personaggi:
Lee
Jordan (Minerva McGranitt, velocissima apparizione nella parte
dialogata)
genere: introspettivo
note: partecipa
alla challenge “Coppa
di Drabblitch!” indetta
da Mari Lace sul forum di EFP
contesto: infanzia
di Lee, quinto anno a Hogwarts, Seconda Guerra Magica
parole: 110
Voce
di chi resiste
Lee
non ricorda la Guerra.
Nei
suoi sogni ci sono un
salotto, nonno e la radio.
A
Lee piace, quel ronzio indistinto,
e prova a salvare la mosca che dev’essersi incastrata dentro.
E gli piacciono
gli occhi del nonno alla voce gracchiante del commentatore –
vivi. Gli tiene
compagnia, dicono.
«Perché
vuoi fare il
radiocronista, Jordan?»
Lee
vive la Guerra.
Nei
suoi incubi ci sono Voldemort, un rifugio e la radio.
A
Lee piace, Radio Potter, e prova a salvare il mondo nel
modo che gli riesce meglio. E gli piacciono gli ascoltatori che mandano
richieste, messaggi, supporto – resistenti. Do loro
speranza, capisce.
«Per parlare alla gente,
starle vicino.»
“Qui River!”
Note alla storia: questa drabble nasce per
la challenge “Coppa
di Drabblitch!” indetta da Mari Lace sul
forum di
EFP, e gareggia per la squadra di Grifondoro (❤).
Per questa prima partita
contro Tassorosso, ci era richiesto di scrivere di un personaggio della
nostra
Casa sul tema passione. Come si sarà
capito, la mia scelta è ricaduta su
Lee Jordan, provando a indagare più a fondo nella sua
passione per la radio,
che lo porta dalle telecronache del Quidditch ai tempi di Hogwarts a
condurre
la radio dei ribelli durante la Seconda Guerra Magica. Lee ha
l’età dei gemelli
Weasley, quindi alla fine della Prima Guerra di anni ne aveva appena
tre, per
questo non ricorda molto dei tempi. L’introduzione di questo
nonno, sempre su
una poltrona in salotto e ormai molto anziano, poco presente ma che
però si
ravviva ad ascoltare i programmi radiofonici, è frutto della
mia immaginazione.
Un doveroso grazie va alle
mie compagne di Casa, che con pazienza e qualche ciabatta volante hanno
supportato la stesura della drabble e le mie paturnie a riguardo,
soprattutto
aiutando con i loro pareri e il titolo, scelto qualche istante fa data
la mia
incapacità di pensarne uno.
E grazie a voi, avversari
o poveri sventurati, che siete capitati qui e avete letto. Spero che
nel suo
piccolo la storia sia stata una lettura piacevole.
Forza Grifondoro!
|