cap8
Ryo si
precipitò a perdi fiato giù per la collina, cadendo un
paio di volte nella fretta e sbucciandosi palmi e ginocchia.
Quando
arrivò davanti al tempio trovò Shyn steso a terra sulla
schiena, madido di sudore e ferito, ma sopirò nel vedere il suo
petto alzarsi e abbassarsi regolarmente con il respiro.
Stava bene
grazie alla misericordia della Dea, era ferito ed esausto ma vivo, Ryo
si sedette accanto a lui riposandosi a sua volta. Quando lo aveva visto
accasciarsi sulle ginocchia e urlare aveva temuto il peggio, una ferita
mortale inferta all'ultimo dal demone, per questo era corso da lui,
aveva temuto di perderlo.
Guardò
il cadavere del demone riverso a terra accanto a Shyn, era
gigantesto visto da vicino e ancora più spaventoso, non riusciva
a credere di aver sfidato un essere così terrificante e averlo
battuto. Si girò di nuovo verso il suo compagno di viaggio,
aveva il volto rilassato mentre riposava sul prato ma sanguinava da una
spalla e dalla gamba.
Ryo
gattonò fino a raggiungere la gamba, poi strappò un lembo
del proprio vestito e lo avvolse intorno alla ferita stringendo il
più possibile il nodo.
Shyn si svegliò di soprassalto grugnendo per il dolore, lo guardò storto, Ryo lo guardò sorpreso.
- Vacci piano, fa male!- esclamò il più grande mentre lui stringeva e fissava la benda improvvisata.
Ryo lo
guardò attonito, irritazione, ecco cosa sentiva nella sua voce e
cosa leggeva sul suo volto accigliato. Non lo aveva mai visto
così....vivo.
- Bisogna fermare il sangue.- si giustificò passando alla spalla ferita.
Shyn fece una smorfia con le labbra ma lo lasciò fare mente lo fasciava al meglio delle sue possibilità.
-Dovremmo tornare all'accampamento, bisogna pulire le ferite e farti riposare...- mormorò Ryo alzandosi in piedi.
Shyn
allungando una mano per essere aiutato a rimettersi in piedi, ma una
volta dritto lo lasciò chiandosi piano per afferrare quello che
rimaneva della sua spada e infilarla nella cintura.
Arrivati al
loro piccolo accampamento nel bosco Ryo corse a prendere dell'acqua nel
torrente vicino cui si erano accampati, riempì la pentola che
usavano per cucinare di acqua fresca e recuperò degli stracci
puliti, di quelli che normalmente Shyn usava per fermare i parabraccia
avvolgendoli agli avambracci.
Ne immerse
uno nell'acqua e si affrettò a pulire bene la ferita di Shyn
come sua mamma gli aveva insegnato a fare. Tolse con cura il grumi di
sangue sporco e terra dalle ferite per poi pulire la pelle rossa e
gonfia tutto intorno.
Shyn intato
aveva messo sul fuoco la spada spezzata, perché si scaldasse
tanto da diventare bollente ma non incandescente. Quando Ryo si
allontanò dalle sue ferite la premette su di esse.
Soffocò
qualche lamento di dolore ma il suo volto non mutò dalla
sua espressione composta nemmeno per un secondo sotto lo sguardo
attento di Ryo, curioso di scoprire fino a che punto fosse cambiato il
suo compagno di viaggio ora in grado di arrabbiarsi.
Una volta cauterizzate le ferite lo bendò stretto per proteggerlo dalle infezioni.
Shyn
lasciò cadere l'elsa spaccata accanto alle ceneri guardandola
con i suoi occhi d'orati -Dovrò procurarmi una spada nuova,
quella era l'ultima che mi rimaneva.- mormorò.
L'altra spada si era spezzata qualche settimana prima, troppo vecchia e malconcia per il lungo e fedele servizio.
Ryo
annuì -Appena ti riprenderai cercheremo un fabbro, magari uno
bravo che possa farti qualcosa anti-demone.- suggerì pensieroso
apprestandosi a perparare un pasto caldo per entrambi.
Shyn annuì - Ho già in mente qualcuno, oltre le montagne....- asserì chiudendo gli occhi esausto.
Per
arrivare dal fabbro avevano dovuto attraversare le montagne,
percorrendo i passagi stretti e angusti scavati dall'erosione del tempo
e superando ponti traballanti. Era estate, una fortuna per un
ragazzino, un ragazzo ferito e un cavallo che tentavano un'attraversata
del genere, in inverno ma anche solo in autunno sarebbe stata di gran
lunga più rischiosa.
Con la
benedizione dell'estate e del bel tempo aveva preso loro solo due
settimane di cammino, che Shyn aveva passato sul cavallo evitando, per
ordine di Ryo di sforzare la gamba ferita e allungare il tempo di
guarigione.
Alla fine
erano arrivati al villaggio fra le montagne a metà estate. Era
un piccolo villaggio arroccato e scoplito nella pietra, colorato e
vivace, salvo dagli orrori della guerra anche se principalmente
popolato da donne, bambini e anziani come la maggiorparte dei villaggi
del paese delle acque.
