Un pomeriggio in famiglia

di crazy lion
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UN POMERIGGIO IN FAMIGLIA

 
Era maggio e Mackenzie aveva da poco compiuto sette anni. Faceva caldo, quel pomeriggio, ma per fortuna spirava un po' di vento e Demi aveva deciso di portare le bambine al parco giochi. Con loro c'era anche Andrew.
"Volete andare sull'altalena?" chiese la mamma.
"Sì! Sì!"
Hope fu la prima a rispondere, veloce come sempre. Mackenzie annuì.
Mentre la madre la spingeva, la bambina più grande alzava le braccia per chiedere di andare più in alto, immaginando di volare libera nel cielo come gli uccellini che vedeva in quel parco. Il suo cuoricino faceva le capriole e, se avesse potuto, avrebbe urlato.
"Ancoa, ancoa!" gridava Hope.
Voglio andare sullo scivolo, mamma scrisse Mackenzie quando scese.
"Va bene."
"È bello vederle divertirsi così, vero?" disse Andrew mentre la bambina correva via.
"Molto. Sarebbe stupendo se fossero sempre felici" sospirò la ragazza.
“Per ora lo sono. Godiamoci il momento.”
Lei sorrise.
“Hai ragione.”
Mackenzie, intanto, faceva su e giù da quella giostra, andando sempre più veloce.
Nessuno va forte come me! pensava, mentre saliva i tre gradini in ferro a tutta birra.
"Mac, vai piano o rischierai di cadere" la ammonì la mamma e la bambina si rese conto che, forse, stava esagerando.
All'improvviso si alzò un vento impetuoso che portò tante nuvole grigie a oscurare il cielo. Nel giro di cinque minuti il rombo di un tuono si fece sentire.
Quando i Lovato uscirono dal parco, le prime gocce di pioggia stavano già cadendo. Mackenzie e Hope si misero a piangere.
"Voio giocae!" esclamava la più piccola fra i singhiozzi.
Non è giusto, eravamo appena arrivate e ci stavamo divertendo.
A Mac tremò la penna e rischiò di far finire per terra anche il blocchetto che, dato che erano senza ombrello, si stava già bagnando.
Se riuscivo a parlare non succedeva questo pensò la piccola-
Ma a causa del trauma che aveva subito ancora non ne era in grado. Andava da una psicologa e nel giro di alcuni mesi avrebbe iniziato un percorso logopedico. Si rese conto che c'era qualcosa di sbagliato nella frase che aveva appena pensato, ma non riuscì a capire cosa, e poi era troppo triste. Quel brutto temporale che li stava inzuppando aveva rovinato tutto.
"Su, bambine, calmatevi" disse il papà. "D'accordo, non abbiamo potuto giocare, ma se smettete di piangere vi do il gelato."
Funzionò, perché le piccole si calmarono subito e, dopo una veloce doccia per riscaldarsi, mangiarono tutti una coppa di gelato al cioccolato con la panna montata. Passarono il resto del pomeriggio davanti alla televisione e a guardare la pioggia scendere, con Batman ai loro piedi. Alla fine, si disse Mackenzie, lei e Hope si erano comunque divertite e, nonostante il temporale, erano riuscite a godersi un bel pomeriggio in famiglia.




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