Attenzione:
spoiler sul capitolo 96.
Day
13: Perso
Il
piccolo Weisz, appena
uscito dall'ospedale di Norma, faticava ancora a credere che la sua
mamma, ricoverata lì fino a poco prima, non ci fosse
più, ma era
proprio così. Il suo cuore si era davvero fermato alla fine
e i
medici intervenuti d'urgenza al suono degli allarmi non avevano
potuto fare altro che constatarne il decesso. A cosa era servito
portarla da loro se non erano riusciti a curarla? Weisz era ancora un
bambino, e sebbene alcuni medici e sua madre stessa avessero cercato
di prepararlo a una simile eventualità, aveva voluto riporre
in loro
tutta la sua fiducia, sforzandosi di andare avanti al pensiero che di
certo, nonostante ciò che aveva sentito più volte
mentre era lì
con lei, avrebbero capito cosa la rendesse sempre più
debole.
Purtroppo ciò non era mai avvenuto e adesso era rimasto
solo. Cosa
avrebbe fatto, da ora in poi? Non aveva amici né parenti ed
era
troppo piccolo per lavorare. Sua madre, per fortuna, aveva dei soldi
da parte e per l'altro problema gli aveva consigliato più
volte di
avvicinarsi agli altri bambini del quartiere chiedendo loro di
giocare insieme per fare amicizia, ma sarebbe bastato per continuare
a vivere senza di lei?
Le lacrime non smettevano di
rigargli le guance mentre tornava alla loro povera capanna
trascinando i piedi, sentendosi solo e abbandonato come non gli era
mai accaduto nella sua breve vita. Perché tutto questo era
successo
proprio a lui? Perché proprio la sua mamma aveva dovuto
ammalarsi di
quella strana malattia che nessuno conosceva?
La strada per tornare a casa
non gli era mai sembrata così lunga, e una volta arrivato,
posando
senza volerlo gli occhi sui tanti oggetti della madre che vedeva
ovunque, scoppiò per l'ennesima volta, in poche ore, in un
pianto a
dirotto, buttandosi poi sul lettone in cui aveva dormito con lei
così
tante volte da perderne il conto.
Rimase a lungo su quelle
lenzuola che avevano ancora il suo profumo, pregando più
volte di
svegliarsi da quell'incubo e riaverla al suo fianco, di nuovo in
salute, ma non accadde nulla e il piccolo, a forza di piangere,
finì
per cedere al sonno con il viso affondato nel suo cuscino.
Al risveglio non ebbe più
lacrime da versare, e perso come non mai, si sforzò di
cominciare
una nuova vita da solo mettendo faticosamente in pratica i consigli
della madre.
Ci volle del tempo, ma piano
piano essi diedero i suoi frutti e persino il dolore della perdita
parve attenuarsi, ma nei suoi incubi peggiori non dimenticò
mai quel
periodo in cui il mondo gli crollò addosso all'improvviso,
lasciandolo a brancolare nel buio alla ricerca disperata di un
appiglio.
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per aver letto anche la terza storia! Davvero,
meritereste un premio per essere arrivati alla fine di questa...
tragedia (non odiatemi, please!), ma purtroppo il prompt mi ha subito
ricordato il flashback sul piccolo Weisz e la storia si è
scritta da
sola. T-T
Spero
che la fic vi sia piaciuta, nonostante tutto, e di aver reso bene il
tutto. Fatemi sapere che ne pensate, se vi va, e grazie per il tempo
che mi avete dedicato anche solo leggendo.
Se a
qualcuno interessa, vi ricordo il gruppo facebook che ho fondato
tempo fa, principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche sugli
anime e manga in generale. Se volete conoscere altri fan di queste
bellissime opere, saremo ben felici di accogliervi qui.
Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso
di non avere altro da aggiungere, quindi per ora vi saluto.
Appuntamento a domani per la prossima storia e buonanotte per dopo!
Un
bacio,
Ellygattina
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