Dogfights

di ElementalSide
(/viewuser.php?uid=827802)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Viaggiatori

È nel torpore della notte 

che ti sento vicino.
In quelle sere umide e torride 
in cui il sonno ti viene strappato 
da memorie sottili 
e sai già che attenderai il mattino 
sgranando i ricordi uno ad uno. 
Se entrassi in camera mia, 
una volta ancora, 
ti parrebbe un una macchina del tempo.
Qui siamo gli stessi di due anni fa,
noi che permaniamo identici
nelle nostre vecchie foto.
Ti ricordo nei pomeriggi interminabili,
di quelle ore passate sui banchi 
e tu impassibile a guardare la polvere e il gesso.
Eri solito appoggiati alla finestra, 
fissare il vialone che dall’entrata 
guidava al cancello principale.
Quasi vedo ancora
Il cielo denso di nuvole 
e il tramonto dondolarsi,
fiacco, 
sulle antenne delle palazzine.
Nel tempo che non ritorna, 
è intrinseca la consapevolezza di ciò che non potrai rivivere.
Allora a noi sfortunati 
altro non resta che proseguire.
A volte un dubbio testardo 
mi corrode i pensieri,
che forse ho viaggiato tanto 
e tanto a lungo, 
per smaltire il carico di nostalgia 
accumulato dagli anni 
e ora che non so più dove andare, 
me lo ritrovo accatastato sulle spalle.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3948651