Aear

di Nolowende
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Il vento è diverso qui. Non ci sono fronde a soffocare la sua potenza. Il paesaggio intorno a te non è quello da cui sei stato circondato dalla nascita, per la maggior parte della tua vita.

Eppure, nell'udire il richiamo melodioso che non ha mai veramente lasciato la tua mente, mentre i tuoi occhi si riempiono di lacrime, sai che stai tornando a casa.

Hai atteso troppo a lungo questo giorno - e lo hai temuto. Sapevi che non avresti mai potuto prepararti del tutto alla fine di ogni cosa. Sei stato per millenni in un mondo che, per quanto fosse minacciato dall'ombra, per quanto non appartenesse più alla tua gente, era il posto in cui sei nato. Non credevi che avresti potuto lasciarlo facilmente.

Non fino a quando non hai capito che vederlo cambiare sarebbe diventato doloroso anche per te.

Hai accettato i tuoi compagni. Hai scelto di tollerare il pensiero che potessero cadere intorno a te. Ma in quei mesi di guerra, in cui il pericolo dell'annientamento vi ha reso davvero uguali, non hai voluto pensare al fatto che, anche quando aveste vinto, li avresti comunque persi.

Era giusto. Doveva succedere. Era un prezzo che eri disposto a pagare quando hai deciso di amarli.

Ma troppi sono morti, e che sia stato per la violenza della guerra o per lo scorrere inesorabile del tempo non ha importanza. Ovunque Badhron[1] li abbia mandati, non potrai mai rivederli. Non sei potuto restare con loro nel loro ultimo viaggio.

E ora il mondo è cambiato davvero. È un mondo più luminoso, ora che il pericolo che stava per ucciderlo è svanito. Ma non è il tuo.

C'era un solo posto che potesse permetterti di lasciarti alle spalle tutto ciò che non è più. C'è ancora luce per te, anche se per Endor[2] sei solo uno degli ultimi lasciti di un'era perduta.

Per quanto possano mutare le sue onde il mare è rimasto lo stesso fin dall'inizio, e così la terra che ti attende al di là. Anche se non l'hai mai vista, senti il suo canto, dolce come quello di una madre. È quello il posto a cui la tua anima è sempre stata destinata.

E lo raggiungerai, finalmente. Ogni sentimento doloroso si annullerà nella melodia delle onde, e sarai in pace.

Ma non andrai da solo.

Gimli ti sorride, e nonostante il tempo sia passato anche per lui, nemmeno il suo sguardo è cambiato. Ha la stessa luce di allora. Sai che la conserverà fino alla fine, e non ti sei pentito abbastanza delle scelte che hai compiuto finora - dei legami che hai deciso di stringere - per lasciartela indietro.

È tutto cambiato, ma i ricordi rimarranno - e con il tempo resterà solo la loro dolcezza, quando sarai immerso nella pace che ti aspetta al di là del mare.

 



 

Note:

[1]: sperando di avere trovato quello giusto, dovrebbe essere il nome Sindarin di Námo

[2]: Terra di Mezzo





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