni
volta che Anakin guardava le stelle e ne tracciava sulla sabbia la
composizione, un mantello nero di ombra copriva le sue spalle e il
suo respiro, congelando il suo animo.
Soffriva
Anakin, ma sapeva che la galassia e le stelle erano già sue.
Luke,
quando i soli si abbandonavano alla curva dell'orizzonte per morire
dentro il buio, correva fuori dalla fattoria e si appostava alla
tomba della nonna, sedendosi pacificamente accanto, e contemplava e
chiedeva al deserto.
Il
deserto ogni volta lo ascoltava parlare, lo ascoltava ridere e
sognare, lo osservava tracciare nella sabbia la scia che sognava di
tracciare nel cielo, quando le stelle si facevano potenti e i sogni
più tangibili.
I
suoi occhi blu si tingevano e assorbivano i sogni delle stelle,
respiravano il loro profumo di libertà e di vittoria, come
se fosse
stato destinato ad esplorare tutta la galassia.
Le
stelle gli sussurravano percorsi mai esplorati e nuove avventure da
toccare con le ali di un'astronave, afferrandoli al volo.
I
sogni si facevano vividi a bordo di un’astronave dalle ali di
fuoco, mentre veloce come il vento caldo del deserto, si apriva al
cielo della galassia e affrontava con coraggio il mostro nero dalle
ali di drago.
Ogni
volta che Luke guardava le stelle e ne tracciava sulla sabbia la
composizione, le sue ali di libertà si facevano
più grandi e una
magica luce iniziava a riverberare nei suoi occhi.
Aspettava
Luke, ma sapeva che la galassia e le stelle erano già sue.
Angolo
dell’autrice
Benvenuti
a tutti quelli che apriranno questa storia.
Non
ho mai scritto nulla di Star Wars, perché non mi sentivo
abbastanza
afferrata in materia – non che ora lo sia, ma almeno ho avuto
occasione di scriverci qualcosa, anche di piccolino.
Per
i partecipanti al contest che non conoscessero i due personaggi
–
per quanto trovi insopportabile la vostra mancanza di
conoscenza
– il primo, Anakin, è destinato a diventare il
cattivo più famoso
del film, mentre Luke, suo figlio, è destinato a diventare
l’eroe
per eccellenza.
Che
novità, mi direte voi.
Ringrazio
Soul
Dolmayan
per
aver indetto questo piccolo contest e per avermi dato occasione di
scrivere questa piccola cosa! Auguri a tutti i partecipanti, non vedo
l’ora di leggere bellissime storie.
Ringrazio
tutti quelli che hanno aperto la storia e se avete voglia di
lasciarmi un feedback, mi farebbe assai piacere. Vediamo se
riuscirò
a scrivere altro in questo fandom, almeno della trilogia originale.
Per
la gente che mi conosce e sa che scrivo su un altro fandom in
particolare, mi scuso per l’assenza, ma tra poco torno con
una
long, non vi preoccupate.
Almeno...
a qualcuno interessa quest’ultima cosa?
No?
Va
be’… che tristitudine.
Un
abbraccio e grazie a tutti!
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