C'era
comunque un gran numero di soldati sparsi per le piccole locande di
quel luogo di riposo per viandanti, erano tutti li per il famoso fabbro
Hayutsu Manyu aveva spiegato Shyn mentre lo guidava verso la casa
più grande del villaggio, sede della forgia del più
famoso armaiolo del sud.
Stranamente la trovarono chiusa.
Shyn lesse il cartello ad alta voce - Chiuso per lutto.-
Da un
gruppo di militari in attesa davanti alla forgia si staccò un
ufficiale, riconoscibile dalla cintura legata attorno alla vita, con il
simbolo di un dragone alato.
- E' appeso
li da più di otto giorni oramai, ben oltre il tempo di un
lutto.- sbuffò con le braccia incrociate mentre masticava una
radice di Goo.
- Chi è morto?- domandò Ryo.
- Il suo
unico figlio, anche se più che morto è disperso...su
nelle montagne.- disse il comandante baffuto indicando con un cenno del
capo le creste frastagliate sopra le loro teste -Siamo venuti per
ritirare delle armi ordinate mesi fa, ma quel cane si rifiuta di
rimettersi al lavoro o anche solo di consegnare ciò che è
stato forgiato. Se non fosse per la sua fama lo avremmo già
arrestrato.-
-Era il suo unico figlio, è comprensibile che stia male.- si lasciò scappare infastidito Ryo.
L'uomo
aggrottò le sopracciglia da sotto il suo cappello circolare, che
lo riparava dal sole -E cosa c'entra? Un uomo deve essere in grado di
fare il suo dovere nonostate un lutto.- asserì perentorio.
Ryo
preferì non ribattere davanti a quell'atteggiamento presuntuoso,
alla fine si trattava di un comandante dell'esercito, per quanto avesse
voluto dirgliene quattro doveva trattenersi. Si voltò verso
Shyn, trovandolo intento a fissare l'elsa e quel che rimaneva della
lama della propria spada.
-E' una sfortuna.- lo sentì mormorare.
Ryo gli si avvicinò lasciando stare il comandante - Cosa facciamo? Cerchiamo un altro fabbro?-
Shyn scosse
la testa - Manyu è l'unico in questa zona a forgiare armi
anti-demone. Di una spada normale non me ne faccio nulla, aspetteremo
che riapra.-
Dopo altri
tre giorni di attesa, accampati davanti alla forgia Shyn parve
finalmente perdere la pazienza, decidendosi a bussare con forza al
calare della notte.
Ryo lo
guardò battere il pugno del braccio sano contro il lengo della
porta facendo traballare il cartello sotto le vibrazioni del lengo.
Alla fine
qualcuno aprì, un uomo vecchio, chino sulla propria schiena e
dal viso spento, scavato dal dolore. Aveva i capelli completamente
rasati in segno di lutto e la barba lasciata incolta.
Li
guardò con gli occhi spenti prima di parlare -Cos'avete tanto da
bussare?- la sua voce era roca come quella di qualcuno che non emette
parola da molto tempo.
-Mi serve una spada nuova.- disse Shyn senza esitazione.
-Non sapete
leggere brutti bifolchi? La forgia è chiusa per lutto.- il
vecchio provò a sbattergli la porta in faccia ma Shyn la
bloccò con una gamba, quella ferita, senza però dare
segno di dolore.
- Non posso
andarmene senza una spada, sto finendo i soldi e ho un ragazzino che
dipende da me.- fece segno con la testa verso Ryo.
Manyu indurì il volto, scrutando sia lui che Ryo, ancora seduto su una staccionata davanti alla forgia.
-Il paese
delle acque è pieno di fabbri, trovatene uno che non sia intento
a piangere il proprio figlio.- provò ancora una volta chiudere
la porta ma Shyn, questa volta con una spallata la spalancò
facendolo sbilanciare e cadere all'indietro.
- Tuo
figlio è disperso no?- disse Shyn imponendosi sull'uscio - Se ti
riporto il corpo potrai bruciarlo e dargli la sepoltura che merita
così da finire il tuo lutto.-
Gli occhi
del vecchio si riempirono di rabbia e tirandosi in piedi gli
urlò contro - Piccolo bastardo arrogante. Chi credi di essere?
Vattene da casa mia!- detto ciò lo spinse fuori con la forza di
un uomo ferito e Shyn lo lasciò fare.
Insistere era inutile.
Note Autrice:
Ecco un aggiormamento anticipato! Ma Lunedì non potrei aggiornare quindi eccomi qui.
Un po' di
assestamento dopo una battaglia importante, finalmente vediamo Shyn
provare qualcosa...ma un nuovo ostacolo si erge davanti a lui e
Ryo, cosa credete sia successo al pover figlio de fabbro? Shyn
riuscirà a riportare il corpo al padre in lutto?
Lo scopriremò Sabato prossimo, voi intanto fatemi sapere cosa ne pensate,
Blyth
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